Da Apple arrivano importanti novità per quanto riguarda soprattutto i professionisti. Il colosso tecnologico ha infatti aggiornato la sua gamma di personal computer, presentando i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici. Con una grossa novità in più: l’introduzione dei processori M2 Pro e M2 Pro Max.
Le novità legate a MacBook Pro 14 e 16
Gli utenti potranno fare esperienza delle versioni potenziate del chip Apple Silicon M2, che ha debuttato sui modelli MacBook Air e MacBook Pro 13. La vera grande novità per i fan dell’azienda di Cupertino riguarda però i nuovi MacBook Pro, che vantano già la miglior autonomia di sempre (un’ora in più rispetto agli attuali standard) per quanto riguarda i computer Apple. Nel dettaglio, il modello da 14 pollici passa da 17 a 18 ore e il modello da 16 pollici passa da 21 a 22 ore.
Dal punto di vista del design, si prosegue invece sulla stessa linea dettata dai dispositivi precedenti: nessuna modifica estetica dunque rispetto ai modelli M1 rilasciati alla fine del 2021 (MacBook Pro 14 e 16) e nel 2020 (Mac Mini). Come accennato, è però all’interno che sono avvenuti i cambiamenti maggiori (intanto torna il Walkman per gli amanti della musica: quanto costa).
Il chip M2
Gli ultimi arrivati in casa Apple avranno un nuovo chip che promette meraviglie. Presentato insieme al già potente M2 Max, l’M2 Pro si pone come il gradino successivo della scala evolutiva. Si tratta di due SoC (Systems on a chip) dove la prima – M2 Pro – offre una CPU fino a 12 core e una GPU fino a 19 core. Non solo: gli utenti potranno contare anche su una memoria unificata che arriva a 96 GB.
La velocità dei MacBook Pro 2023 supera così di ben sei volte la velocità dei suoi “parenti” più anziani, grazie all’ausilio del processore Intel più performante. Tra le altre caratteristiche degne di nota, spiccano anche un HDMI che supporta anche gli schermi 8K e la nuova tecnologia Wifi 6E.
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Le novità legate al Mac Mini
Anche il Mac Mini, il computer da scrivania super compatto firmato Apple, è stato aggiornato con l’aggiunta della tecnologia M2. E, pur aumentando la potenza rispetto alla versione M1, abbassa il prezzo. Mac Mini con chip M2 parte da 729 euro, che scendono a 609 euro per il settore Education. Il modello con chip M2 Pro parte invece da un costo di 1.579 euro, per scendere a 1.459 euro per il settore Education.
Il chip M2 ha una CPU 8 core, oltre a una GPU a 10 core. Il Mac Mini “guadagna” anche un’accelerazione ProRes, molto utile per quei professionisti che lavorano con software di editing video come Final Cut, che risulterà due volte più veloce. Possono entrare in riproduzione multimediale fino a due flussi video ProRes 422 8K a 30 fps, o fino a 12 stream di video ProRes 422 4K a 30 fps.
Secono Apple, il Mac Mini garantisce prestazioni inedite “fino a cinque volte più veloce rispetto al computer desktop Windows più venduto“. Il riferimento è a un “pc tipo” con processore Intel Core i5, Intel UHD Graphics 730 e l’ultima versione di Windows 11 disponibile).