Tagliato il nastro del ponte di via Pionieri e Aviatori d’Italia che ricollega direttamente il casello autostradale con l’Aeroporto di Genova.
Un impalcato lungo 75 metri e pesante 430 tonnellate, probabilmente il più caro della storia, dice Carlo Luzzatto, l’a.d. dell’impresa Pizzarotti, mandataria dell’appalto: «Abbiamo firmato il contratto quando l’acciaio costava 500 euro a tonnellata, schizzato a 2.400 euro quando lo abbiamo ordinato».
5,6 milioni più gli oneri per la sicurezza la cifra, parte di un appalto che comprende altre 9 opere per il miglioramento della viabilità portuale che da 128 milioni sono lievitati a 150 proprio a causa dell’impennata dei costi delle materie prime.
«Siamo esposti a rischi enormi − aggiunge Luzzatto − per questo sono poche le ditte come le nostre sopravvissute in Italia».
La catena di fornitura ha coinvolto 40 imprese, 300 maestranze, un centinaio di mezzi, oltre 80 mila ore di lavoro. Senza incidenti.
Il varo è stato un momento particolarmente delicato. In caso di fallimento la finestra successiva sarebbe stata 12 mesi dopo e Rfi aveva dato solo 8 ore disponibili per la parte che coinvolgeva i binari della Genova-Ventimiglia.
L’opera, come detto, fa parte di un totale di dieci legate alla viabilità portuale di cui si sta occupando la stessa Pizzarotti per separare il traffico pesante diretto al porto dal resto. Annunciato il termine lavori di alcune infrastrutture: l’ammodernamento della sopraelevata portuale e il varo del ponte del papa ad aprile 2023, la nuova via della Superba a febbraio 2024 e il collegamento tra San Benigno e calata Bettolo a dicembre 2024
«Non avremmo mai potuto ottenere il finanziamento per la nuova diga foranea se non avessimo investito nella viabilità portuale per evitare di mandare in tilt la città con l’aumento dei flussi» ricorda il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e commissario della Diga Paolo Emilio Signorini.
Fabrizio Mansueto, il responsabile unico del procedimento ricorda che i lavori si sono sviluppati su tre progetti paralleli: il nuovo cavalcaferrovia di via Siffredi, il retrofitting del viadotto risalente agli anni Sessanta di via Pionieri e aviatori d’italia e gli interventi di revamping funzionale della carreggiata. Mansueto racconta: «La complessità delle interferenze era notevole, tra via Siffredi, la ferrovia, lo stabilimento ex Ilva e il casello autostradale. Per questo il cantiere è stato distribuito in vari punti. La demolizione non è avvenuta in maniera tradizionale, ma il ponte è stato letteralmente fatto a fette. Tre sono state le aree operative a una di sollevamento. Le operazioni di varo si sono svolte su tre notti su turni che hanno coperto le 24 ore».
Il sindaco di Genova Marco Bucci ricorda che l’impalcato si inserisce nel progetto di congiunzione tra la futura nuova fermata ferroviaria e gli Erzelli.
«Genova sta assumendo una nuova livrea a livello urbanistico ed estetico» aggiunge il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.