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Guerra Russia-Ucraina, Gruppo Wagner: “Scholz eroe”. Le foto satellitari Usa delle forniture di armi dalla Corea ai russi. Medvedev: “Vinceremo come contro Hitler”

Non c’è una decisione sull’invio dei tank di produzione tedesca Leopard 2 all’Ucraina. Gli occhi erano puntati sul vertice dei leader della Difesa di Usa e Alleati nella base aerea di Ramstein, in Germania, che però non è stato risolutivo sui tank. A smorzare le speranze di una svolta è stato il capo del Pentagono Lloyd Austin: «Non ho annunci da fare sugli Abrams e avete sentito il ministro della Difesa tedesco, che ha detto che non hanno preso una decisione sui Leopard», ha dichiarato il capo del Pentagono in conferenza stampa al termine del vertice. Gli Usa hanno però formalizzato l’annuncio di un nuovo pacchetto di aiuti da 2,5 miliardi di dollari, che per la prima volta includerà corazzati Stryker e veicoli da combattimento Bradley. Aiuti importanti vista la situazione sul campo. «La Russia si sta preparando per nuove offensive, quindi è urgente intensificare il sostegno per consentire all’Ucraina di vincere e riconquistare il territorio occupato», ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

«Da un punto di vista militare, continuo a sostenere che per quest’anno sarebbe molto, molto difficile espellere militarmente le forze russe da ogni centimetro dell’Ucraina occupata dai russi», è stata la valutazione del capo di Stato maggiore Usa Mark Milley. Questo non significa che non possa accadere e non significa che non accadrà, ha specificato, «ma sarà molto, molto difficile», per quanto «se Putin volesse potrebbe porre fine alla guerra adesso». La riunione di Ramstein, alla quale per l’Italia ha partecipato il ministro della Difesa Guido Crosetto, si era aperta con l’appello accorato di Volodymyr Zelensky, intervenuto da remoto. «Posso ringraziarvi centinaia di volte e sarà assolutamente giusto ed equo, visto tutto quello che abbiamo già fatto, ma centinaia di grazie non sono centinaia di carri armati», ha detto il presidente ucraino, chiedendo di «agire in fretta» per l’invio di tank.

Ed è ormai quotidiana la campagna social dell’ambasciata russa a Roma contro l’Italia per il suo sostegno a Kiev nella guerra in Ucraina. All’indomani dello scontro sui missili italiani “catturati” nel conflitto, questa volta al centro della provocazione c’è «un veicolo corazzato dell’esercito ucraino Iveco LMV 4×4 di fabbricazione italiana che è stato distrutto durante l’operazione militare speciale. La sorte dei mezzi militari trasferiti al regime di Kiev è prevedibile e poco invidiabile», sostiene su Facebook la rappresentanza diplomatica di Mosca, che pubblica alcune foto. La replica non si fa attendere: «Fake news», risponde seccamente il ministero della Difesa.

Perché la Germania ha ultima parola sui Leopard

Poiché i carri armati sono stati forniti ai paesi con licenze di esportazione, la Germania può porre il veto alla loro riesportazione, anche se la Polonia ha suggerito che potrebbe semplicemente ignorare la Germania ed esportare i suoi Leopard a prescindere. La stessa posizione della Germania è stata conflittuale. Preferisce un approccio multilaterale alla fornitura di armi all’Ucraina piuttosto che essere visto come un movimento unilaterale. Sebbene la Germania abbia fornito una grande quantità di attrezzature all’Ucraina, ha anche lottato con la sua tradizione di antimilitarismo post-seconda guerra mondiale. La fornitura dei principali carri armati era stata considerata problematica a causa delle loro capacità offensive molto più evidenti.

Il Leopard 2, un carrarmato per tutti gli eserciti

E’ considerato la “Golf” dei carri armati, versatile e prodotto in quasi 3.500 esemplati: il Leopard 2, di cui l’Ucraina chiede a gran voce una fornitura il più presto possibile, è uno dei carri armati più efficaci sul campo di battaglia. Il carro è una derivazione del Leopard di cui ha preso il posto dal 1979. Era nato da una collaborazione fra Germania e Usa, ma dopo una serie di polemiche è rimasta la sola Germania e produrlo e gli Usa si sono orientati su altre soluzioni Si tratta di uno dei mezzi più potenti, dall’entrata in servizio ad oggi è stato aggiornato più volte, anche perché il progetto del Leopard 3 è stato abbandonato. L’ultima versione è la A7, migliorie sono state portate sia sulla corazza che nelle prestazioni e nell’elettronica, contromisure comprese. Armato di un cannone 120/44 (120/55 dalla A6 in poi), con 42 colpi, il carro ha due mitragliatrici calbro 7,62 con 4.650 colpi e 8 lanciafumogeni. Pesante oltre 62 tonnellate, ha un motore diesel dal 1.500 cavalli vapore. La corazzatura composita di terza generazione, incluso acciaio, tungsteno, plastica mista a ceramiche. Ha un’autonomia di circa circa 500 chilometri e una velocità massima di 72 chilometri orari. I Leopard 2 sono stati schierati in Kosovo, Bosnia, Afghanistan e Siria (dalla Turchia), dove molti sono stati persi a causa di missili anticarro. Il carro armato è stato prodotto in 3.480 esemplari e venduto a molte nazioni. La fine della Guerra Fredda portò, inoltre, la Germania a registrare un forte surplus di questi mezzi, poi rivenduti sul mercato dell’usato. L’Italia aveva previsto di acquisirne 300, ma poi ha preferito lo sviluppo del proprio tank, l’Ariete

Repubblica Ceca. “Nessuno ci ha chiesto di fornire carri armati a Kiev”

La ministero della Difesa della Repubblica Ceca ha smentito le notizie secondo cui il suo Paese e la Slovacchia sarebbero pronte a fornire carri armati Leopard 2 all’Ucraina. “Nessuno ha chiesto o invitato la Repubblica Ceca a fornire questi carri armati Leopard 2 all’Ucraina”, si legge in una nota, come riporta il Kyiv Indipendent, aggiungendo che “niente del genere” è stato discusso durante l’incontro di ieri a Ramstein. “La speculazione secondo cui la Repubblica Ceca avrebbe ricevuto carri armati Abrams fabbricati negli Stati Uniti in cambio di carri armati Leopard è altrettanto falsa”, ha precisato sempre il ministero ceco nella nota.

Zelensky ai funerali del ministro dell’Interno: “Il dolore riempie il cuore”

Si sono svolti oggi a Kiev i funerali del ministro dell’Interno, Denys Monastyrsky, e degli altri funzionari che hanno perso la vita nello schianto dell’elicottero a Brovary il 18 gennaio. Presente il presidente Volodymyr Zelensky con la moglie, Olena Zelenska. “Il dolore riempie il cuore”, scrive Zelensky su Telegram, “una tristezza indescrivibile ricopre l’anima. L’Ucraina perde ogni giorno i suoi figli e le sue figlie migliori”. Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, ha definito la morte di Monastyrsky una “perdita personale” e “un’enorme perdita per lo stato”. Lo riporta Kyiv Indipendent

Urso: “Ricostruzione dell’Ucraina grande opportunità per il sistema Italia”

“Noi dobbiamo aiutare questo Paese a ricostruire un sistema produttivo che era all’avanguardia, con partnership industriali e commerciali”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando a Verona dell’Ucraina. “L’Italia è in campo con tutto il sistema-Paese e può cogliere questa grande opportunità” ha sottolineato. “Loro ce lo riconoscono, perché siano stati i primi, in Europa, a dargli concretamente una mano”

Ambasciatrice ucraina in Usa: “Per i Leopard il tempo è essenziale, prima che Mosca lanci nuova offensiva”

“Il tempo è essenziale” per portare i carri armati occidentali in Ucraina prima che la Russia lanci un’anticipata offensiva primaverile: lo ha detto l’ambasciatore ucraino negli Stati Uniti Oksana Markarova alla Cnn. I carri armati sono “estremamente necessari ora, in modo che i nostri coraggiosi difensori possano essere protetti. Quindi possiamo manovrare, possiamo sparare e in realtà possiamo tornare alla controffensiva e possiamo prevenire questi futuri attacchi che la Russia sta pianificando di espandersi durante il primavera”, ha detto la Markarova. La Germania finora non è riuscita a raggiungere un accordo con i suoi principali alleati occidentali sull’invio di carri armati Leopard 2 in Ucraina, nonostante la crescente pressione per intensificare i suoi aiuti militari e le richieste di Kiev per più armi. La Germania ha negato di star trascinando i piedi e ha invitato gli Stati Uniti a inviare i propri carri armati in Ucraina, osserva l’emittente Usa

Cardinale Muller: “Putin esempio ancora più grave di Hitler e Stalin”

”A mio avviso il presidente Putin, proprio perché è un cristiano ortodosso osservante, costituisce un esempio ancora più grave rispetto a figure come Hitler e Stalin, considerando che entrambi erano atei. Da un cristiano che si presenta in pubblico usando simboli cristiani, per esempio il rosario o il crocifisso, ci si aspetta un atteggiamento conseguente ai principi del cristianesimo”, rileva il cardinale Gerhard Muller, prefetto emerito dell’ex Sant’Uffizio in un libro-intervista , risponde anche sulle critiche mosse al Papa a proposito della guerra in Ucraina. ”Il Papa – osserva Müller – ha speso parole molto forti per arrivare a un cessate il fuoco, ha lanciato appelli e ha cercato di fare tutto il possibile per i profughi, anche se non ha mai condannato apertamente Putin all’inizio del conflitto. Probabilmente perché c’era il timore che il Cremlino potesse vendicarsi sulla vita delle comunità cattoliche presenti sul territorio russo: si tratta di una piccola minoranza, ma assai vivace e attiva. Forse allo scoppio della guerra avrebbe potuto rivolgersi al presidente russo pubblicamente, facendo leva sul fatto che Putin è un cristiano praticante e mettendo in evidenza che andare a baciare le icone e accendere i ceri nella Cattedrale moscovita del Cristo Redentore avrebbero dovuto indurlo a riflettere sul Vangelo, impedendo l’uccisione deliberata di decine di migliaia di ucraini e la distruzione di città, in una propaganda martellante viziata dalla menzogna. Un cristiano che va in chiesa come può arrivare a tanta violenza, e come si può spiegare questa contraddizione?”.

Cuperlo: “Pace vuol dire difendere Ucraina senza esitare”

“La pace non è un valore astratto, ma è politica, è visione del mondo. Pace oggi vuol dire difendere l’Ucraina, non esitare su questo. L’Occidente ha le sue colpe ma nulla, assolutamente nulla, assolve i crimini contro quello stato. Se la Russia smette di combattere finisce la guerra. Se l’Ucraina smette di resistere finisce l’Ucraina”, ha detto Gianni Cuperlo all’assemblea del Pd.

Ricostruzione Ucraina, Urso: “Nel nordest Italia prima piattaforma all’estero”

“Tutto il sistema del Nordest italiano è interessato al progetto di ricostruzione in Ucraina”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che oggi all’interporti-quadrante Europa di Verona ha incontrato i vertici del mondo economico e politico del territorio. “Mi riferisco – ha spiegato – al porto di Trieste e di Venezia, l’aeroporto di Verona e soprattutto, ovviamente, al Quadrante logistico anche con le sue innervature private, per offrire una piattaforma logistica, portuale infrastrutturale all’Ucraina, che diventerà la prima piattaforma ucraina all’estero”. “Perché queste realtà del Nordest sono lo sbocco naturale e alternativi a quello marittimo che purtroppo è bloccato dalla guerra”, ha concluso Urso

Mosca lancia una nuova offensiva a Zaporizhzhia

L’esercito russo annuncia che le sue truppe hanno lanciato un’offensiva nella regione ucraina di Zaporizhzhia, dove in settimana si sono intensificati i combattimenti dopo diversi mesi di fronte quasi congelato. Nel rapporto giornaliero, l’esercito afferma di aver condotto “operazioni offensive” nella regione e di aver “conquistato linee e posizioni più vantaggiose”.

Concerto all’Opera di New York per le vittime

La Metropolitan Opera di New York (Met) ricorderà le vittime della guerra in Ucraina con un concerto che si terrà il 24 febbraio. Il direttore del Met Yannick Nézet-Seguin dirigerà il Requiem di Mozart e la Quinta Sinfonia di Beethoven. Il soprano Golda Schultz, il mezzosoprano Emily D’Angelo, il tenore Dmytro Popov e il basso-baritono ucraino Vladyslav Buialskyi saranno i solisti del concerto, ha riferito l’Associated Press. “Il Requiem di Mozart è per ricordare le vittime innocenti della guerra, e la Quinta di Beethoven è in previsione della vittoria a venire”, ha affermato il direttore generale del Met Peter Gelb. I biglietti saranno in vendita dal primo di febbraio e il concerto sarà trasmesso anche alla radio.

Medvedev: “Per la Russia è la nuova Guerra Patriottica. Abbiamo sconfitto Napoleone e Hitler, vinceremo anche questa”

“Borrell ha ricordato che il nostro Paese ha sconfitto Napoleone e Hitler. Significa che gli ucronazisti e l’Europa occidentale sono gli eredi diretti di coloro che hanno combattuto contro la Russia. E la guerra contro di loro è la nuova Guerra Patriottica. La vittoria sarà nostra, come nel 1812 e nel 1945”. Lo scrive il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su Twitter.

Ambasciata italiana a Kiev: “Vice ministro Yenin era innamorato dell’Italia”

L’ambasciatore Pier Francesco Zazo ha preso parte ai funerali del ministro Monastyrsky, del vice ministro Yenin e del Sottosegretario Lubkovych, rappresentando la vicinanza del governo e del popolo italiano ai familiari delle vittime di Brovary”. Lo scrive su Twitter l’Ambasciata italiana a Kiev, ricordando “con un affetto particolare il Primo vice ministro Yevgenii Yenin, innamorato dell’Italia, dove per anni aveva prestato servizio presso l’Ambasciata ucraina, imparando alla perfezione la nostra lingua”.

Scotto (Articolo 1): “Non rinunciare allo strumento diplomatico”

“Non possiamo discostarci dal principio sacrosanto di aiutare l’Ucraina. Ma lo dico con grande franchezza: non si può accettare che la politica rinunci completamente allo strumento diplomatico. C’è una crisi di iniziativa e di unità dell’Europa, rispetto alle scelte di una nuova Nato che sta su un asse diverso da quello originale. Bisogna andare in una direzione più forte verso il ritorno della politica”. Lo ha detto il coordinatore di Articolo Uno, Arturo Scotto, all’assemblea del partito, in corso a Roma.

Metsola: “A Kiev servono anche i carri armati Leopard Gli ucraini contano su di noi, non possiamo deluderli”

“È importante che gli alleati si coordinino e procedano uniti. Sono stati presi altri impegni importanti e resto ottimista anche per quanto riguarda i carri armati, poiché questo è ciò che è necessario: sarà il logico passo successivo”. Così la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola commenta in un’intervista alla Stampa le notizie dal vertice di Ramstein. Ritiene necessario un passo in più con i Leopard, tank tedeschi chiesti da Kiev: “Sono stati indicati perché sono numerosi, perché relativamente facili da mantenere, perché molti Paesi europei li hanno, e semplicemente perché l’Ucraina ne ha bisogno. Accolgo con favore la prontezza e gli impegni di Ramstein. Tuttavia, ciò di cui abbiamo urgente bisogno è leadership, accordo e un approccio unito per fornire carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Ci sono molti Paesi europei pronti a farlo. Gli ucraini stanno coraggiosamente combattendo per la loro libertà e i nostri valori comuni. Hanno bisogno e contano su di noi. Non possiamo deluderli”. Metsola risponde anche sul cosiddetto Qatargate: “Il Parlamento poteva fare miglio, avrebbe dovuto fare meglio e farà meglio. L’ho promesso il 9 dicembre, il giorno in cui lo scandalo è scoppiato: laddove le regole non sono state applicate, laddove ci sono lacune o abusi, la nostra tolleranza sarà zero”. In un colloquio con il Corriere della Sera sullo stesso argomento, Metsola sottolinea che “come presidente mi assumo l’impegno di riformare un Parlamento europeo in cui ci sono dei vuoti da affrontare, dove la chiarezza va accresciuta e bisogna pretendere apertura: è ciò che porterò in avanti fino al 2024”.

Bombardamenti russi nel Donetsk, 3 morti

L’esercito russo ha attaccato ripetutamente località controllate dagli ucraini nella regione di Donetsk: Kostyantynivka è stata colpita da 2 missili, sono stati danneggiati un asilo e una scuola. Intanto continuano i bombardamenti a Paraskoviivka, nell’area di Soledar. Lo ha reso noto il capo militare regionale Pavlo Kyrylenko, citato da Unian. “I bombardamenti sono continuati ad Avdiivka di notte, e al mattino la città è stata colpita da 4 Grady”, ha aggiunto. Nella giornata di ieri, 3 civili sono stati uccisi nel Donetsk, ha detto Kyrylenko.

Oggi e domani a Santi Apostoli manifestazione pro Navalny

Le principali richieste che verranno avanzate durante l’azione globale sono: la fine della guerra criminale e il riconoscimento della sconfitta del regime di Putin il rilascio di Alexei Navalny e di tutti i prigionieri politici. Inoltre, i manifestanti si rivolgeranno ai governi dei paesi democratici e alle organizzazioni internazionali chiedendo maggiori pressioni sulla leadership della Federazione Russa su questioni chiave, come le sanzioni economiche, la situazione dei diritti e delle libertà nel paese. Inoltre, insisteranno sulla rapida adozione della “Lista dei seimila”, la lista di corruttori e guerrafondai responsabili del rafforzamento del regime di Putin e dell’invasione dell’Ucraina. La lista è redatta da The Anti-Corruption Foundation, creata da Alexei Navalny. L’obiettivo è far sì che il maggior numero possibile di Paesi imponga sanzioni nei confronti dei seimila. Il 21 e 22 gennaio i russi di tutto il mondo organizzeranno raduni e manifestazioni, picchetti e marce, spettacoli ed esibizioni che faranno vedere le pietose condizioni dei detenuti nelle carceri russe. Oggi e domani si svolge l’azione mondiale “Libertà a Navalny e a tutti i prigionieri politici”. L’azione globale, organizzata dalle comunità contro la guerra e democratiche dei russi, unisce più di sessanta città in quattro continenti. A Roma la manifestazione organizzata dalla comunità Russi liberi si svolge a Piazza dei Santi Apostoli a partire dalle 14 di oggi. L’azione contro la repressione politica è programmata per coincidere con l’anniversario dell’arresto di Alexei Navalny, “prigioniero personale di Putin”. Due anni fa, il 17 gennaio 2021, il politico sopravvissuto all’avvelenamento da parte di agenti dell’FSB è tornato a Mosca dove è stato subito arrestato. Adesso Alexei Navalny, condannato a nove anni di carcere, si trova in condizioni disumane nella colonia penale a regime severo, ammalato e senza adeguato accesso alle cure. Più di cinquecento persone stanno scontando condanne a causa del loro disaccordo con le azioni e l’ideologia del governo o a causa delle loro convinzioni religiose. Con lo scoppio della guerra contro l’Ucraina, la repressione interna ha raggiunto una portata senza precedenti. Nel 2022, circa 20,5 mila di persone sono state arrestate per motivi politici, incluso per la loro posizione contro la guerra*. Un numero enorme, non ancora precisamente definito, di oppositori del regime è stato espulso dal paese e trasformato in emigranti politici. L’azione globale dimostrerà la solidarietà con tutti coloro che hanno sofferto per la loro posizione onesta e contro la guerra. I russi scendono in piazza nelle città di Europa, Asia, America, Australia e Nuova Zelanda.

Il capo del Gruppo Wagner dalla Russia scrive alla Casa Bianca per le nuove sanzioni statunitensi

Il capo dell’appaltatore militare privato russo Wagner ha pubblicato sabato una breve lettera alla Casa Bianca in cui chiede di quale reato sia accusata la sua azienda, dopo che Washington ha annunciato nuove sanzioni contro il gruppo. Il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha dichiarato venerdì che Wagner, che ha sostenuto le forze russe nell’invasione dell’Ucraina e ha rivendicato il merito dei progressi sul campo di battaglia, sarebbe stata designata come una significativa Organizzazione criminale transnazionale. Una lettera in inglese indirizzata a Kirby e pubblicata sul canale Telegram del servizio stampa del fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, recitava: “Caro signor Kirby, potrebbe per favore chiarire quale crimine è stato commesso dalla PMC Wagner?”. Kirby ha definito Wagner “un’organizzazione criminale che sta commettendo atrocità diffuse e violazioni dei diritti umani”. Il mese scorso, la Casa Bianca ha dichiarato che Wagner aveva preso in consegna un carico di armi dalla Corea del Nord per contribuire a rafforzare le forze russe in Ucraina. Il Ministero degli Esteri nordcoreano ha definito la notizia priva di fondamento e all’epoca Prigozhin ha negato di aver ricevuto tale consegna, definendo la notizia “pettegolezzi e speculazioni”. Washington aveva già imposto delle limitazioni al commercio con Wagner nel 2017 e di nuovo a dicembre nel tentativo di limitarne l’accesso agli armamenti. L’Unione Europea ha imposto le proprie sanzioni nel dicembre 2021 a Wagner, che ha operato in Siria, Libia, Repubblica Centrafricana, Sudan, Mozambico e Mali, oltre che in Ucraina. Prigozhin ha descritto Wagner come una forza completamente indipendente con propri aerei, carri armati, razzi e artiglieria. È ricercato negli Stati Uniti per interferenze nelle elezioni americane, cosa che ha dichiarato a novembre di aver fatto e di voler continuare a fare.

Bombe russe su Kharkiv, uccisa donna di 70 anni

Bombe russe sono cadute questa mattina sulla regione di Kharkiv. Intorno alle 6 del mattino, le 5 ora italiana, i militari russi hanno sparato contro la città di Vovchansk. Una granata nemica ha colpito una casa privata, uccidendo una donna di 70 anni. Una coppia e la loro figlia di 7 anni sono rimaste ferite. Lo riporta l’ufficio del procuratore ucraino regionale di Kharkiv via Telegram, come riporta Ukrinform. Più tardi è stato bombardato il villaggio di Veterinarne e un civile è rimasto ferito.

Kiev: “Franca discussione con Berlino sull’invio dei Leopard”

“Abbiamo avuto una franca discussione sui Leopard 2” con il ministro della Difesa tedesco. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov dopo aver incontrato gli alleati occidentali alla base aerea di Ramstein in Germania. “Discussione che continuerà”, ha aggiunto. La Germania non ha ancora deciso se inviare i carri armati in Ucraina o consentire ad altri paesi di donare i propri, nonostante le pressioni su Berlino affinché agisca. Ma il Leopard 2 è visto come un potenziale punto di svolta per l’Ucraina, poiché è facile da mantenere e progettato specificamente per competere con i carri armati russi T-90, che vengono utilizzati nell’invasione. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che le opinioni restano divergenti riguardo la fornitura dei Leopard e ha negato che Berlino stia bloccando una tale mossa. In base alle leggi tedesche sulle esportazioni, altri paesi che vogliono fornire Leopard, come la Polonia e la Finlandia, non possono farlo finché Berlino non dà il via libera.

Spento misterioso incendio in un deposito di carburante in Siberia

E’ scoppiato un enorme incendio in un deposito di carburante nella regione russa di Angarsk, in Siberia: hanno preso fuoco i vagoni ferroviari colmi di carburante. Poiché la notizia è stata data anche dal ministero della Difesa russo, fanno notare i media ucraini, è probabile che la benzina fosse destinata a scopi militari. Si tratta dell’ennesimo incendio che interessa strutture russe strategiche per la guerra in Ucraina. Secondo i vigili del fuoco, l’incendio ha coperto un’area di 400 metri quadrati (il fumo delle fiamme era visibile a decine di chilometri di distanza) e c’è voluto almeno un’ora a spegnere le fiamme.

Kiev e Mosca concentrano le forze a Zaporizhzhia

Entrambi gli schieramenti in guerra in Ucraina hanno ammassato forze “significative” intorno a Zaporizhzhia, rende noto la Difesa britannica nel suo consueto briefing di aggiornamento sulla situazione al fronte. Nella regione, in cui si trova la centrale nucleare, le forze si scambiano colpi di artiglieria ma per il momento non c’è stato segno di uno sforzo di offensiva.

Erdogan si offre di mediare tra Mosca e Kiev nella telefonata con Zelensky

Il presidente turco TayyipErdogan ha ribadito la sua offerta di mediazione tra Russia e Ucraina in una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto la presidenza turca. Erdogan ha anche offerto le sue condoglianze per le vittime di un incidente in elicottero avvenuto mercoledì in Ucraina.

Paesi Baltici a Berlino: “Dare carri armati Leopard ora”

“Noi, ministri degli Esteri di Lettonia, Estonia e Lituania chiediamo alla Germania di fornire carri armati Leopard all’Ucraina ora. Cio’ e’ necessario per fermare l’aggressione russa, aiutare l’Ucraina e ripristinare rapidamente la pace in Europa. La Germania, in quanto prima potenza europea, ha una responsabilita’ speciale in questo senso”. E’ l’appello lanciato su Twitter dai Paesi Baltici a Berlino, che tentenna nel prendere la decisione di inviare i Leopard a Kiev, come ripetutamente chiesto dalla leadership ucraina.

Fonti intelligence Usa: “188 mila morti tra i russi”

Il numero delle vittime russe nel conflitto in Ucraina potrebbe aver raggiunto l’astronomica cifra di 188 mila unità: la cifra arriva da fonti dell’intelligence Usa ed è stata raccolta dal tabloid britannico Sun, che attribuisce il bilancio a “fonti della difesa”. Le ultime cifre ufficiali, da parte Usa, erano state quelle fornite dal generale Mark Milley, capo di stato maggiore degli Stati Uniti, secondo cui la Russia ha subito “un’enorme quantità di vittime. Ben oltre le 100mila unita” (conteggiando in questa cifra tanto i soldati che i mercenari del gruppo Wagner). I russi hanno sempre fatto resistenza a fornire cifre e secondo l’ultimo bilancio di Kiev hanno perso 120 mila soldati.

Kiev: “Indecisione sull’invio delle armi costa vite umane”

“L’indecisione” degli alleati a inviare carri armati Leopard 2 all’Ucraina costa vite umane. E’ l’accusa lanciata dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che su Twitter ha rinnovato l’appello a fornire “le armi necessarie”. “Capirete che non ci sono altre opzioni per mettere fine alla guerra oltre alla sconfitta della Russia”, ha affermato, sottolineando che “ogni giorno di ritardo significa la morte degli ucraini. Pensate più velocemente”.

Intelligence britannica: “Conflitto in stallo, possibili progressi russi intorno a Bakhmut”

“Nel complesso, il conflitto è in uno stato di stallo. Tuttavia, esiste una possibilità realistica di progressi russi locali intorno a Bakhmut”. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano su Twitter sulla guerra in Ucraina. “Nei giorni scorsi i combattimenti più pesanti si sono concentrati in tre settori – continua il ministero della Difesa di Londra – Nel nord-est, vicino a Kreminna, l’Ucraina ha probabilmente ottenuto piccoli guadagni e si è difesa con successo da un contrattacco russo”. “Intorno all’oblast di Donetsk – scrive ancora – nel settore di Bakhmut, le forze russe e Wagner si sono probabilmente ricostituite nella città di Soledar, dopo averla catturata all’inizio della settimana. Nel sud, nell’oblast di Zaporizhzhia, entrambe le parti hanno ammassato forze significative, che hanno condotto scambi di artiglieria e schermaglie, ma hanno evitato qualsiasi sforzo offensivo su larga scala”.

Letta: il 24 febbraio davanti all’ambasciata russa

“Il 24 febbraio saremo davanti all’ambasciata russa per dire no alla guerra no all’invasione dell’Ucraina”: lo ha detto Enrico Letta all’assemblea del Pd.

Le foto satellitari della Corea che dà armi ai russi

Gli Usa pubblicano le foto satellitari che provano i movimeenti di armi dlala Corea ai russi. Gli Usa si aspettano che la società di mercenari russa Wagner continui a ricevere armi dalla Corea del Nord, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, chiedendo a Pyongyang di mettere fine alle forniture belliche per Mosca.

Disertore Navy Seal Usa ucciso nell’assalto a Bakhmut

Nei giorni scorsi è rimasto ucciso in Ucraina, nell’assalto a Bakhmut, un ex soldato americano, che era stato membro della prestigiosa unità d’elite dei Navy Seals e che aveva disertato nel marzo 2019. Lo ha reso noto la stampa americana e lo ha confermato la Marina statunitense che non ha fornito molti dettagli. Il militare della Marina rimasto ucciso e’ Daniel Whitney Swift, arruolato nell’esercito Usa nel 2005 e che, durante la sua carriera militare, era stato in Iraq e in Afghanistan, ricevendo anche numerosi riconoscimenti. Gli Stati Uniti dissuadono i propri cittadini dall’andare a combattere in Ucraina, ma dall’inizio della guerra molti di loro hanno già trovato la morte nel conflitto.

Tre civili uccisi nel Donetsk

Gli attacchi russi di ieri nell’oblast di Donetsk hanno ucciso tre civili e ne hanno feriti quattro. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko su Telegram, precisando che due persone sono state uccise a Bakhmut e una persona è stata uccisa a Zhelanne. Secondo Kyrylenko, al momento è impossibile conoscere il numero effettivo di vittime a Mariupol e Volnovaha occupate dai russi. L’oblast di Donetsk, nell’Ucraina orientale, è luogo di feroci battaglie tra le forze russe e ucraine mentre Mosca cerca di occupare l’intera regione ucraina del Donbass, composta dalle oblast di Donetsk e Luhansk.

Reznikov: “Sui Leopard discussione franca con Berlino, da continuare”

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha affermato di aver avuto una “franca discussione” con il suo omologo tedesco Boris Pistorius sui carri armati tedeschi Leopard 2, che Kiev chiede con urgenza per affrontare l’Armata russa, come riporta la Bbc. “Abbiamo avuto una franca discussione sul Leopard 2. Da continuare”, ha detto Reznikov dopo aver incontrato ieri gli alleati occidentali. La Germania non ha ancora deciso se inviare i carri armati in Ucraina o consentire ad altri Paesi di donare i propri, nonostante le pressioni su Berlino affinché agisca. L’incontro alla base di Ramstein in Germania ha portato a un accordo per la fornitura di più veicoli corazzati, sistemi di difesa aerea e munizioni. Ma il Leopard 2 è visto come un potenziale punto di svolta per l’Ucraina, poiché è facile da mantenere e progettato specificamente per competere con i carri armati russi T-90, che vengono utilizzati nell’invasione. In base alle leggi tedesche sulle esportazioni, altri Paesi che vogliono fornire Leopard, come la Polonia e la Finlandia, non possono farlo finché Berlino non dà il via libera.

Appello Lettonia-Estonia-Lituania a Berlino: date Leopard a Kiev

In un tweet il ministro degli Esteri della Lettonia Edgars Rinkēvičs lancia un appello a Berlino di fornire subito all’Ucraina i carri armati Leopard: “Noi, ministri degli Esteri di Lettonia, Estonia e Lituania, chiediamo alla Germania di fornire ora carri armati Leopard all’Ucraina. Ciò è necessario per fermare l’aggressione russa, aiutare l’Ucraina e ripristinare rapidamente la pace in Europa. La Germania, in quanto prima potenza europea, ha una responsabilità speciale in questo senso”. L’appello di Rinkēvičs arriva il giorno dopo il vertice militare presso la base aerea di Ramstein in Germania non è riuscito a ottenere dal governo tedesco l’impegno ad inviare carri armati.

Grey Zone, il canale telegram vicino al Gruppo Wagner, esalta Scholz

Grey Zone, il canale telegram vicino al Gruppo Wagner, esulta per la decisione di Scholz di non mandare per ora carri armati Leopard all’Ucraina. Grey Zone posta una card con il volto di Scholz, il titolo sarcastico “Eroe dell’Operazione speciale Z”, e il testo: «“I paesi che sostengono l’Ucraina non sono riusciti a raggiungere una posizione comune sulla fornitura di carri armati a Kiev”, ha affermato il capo del ministero della Difesa tedesco»

Crosetto: aiuti con sesto decreto, Kiev soddisfatta

“L’Italia manderà ulteriori aiuti, quando sarà approvato il sesto decreto. Ne ha già fatti cinque. Diciamo che sia l’Ucraina che gli altri Paesi sono soddisfatti dell’aiuto che l’Italia ha fornito e continuerà a fornire. I contenuti, come si sa, sono stati secretati”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, senza scendere nel dettaglio sugli armamenti ed evitando la risposta sul sistema di difesa anti-aerea Samp-T. “L’Ucraina continua a chiedere la possibilità di difendersi dagli attacchi missilistici aerei e di difendersi dalla controffensiva russa che dovrebbe scattare con il passare dell’inverno e l’inizio della primavera – ha premesso il ministro – Sappiamo che la Russia sta formando 300 mila nuove reclute e che si sta preparando a sferrare un attacco terrestre. Nel giro di poche settimane, dunque, l’Ucraina si troverebbe nella necessità di proteggersi su un doppio fronte. Ecco perché da qualche mese Zelensky continua a chiedere sistemi per la difesa aerea e mezzi per coprirsi via terra, come i carri armati, blindati e veicoli per il trasporto truppe. Inoltre resta forte la richiesta di materiale per uso civile, come tende e vestiario”. Sulla possibilità che alla fine la Germania invii i carri armati Leopard 2 all’Ucraina, afferma quindi Crosetto, “si sta discutendo, si troverà una soluzione”.

Kiev, «Truppe si addestreranno su Leopard 2 in Polonia»

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha reso noto che le truppe ucraine cominceranno ad addestrarsi per utilizzare i carri armati Leopard 2; e questo nonostante ieri a Ramstein, nella base americana in Germania, la Lega di Paesi alleati non abbia deciso nulla sull’opportunita’ di fornire a Kiev i carri armati di fabbricazione tedesca. Reznikov ha detto all’emittente statunitense in lingua ucraina “Voice of America” che le truppe ucraine si addestreranno sui carri armati in Polonia e ha descritto lo sviluppo come una svolta. «Spero -ha aggiunto- che la Germania, con calma, dopo aver condotto le proprie consultazioni interne, giunga a una decisione sull’eventuale trasferimento di carri armati. Sono ottimista su questo».

Kiev: «Indecisione tedesca sui Leopard è una delusione»

Il vice ministro degli Esteri ucraino Andriy Melnyk ha espresso frustrazione per l’indecisione della Germania sull’invio dei suoi carri armati Leopard 2 in Ucraina. Parlando alla Cnn, ha definito la mancanza di azione della Germania una “delusione”, dopo aver elogiato il Regno Unito per aver proceduto con l’impegno dei carri armati Challenger 2, aggiungendo che sperava che la mossa potesse spingere altri paesi a seguire l’esempio. Il Regno Unito è “la prima nazione a consegnare i carri armati Challenger 2 e questo potrebbe essere un fattore scatenante, si spera, per altri paesi ma sfortunatamente non ancora per la Germania”, ha affermato Melnyk, che ha continuato descrivendo l’inerzia della Germania come “un’enorme delusione per tutti ucraini”.

Kiev, granata russa su una casa a Kharkiv, morta una donna

Nella città di Vovchansk, nella regione orientale di Kharkiv, una donna è morta a causa di una granata lanciata dalle truppe russe che ha colpito la sua abitazione. ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Synegubov. “Il nemico continua a terrorizzare la popolazione civile della regione di Kharkiv negli insediamenti di confine dei distretti di Kupyan, Chuguyiv e Kharkiv. Durante la giornata di ieri, gli occupanti hanno bombardato Vovchansk, Kupyansk, Strilecha, Vilcha, Ogirtseve e altri insediamenti con artiglieria, carri armati e mortai.

Kiev, 120mila soldati russi sono rimasti uccisi in Ucraina Stato maggiore, nell’ultima giornata morti 860 militari di Mosca

“Le perdite della Russia in Ucraina hanno superato la soglia psicologica di 120.000 militari”: lo afferma lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook. “Nel corso dell’ultima giornata, 860 nemici sono stati eliminati, ora le perdite totali della Federazione Russa dal 24 febbraio a oggi ammontano a 120.160 soldati russi”, si legge nella dichiarazione dello Stato maggiore.

Musk: «Eventuale sostegno Usa per colpire Crimea escalation inarrestabile»

“Sono super pro Ucraina, ma un’escalation inarrestabile è molto rischiosa per l’Ucraina e per il mondo”. Lo ha scritto su Twitter Elon Musk, commentando quanto scritto sul New York Times a proposito della presunta disponibilità di Washington a sostenere il bisogno di Kiev di colpire la Crimea, anche se una tale mossa aumenterebbe il rischio di escalation. Il proprietario del social ha definito la posizione dell’amministrazione Biden “rischiosa per il mondo”. Il quotidiano americano aveva riferito che l’amministrazione Biden è incline a pensare che l’esercito ucraino dovrebbe essere in grado di colpire il territorio della Crimea, acquisendo così una posizione più forte nei futuri negoziati, “anche se tale passo aumenta il rischio di un’escalation”.

Cnn, foto con missili da Corea Nord a Wagner su treni russi Immagini rilasciate risalgono a novembre, prima consegna

Gli Stati Uniti hanno rilasciato foto recentemente declassificate di vagoni ferroviari russi in viaggio dalla Federazione alla Corea del Nord e ritorno a novembre, in quella che gli Usa ritengono sia stata la consegna iniziale di razzi e missili per l’uso da parte dell’organizzazione mercenaria Wagner Group in Ucraina. Lo scrive la Cnn pubblicando immagini e mappe del trasporto di armi su ferrovia. Ieri l’amministrazione Usa ha preannunciato che il Dipartimento del Tesoro statunitense designerà l’organizzazione mercenaria russa Wagner Group come “organizzazione criminale transnazionale” e imporrà ulteriori sanzioni la prossima settimana contro il gruppo e la sua rete di supporto in tutto il mondo. Un alto funzionario dell’intelligence occidentale ha dichiarato ieri che l’Occidente è “certamente preoccupato che la Corea del Nord possa pianificare di espandersi e fornire più attrezzature militari o sostenere tali consegne”.

Nell’assalto a Bakhmut, ucciso disertore Navy Seal Usa

Nei giorni scorsi èrimasto ucciso in Ucraina, nell’assalto a Bakhmut, un ex soldato americano, che era stato membro della prestigiosa unita’ d’elite dei Navy Seals e che aveva disertato nel marzo 2019. Lo ha reso noto la stampa americana e lo ha confermato la Marina statunitense che non ha fornito molti dettagli. Il militare della Marina rimasto ucciso è Daniel Whitney Swift, arruolato nell’esercito Usa nel 2005 e che, duante la sua carriera militare, era stato in Iraq e in Afghanistan, ricevendo anche numerosi riconoscimenti. Gli Stati Uniti dissuadono i propri cittadini dall’andare a combattere in Ucraina, ma dall’inizio della guerra molti di loro hanno gia’ trovato la morte nel conflitto

Il ministro della Difesa Usa: abbiamo una finestra di opportunità fino alla primavera, non c’è molto tempo

Lloyd Austin, segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha dichiarato dopo l’incontro di Ramstein che «non c’è molto tempo» per fornire all’Ucraina equipaggiamenti supplementari prima delle previste nuove offensive da entrambe le parti con il miglioramento del tempo. «Abbiamo una finestra di opportunità da qui alla primavera» ha aggiunto.

La Germania per ora dice no all’Ucraina

La Germania si è rifiutata di prendere una decisione sull’eventuale cessione di carri armati Leopard 2 all’Ucraina nel corso di uno speciale vertice internazionale tenutosi a Ramstein ieri. In Europa e negli Stati Uniti si sperava che la Germania permettesse almeno la riesportazione dei Leopard di proprietà di Paesi come la Polonia e la Finlandia. Il neo ministro della Difesa di Berlino ha dichiarato che non è stata presa alcuna decisione definitiva.

Il fondatore del gruppo Wagner: se per Usa siamo criminali, allora siamo colleghi

L’uomo d’affari russo e fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha reagito ironicamente alla dichiarazione della Casa Bianca sul possibile riconoscimento di Wagner come «organizzazione criminale transnazionale». «Finalmente, ora Wagner e gli americani sono colleghi – ha scritto su Telegram – d’ora in poi, la nostra relazione può essere definita una ‘resa dei conti’ tra clan criminali».

Zelensky riceve una delegazione senatori Usa

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ricevuto a Kiev una delegazione del Senato americano composta da Lindsey Graham, Richard Blumenthal e Sheldon Whitehouse.

Usa: Kiev si concentri sulla controffensiva non su Bakhmu

L’Ucraina non dovrebbe concentrarsi sulla difesa della città di Bakhmut a tutti i costi e utilizzare invece una finestra di opportunità per preparare una grande controffensiva contro le forze russe. È quanto sostenuto da un alto funzionario statunitense, secondo cui il tempo favorisce la Russia a Bakhmut, date le sue maggiori risorse in fatto di artiglieria e l’enorme numero di truppe. Tuttavia, ha aggiunto, una vittoria russa nella città nel Donetsk non comporterebbe alcun cambiamento significativo nella guerra, perché le forze ucraine si ritirerebbero in posizioni ben difese. Da qui, la convinzione di Washington che Kiev debba rivedere le priorità: invece di spendere così tanti soldati e munizioni su un obiettivo strategicamente poco importante, dovrebbe ritirare le forze per impegnarsi, con l’aiuto degli Usa, a mettere insieme una forza più sofisticata e pesantemente armata in grado di lanciare un offensiva nel sud.

Ex Navy Seal ucciso, aveva disertato nel 2019. Era pluridecorato

Un ex Navy Seal (i corpi speciali della Marina americana), che aveva disertato nel 2019 è stato ucciso in Ucraina il 18 gennaio. Lo ha annunciato la Marina precisando di non sapere le ragioni per le quali l’uomo si trovasse nel Paese. Il Navy Seal si chiamava Daniel Whitney Swift ed e’ morto dopo essere rimasto ferito in un attacco delle forze russe. Originario dell’Oregon si era arruolato nel 2005 e aveva ricevuto numerosi premi e decorazioni per aver combattuto nelle guerre in Iraq e in Afghanistan.

Kiev: 27 attacchi russi sulla regione di Sumy

Nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno effettuato 27 attacchi contro la regione di Sumy. Lo ha scritto su Telegram il governatore locale Dmitry Zhivitsky. Lo riporta Ukrainska Pravda. Ad essere colpite le località di Belopolskaya ed Esmansky. Non risultato esserci vittime o danni.

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