Valeria Favorito torna a parlare di Fabrizio Frizzi. I loro cammini si sono incrociati, senza che i due lo sapessero per questioni di privacy medica, nel lontano 2000. Allora la donna aveva solo 11 anni e ricevette il midollo osseo dal conduttore. Un gesto che le salvò la vita. Valeria poi crebbe e, nonostante la segretezza circa il donatore che si deve tenere per prassi in determinati casi, volle a tutti i costi sapere chi fosse ‘l’angelo’ che le permise di vivere. Lo scoprì grazie a una lettera anonima e ad una firma in calce non cancellata bene. Favorito, intervistata da Fanpage.it, ha descritto nel dettaglio l’intera vicenda, sottolineando una volta di più quanto il compianto presentatore Rai fosse una persona squisita e dalla sensibilità rara.

Quando è scomparso nel 2018, se n’è andato via un pezzo del mio cuore. Gli sarò per sempre grata”, ha rimarcato la donna che oggi vive di scrittura. Da poco è stato edito il suo terzo libro, ‘Valeria, un dono del cielo’, utile a dare aiuti, tramite borse di studio, alle attività del Centro trapianti di midollo osseo dell’Ospedale di Borgo Roma a Verona e ad altri progetti sempre connessi al sociale per dare manforte a chi ha a che fare con particolari patologie. “Credo sia importante tendere una…