di Viviana Mazza

L’idea di spettacolarizzare l’arresto e il processo per aizzare la protesta e creare ostacoli anche al suo avversario interno Ron DeSantis. E Biden? Parlerà d’altro

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – Donald Trump riceve la notizia della sua incriminazione e immediatamente attacca Joe Biden, definendo il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, un democratico, di essere come un burattino che fa «il lavoro sporco» del presidente.

Come già nel comizio di sabato a Waco in Texas, la sua strategia è chiara: cercherà di usare l’incriminazione a proprio vantaggio politico. La sua città, New York, di cui l’immobiliarista è una creatura, lo richiama in un momento storico senza precedenti. E Trump immagina lo spettacolo: farsi ammanettare, tenere un discorso in tribunale.

Il caso, come sottolineato da molti esperti, non è semplice; la credibilità del principale testimone Michael Cohen verrà attaccata dai legali di Trump. E potrebbe essere lungo mesi se non un anno. Nel frattempo, Trump spingerà i seguaci alla protesta e tenterà di rendere più difficile una avanzata del rivale repubblicano Ron DeSantis. La campagna elettorale del 2024 sarà definita da questa incriminazione.

Se Trump vi vede l’opportunità di presentarsi…