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Talenti sul palco dai 14 ai 70 anni per il 90esimo compleanno del liceo Mazzini – Genova 24

Genova. Sarà perché Giuseppe Mazzini, aveva, prima della politica, un grande amore per la sua chitarra. Sarà perchè Greco e Latino sono lingue di particolare musicalità espressiva. Quel che è certo è che gli ex alunni del Mazzini, Liceo Classico e ora anche Linguistico, hanno vissuto sabato 21 gennaio una straordinaria e ricchissima giornata musicale sul palco del Circolo dell’Autorità Portuale.

Nel 2023 ricorre il novantesimo anniversario del Liceo Mazzini e l’associazione Mazzini Alumni, che raccoglie gli ex studenti dell’istituto del Ponente, ha organizzato un concerto – maratona per aprire le celebrazioni di questo importante anniversario di un istituto che ha segnato la storia dell’istruzione e della cultura del Ponente genovese.

L’evento culturale, poliedrico e intergenerazionale ha avuto il patrocinio del Comune di Genova ed è stato aperto alle ore 17:00 dai saluti del Dirigente scolastico Monica Pasceri e delle autorità presenti, in realtà grandi amici del Mazzini, Paola Bordilli, assessore del Comune di Genova ed ex alunna della succursale di Pegli, il Provveditore agli studi Sandro Clavarino, Michele Colnaghi, Presidente del Municipio centro Ovest e Stefania Mazzucchelli assessore del Municipio e anche lei ex alunna del Liceo di via Reti.

Sul palco si sono alternati tantissimi talenti di ogni età, allievi ed ex allievi, e anche qualche amico “esterno” – alcuni all’apice di una grande carriera professionale, altri alle prime armi, tanti che, mossi dalla passione per la musica, alternano alla loro professione le serate sul palcoscenico. A partire dal quattordicenne studente di quarta ginnasio Matteo Greco che ha accompagnato pezzi del grande pop degli anni ‘70 come Father and son di Cat Stevens e Knockin’s Heaven’s door di Bob Dylan per arrivare alla leggenda del blues italiano Paolo Bonfanti maturità 1979, frontman dei Big Fat Mama e solista in numerosissimi album e concerti che ha cantato i suoi pezzi Sciorbì/sciuscià, Where do we go, We’re still around, la serata si è snodata in una serie di incontri con il talento dei liceali di oggi e, soprattutto, di ieri e dell’altro ieri.

Cantanti e musicisti sono stati presentati dal garbo spigliato di Valentino Gemme e Lorenzo Repetto. E anche loro si sono alternati alla lettura di testi poetici e filosofici, insieme a Matteo Gatti che ha interpretato la Lettera all’amico Battaglini del dicembre 1834 di Giuseppe Mazzini, Emma Munerati che ha letto “A Veranio” di Catullo e poi, con Michele Rossi, “Vivamus, mea Lesbia, atque amemus” sempre di Catullo, mentre Mattia Ratto ha proposto un brano di Quintiliano dall’Institutio oratoria sul rapporto insegnante/studenti e i metodi educativi di apprendimento tramite la socializzazione. Erano i brani del Mazzini Lettori guidati dalla Prof.ssa Luisa Ramorino, che ha raccolto neo diplomati e alunni dei diversi anni di scuola e li ha aiutati a prepararsi e a scegliere i brani.

Una delle performance più straordinarie di tutta la serata ha fatto rivivere agli ex alunni la lettura di poesia greca in metrica, cantata così come facevano davvero i greci. La sala in ascolto, incantata dai ragazzi era da vivere! Il brano di Archiloco, di grandissimo significato attuale per tutti noi, è stato scelto in omaggio al prof. Flavio Gastaldi, docente di Laatino e Greco per quarant’anni al Mazzini e recentemente scomparso. E ancora Matteo Gatti ha letto poi le belle poesie di Mauro Pacella: in particolare il brano Noi, un messaggio ambientalista, scritto dal giovanissimo autore negli anni ‘70 è stato letto dallo stesso Mauro insieme a Emma Munerati e Daniela Minetti, passando virtualmente così un testimone di generazione in generazione fino ai giovanissimi di oggi.

Marco Tassistro ha letto di Isa Morando dalla raccolta “Della mitezza e dell’imperfezione”, preceduto da un ricordo di Costantino, Nanni Perazzo, per molti anni Presidente degli Spirituals and Folk, il gruppo di una ventina di elementi che ha eseguito brani bellissimi come Hallelujah, Total Praise, I will sing praises. Annarita Zoboli era influenzata, ma il pubblico ha applaudito il video della sua recente esibizione al Carlo Felice di Genvision 2022. Mariella Fenoglio (maturità nel 1966 al Mazzini di Pegli) attrice in teatro e in TV, è venuta appositamente da Roma dove vive per donare agli ex mazziniani un piccolo omaggio al mare della Liguria, attraverso le parole di poeti liguri di nascita o d’adozione, come Litania di Giorgio Caproni.

E poi un diluvio di musica, classica e rock, colta e popolare. Mauro Bonavita ha cantato La cura di Battiato e Love on the brain di Rihanna e ha ringraziato il Mazzini perché nei suoi anni di Liceo ha avuto tante occasioni per esprimere il suo talento musicale. Michela Parodi con Faith di Stevie Wonder & Ariana Grande ha suscitato l’entusiasmo del pubblico che ha spontaneamente accompagnato il brano con il battimani esploso grazie alla voce trascinante di Michela. Camillo Gemelli con Christian Gemelli e Daniele Martinico, habitués di tante assemblee musicali del liceo e degli ex alunni hanno eseguito alcuni pezzi musicali da loro composti. I cantautori Mattia Giangreco,Dario Aprigliano e Federica Pesce hanno eseguito alcuni brani di loro creazione.

Lucrezia Pernigotti ha eseguito brani come Valerie, il brano portato al successo da Amy Winehouse e Mark Ronson o This is the life, di Amy Macdonald. Umberto Musso, classe 2000, vincitore di concorsi nazionali e internazionali, ha eseguito al piano il Sonetto 104 del Petrarca di Franz Liszt: e Widmung di Robert Schumann-Franz Liszt. Giada Pruzzo ha letto Orazio, Odi I,11” Tu ne quaesieris (scire nefas)” ovvero il famoso “Carpe diem” che ha introdotto la danza di Lorenzo Bafico “Cogli l’attimo”, Coreografia Roberta Conte, su un brano di Niccolò Paganini.

Il concertone del Mazzini è coinciso con la Giornata mondiale degli abbracci e, fin dal mattino sui social si sono rincorsi i commenti sulla felice coincidenza di rivedersi tra compagni di un tempo nell’occasione di questa ricorrenza. Silvia Tavella, nota come la food blogger Regina del focolare, ha letto “Giuro che non farò mai la marmellata” un racconto che ha conseguito un significativo riconoscimento da una rigorosa giuria di critici letterari e per l’occasione ha preparato un po’ di marmellata (di pera e violetta-fiocco verde, di mele renette e melagrana-fiocco rosso, e di arance biologiche), per addolcire la serata.

E ancora ecco le performance di alcuni tra i più affezionati amici dei Mazzini Alumni. Enrico Montolivo, amministratore di Bagnara ha fatto la proposta del Canto di Ulisse dall’Inferno dantesco. E il giovane Filippo Dapino (vincitore della tenzone dantesca nazionale 2019) ha recitato il Canto XXXI del Paradiso “Tu m’hai di servo tratto a libertate”. Un appassionato duetto a distanza, intergenerazionale, sulla Divina Commedia, opera che non finisce di stupirci per la costante capacità di darci chiavi di lettura del nostro presente.

Il famoso compositore Bruno Coli, ha presentato una scelta di brani dal suo musical “Esopo Opera Rock”, da La Cicala e le Formiche, a Il Leone e il Topo riconoscente, coinvolgendo il pubblico con un’interpretazione divertente e ricchissima di energia. Paolo Moscatelli, primario ospedaliero, musicista spesso impegnato in eventi per aiutare persone in difficoltà, proporrà le canzoni di De Andrè, da lui particolarmente amate. – Omaggio a Fabrizio de’ Andrè con A çimma , Inverno e Il suonatore Jones. Hanno chiuso la serata l’ospite Paolo Insogna accompagnato da Fabio Di Carlo con un medley di successi dagli anni ’70 agli anni ‘90.

E’ la vicepresidente di Mazzini Alumni Angela Delfino a commentare: “E’ stata una giornata bellissima, sempre piacevole e coinvolgente, a tratti emozionante e ricca di commozione” . Un evento pienamente riuscito, esito del lavoro infaticabile della presidente dell’associazione Daniela Minetti, e della passione e dedizione degli ex alunni del direttivo che hanno creduto in questa collaborazione intergenerazionale. “Ma è solo l’inizio dice Daniela Minetti: “ aspettiamo la ricorrenza del novantesimo anniversario all’inizio del nuovo anno scolastico per raccogliere tutti i Mazziniani a incontrarsi per rivivere l’esperienza formidabile degli anni del Liceo”

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