sulla-gratuita-dei-mezzi-pubblici:-genova-apripista,-ma-non-mancano-le-perplessita

Sulla gratuità dei mezzi pubblici: Genova apripista, ma non mancano le perplessità

È di martedì scorso la proposta del sindaco di Bari Antonio Decaro di abbassare drasticamente i prezzi del trasporto pubblico: da 250 a 20 euro annuali, rendendo così la città capoluogo della Puglia la prima in Italia a rendere praticamente gratuiti gli abbonamenti. La proposta sembra viaggiare sullo stesso binario che a Genova sta percorrendo il sindaco Marco Bucci: rendere più accessibile e appetibile il trasporto pubblico al fine di ridurre l’utilizzo di mezzi privati, con effetti positivi sul traffico, l’inquinamento e la vivibilità della città. 

È di tutt’altro avviso il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha espresso contrarietà a questo tipo di iniziativa: ha definito infatti “grave errore” la proposta definendola un atto di “pura demagogia” che porterebbe al tracollo molti Comuni. E dal 9 gennaio Atm aumenterà di 20 centesimi i costi dei biglietti e dei carnet, così come avverrà a Parma, a Roma, Foggia e in diverse altre città italiane.  

Tornando a Genova il progetto di Bucci di rendere gratuite alcune tipologie di mezzi in ogni fascia oraria (come gli impianti verticali e gli ascensori, peculiarità della città di Genova) o solo in alcuni momenti della giornata (come la metropolitana nelle cosiddette fasce di morbida, dalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 22) sembra essere apprezzata dai cittadini, mentre la reale fattibilità di rendere tutti i mezzi pubblici genovesi incontra ancora scetticismo, anche da parte dei dirigenti. Anche perché si parla di gratuità, ma in realtà si tratta più verosimilmente di non pagare un biglietto ogni volta che si sale su un autobus o in metropolitana.

La mobilità deve diventare un servizio come l’acqua o l’elettricità: se tu vai sul bus senza pensare al biglietto caspita se viene voglia di usarlo” erano state le parole del sindaco in un’intervista dello scorso novembre. Durante la presentazione della nuova presidente della partecipata Ilaria Gavuglio sono stati snocciolati i dati relativi al bilancio di AMT: la gratuità del trasporto pubblico ha effettivamente aumentato i ricavi. Un segnale che smentisce i timori dell’ex presidente Marco Beltrami che si era dimesso, in polemica, per gli eccessivi costi. 

Proprio sulla base di questo il Comune è intenzionato ad andare avanti confermando per tutto il 2023 la gratuità di metro e impianti verticali, e guardando al futuro in maniera ambiziosa progettando di estenderla a tutto il trasporto pubblico. A tal proposito, l’assessore alla Mobilità Matteo Campora, commentando la scelta del sindaco di Bari, dichiara: “Si tratta di misure che devono diventare strutturali, non di interventi che durano solo per un periodo di tempo limitato. Il progetto che stiamo portando avanti con FreeToX sull’infrastrutturazione digitale di tutta la città serve proprio a garantire la gratuità per tutti”.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *