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Spal pericolante ma il Bomber Gila deve sciogliere il rebus dell'attacco – Liguriasport

Quattro partite su sei a Marassi ed un solo impegno da brividi: in casa del Cagliari, che è attardata in classifica, ma resta – sulla carta – la principale antagonista nella corsa alla serie A. Il calendario arride al Genoa, che però deve sfruttarlo a dovere. In due circostanze i rossoblù hanno giù fallito l’opportunità di fare il vuoto alle loro spalle: proveranno a spezzare il tabù iniziando magari al primo appuntamento, quello interno con la Spal, immersa in pienissima zona retrocessione anche perché impreparata, ad inizio campionato, ad affrontare certe tensioni legate alla classifica.

Fonte Genoa CFC.it

Il Grifo può calciare un rigore a porta vuota, ma non riesce ad inviare messaggi del tutto rassicuranti. Nonostante i due gol realizzati a Modena, la manovra non ha raggiunto un livello confortante di incisività e l’assetto offensivo è continua fonte di scetticismo.

Mister Gilardino viene giornalmente tirato per la giacca da chi caldeggia l’impiego di una seconda punta, da affiancare al prescelto tra Coda (nuovamente favorito per l’utilizzo iniziale) e Puscas. Sinora ha sempre respinto i consigli affidandosi regolarmente ad Aramu e Gudmundssson, due atipici, più bravi – in specie il secondo – a costruire per i compagni che a finalizzare. Nessuno dei due, poi, ha le caratteristiche dell’attaccante: entrambi preferiscono partire dalle retrovie oppure dalle fasce piuttosto che accentrarsi a duettare col bomber di turno.

Il trainer osserva ogni giorno la batteria di presenti attaccanti di complemento, ma Yalcin ha sinora sciupato le numerose opportunità ricevute, mentre Salcedo e, soprattutto, Dragus, sui quali la tifoseria ripone aspettative cospicue, vengono utilizzati col contagocce: evidentemente non appagano chi deve decidere. Così Aramu, indiziato per un accantonamento (mentre Gudmundsson è inamovibile), ha finora dormito sonni tranquilli.

Gila è conscio che occorra rimescolare le carte, e non solo in avanti. Quella mezz’ora al Braglia trascorsa in apnea lascia pensare che una ritoccata sia necessaria anche in mezzo al campo, dove la personalità e la classe degli interpreti non sempre basta ad ovviare ad una conclamata carenza di dinamismo. Il trainer cerca di sopperire con un turn-over studiato. Stavolta dovrebbe toccare a Strootman, pur sempre un campione per la categoria: resta da stabilire se far riposare Sturaro, che fatica a reggere ad alto ritmo una gara alla settimana, o Badelj, le cui virtù di regista sono, però, rinunciabili con fatica. E se un posto al sole toccasse a Jagiello, una mezz’ala con una discreta vocazione al tiro?

Fonte Genoa CFC.it

Altri rovelli frequentano la mente del tecnico rossoblù. Chi impiegare sui corridoi esterni? Le caratteristiche del match consiglierebbero Sabelli e Haps – che sarebbe all’esordio nelle file genoane – ma non si possono tagliare fuori a priori Hefti e, soprattutto, Mimmo Criscito, la cui condizione fisica è migliorata. L’auspicio generale è, se non altro, la conferma della difesa a quattro, più idonea per una sfida da vincere ad ogni costo.

L’importante sarà mostrare coraggio ma anche non prendere sottogamba l’impegno. La Spal ha urgente necessità di punti, di sicuro sta crescendo grazie al laoro di Massimo Oddo (che proprio alla guida degli Allievi del Genoa avviò la carriera di allenatore) e può contare da qualche settimana su un altro potenziale “crack”, Radja Nainggolan, il quale si sta allenando con inedita professionalità, smentendo le voci di una sua immediata partenza dopo l’esonero del suo grande amico Daniele De Rossi. Il belga resta un pericolo, al pari del centravanti La Mantia, discreto cannoniere e ottimo uomo-sponda.

PIERLUIGI GAMBINO

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