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Scuola, in arrivo 70mila nuove assunzioni di insegnanti

Il governo è pronto a sbloccare i concorsi nella scuola per raggiungere l’obiettivo della riforma del Pnrr. Gli accordi con l’UE prevedono infatti che entro il 2024 si riescano ad assumere 70 mila nuovi insegnanti con le nuove regole delle selezioni.

Il governo sarebbe pronto a sbloccare i concorsi nella scuola. L’obiettivo del Pnrr è quello di inserire almeno 70mila nuovi docenti, aggiornando anche le regole delle selezioni.

Nel corso di un incontro tra il ministero dell’Istruzione e del merito e le sigle sindacali, è emersa la volontà di cambiare l’attuale sistema di reclutamento degli insegnanti che ogni anno lascia scoperte cattedre stabili e insoddisfatti migliaia di precari. L’idea è quella di procedere con bandi annuali.

Il confronto sul reclutamento è avviato, si attendono le decisioni del Ministro Giuseppe Valditara sulle modalità concorsuali che adotterà, oltre i concorsi ordinari, per consentire le immissioni in ruolo di almeno 70 mila docenti.

Scuola, concorsi annuali: la proposta

Il governo vuole introdurre concorsi regolari con cadenza annuale e una salvaguardia nei confronti dei precari storici, cioè quelli con almeno tre anni di servizio alle spalle.

Concorsi riservati per i precari storici

Per i docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU si prevede un concorso riservato, probabilmente in primavera, con le modalità di accesso da definire in un secondo tempo.
Non sarebbe una procedura concorsuale una tantum: ne sarebbe prevista un’altra anche per il prossimo anno scolastico. In questo caso potranno partecipare quelli che abbiano conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso così come previsto dal PNRR e dalla riforma del reclutamento portata avanti dall’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Sostegno, contratto per chi ha già la specializzazione

Si parla di assunzione con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo dei docenti già in possesso della specializzazione sul sostegno e di chi conseguirà il titolo entro il 30 giugno 2023. A seguito dell’anno di prova e formazione ci sarà l’assunzione a tempo indeterminato.

Reclutamento docenti, il piano previsto dal PNRR

A regime, il piano del reclutamento si svolge in questo modo:

  • percorsi abilitanti da 60 Cfu, con prova scritta e lezione simulata. La prova scritta sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.
  • Procedura concorsuale. L’accesso al concorso avviene o con l’abilitazione o con il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno 1 nella classe di concorso. Per chi partecipa al concorso con l’abilitazione e lo vince c’è l’assunzione a tempo indeterminato. Per chi partecipa senza abilitazione (con il requisito di servizio) è prevista la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza (31 agosto) durante il quale il docente sostiene un percorso formativo da 30 CFU, che se superato positivamente da diritto all’assunzione con contratto a tempo indeterminato.
  • Il docente, una volta sottoscritto il contratto a Ti, sostiene il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.

Fino al 31 dicembre 2024 è prevista una fase transitoria con:

  • attivazione di percorsi formativi da 30 Cfu che danno accesso ai concorsi fino al 31 dicembre 2024, oppure accesso con i 24 Cfu, purché acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
  • Procedura concorsuale. Per chi risulta vincitore sottoscrizione di un contratto annuale (31 agosto), completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale per 30 Cfu, che in caso di esito positivo da diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
  • Il docente, una volta sottoscritto il contratto a Ti, sostiene il periodo di prova con test finale, come da Dm 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.

Sono inoltre previsti corsi da 30 Cfu rivolti ai docenti già abilitati in altra classe di concorso o altro grado e per i docenti specializzati e assunti su sostegno, ma privi dell’abilitazione sulla disciplina.

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