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Sanremo 2023, Mengoni con i Kingdom Choir vince la serata delle cover

Sanremo – La serata delle cover e dei duetti, la quarta del Festival, vede il trionfo di Marco Mengoni, davanti a Ultimo, Lazza, Giorgia e Mr Rain. Una vittoria che rafforza la prima posizione di Mengoni in classifica generale, in una serata che non delude le attese e sul palco dell’Ariston vede alternarsi i 28 cantanti in gara affiancati da altrettanti artisti, in alcuni casi veri ‘mostri sacri’ della musica, che fanno ballare, cantare, sognare e commuovere il pubblico.

Come a far commuovere tutti èù, super ospite, che canta ‘Champagne’ ricevendo due standing ovation. Entusiasmo anche per il ritorno del maestro Beppe Vessicchio, che co-dirige l’orchestra nel corso del duetto tra Gianluca Grignani e Arisa sulle note di ‘Destinazione Paradiso’, uno dei più belli della serata. Giorgia ed Elisa sono strepitose nel cantare insieme ‘Luce’ e ‘Di Sole e d’azzurro’ e ricevono un lungo applauso dal pubblico, tutto in piedi. Magia con Marco Mengoni che canta ‘Let it be’ accompagnato dal Kingdom Choir.

Ma sono stati tanti i momenti da ricordare, Biagio Antonacci che canta ‘Vorrei cantare come Biagio’ con Tananai e Don Joe, o Eros Ramazzotti, che riceve un grande tributo dal pubblico ed è protagonista di un fuoriprogramma, dimenticando le parole all’inizio di un brano del medley cantato con Ultimo, che gli viene in soccorso.

“È l’emozione”, dice Eros. Grande ritmo su ‘La notte vola’, con una strepitosa Lorella Cuccarini ad accompagnare Olly, mentre Michele Zarrillo canta con Will e al termine dell’esibizione dice: “Posso dire una cosa di cui mi assumo la responsabilità? Noi dobbiamo avere paura quando la libertà, i diritti civili e i diritti umani non vengono difesi”. Emma duetta con Lazza, Ariete con Sangiovanni ricorda Franco Battiato. Elodie con Big Mama sulle note di ‘American woman’ , Edoardo Bennato canta con Leo Gassmann un suo medley e fa ballare tutti, gli Articolo 31 con Fedez sulle note dei loro più grande successi al grido di “Giorgia, legalizzala!”, e si vede la ritrovata armonia tra Fedez e J-Ax.

Carla Bruni accompagna Colapesce e Dimartino sulle note di ‘Azzurro’. E il marito, l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy accompagna all’Ariston la moglie, le fa compagnia in camerino caricandola in vista della sua esibizione, poi quando lei sale sul palco lui si fa accompagnare in platea, assiste alla performance e poi si rifà subito accompagnare in camerino. Arriva ‘Anima mia’ con i Cugini di Campagna che si esibiscono con Paolo Vallesi.

Le esibizioni si susseguono senza soluzione di continuità, c’è gIANMARIA accompagnato da Manuel Agnelli , poi Mr Rain con Fasma per ‘Qualcosa di grande’. È il turno di Madame con Izi che fa rivivere De Andrè con ‘Via del campo’. I Coma_Cose con i Baustelle cantano ‘Sarà perché ti amo’, seguono Rosa Chemical con Rose Villain. Anna Oxa conferma di avere una voce davvero super con la sua Emozione da poco. E il Vamos a bailar di Paola e Chiara fa veramente ballare tutto l’Ariston.

La classifica provvisoria

La serata dei duetti è vinta da Marco Mengoni con Let it be eseguita con il Kingdom Choir, al secondo posto c’è Ultimo che ha cantato con Eros Ramazzotti, per Lazza che c’è la terza piazza, solo quarta – a sorpresa – Giorgia che ha duettato con Elisa, chiude la top 5 Mr. Rain che si è esibito con Fasma. A votare sono state le due sale stampa, il televoto e la giuria demoscopica. Il loro voto va a sommarsi a quello delle tre serate precedenti, dando come risultato come questa classifica:

1 – Marco Mengoni

2 – Ultimo

3 – Lazza

4 – Mr. Rain

5 – Giorgia

6 – Tananai

7 – Madame

8 – Rosa Chemical

9 – Elodie

10 – Colapesce Dimartino

11 – Gianluca Grignani

12 – Coma_Cose

13 – Modà

14 – Articolo 31

15 – LDA

16 – Leo Gassman

17 – Paola & Chiara

18 – Ariete

19 – Mara Sattei

20 – Colla Zio

21 – gIANMARIA

22 – Cugini di Campagna

23 – Levante

24 – Olly

25 – Anna Oxa

26 – Will

27 – Shari

28 – Sethu

Mengoni e i Kingdom Choir vincono la serata delle cover

Marco Mengoni insieme al Kingdom Choir si aggiudica con ‘Let it be’ la vittoria nella serata delle cover del festival di Sanremo. A seguire Ultimo, Lazza, Giorgia, Mr Rain. Marco Mengoni ha vinto con Let it be dei Beatles, cantata con il Kingdom Choir. Ultimo, al secondo posto, si è esibito con Eros Ramazzotti con un medley di quest’ultimo. Chiude il podio Lazza, che ha voluto accanto a sé Emma e il primo violino della scala Laura Marzadori in La Fine di Nesli. Giorgia ed Elisa (con Luce e Di sole e d’azzurro) sono quarte, Mr. Rain con Fasma e Qualcosa di Grande di Cesare Cremonini sono quinti. “Questo premio lo devo dividere con tutti, con l’orchestra e con il coro”, ha commentato a caldo Mengoni prima di riprorre il brano chiudendo la quarta serata del festival di Sanremo.

Chiara Francini, monologo sulla maternità mancata (di Tiziana Leone)

Chiara Francini affronta il lato B della maternità, quella mancata. Quella di cui si parla poco, perché troppo difficile da raccontare. A festival quasi finito, la co -conduttrice, con accanto una carrozzina, racconta al pubblico la sua storia di vita di madre senza una creatura da accudire.

«Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio. Ora, io, Chiara, un figlio non ce l’ho, però credo sia una cosa dopo la quale non c’è dubbio non potrai più essere più giovane come lo eri a sedici anni, col motorino, la discoteca e il liceo. E arriva un momento, nella vita, in cui tutti intorno a te cominciano a figliare. È una valanga. Incinta. Quando qualcuno ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata, non sai mai che faccia fare. Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro. Un buco che ti si apre, in mezzo agli organi vitali, una specie di paura, stordimento, e, mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine. Tu devi festeggiare. Come l’albero di Natale che tengo acceso tutto l’anno in salotto, un albero di Natale assolutamente insensato che continua ad accendere le sue lucine, anche a luglio, fuori tempo massimo. Una festa continua senza nessuna natività. E io ho festeggiato. “Ma Lucia, ma è bellissimo!” … E poi, non sapere più cosa dire. Ed era solo l’inizio, perché di lì a poco mi sembrava che tutti intorno a me avessero avuto, stessero avendo, avrebbero avuto un figlio.

Passeggini, passeggini ovunque. Un esercito di donne coi capelli corti e uomini stempiati con la panza che spingono passeggini con dentro neonati mostruosi e pieni di amore. E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, sempre guadagnandoci di più, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato, di aver aspettato troppo, di essere una fallita. A noi donne il senso di colpa ci rimbomba dentro, come un eco. Lo poppiamo fin dal primo vagito. E senza ruttino. La parte più difficile di fare un figlio è immaginarlo. Immaginarsi come sarà. E se non mi sta simpatico? E se poi non condivido niente di quello che fa nella sua vita? E se viene troppo diverso da me? Nel mio caso certo che verrà diverso da me! Ma come faccio con te, bambino? Ancora non ti conosco, ancora non so nemmeno se nasci, se ci riesco a farti nascere, che già non ci capiamo. Essere figlio di una madre come me ti causerà solo dei problemi. Se sarai maschio io so e, quasi spero, che sarai gay e t’amerò così tanto. Però forse preferirei non lo fossi, perché sarà più difficile e io vorrei che per te fosse facile. Per favore non essere stupido. Vienimi su brillante, con la battuta pronta. Odia, odia, odia ciò che si deve odiare, il male, l’ingiustizia, perché è con quell’odio che si fa tutto. Non è vero che si fa con l’amore. Sì, con l’amore si fanno delle cose, ma il grosso si fa con quell’odio lì. Profondo, viscerale, instancabile. Non essere, ti prego, una di quelle creature indifese, troppo buone. Perché poi dovrei cercare di difenderti tutto il tempo. E c’è il rischio che tu venga su meno capace di guardare, di camminare. Io vorrei fare come mia madre che non mi ha mai preso nel suo lettone. Piangerai nel tuo letto. Spero di avere la forza di lasciarti piangere. Non devo essere debole. Ma lo vedi come parlo? Sembra che tutto dipenda da me, come se tu non esistessi già da prima di esistere. Io da qualche parte penso di essere una donna di merda perché non so cucinare, perché non mi sono sposata e perché non ho avuto figli. Razionalmente so che va bene così, ma da qualche parte, dentro di me, c’è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata. E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, la luce, resterai solo tu al centro della scena e io sarò una semplice comparsa e poi diventerò grande e poi vecchia e non potrò più fare finta che il tempo non stia passando, perché ci sarai sempre tu, lì, a ricordarmi in ogni momento che la mia gioventù è finita. E penso che mi renderai così felice, che poi non potrai mai rendermi davvero così felice, perché è così che funzionano le cose della vita: non sono mai come te le eri aspettate. E io ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto… Da dove mi viene tutto questo? Quanto mi è costato diventare come sono? Quanto costerà a te? E in mezzo a tutto questo bisogno di arrivare, in mezzo a tutta questa rabbia, a questo amore, io, ora, non so dove metterti. O, forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato».

Oxa unica a non duettare con un cantante, ma con un musicista

Anna Oxa e’ l’unica ad aver scelto di non duettare con un altro cantante bensi’ con un musicista, il noto violoncellista albanese Iljard Shaba. La sua interpretazione di “Un’emozione da poco” e’, ancora una volta, un po’ troppo caricata come se Oxa, ancora scottata dall’ultimo posto in classifica della prima serata, sentisse di aver qualcosa da dimostrare.

L’Ariston canta “Vieni da me”, con i Modà e Le Vibrazioni

Si dice che i brani migliori de Le Vibrazioni non siano quelli diventati hit. Nondimeno la platea canta a squarciagola il ritornello di “Vieni da me”, che i Moda’ eseguono come cover a fianco degli autori originali.

Rosa Chemical: “Viva l’amore, il sesso, la libertà”

Rosa Chemical, in quota “giovani trasgressivi” non si sa quanto suo malgrado, sceglie “America” di Gianna Nannini, brano che all’epoca aveva suscitato un certo scandalo per il testo piuttosto esplicito. Dopo averla cantata insieme a Rose Villain, il rapper declama: “Viva l’amore, viva il sesso, liberta’”.

I Coma_Cose: “Se cade il mondo, allora ci sposiamo”

Dopo il Festival, i Coma Cose hanno annunciato che si sposeranno. La cover scelta e’ “Sara’ perche’ ti amo”, eseguita insieme ai Baustelle. California cambia il celebre verso “Se cade il mondo, allora ci spostiamo” in “allora ci sposiamo” e si gira verso Fausto, come lei fasciato in uno sgargiante completo in tartan.

Madame aggiunge una strofa a “Via del Campo” di De André

Nella serata dedicata alle cover, Madame interpreta insieme ad Izi “Via del Campo” di Fabrizio De André. La cantautrice scrive una strofa inedita -con l’approvazione degli autori- che chiude il brano: “Signori della giuria delle corti della giustizia guardate in basso a noi i serpenti di Eva. Grandi professori dai grassi polsi diamantati guardatemi negli occhi e beneditemi. Signori della platea ai piedi della mia croce scagliate la prima pietra se non siete peccatori. Per chi ha la faccia pulita ma il cuore nell’errore, fuori dalla mia vita voglio amore voglio amore”. Madame lega così la narrazione della cover al brano in gara “Il bene nel male”. Madame racconta le storie degli ignorati e dei dimenticati. Riferendosi in prima persona a Fabrizio De André, nell’anniversario della sua morte, Madame ha scritto sui suoi canali social: “La tua magia sta nel prestare la tua voce, il tuo genio, le tue parole e le tue musiche a persone di tutto il mondo che la voce non l’hanno avuta. Dalla parte degli ignorati, degli ultimi, di quelli di cui ho sempre fatto parte e sempre ne farò”.

Standing ovation per Mengoni con i Kingdom Choir

La platea dell’Ariston ha tributato una standing ovation a Marco Mengoni. Il pubblico si è alzato in piedi al termine dell’esibizione dell’artista insieme al Kingdom Choir, con il quale ha eseguito un’intensa versione di ‘Let it Be’. Il coro scelto dall’artista romano per la serata cover del festival è quello che ha cantato al matrimonio tra Harry e Meghan, eseguendo una versione di ‘Stand by me’.

Sanremo 2023, ironia social su Ramazzotti: “Le sue canzoni le conoscono tutti tranne lui” (video)

“Le canzoni di Eros Ramazzotti le conoscono tutti tranne Eros Ramazzotti”: così i fan del cantante romano hanno commentato sui social, un po’ divertiti e un po’ sconvolti, il fatto che Ramazzotti ha dimenticato le parole della sua “Un’emozione per sempre” durante l’esibizione a Sanremo nella serata dei duetti insieme a Ultimo.

Sanremo 2023, ironia social su Ramazzotti: “Le sue canzoni le conoscono tutti tranne lui”

Articolo 31 e Fedez, appello alla Meloni: “Giorgia, legalizzala”

Un medley che ha animato la platea dell’Ariston, conclusosi con un eloquente ‘appello’ al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Gli Articolo 31 hanno scelto Fedez per la loro serata ‘cover’ del festival, e sul palco dell’Ariston hanno offerto un mix di successi della band facendo ballare il pubblico. Da “Italiano medio”, brano nato dalla collaborazione tra J-ax e Fedez, a “La fidanzata”, fino a “Tranqi funky”. Fedez scende in platea a salutare la madre, poi arriva “Ohi Maria”, celebre elogio alla cannabis e occasione per Fedez e J-Ax di lanciare un appello alla Meloni: “Giorgia, legalizzala!”, cantano all’unisono.

Brividi all’Ariston per il duetto Giorgia-Elisa

Brivido all’Ariston per l’esibizione di Giorgia in coppia con Elisa. Amiche nella vita, fianco a fianco in tante cause sociali e ambientali, per la prima volta insieme a Sanremo le due artiste, in una sfida di estensione vocale, interpretano un medley di Luce e Di sole e d’azzurro, a 22 anni di distanza dal festival 2001 quando, poco più che ventenni, arrivarono prima e seconda. Tutto il pubblico è in piedi per loro. A fine esibizione, Giorgia consegna ad Amadeus un magnete per il frigo da parte di ‘Ciuri’, “patetico tentativo di conquistare punti alternativi” al Fantasanremo.

Sanremo 2023, Elodie sembra Rihanna: ruba una borsetta, poi il bacio in bocca a BigMama

Elodie ha infiammato l’Ariston nella serata dei duetti, la quarta della 73esima edizione del Festival di Sanremo. Sulle note di “American Woman”, la cantante si è esibita con BigMama, una delle icone della cosiddetta ‘body positivity”.

Sanremo 2023, Elodie sembra Rihanna: ruba una borsetta, poi il bacio in bocca a BigMama

La Rappresentante di Lista fa ballare il pubblico del Suzuki Stage

Sul Suzuki Stage di Piazza Colombo, intanto, La rappresentante di lista fa scatenare il pubblico con quella “Ciao ciao” che non vinse ma fu l’unico vero tormentone uscito dalla scorsa edizione del Festival.

La bambina con la valigia, Amadeus ricorda le foibe

All’Ariston è il momento dell’omaggio al Giorno del ricordo: Amadeus legge un brano del libro di Gigliola Alvisi ‘La bambina con la valigia’, dedicato alla storia di Egea Haffner, “una delle testimonianze più autentiche della tragedia vissuta da migliaia di italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel Dopoguerra”. Sullo sfondo, la foto in bianco e nero della piccola Egea, con la scritta ‘Esule giuliana 30001’, diventata il simbolo della tragedia giuliano-dalmata. “Il 10 febbraio, come sapete – sottolinea il direttore artistico – è il Giorno del Ricordo, istituito per tenere viva la memoria di una delle pagine più tragiche della nostra storia: l’eccidio di migliaia di nostri connazionali gettati nelle foibe dalle milizie del Maresciallo Tito e l’esilio di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare la loro terra e i loro averi. Una vicenda a lungo dimenticata che appartiene all’epoca oscura delle dittature e ci fa riflettere sul valore della memoria e soprattutto della verità. Perché la libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre”.

Ovazione per il maestro Beppe Vessicchio

Ovazione all’Ariston per Beppe Vessicchio: il maestro, che non era previsto accompagnasse gli artisti in gara, torna in scena per dirigere ‘a quattro mani’ con Enrico Melozzi Destinazione paradiso, eseguita da Gianluca Grignani con Arisa.

Chiara Francini, sul palco con abito lungo in velluto blu

Dopo la gag della “ragazza di provincia” che “per umiltà” resta seduta in platea temendo la scala, e tiene ben stretta la borsetta “come diceva la mi’ nonna”, Chiara Francini fa il sui primo ingresso ufficiale in scena all’Ariston. Indossa “un cencino”, un abito lungo di velluto blu con le enormi maniche ad ali. A lei tocca presentare, con impostazione teatrale, il duetto di Lazza con Emma e il primo violino della Scala Laura Marzadori sulle note del brano La fine di Nesli.

FantaSanremo, la classifica temporanea del gioco virtuale sul Festival

Ramazzotti si blocca nel duetto con Ultimo: “Sai che non me la ricordo?”

“Sai che non me la ricordo?” La memoria, o forse l’emozione, gioca un brutto scherzo a Eros Ramazzotti che, ospite del duetto di Ultimo nella serata delle cover di Sanremo 2023 per un medley di tre pezzi dello stesso Ramazzotti, si blocca sull’inizio del secondo brano. Dopo ‘Adesso tu’, parte la musica di ‘Un’emozione per sempre’ ma Eros esita e si ferma. “Sai che non me la ricordo?”, dice. Ma Ultimo corre in soccorso e attacca lui. I due recuperano poi l’intesa nel finale con ‘Cantare d’amore non basta mai’. “È l’emozione”, si giustifica alla fine del set Ramazzotti.

Lorella cuccarini ripropone con Olly il suo successo “La notte vola”

Buona parte dei cantanti in gara ha scelto di cimentarsi con una cover dell’artista con cui fa coppia. E’ il caso di Olly, che insieme a Lorella Cuccarini reinterpreta “La notte vola”, hit della showgirl risalente al 1988. Al termine dell’esibizione, Olly ringrazia la sua partner “persona incredibile e ultradisponibile a capire la mia visione”. “Una versione contemporanea che e’ veramente una bomba”, commenta Cuccarini.

Michele Zarrillo accolto da scroscianti applausi delle platea dell’Ariston

Calorosa accoglienza per Michele Zarrillo, accolto da uno scrosciante applauso dopo il suo duetto con Will sul suo vecchio classico “Cinque giorni”. “Dobbiamo indignarci e avere paura quando la democrazia e i diritti civili non sono difesi”, ha affermato Zarrillo al termine del pezzo.

(lapresse)

Sanremo, via alla serata dei duetti, Morandi sul palco in tenuta da jogging

Al via la quarta serata del Festival di Sanremo, dedicata ai duetti e alle cover. A salutare il pubblico Amadeus con Gianni Morandi vestito da jogging. Amadeus spiega: “Lui è così, va sempre di corsa”, poi si fa dare una giacca e gliela fa indossare, scherzando: “Questi sono 100 punti al Fantamorandi che ho appena guadagnato”. Il direttore artistico spiega il sistema di voto e dà il via alla gara con Ariete e Sangiovanni che cantano ‘Centro di gravità permanente’.

Gianni Morandi e Amadeus

 (lapresse)

Striscia la Notizia, continua l’inchiesta sul possibile trasloco del Festival dalla Rai

Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5) continua l’inchiesta di Pinuccio sulla possibilità che il Festival di Sanremo non venga più trasmesso dalla tivù di stato, scoop dell’inviato di ‘Rai Scoglio 24’ successivamente confermato dall’amministrazione comunale sanremese. “È arrivata una mail da parte di un gruppo che organizza eventi che si dice interessato all’organizzazione del prossimo Festival”, ha ammesso oggi in conferenza stampa il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, che ha aggiunto: “Valuteremo ogni cosa nelle sedi opportune”. Intanto, Pinuccio è in grado di fornire nuovi esclusivi dettagli sulla vicenda: “Sappiamo chi ha fatto la proposta, ci sono già delle interlocuzioni con alcune emittenti televisive, che naturalmente non sono la Rai”. E al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che ha dichiarato che “il Festival di Sanremo senza la Rai non si può fare perché è come il pesto senza il basilico”, l’inviato di Striscia chiede: “Ma se fanno il bando e qualcuno mette più pesto, non è più buona la pasta per il Comune, che prende più soldi?”. Dopo 73 edizioni, quindi, il Festival della canzone italiana potrebbe non essere più trasmesso dalla Rai. La convenzione tra Rai e Comune di Sanremo è in scadenza e da una recente sentenza del Tar sollecitata da Afi (Associazione Fonografici Italiani) apre la strada verso il bando pubblico. Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35).

I duetti: ecco quali sono gli artisti, gli ospiti e le canzoni della quarta serata del Festival

Anna Oxa condivide il palco con il dj e violoncellista albanese Iljard Shaba per la sua hit “Un’emozione da poco”, portata all’Ariston nel 1978. Ariete canta insieme a Sangiovanni “Centro di gravità permanente”, omaggio a Franco Battiato. Fedez torna a duettare con J-Ax in un medley dei successi degli Articolo 31, mentre Colapesce Dimartino hanno al loro fianco l’ex première dame di Francia Carla Bruni in “Azzurro” di Adriano Celentano. Colla Zio in coppia con Ditonellapiaga per “Salirò” di Daniele Silvestri, Coma_Cose con i Baustelle per un classico dei Ricchi e Poveri “Sarà perché ti amo”.

BigMama canta “American Woman” dei The Guess Who con Elodie, mentre Arisa torna dopo un anno all’Ariston accanto a Gianluca Grignani per la cover di “Destinazione paradiso” – presentata dal cantautore al festival nel 1995 tra le Nuove Proposte. gIANMARIA ha voluto con sé Manuel Agnelli per “Quello che non c’è” degli Afterhours.

Per per la prima volta Elisa e Giorgia condividono il palco dell’Ariston per un medley dei loro brani, “Luce” e “Di sole e d’azzurro”, che 22 anni fa le avevano fatte arrivare, poco più che ventenni, rispettivamente prima e seconda. Medley anche per i Cugini di Campagna, che con Paolo Vallesi interpreteranno “La forza della vita” e “Anima mia”, mentre Lazza con Emma e Laura Marzadori propone “La fine” di Tiziano Ferro. E ancora LDA in coppia con Alex Britti per “Oggi sono io”; Leo Gassmann con Edoardo Bennato e il Quartetto Flegreo per un medley dello stesso Bennato; Levante con Renzo Rubino per “Vivere” di Vasco Rossi. Madame con Izi per “Via del Campo” di Fabrizio De André; Mara Sattei con Noemi per “L’amour toujour” di Gigi D’Agostino. Marco Mengoni si cimenta con un classico dei Beatles, “Let it be”, con il Kingdom Choir. Le Vibrazioni accompagnano i Modà nel loro “Vieni da me”, Fasma è sul palco con Mr.Rain per “Qualcosa di grande” dei Lunapop. Atmosfera anni ’80 con “La notte vola”, che vede Lorella Cuccarini in duetto con Olly e revival anni ’90 con i successi di Paola & Chiara insieme a Mark & Kremont.

Rosa Chemical con Rose Villain porta “America” di Gianna Nannini.

Sethu con Bnkr44 “Charlie fa surf” dei Baustelle; Will con Michele Zarrillo canta “Cinque giorni” di Zarrillo; Shari e Salmo hanno scelto un medley di Zucchero; Tananai con Don Joe e Biagio Antonacci propone “Vorrei cantare come Biagio” di Simone Cristicchi, mentre Ultimo ha voluto accanto a sé Eros Ramazzotti per un omaggio ai suoi 35 anni di carriera, partita proprio da Sanremo.

1 Ariete e Sangiovanni con “Centro di gravità permanente”

2 Will e Michele Zarrillo con “Cinque giorni”

3 Elodie e BigMama con “American Woman”

4 Olly e Lorella Cuccarini con “La notte vola”

5 Ultimo ed Eros Ramazzotti con un viaggio tra i successi del cantante

6 Lazza, Emma e Laura Marzadori con “La fine”

7 Tananai, Biagio Antonacci e Don Joe con “Vorrei cantare come Biagio”

8 Shari e Salmo con un medley di Zucchero

9 Gianluca Grignani ed Arisa con “Destinazione Paradiso”

10 Leo Gassmann ed Edoardo Bennato con un medley dell’artista

11 Articolo 31 e Fedez con un medley della band

12 Giorgia ed Elisa con “Di sole e d’azzurro” e “Luce”

13 Colapesce Dimartino e Carlo Bruni con “Azzurro”

14 I Cugini di campagna e Paolo Vallesi con “La forza della vita” e “Anima mia”

15 Mengoni e Kindom Choir con “Let it be”

16 gIANMARIA e Manuel Agnelli con “Quello che non c’è”

17 Mr. Rain e Fasma con “Qualcosa di grande”

18 Madame e Izi con “Via del Campo”

19 Coma_Cose e Baustelle con “Sarà perché ti amo”

20 Rosa Chemical e Rose Villain con “America”

21 Modà e Le Vibrazioni con “Vieni da me”

22 Levante e Renzo Rubino con “Vivere”

23 Anna Oxa e Iljard Shaba con “Un’emozione da poco”

24 Sethu e Bnkr44 con “Charlie fa surf”

25 LDA e Alex Britti con “Oggi sono io”

26 Mara Sattei e Noemi con “L’amour tojours”

27 Paola &Chara con Mark & Kremont con un revival anni ‘90

28 Colla Zio e Ditonellapiaga con “Salirò”

Izi, il rapper cresciuto a Cogoleto in duetto insieme a Madame con “Via del Campo” di De André (Scheda)

Per la serata dei duetti del Festival di Sanremo 2023, i due cantanti Izi e Madame canteranno insieme “Via del Campo” di De André (qui la scheda del rapper genovese)

Izi (immagine d’archivio)

 

Chi è Chiara Francini, l’attrice televisiva sul palco di Sanremo 2023 per la serata dei duetti (Scheda)

Conduttrice e attrice, si è affermata in televisione sia nel mondo cinematografico che in quello dello show (Qui la scheda completa su Chiara Francini)

(ansa)

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