Conto alla rovescia per la 73° edizione del Festival di Sanremo. Tra prove, anticipazioni, ascolto dei brani in gara e la conferma degli ospiti, l’adrenalina e l’attesa salgono sempre di più. Non per tutti, però. Amadeus, al timone della kermesse per la quarta volta consecutiva, sembra essere il più tranquillo. Gentile e disponibile, non nega la sua partecipazione, in presenza o in collegamento, per dare anticipazioni sull’appuntamento televisivo più seguito dagli italiani. Proprio come è accaduto, venerdì 19 gennaio, su Radio 101. Nello show radiofonico “Facciamo finta che…” condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri, il conduttore Rai si è lasciato andare tra ricordi e nuove idee sulla kermesse.
“Tu sei mostruosamente bravo”, afferma Costanzo rivolgendosi ad Amadeus. “Hai fatto quattro grandi festival di Sanremo. Sei nato per fare il Festival. Poi sei anche fisicamente adatto”. Qui, Maurizio Costanzo si lascia andare ad un ricordo: “Io ci andai una sola volta a coordinare le conferenze stampa di Sanremo e sono finito in quei corridoi maledetti che sono lì. Tu vai con il monopattino nei corridoi?”. “Si sono lunghissimi – risponde Amadeus, tra le risate – Secondo me li hanno fatti per le gambe di Baudo”. “Anche io penso per quello”, risponde Costanzo che controbatte lanciando una nuova idea al conduttore: “Perché non fai seguire il Festival anche da una famiglia di un paese composta da padre, madre, figlio, nonno o nonna e giudicano pure loro le canzoni?”.
“Guarda, potrei anche mandarci Morandi a guardare il Festival”, risponde immediatamente Amadeus. Risposta che trova d’accordo anche Costanzo che aggiunge: “Se si fa, è bello vedere la faccia dei telespettatori rispetto alle giurie, ai giornalisti, a sti cav**i. Che poi sono loro quelli che usufruiscono delle canzoni. A me piacerebbe molto. Poi tu c’hai la Fagnani, la Ferragni. Non ti fai mancar niente”. “È una bella idea – concorda Amadeus – si può fare perché poi in effetti sono le persone che acquisiscono e che fanno proprie le canzoni dal momento in cui vanno in onda”.
Maurizio Costanzo continua nell’elargire commenti al conduttore del Festival di Sanremo: “Sai qual è il punto? Tu sai organizzare bene questa cosa. La verità è che tu ci metti come I Soliti Ignoti un tocco artistico e questo è quello che ti fa essere diverso. Sono anni che parlo bene di te per motivi che mi sfuggono”. “Speriamo che sfuggano a lungo”, risponde Amadeus tra le risate. Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri mettono poi in evidenza un fatto innegabile, ovvero come Amadeus abbia avvicinato i giovani al Festival: “Questo è fondamentale – ricorda il conduttore – I giovani devono guardare il festival e sono i grandi fruitori della musica. Se il pubblico giovane guarda una trasmissione di riflesso viene guardato da tutta la famiglia. Anche i genitori e i nonni seguono quella trasmissione. Lo vedo sui miei figli”. Proprio Alice (25 anni) e Josè Alberto (14 anni) lo nutrono di musica: “Il piccolo mi fa sentire tutto il rap e l’hip hop possibile e immaginabile, la grande invece altra musica. Per me è fondamentale”.
Il collegamento telefonico è anche un modo per ricordare gli esordi di Amadeus: “Seguivo sempre Sanremo, perché ero curioso, mi è sempre piaciuto. Dai primi Anni 80 in poi. Proprio lì ho cominciato a fare le prime interviste per la radio. Lì ho intervistato Massimo Ranieri nell’anno di “Perdere l’amore”. Poi ho cominciato a lavorare in radio e andavo a fare le interviste ai cantanti negli alberghi degli hotel”. “Immagina che ti sono vicino come un cornetto”, conclude Costanzo, in vista dell’inizio del Festival. “Lo sai che ti voglio bene. Grazie Maurizio”, risponde con sincerità Amadeus.
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