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Sampdoria, niente sgambetto al Napoli: Audero para un rigore, ma la capolista fa valere il maggior tasso tecnico. Osimhen ed Elmas firmano lo 0-2 del “Ferraris”

Nel giorno del saluto a Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, la Sampdoria non riesce nell’impresa di strappare punti al Napoli: il primo posticipo della 17^ giornata sorride alla capolista, che cancella lo “zero” di San Siro espugnando il Ferraris per 2-0.

Tante emozioni e lacrime che solcano i visi dei numerosissimi tifosi presenti a Marassi, ma dopo il fischio d’inizio è subito battaglia: neanche il tempo di alzare lo sguardo che Anguissa viene atterrato in area, anche se ci vuole il VAR prima che Abisso indichi il dischetto (tra mille dubbi): Politano si incarica della battuta, ma è strepitoso Audero ad intuire il mancino incrociato dell’attaccante partenopeo e a deviare il pallone sul palo.

Nessun pullman però da parte di Stankovic, costretto a rinunciare anche a Bereszynski, già seduto sulla panchina opposta dopo lo scambio con il giovane Zanoli, che si affida ancora al 3-4-1-2 con Lammers-Gabbiadini tandem d’attacco supportato alle spalle da Verre. Ed è proprio il trio offensivo che crea un paio di situazioni pericolose nella metà campo avversaria, in particolar modo il sinistro da fuori del trequartista blucerchiato che chiama Meret al grande intervento dopo dodici giri di lancetta.

La qualità del Napoli, però, è disarmante: Mario Rui, attorno al 20’, si accentra trovando il corridoio giusto per Osimhen, che di prima infila la porta sampdoriana. Si aprono così spazi interessanti per le ripartenze della squadra di Spalletti, che prima dell’intervallo sfiora il 2-0 con Kvaratskhelia lanciato in campo aperto.

Per la Samp, la montagna da scalare si fa sempre più ripida a ridosso dell’intervallo, quando Rincon è costretto a falciare Osimhen all’ingresso del lato corto dei sedici metri: Abisso tentenna qualche secondo ma alla fine estrae il rosso diretto all’indirizzo del centrocampista venezuelano, lasciando i padroni di casa in inferiorità numerica per tutta la ripresa.

Zanoli e Djuricic sono le prime mosse di Stankovic al rientro dagli spogliatoi, dove rimangono Gabbiadini e Murillo. Il tecnico serbo chiama il 4-4-1, ma la sua squadra fatica, con l’uomo in meno, a creare grattacapi al Napoli. I partenopei gestiscono, muovono bene la palla senza però affondare, fino a quando all’80 è nuovamente il VAR che richiama Abisso per un tocco di mano in area, che porta questa volta Elmas dagli undici metri: sassata micidiale sotto la traversa, 2-0 e partita chiusa.

Tre punti fondamentali per il Napoli, che si riporta a +7 sulla Juventus, in attesa del big match del “Maradona” in programma venerdì sera, mentre i blucerchiati incassano la prima sconfitta del nuovo anno, pur lasciando intravedere note positive sul piano della determinazione e della cattiveria agonistica, da riproporre nuovamente contro quegli avversari di medio-bassa classifica con i quali sarà obbligatorio fare risultato da qui al termine della stagione.

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