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Per Apple il 2023 sarà l'anno della realtà aumentata. Ma a che prezzo?

Gli occhialini per la realtà aumentata di Apple costeranno intorno ai 3 mila dollari. Tanti, troppi, ma le specifiche hardware rivelano che l’oggetto sarà una meraviglia tecnologica.

Tante le voci su una probabile entrata in produzione nel marzo 2023 per una commercializzazione il prossimo autunno, idealmente in concomitanza con il lancio degli iPhone 15. Stando alle recenti indiscrezioni, il visore che ci porterà nel metaverso della Mela offrirà prestazioni equivalenti a un MacBook, con un numero abbondante di fotocamere posizionate su tutto il dispositivo, tracciamento dello sguardo e modalità pass-throught, per “tornare” alla realtà senza togliere di dosso gli occhialini-visori.

Uno dei motivi che spingerebbero il gigante americano ad alzare così tanto la posta (economica) richiesta per il gingillo sarebbe nel fatto che, almeno agli inizi, i lotti a disposizione degli Apple Glass (o come si chiameranno) saranno molto limitati. Non è solo una questione di prudenza ma anche di attuale carenza sul mercato dell’hardware necessario a soddisfare le esigenze hi-tech delle aziende. E laddove i fornitori abbiano scorte a sufficienza, il costo di semiconduttori e altre componenti e talmente schizzato alle stelle da portare i principali marchi ad attendere le reali richieste dei consumatori prima di produrre a iosa oggetti che magari resteranno sugli scaffali dei negozi o nei listini dei magazzini online.

Apple’s Work on realityOS ‘Wrapping Up’ as Focus Turns to Suite of AR/VR Apps Ahead of Headset Launch https://t.co/NCOSkOZrV5 by @hartleycharlton pic.twitter.com/5l4rutta3R

— MacRumors.com (@MacRumors) November 14, 2022

Nel merito di Apple, l’azienda che assemblerà i Glass, Pegatron, pare abbia stimato spedizioni per il primo anno comprese tra 0,7-0,8 milioni di unità. Un numero che non si avvicina nemmeno un po’ agli altri dispositivi della Mela, che garantiscono miliardi di entrate per il gigante della tecnologia.

Ma se l’ingresso al metaverso di Cupertino è destinato a un pubblico di nicchia, avrà una portata limitata e, di conseguenza, meno spedizioni. Ed è dunque necessario un prezzo elevato per rendere redditizio il lancio.

What we know so far about Apple’s VR/AR plans and headsets (THREAD). More than summarize facts, my aim is to paint a picture of what Apple’s platform may be, from perspective of an industry veteran with +10 year experience and a successful VR/AR company focused on innovation. pic.twitter.com/61oTBsBrWd

— Hrafn Thorisson (@hrafntho) November 10, 2022

Il problema semmai è un altro e lo sta dimostrando Meta: quanto conviene buttarsi a capofitto in un progetto, nel nostro caso il metaverso, che rischia di richiedere ingenti risorse, economiche e umane, a fronte di un futuro molto incerto? Il leviatano guidato da Mark Zuckerberg sconta già una gestione un po’ ballerina dei conti, con progetti gettati al vento (tipo il Watch) e interi team lasciati a casa con poco preavviso. Nemmeno la pandemia e lo stare 24 ore al giorno attacchi a smartphone e computer, ha permesso a Zuck di riposizionare il suo gruppo con una diversa priorità di obiettivi.

Certo è che Apple ha nel suo portafoglio una serie importante di prodotti che, anche nel caso di un flop del metaverso, consentirebbero all’azienda di andare avanti con pochi contraccolpi ma, a quel punto, sarebbe tutto il “movimento” dell’internet del futuro a subirne le conseguenze. Certo, finora è andata bene: con il lancio dell’iPad si è creato un settore hi-tech prima sconosciuto. Era già successo con gli iPod e si è ripetuto con gli Apple Watch. Per gli occhiali, staremo a vedere.

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