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Nel 2024 Genova “Capitale del Medioevo”: allo studio un evento internazionale in stile Rolli Days – Genova 24

Genova. Nel 2024 Genova sarà Capitale del Medioevo: un grande evento culturale in stile Rolli Days incentrato sul periodo storico che ha segnato l’inizio dell’affermazione politica e commerciale della Superba in Europa e nel Mediterraneo. Il progetto è nato ufficialmente in seno al Comune di Genova e, nonostante sia ancora tutto da definire sotto il profilo dei contenuti e dei finanziamenti, si preannuncia come un’occasione di grande richiamo che potrebbe agganciarsi di altre due operazioni già parzialmente avviate dal sindaco Marco Bucci: l’acquisto della Torre degli Embriaci e il restauro della Torre Grimaldina.

“Sarà un evento culturale mai fatto prima, costruito totalmente ex novo, incentrato su Genova come città Capitale del Medioevo, usando un slogan che va per la maggiore, ma che individua immediatamente nella storia della nostra città l’epoca in cui la città era la porta mediana tra Mediterraneo e Europa – spiega lo storico Giacomo Montanari, già curatore scientifico dei Rolli Days e ideatore del progetto -. L’intento, quindi, è quello di fornire alle persone che vi prenderanno parte gli strumenti, gli attrezzi, con cui poter comprendere questo periodo storico eccezionale. Senza ragionare ancora su luoghi comuni o sedicenti primati, ma trovare nuove chiavi di lettura per scoprire e riscoprire le stratificazioni di Genova. Anche perché il Medioevo è stato per la nostra città il prologo al Siglo de los genoveses, vale a dire quel periodo tra quindicesimo e sedicesimo secolo in cui Genova è stata la grande potenza economica e culturale d’Europa e del Mediterraneo”.

Ad affiancare Montanari sarà Antonio Musarra, storico genovese, professore associato all’Università La Sapienza di Roma e autore di numerose pubblicazioni sul tema, molte delle quali di taglio divulgativo. A lui spetterà il compito di coinvolgere i soggetti giusti, individuare i focus necessari e dare un respiro internazionale all’evento.

La formula, così come lo standard qualitativo, sarà quella ormai collaudata dei Rolli Days: “Tra fine maggio inizio giugno ci sarà l’apertura coordinata di alcuni luoghi sensibili della Genova medievale, dalla Cattedrale alla Commenda, dalle chiese medievali alle abbazie – rivela Musarra -. Ma stiamo lavorando su torri, case private, logge medievali che vediamo quotidianamente a su cui non ci interroghiamo. Le aperture saranno accompagnate da una narrazione della storia della città ad opera di un team di giovani studiosi che vada a evidenziare i punti nodali della vicenda medievale cittadina da un punto di vista storico e architettonico”. “Ci saranno diversi asset – specifica ancora Montanari – incontri con specialisti e incontri divulgativi, conferenze e laboratori. Ma stiamo ancora decidendo, il percorso è ancora lungo e siamo ancora alle valutazioni iniziali. Pensiamo a costruire itinerari sul territorio alla scoperta dei luoghi del Medioevo”.

Non mancheranno riflessioni sui temi più importanti: la navigazione, il commercio, l’espansione nel Mediterraneo, gli scontri tra le famiglie, le imprese finanziarie dei Giustiniani e degli altri gruppi, le crociate, Caffaro, la politica cittadina, la nascita del dogato, forse anche Cristoforo Colombo. “L’obiettivo – prosegue Musarra – è riappropriarsi della Genova medievale, anzitutto da parte dei genovesi stessi che non conoscono questo patrimonio. E poi vogliamo che entri nella cultura mainstream come la Firenze rinascimentale. Genova è una città cresciuta su se stessa, mentre altrove spesso il Medioevo è reinventato”. Ma un approfondimento possibile sarà proprio sul “medievalismo” architettonico di altri periodi storici (ne è un esempio il Castello D’Albertis) e in generale sulle influenze di questo periodo sulle epoche successive.

“Abbiamo la fortuna di avere dei luoghi perfettamente conservati – sottolinea Montanari – insieme ad altri che sono stati modificati nel corso dei secoli ma che caratterizzano ancora il nostro centro storico, che è uno dei centri storici medievali meglio conservati d’Europa. Spesso però tutto ciò è raccontato in maniera non organica, a livello di aneddotica, e l’intendo di questo evento è proprio quello di mettere a sistema le persone che hanno una competenza specialistica sull’argomento e offrirle ad un pubblico più ampio possibile affinché tutte queste conoscenze diventino un patrimonio condiviso”.

Il team del Comune di Genova è già all’opera per coinvolgere tutte le realtà del panorama culturale: l’Università di Genova, l’Archivio di Stato, la Società ligure di storia patria, il Museo diocesano e le varie fondazioni attive in città. Le aperture dovrebbero avvenire nell’arco di tre giorni in un fine settimana, precedute (e probabilmente seguite) da incontri e conferenze. Per ora si lavora all’evento una tantum, ma non è da escludere che possa trasformarsi in un appuntamento fisso sulla falsariga dei Rolli Days, un modello divulgativo destinato a fare scuola in tutta Italia.

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