migranti,-la-nave-di-banksy-in-stato-di-fermo-la-guardia-costiera:-“ha-violato-le-norme”-la-lega:-“fare-luce-su-ong,-chi-proteggono?”.-a-bari-la-geo-barents-con-190-persone

Migranti, la nave di Banksy in stato di fermo. La Guardia Costiera: “Ha violato le norme”. La Lega: “Fare luce su Ong, chi proteggono?”. A Bari la Geo Barents con 190 persone

Ancora morti in mare. Ancora migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo e muoiono dopo che l’imbarcazione si ribalta. Sono al momento 29 i migranti provenienti dall’Africa subsahariana morti al largo della Tunisia a causa del naufragio dell’imbarcazione sulla quale si trovavano mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Italia: lo ha reso noto alla Reuters un funzionario della ong Forum tunisino per i diritti sociali ed economici.
L’agenzia di stampa, che riporta la notizia sul suo sito, non precisa quando è avvenuta la tragedia. La Guardia costiera tunisina ha salvato 5 persone dall’imbarcazione davanti alla costa di Mahdia, ha aggiunto il funzionario della ong, affermando che i migranti erano partiti dalle spiagge di Sfax.

Intanto l’hotspot di Lampedusa è praticamente al collasso con gli arrivi di questi ultimi giorni.

E il mare continua a restituire i corpi delle vittime del naufragio di un mese fa in Calabria. I Vigili del Fuoco e gli uomini della Capitaneria di Porto di Crotone hanno recuperato a Nord di Steccato di Cutro il corpo di un uomo. Si tratta della 91esima vittima accertata del naufragio.

Foti (FdI): “Fmi finanzi la Tunisia; l’Ue sostenga il piano Mattei per l’Africa”

«Occorre che il Fondo monetario internazionale finanzi la Tunisia, impedendone il fallimento. È opportuno che si attivi una dura battaglia contro gli scafisti e che infine si finanzi da parte dell’Europa il piano Mattei per l’Africa proposto da Giorgia Meloni». Lo ha dichiarato al Tg3 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.

Geo Barents a Bari, cominciato lo sbarco dei migranti

È cominciato nel porto di Bari lo sbarco del 190 migranti che si trovano a bordo della nave di Medici senza frontiere Geo Barents. I primi a scendere sono i ragazzi, una dozzina, che hanno tra i 14 e 17. Gli altri, tutti uomini, seguiranno. Prima di scendere a terra c’è stato un primo controllo sanitario fatto da medici dell’Usmaf. I migranti saranno poi sottoposti a terra alle procedure di identificazione e a controlli medici più approfonditi prima di essere traferiti in bus nelle loro destinazioni. Secondo quanto riferito dalla prefetta di Bari, Antonella Bellomo, saranno divisi in gruppi e portati in centri di accoglienza a Bari, Brindisi, Lecce e in altre destinazioni fuori regione, in Molise e nelle Marche. I minorenni saranno accolti nel centro dedicato che si trova a Brindisi. Il gruppo più numeroso che si trova a bordo è costituito da persone provenienti dal Bangladesh, ma – ha riferito Bellomo – ci sono anche egiziani , siriani ed eritrei. E’ ipotizzabile che faranno tutti richiesta di asilo. La prefetta ha parlato di un numero contenuto di migranti rispetto ad altri sbarchi, che non porrà particolari problemi per la loro collocazione in strutture. “Anche se – ha aggiunto – le strutture sono poche e ce ne servono altre”. Per questo ha rivolto un appello alle cooperative sociali a partecipare ai bandi prefetture e mettere a disposizione nuove strutture. “Purtroppo – ha concluso – l’ultimo bando che abbiamo fatto è andato deserto”.

Migranti: Lega, “fare luce su Ong e denuncia Guardia Costiera”

«La Guardia Costiera denuncia le continue chiamate delle Ong che intralcerebbero le operazioni di soccorso, sovraccaricando i sistemi di comunicazione. Una notizia gravissima sulla quale è necessario fare luce quanto prima». A dirlo è Igor Iezzi, vicecapo gruppo della Lega alla Camera. «Una domanda sorge spontanea: a chi giova tutto questo? Forse – riprende – l’allarme già lanciato dai nostri 007 era addirittura soft rispetto ai problemi che creano le Ong alla sicurezza delle stesse imbarcazioni, intralciando i soccorsi. Chi proteggono?»

In arrivo a Pozzallo motovedetta Gdf con 130 a bordo

Una serie di partenze e arrivi dall’hot spot di Pozzallo. Dopo lo sbarco di 401 migranti da nave Diciotti di sabato, già nella stessa serata, 70 persone erano state trasferite in pullman alla volta della Toscana. Oggi, sono previste altre 130 partenze sempre via pullman ma lo stesso numero di migranti arriverà a Pozzallo in trasferimento da Lampedusa. Intorno alle 19 dovrebbe infatti giungere a Pozzallo una motovedetta della Guardia di finanza che sta operando per alleggerire il centro di contrada Imbriacola. Analoga operazione per nave Diciotti che sabato sera aveva lasciato Pozzallo per dirigersi a Lampedusa; stasera prenderà a bordo altri 600 migranti dall’isola delle Pelagie contribuendo a decongestionare l’hot spot di Lampedusa. Tornando a Pozzallo, stanotte – ricapitolando arrivi e partenze – dormiranno 331, persone mentre al centro di Cifali le presenze sono sempre circa 120 e tutti minori non accompagnati.

Migranti: approdata in porto Bari Geo Barents con 190 persone

E’ approdata al molo fratelli Tatarella del porto di Bari la nave Geo Barents di Medici senza frontiere. A bordo ci sono 190 persone, per la maggior parte uomini e una dozzina di minorenni non accompagnati, soccorse nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Sul posto ci sono le forze dell’ordine, sotto il coordinamento della prefettura di Bari, oltre al personale di polizia locale, vigili del fuoco, guardia costiera, protezione civile, croce rossa, personale del 118 e operatori sanitari della Asl. «Le 190 persone che sbarcheranno saranno sottoposte a tutti i controlli sanitari e avviati verso i centri di assistenza – ha spiegato il contrammiraglio Vincenzo Leone – la situazione e’ abbastanza sotto controllo, grazie alla straordinaria opera di coordinamento della prefettura e della questura». I migranti saranno identificati, fotosegnalati e smistati in strutture definite dal ministero. Il comune di Bari ha messo a disposizione mediatori e psicologi.

Nuovo sbarco a Roccella Jonica, 300 su peschereccio

Nuovo sbarco di migranti a Roccella Jonica, nel Reggino. La Guardia costiera ha soccorso circa 300 migranti al largo del porto della cittadina della Locride, stipati a bordo di un peschereccio; tra loro anche un cadavere. Tra i profughi, di varia nazionalita’, diversi minori non accompagnati. Nonostante le condizioni meteo, caratterizzate da mare forte e dal vento di ponente, gli uomini della Guardia costiera hanno avvicinato l’imbarcazione fino a condurla in sicurezza nel porto alle Grazie di Roccella. Su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, i migranti sono stati momentaneamente sistemati nella tensostruttura gestita dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile comunale e da una equipe di Medici senza frontiere. Quello di oggi, e’ il terzo arrivo di migranti in tre giorni nella Locride.

Altro barchino arrivato a Lampedusa con 46 migranti

Un barchino di 7 metri, con a bordo 46 migranti, fra cui 13 donne e 9 minori in fuga da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Nigeria, è stato soccorso, in area Sar italiana, dalla motovedetta Cp324 della Guardia costiera. Il gruppo sbarcato a molo Favarolo a Lampedusa e trasferito all’hotspot ha riferito d’essere partito alle ore 17 di venerdì da Sfax e di aver pagato 2 mila dinari tunisini a testa per la traversata. Sono tre gli sbarchi dalla scorsa notte, con un totale di 109 persone.

Il sindaco Mannino: “Lampedusa salva vite umane da 30 anni, dà dignità all’Europa”

«Lampedusa continua a fare quello che ormai fa da 30 anni, con tanta difficoltà, ma anche con molta umiltà, ossia salvare vite umane e dare dignità all’Europa intera che continua a guardare inerme». Lo dice il sindaco del’isola, Filippo Mannino, mentre fa la spola fra molo Favarolo, l’hotspot di contrada Imbriacola e la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove si trovano le 8 salme dei migranti morti dopo il doppio naufragio di ieri in area Sar Maltese. «Il mondo intero dovrebbe essere grato per quello che fa questo piccolo ‘quartiere’ di Bruxelles perso in mezzo al Mediterraneo. Abbiamo fatto dell’accoglienza – sottolinea Mannino – un valore aggiunto e non ci tireremo indietro, nonostante le tantissime difficoltà che quotidianamente viviamo, fino a quando sarà necessario».

Impennata di arrivi di migranti, i sindaci fanno i conti: servono 600 milioni di euro

I sindaci guardano con preoccupazione al drastico aumento degli sbarchi e da giorni hanno cominciato a far di conto per calcolare i nuovi costi che andranno ad impattare sulle casse dei comuni. Il tutto partendo semplicemente da una base di costo di 50-60 euro al giorno per ogni adulto, cifra che schizza in alto nel caso dei minori non accompagnati o delle persone con patologie, anche di tipo psichiatrico. «In termini assolutamente spannometrici dico che per far fronte all’attuale situazione, e quindi anche al fronte accoglienza, il sistema dei comuni avrebbe bisogno di risorse aggiuntive quantificabili tra i 500 e i 600 milioni, che possono arrivare anche a oltre il miliardo di euro nel caso in cui il quadro degli arrivi dovesse ulteriormente peggiorare», avverte il delegato Anci all’immigrazione e sindaco di Prato Matteo Biffoni.

Omaggio della Lega Pro alle vittime di Cutro

«La Lega Pro, rappresentata dal presidente Matteo Marani, oggi a Catanzaro per premiare i giallorossi promossi in B, ha reso omaggio alle vittime del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio scorso, recandosi alla spiaggia di Steccato di Cutro. Dopo alcuni minuti di profondo raccoglimento, sono stati lasciati un gagliardetto ed una maglia della Lega Pro ai piedi della croce realizzata sulla spiaggia con i pezzi del relitto del caicco». Lo fa sapere la Lega di Serie C con una nota. «Un grande riconoscimento va a tutta la gente calabrese, da Crotone agli altri centri per la sensibilità e l’umanità dimostrate» dice il presidente della Lega Pro.

La Guardia Costiera spiega che aveva dato disposizione alla nave di Banksy di dirigersi a Trapani, mentre l’imbarcazione si è diretta su altri soccorsi in acque libiche. E fa sapere anche che le disposizioni erano tese a evitare che prendesse troppe persone a bordo, viste le sue dimensioni. L’obiettivo era anche quello di non sovraccaricare il porto di Lampedusa, già sollecitato da numerosi arrivi in questi ultimi giorni. La Guardia Costiera tra l’altro evidenzia che è stato complicato in questo modo il cavoro di coordinamento dei soccorsi. La nave di Banksy si è mossa senza tenere conto delle indicazioni ricevute, secondo la ricostruzione della Guardia Costiera, e per questo è stata posta in stato di fermo.

Salito a 29 il numero di morti dei due naufragi al largo della Tunisia

É salito a 29 il numero dei morti in due naufragi al largo della Tunisia. Secondo quanto riferito da un portavoce della Guardia nazionale di Tunisi, sono stati recuperati dieci corpi dopo che un barcone si è rovesciato in mare al largo della costa di Mahdia. Si tratta della seconda imbarcazione a naufragare in poche ore, dopo che già 19 persone erano morte la scorsa notte.

In 180 hanno lasciato Lampedusa, imbarco con la Diciotti oggi pomeriggio

Sono 180 i migranti che hanno lasciato Lampedusa e che in serata arriveranno a Porto Empedocle. La nave Diciotti, nel primo pomeriggio, inizierà l’imbarco di altre 600 persone che verranno trasferite a Reggio Calabria. All’hotspot di contrada Imbriacola in questo momento sono presenti 2.377 ospiti. Un secondo barchino, con a bordo 20 sudanesi, etiopi ed eritrei, è stato intanto soccorso al largo dell’isola dalla Guardia di finanza. Il gruppo ha dichiarato d’essere partito da Zawia in Libia e di aver pagato 2000 dollari per la traversata.

La Geo Barents arriverà a Bari questo pomeriggio

La Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, arriverà al porto di Bari questo pomeriggio intorno alle 17. Lo rende noto la stessa Ong. A bordo vi sono 190 naufraghi.

La nave di Banksy in stato di fermo a Lampedusa

La nave Louise Michel dell’omonima ong, finanziata dall’artista Banksy, è in stato di fermo nel porto di Lampedusa per le violazioni del nuovo decreto. Lo riferiscono gli stessi attivisti, spiegando che non è stata data alcuna spiegazione ufficiale dalle autorità le quali, dice la ong, «ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare». Prima d giungere a Lampedusa ieri la nave aveva soccorso alcuni barchini nel Mediterraneo sui quali viaggiavano diversi migranti e i salvataggi erano stati effettuati anche da motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza.

Un mese fa la strage di Cutro, iniziative per ricordare le vittime del naufragio

Ad un mese dal naufragio di migranti a Steccato di Cutro, la Rete 26 febbraio ha organizzato una serie di manifestazioni per ricordare le 91 vittime del disastro, soprattutto quei 34 minori, di cui 31 tra 0 e 14 anni, che hanno perso la vita a pochi metri dalla spiaggia. A Crotone scarpette e peluche sono stati sparsi sulla strada con accanto le sigle ormai tragicamente conosciute che indicano le vittime del naufragio: KR28M0 o KR03F2 erano alcune delle sigle date alle vittime subito dopo il disastro in attesa del riconoscimento delle salme. Indicano il numero della vittima, il sesso e l’età.

Sindaco Lampedusa lancia l’allarme sull’hotspot al collasso: “La situazione è critica, siamo tutti esausti”

Il sindaco Filippo Mannino, che lancia l’allarme per l’hotspot al collasso. «Torno a chiedere con massima urgenza una nave dedicata per il trasferimento dei migranti, che sia nelle acque di Lampedusa, ferma al porto, e pronta per ogni evenienza. La situazione è critica, siamo tutti esausti. L’hotspot dell’isola non può sopportare tutto questo, non può ricevere tutta questa marea umana», ha detto. «Si sta ripetendo la stessa identica situazione di qualche settimana fa, e in più ci sono morti. Qualunque mio appello ormai non viene più ascoltato. I morti sono talmente tanti, la frequenza quasi quotidiana: evidentemente si è perso pure l’aspetto emozionale», ha continuato.

Il ministro della Giustizia francese Dupond-Moretti: questione migranti si risolve in Ue

Quella dei migranti «è certamente una questione innanzitutto europea. Detto questo, c’é comunque la volontà di Francia e Italia di risolvere queste difficoltà, che non sono facili e che meritano ancora molto dialogo, molto lavoro». Lo ha detto all’AGI il ministro della Giustizia francese, Eric Dupond-Moretti, a margine di un evento elettorale organizzato a Roma ieri sera per l’elezione suppletiva per il seggio dell’ottava circoscrizione estera dell’Assemblea Nazionale. «L’Europa- ha aggiunto il Guardasigilli – deve essere molto proattiva perché il problema non riguarda solo l’Italia o la Francia, è un problema molto più ampio, un problema europeo, e non possono esserci soluzioni nazionali».

Lampedusa: in 900 lasceranno l’hotspot con nave Diciotti e traghetti

Durante la notte, con il pattugliatore della Guardia di finanza, sono state trasferite 128 persone in direzione Pozzallo. Per la tarda mattinata è stato programmato il trasferimento, con il traghetto di linea per Porto Empedocle, di altri 180 migranti. È previsto, invece, per il primo pomeriggio l’arrivo a Lampedusa della nave Diciotti della Guardia Costiera che durante la notte ha mollato gli ormeggi da Pozzallo. Saranno circa 600, ma il numero complessivo è ancora in corso di definizione, i migranti che lasceranno l’hotspot di contrada Imbriacola.

Sale a 91 il numero delle vittime del naufragio a Cutro: recuperato il corpo di un uomo

I Vigili del Fuoco e gli uomini della Capitaneria di Porto di Crotone hanno appena recuperato a Praialonga, poco a nord di Steccato, il corpo di un uomo. E la 91 esima vittima accertata del naufragio.

A Lampedusa circa 3mila in hotspot. Stamattina altro sbarco con circa 40 persone, tra loro molte donne e diversi bambini

All’interno dell’hotspot di Lampedusa vi sono, secondo quanto apprende LaPresse, circa 3 mila ospiti. Tra ieri sera e questa mattina, circa 450 sono stati trasferiti. In mattinata è attesa la nave Galaxy per ulteriori trasferimenti. Questa mattina, intorno alle 6.30, invece, si è verificato un altro sbarco con circa 40 persone, tra loro molte donne e diversi bambini.

Nave Diciotti verso Lampedusa

È previsto per il primo pomeriggio l’arrivo a Lampedusa della nave Diciotti della Guardia Costiera che durante la notte ha mollato gli ormeggi da Pozzallo (Ragusa) e s’è diretta verso le Pelagie. Saranno circa 600, ma il numero complessivo è ancora in corso di definizione, i migranti che lasceranno l’hotspot di contrada Imbriacola e verranno spostati con la Diciotti. Al momento nella struttura d’accoglienza ci sono 2.494 ospiti.

Si trovano al cimitero di Lampedusa le 8 salme dei deceduti ieri, in zona Sar maltese

Si trovano al cimitero di Lampedusa le 8 salme dei deceduti nel naufragio avvenuto ieri, in zona Sar maltese. È in corso l’ispezione cadaverica. I corpi sono stati recuperati in due momenti diversi: prima 4 cadaveri sono stati recuperati e condotti nell’Isola con una motovedetta e poi altri 4 con un’altra motovedetta. Nei due trasferimenti sono giunti sull’isola anche 97 superstiti del naufragio. Secondo quanto apprende LaPresse tra i naufraghi superstiti del naufragio vi sarebbero diverse donne e diversi bambini piccoli.

Onu: dalla Tunisia sono salpati quest’anno almeno 12mila migranti giunti in Italia

Secondo i dati Onu, dalla Tunisia sono salpati quest’anno almeno 12mila migranti giunti in Italia, contro i 1.300 dello stesso periodo del 2022. Secondo le statistiche dell’ong tunisina FTDES, la guardia costiera tunisina ha impedito a più di 14.000 migranti di salpare su barconi nei primi tre mesi di quest’anno, rispetto ai 2.900 dello stesso periodo dell’anno scorso.

Due naufragi avvenuti ieri in area Sar maltese: 8 cadaveri e 97 superstiti a Lampedusa

È di otto morti e 97 superstiti il bilancio dei due naufragi avvenuti ieri in area Sar maltese. In nottata sono stati sbarcati sul porto di Lampedusa i cadaveri di quattro persone, tre uomini e una donna, dalla motovedetta Cp324 della Guardia Costiera. Assieme alle salme, su molo Favarolo sono stati fatti scendere anche altri 49 sopravvissuti, originari di Camerun, Costa d’Avorio e Guinea. Qualche ora prima, erano state sbarcate altre 4 salme (3 uomini e una donna) e due sopravvissute, entrambe della Costa d’Avorio, mentre il peschereccio tunisino Montacer aveva trasferito 46 persone (19 donne e 9 minori) tratte in salvo dopo che il barchino di 7 metri sul quale viaggiavano si è ribaltato. Ieri sera, tanto alla polizia quanto alla prefettura di Agrigento era stato comunicato il numero di 86 naufraghi sulla motovedetta, ma si trattava di un dato che oltre ai 49 superstiti inglobava anche altri 37 migranti (16 donne e 4 minori) soccorsi sempre dalla motovedetta Cp324 durante la navigazione verso Lampedusa. La Squadra Mobile, su incarico della Procura di Agrigento, già dalla notte, si sta occupando delle indagini e da stamani inizierà a sentire tutti i sopravvissuti per cercare di fare chiarezza su quanto è accaduto. Bisogna capire quante persone c’erano su ogni barchino, partiti entrambi da Sfax in Tunisia, e il motivo per cui i natanti si siano ribaltati. Necessario anche tentare di identificare le 8 vittime.

Drammatico il bilancio dei viaggi dalla Tunisia verso l’Italia

È sempre più drammatico il bilancio dei viaggi dalla Tunisia verso l’Italia. Negli ultimi quattro giorni, cinque barconi di migranti sono affondati al largo della città meridionale di Sfax, provocando 67 dispersi e nove morti. Un flusso che sembra inarrestabile.

La Guardia Costiera: fermate circa 80 imbarcazioni

La Guardia costiera ha dichiarato di aver fermato circa 80 imbarcazioni dirette in Italia negli ultimi quattro giorni e di aver arrestato più di 3.000 migranti, per lo più provenienti da paesi dell’Africa sub-sahariana.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *