Parlare di mobilità in una città come Messina diventa complicato, soprattutto perché la “cultura” che contraddistingue alcuni cittadini, è quella di utilizzare il mezzo pubblico anche per andare a prendere un caffè al bar che dista qualche centinaio di metri da casa. Questo non è più sostenibile anche perché, l’Europa ci chiede di puntare a una mobilità che dia più spazio alle piste ciclabili ed alla pedonalità soprattutto dei centri cittadini. Non solo, gli orientamenti dell’Europa sono quelle di predisporre una mobilità urbana collegata ad azioni di sviluppo ambientale integrata con il trasporto pubblico. Incontro stamani a Palazzo Zanca per presentare alla città il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il PUMS punta ad una normalità che deve riguardare tutti i settori della vita civile. Lo scetticismo di alcuni esponenti della società civile, che pone limiti alla realizzazione dei piani di mobilità sostenibile, deve trovare il posto, invece, ad una visione più illuminata considerato che, non si può più continuare ad inquinare in quanto, ne va della vita di tutti. Un elemento di grande interesse del PUMS è rappresentato dai parcheggi di interscambio che, a Messina sono stati pensati ed in fase di realizzazione sul Viale Europa, a Gazzi e in altre zone della città. La stesura del PUMS, così come dichiarato dall’assessore alla Mobilità Salvatore Mondello, è stata collegata al piano generale del traffico che, in corso d’opera, potrà essere integrato e migliorato in base anche alla risposta che arriverà dai cittadini e dal mondo commerciale. Infatti, prosegue Mondello, l’isola pedonale di Viale San Martino è stata prorogata al 16 aprile grazie al parere positivo giunto dall’intera città. Sono trascorsi due anni dalla stesura del PUMS ed individuati quattro piani attuativi cioè delle macro aree. Mondello ha annunciato che sono stati appaltati lavori per 6,5 milioni di euro per l’abbonamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse e nelle aree circostanti gli edifici pubblici; questo afferma Mondello, vuol dire che l’amministrazione prima di procedere con progetti e programmi anche impegnativi, deve avere contezza della copertura finanziaria.
I cittadini dovrebbero comprendere che il PUMS rappresenta un cambiamento culturale che deve portare alla trasformazione della città che con una visione totalmente diversa rispetto a quella attuale. I professionisti della Società TPS Pro capogruppo RTI, affidataria della redazione del Piano hanno illustrato il lavoro di due anni che ha portato alla stesura quasi definitiva del PUMS che, prima di essere operativo, deve essere approvato dalla Giunta Comunale dopo di che, chiunque volesse presentare eventuali osservazioni, ha a disposizione quindici giorni. Trascorso questo tempo, il piano passa in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Solo allora di potrà mettere piano alla realizzazione. Sicuramente il PUMS rappresenta uno slancio in avanti, una nuova vision che servirà a misurare la sensibilità dei cittadini verso questo tipo di intervento importante e, in base a questo, capire con quale celerità si potrà dare esecuzione agli interventi. Il focus su cui trova le basi il PUMS è rappresentato da: Piano di Sicurezza Stradale (tanto voluto dall’Europa), Piano della Mobilità Ciclistica-Civiplan, Piano del Trasporto Pubblico e Piano della Mobilità Pedonale-Pediplan. Inoltre, un monitoraggio biennale provvederà a valutare eventuali soluzione calibrate anche alle circoscrizioni. Sono stati previsti due tipi di Pedonalità: quella del centro città, quella estiva, le piazze di comunità, migliore fruibilità dei marciapiedi. Con il piano ancora in vigore, i villaggi o i quartieri rischiavano di diventare delle periferie abbandonate invece, il PUMS ha dato nuova linfa e sostenibilità. Sono previste le Piazza di comunità, un luogo dove trovare tutte le informazioni possibili. Infine, dalle indicazioni e suggerimenti presentati nell’arco di questi due anni, i cittadini messinesi hanno scelto che la soluzione migliore sarebbe quella di pedonalizzazione il centro fino a Villa Dante.
Naturalmente pensando ad un sistema integrato di pedonalizzazioni e, la pianificazione guarda alla interazione in maniera virtuosa con gli uffici in modo che si possa intervenire in fase d’opera. Per ultimo, elemento interessante, le isole ambientale e commerciali luoghi importanti perché l’attività all’aperto nelle zone di interesse storico, rappresentano un ottimo biglietto da visita per i turisti ma anche per il ritorno positivo che avrebbe il commercio. Per far tutto ciò sono state previste: un sistema di bike sharing, il noleggio di biciclette a scopo turistico, i percorsi cicloturistici. Messina può cambiare volto se tutti insieme, in maniera sinergica, affianchino il lavoro l’Amministrazione in modo da realizzare interventi di interesse pubblico e soprattutto dimostrare all’Europa che la sostenibilità non è un’utopia ma un bisogno comune ed indispensabile.