Lo scorso sabato è morta, a 55 anni, la scrittrice Ada d’Adamo, poco dopo la notizia della selezione del suo romanzo d’esordio Come d’aria tra i 12 candidati al Premio Strega, il più importante premio letterario in Italia. La giuria ha fatto sapere che il libro resterà in gara e potrebbe dunque, anche vincere l’ambito premio finale.

Ripercorriamo la storia di questa promessa della letteratura che, nel suo primo romanzo, scelse di raccontare il grande, straziante amore di una madre malata per la figlia disabile. Il racconto di due vite difficili, unite da un legame indissolubile, la d’Adamo è riuscita a raccontare con la grazia e la concretezza di una ballerina, che danza leggera sulle difficoltà della vita.

Ada d’Adamo, ballerina con la passione per la letteratura

Prima di diventare scrittrice, Ada d’Adamo fu ballerina. Nata a Ortona, in provincia di Chieti, nel 1967, il mondo del lavoro per lei assume le forme di un teatro. Prima la laurea in lettere con una tesi sulla danza in video, poi anni di carriera come danzatrice, per poi passare a insegnare agli altri cosa vuol dire danzare di fronte a una telecamera accesa, le evoluzioni del ballo nel corso del tempo, le avanguardie che modificarono per sempre il modo di muoversi a ritmo di musica.

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