Roma troppo più forte per la Samp, ma i blucerchiati hanno comunque dei rimpianti, essendo riusciti a contenere i capitolini per larghi tratti di partita e a tenere aperta la partita sino alla fine. Il 3-0 è un risultato troppo pesante. Pesa molto l‘espulsione di Murillo al 52′ per somma di cartellini: appena 5 minuti dopo infatti Winjaldum di testa infila Ravaglia su cross di Matic e sblocca la partita.
Sampdoria – Formazione iniziale (in piedi: Filip Djuricic-Jeison Fabian Murillo-Mehdi Pascal Marcel Leris-Bruno Agustin Amione-Nicola Ravaglia; accosciati: Tommaso Augello-Manolo Gabbiadini-Tomás Eduardo Rincón-Harry Billy Winks-Michael Bruno Dominique Cuisance-Alessandro Zanoli) Fonte: UC Sampdoria.it
Sino ad allora i primi 30 minuti erano stati sostanzialmente una battaglia a centrocampo, con i padroni di casa capaci di carburare solo nell’ultimo quarto della prima frazione. Arrivano allora su un corner una paratona di Ravaglia su Lorente, un palo già di Winjaldum con un tocco morbido e su un lancio ancora di Matic, e una doppia respinta di Ravaglia su conclusione di Zalewski e tap in di Pellegrini.
Nella ripresa in realtà la partita dopo il vantaggio dei locali si addormenta, ipnotizzata dal dominio capitolino che la Samp, in inferiorità numerica oltre che tecnica non ha la forza di impensierire, con qualche guizzo indotto dai guizzi di Dybala.
Al 87′ da un corner Lammer è bravo a salvare sulla linea una conclusione di Smalling, ma sul prosieguo dell’azione Ravaglia in uscita travolge lo scatenato Winjaldum e dal dischetto Dybala spiazza e trova il 2-0 che chiude definitivamente la partita. Maramaldeggiano però i ragazzi di Mourinho: al 94′ con un lancio Solbakken trova il savonese di scuola Genoa El Sharaawy, che da spietato faraone consacra il tabellino finale sul 3-0.
