il-monitor-dualup-di-lg-che-rompe-i-pregiudizi:-il-formato-16:18-e-una-meraviglia-salvaspazio.-la-recensione

Il monitor DualUp di LG che rompe i pregiudizi: il formato 16:18 è una meraviglia salvaspazio. La recensione

Il monitor DualUp di LG che rompe i pregiudizi: il formato 16:18 è una meraviglia salvaspazio. La recensione

Stretto e alto, quasi quadrato. Il formato 16:18 cambia le regole di utilizzo dei monitor e, a colpo d’occhio sembra solo una inutile stranezza. E invece, quando si inizia ad usarlo, non si riesce più a tornare indietro: occupa poco spazio ma aumenta di molto la superficie utile.

di   – 13/01/2023 07:510

Ad un monitor si chiedono certamente prestazioni, risoluzione, fedeltà cromatica, dettaglio. E soprattutto dimensione schermo: grande, sempre più grande, grandissimo. Questo per lo meno a livello teorico. Perché poi, con il metro in mano, la voglia di vedere grande si scontra con i vincoli di spazio sulla scrivania, soprattutto ora che gli schermi sono tutti widescreen se non addirittura 21:9.

Ma, specie per i telelavoratori domestici, lo spazio è un vincolo spesso ancora più stringente rispetto al portafoglio. Ed ecco che di colpo un monitor del tutto inconsueto come rapporto di forma – 16:18, quasi quadrato – che di primo acchito sembrerebbe ai limiti dell’insensato, diventa curiosamente interessante. E, una volta provato, anche una soluzione davvero salvaspazio, sia spazio fisico che virtuale. E soprattutto ergonomica, a difesa di vista e postura. Ecco le nostre impressioni di utilizzo del monitor LG Dual Up da 28″, serie MQ780.

Un monitor 18:16: che rapporto di forma è?

Potrebbe quasi sembrare un errore quel 16:18 che descrive il rapporto di forma di questo monitor LG: a quel punto fatelo quadrato, no? Ma i più attenti ai numeri ricorrenti dell’elettronica non avranno perso l’occasione di notare che quel “16” assomiglia molto a quello che si trova nel rapporto di forma più utilizzato al mondo, il 16:9 appunto. E che quel 18 che segue è proprio il doppio di 9. Per dirla semplice, in pratica si tratta di due monitor 16:9 impilati uno sopra l’altro nello stesso schermo, da cui evidentemente il nome DualUp. Così la risoluzione è un’inconsueta 2560 x 2880; tagliandola orizzontalmente in due, però, diventa una più abituale 2560 x 1440 pixel. Insomma, un taglio nuovo che neppure LG sa bene in quale categoria piazzare nel suo sito: dato che non si tratta di un monitor 4K, finisce quasi per mancanza di migliore collocazione tra i modelli Full HD, anche se il numero di pixel dell’LG DualUp è quasi quattro volte quello delle matrici 1920×1080.

Anche il taglio dichiarato – 28″ – non rende giustizia alla superficie di questo monitor: data la forma quasi quadrata, la superficie utile dello schermo è di circa il 20% superiore a quella di un 28″ in formato 16.9.

Si chiama “DualUp” ma i vantaggi sono più di due

Una volta vinta la ritrosia naturale nell’avere a che fare con un oggetto dalla forma che non ti aspetti, iniziano le belle scoperte. A partire dal posizionamento sulla scrivania: a meno di non avere inconsueti vincoli in altezza, quello che conta di più è l’occupazione orizzontale del monitor. Ebbene questo DualUp 28″ occupa in larghezza solo 48 cm, ovverosia quanto un monitor convenzionale da 21″ ma offre una superficie doppia. Questo permette di posizionare un monitor di questa superficie anche dove non ci sarebbe mai stato.

Ma i vantaggi non finiscono qui: questo monitor fa parte della linea ad alta ergonomia di LG, si fissa al margine della scrivania con un morsetto (un po’ come le lampade a due bracci a molla) ed è dotato di un braccio snodato meccanicamente molto sofisticato che permette facilmente di alzare e abbassare lo schermo, oltre che ruotarlo verso destra e sinistra, per ottenere il posizionamento più adatto al mantenimento di una postura corretta.

È anche possibile ruotare lo schermo di 90 gradi e invertire l’orientamento, cosa non particolarmente utile, però, visto che siamo di fronte a uno schermo quasi quadrato.

In caso in cui la scrivania sia fissata o del tutto adiacente al muro e quindi non sia possibile attaccare il morsetto lungo il bordo, il piedistallo può essere anche fissato attraverso i classici fori passacavo che si trovano sovente sulle scrivanie da ufficio. Non c’è però – è questo è limitante – la possibilità di posizionare questo monitor in appoggio: questo può limitare molto le possibilità di installazione.

In ogni caso, grazie a questo braccio snodabile, non è il collo a doversi adattare alla posizione del monitor, ma il contrario, cosa importantissima soprattutto nelle situazioni domestiche che spesso prevedono tavoli ad altezze non ideali e sedute non da ufficio ma casalinghe, quindi non regolabili in altezza. Inoltre, la facilità con la quale si cambia posizione si presta all’utilizzo ergonomico in diverse posizioni di utilizzo.

Infine, il rapporto di forma “strano” si dimostra davvero utile per esempio nella visualizzazione di documenti verticali e nello scroll nel browser, che diventa lunghissimo: in fondo le pagine web hanno un sviluppo drasticamente verticale (e sarà sempre di più così con la progettazione dei siti fatta prevalentemente per la navigazione da mobile).

Tanto per fare qualche esempio, le ricerche di Google su questo monito hanno tantissimi risultati in pagina; chi sviluppa codice vedrà nella stessa schermata molte più linee, evitando così molti salti avanti e indietro per verificare eventuali riferimenti incrociati.

Nel montaggio video, diventa molto facile avere la timeline nella metà bassa e il program a tutta larghezza nella parte alta.

Bella la possibilità di utilizzare due ingressi contemporaneamente

La dotazione di ingressi dell’LG DualUp è ricca: due HDMI, un DisplayPort e una USB-C. Quest’ultima è in grado di trasferire il segnale video, il collegamento USB e anche la ricarica di un eventuale notebook (90W power delivery).

Il fattore più qualificante di questo monitor in relazione agli ingressi è però il fatto di poter gestire più di un ingresso contemporaneamente.

Infatti, un po’ come accade per molti monitor 21:9, è possibile configurare l’apparecchio per visualizzare due sorgenti, una nella metà alta e una nella metà bassa dello schermo. Le sorgenti da visualizzare e le loro posizioni si selezionano direttamente da menù.

Un esempio di impiego è la possibilità di tenere su un ingresso HDMI una sorgente video, come un decoder, per mostrare, al bisogno, eventuali trasmissioni TV su una parte del monitor pur continuando a lavorare.

Un’altra possibilità, decisamente valida, è quello di tener collegati due computer, per esempio un desktop e il portatile, anche un Windows e un MacOs. Per evitare ingombri inutili sulla scrivania e complicazioni di utilizzo, è anche possibile utilizzare una sola tastiera e un solo mouse per controllare entrambe le macchine: basta caricare il software LG Dual Controller su entrambi i computer e configurarne uno come master (quello di cui si vuole usare mouse e tastiera) e l’altro come slave. In questo caso si passa da un computer all’altro semplicemente scorrendo il mouse dalla porzione alta dello schermo a quella bassa e viceversa. È anche possibile trasferire file da una macchina all’altra con un semplice copia e incolla (file fino a 2GB).

Inoltre, anche se potrebbe sembrare controintuitivo, è anche possibile collegare lo stesso PC a due ingressi e quindi usare il monitor unico come se fossero due monitor della stessa macchina.

In questo modo è possibile per esempio inviare alla parte alta solo l’output a tutto schermo di un programma di editing video e tenere nella parte bassa l’interfaccia di montaggio. Ovviamente una configurazione di questo tipo si può ottenere, oltretutto con maggiore flessibilità, anche posizionando adeguatamente le finestre delle diverse applicazioni sullo stesso desktop a tutto schermo. Ma dividendo lo schermo in due schermi logici è possibile massimizzare le applicazioni in metà schermo; con la gestione a schermo singolo, invece, le interfaccia di MacOS (a meno di non usare plug-in aggiuntivi) consente solo l’affiancamento automatico in mezzo schermo orizzontale ma non lungo la verticale. Meglio fa Windows che permette di dividere lo schermo anche in due metà orizzontali.

Un monitor salvaspazio e salvavista, con piccoli limiti da sistemare in una prossima versione

Veniamo all’immagine: la risoluzione è decisamente sufficiente rispetto alla dimensione schermo. Il pixel pitch è di 0,18 mm, più alto rispetto a un monitor Retina, ma la distanza tipica di utilizzo giustifica questo valore e la visione è piacevole, dettagliata, simile a quella ottenibile con un monitor 4K di pari superficie. Molto piacevole la finitura superficiale antiriflesso che neutralizza buona parte dei disturbi luminosi ambientali e ottima la cromia: anche con le impostazioni di fabbrica siamo molto vicini alla resa del nostro monitor calibrato NEC al quale abbiamo affiancato questo LG DualUp.

L’audio è fornito da due altoparlanti rivolti verso il basso supportati da piccoli amplificatori da 7 watt ciascuno: fanno quello che riescono, molto bene sulle alte frequenze e – com’è normale – molto peggio sulle basse. Si sente, ma si potrebbe fare meglio.

Come anche sulla webcam, che non c’è. Per certi versi è anche giusto: visto il rapporto di forma, una webcam fissa nella parte alta inquadrerebbe solo la porzione alta della testa.

Ma i problemi restano, per certi versi, anche con webcam esterne appoggiate sulla rima superiore del monitor: il punto di vista resta troppo alto rispetto al soggetto, creando una prospettiva insoddisfacente e il solito problema del soggetto inquadrato che, guardando sul monitor (spesso più in basso) non guarda in camera.

Inoltre per un certo tempo abbiamo dubitato della funzionalità prevista dalle specifiche di adattamento alle condizioni di luce: la luminosità del monitor ci pareva non risentire mai delle mutate condizioni. In effetti – ci siamo accorti solo in un secondo tempo – avevamo appoggiato la webcam in centro allo schermo, proprio sopra il sensore di luminosità che quindi vedeva sempre un ambiente buio, moderando la luminosità dello schermo. 

La soluzione c’è e sarebbe quella di integrare una webcam orientabile a metà dello schermo su uno dei due lati: si creerebbe un design asimmetrico, ma certamente il punto di ripresa sarebbe ottimo perché in asse con il volto dell’utente. Potrebbe essere uno spunto per un’evoluzione di questo formato di monitor che certamente ha molti vantaggi.

Il monitor LG DualUp da 28″ ha un listino di 799 euro ma si trova ovunque, anche sullo stesso sito LG, al prezzo scontato di 550 euro. O anche meno, considerando gli sconti in atto sullo stesso sito LG

LG DualUp 28” Serie MQ780

LG DualUp 28'' Serie MQ780

prezzo di listino 549,99 €

Una vera soluzione che si capisce a pieno solo dopo averla provata

Il monitor DualUp di LG non è solo originale: siamo di fronte a una soluzione ideale per la casa, per chi ha poco spazio ma non vuole (o non può) rinunciare a uno schermo di grandi dimensioni. Ottimo anche per chi vuole godere delle gioie di un doppio monitor senza avere il fastidio di avere effettivamente due display sulla scrivania. Infine, da lodare il braccio a snodo salva postura, versatile come pochi altri monitor sul mercato. Un po’ vincolante il sistema di fissaggio al tavolo (ma comunque molto solido) e migliorabile l’assenza della webcam e la difficoltà di sistemare una di terze parti.

I 550 euro necessari per comperare questo monitor non devono spaventare: è come se si acquistassero due monitor Full HD e un sofisticato sistema di supporto e posizionamento, il tutto con i vantaggi di poter usare questi due monitor davvero come se fossero uno. Gli utenti a cui una soluzione così risolve un problema di spazio, non avranno paura di questo prezzo. Tenuto anche conto che il braccio snodabile da solo vale già almeno 100 euro.

  • 8.7

  • 9

  • 8

  • 9

  • 8

  • 10

  • 8

Cosa ci piace

Soluzione salvaspazio unica

Ergonomia eccellente

Qualità cromatica e del rivestimento antiriflesso

Cosa non ci piace

Manca la webcam

Non può essere installato su piedistallo

© riproduzione riservata

Resta aggiornato sugli ultimi articoli di DDay.it

Vuoi restare aggiornato? Ecco di cosa abbiamo parlato

LG

LG

0Commenti

 segui per ricevere le notifiche dei nuovi commenti

Copyright © 2023 DDay.it – Scripta Manent servizi editoriali srl – Tutti i diritti sono riservati – P.IVA 11967100154

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *