guerra-russia-ucraina,-zelensky:-“telefonata-produttiva-con-meloni,-grazie-per-il-sostegno”-erdogan:-“putin-potrebbe-visitare-la-turchia-alla-fine-di-aprile”.-esplosione-in-crimea,-kiev:-“controffensiva-prima-dell’estate”

Guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Telefonata produttiva con Meloni, grazie per il sostegno”. Erdogan: “Putin potrebbe visitare la Turchia alla fine di aprile”. Esplosione in Crimea, Kiev: “Controffensiva prima dell’estate”

L’annunciato arrivo in Ucraina dei primi panzer Leopard 2 ha subito scatenato l’ira del Cremlino. «Sia direttamente che indirettamente, la Germania è sempre più coinvolta in questo conflitto», ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, tuonando che «azioni e decisioni simili non porteranno certamente a nulla di buono».

Kiev denuncia: 4400 bimbi orfani deportati in Russia
Kiev denuncia nuovamente la deportazione dei suoi bambini in Russia o nei territori occupati e fornisce nuove drammatiche cifre: sarebbero quasi 4.400 i minori rimasti soli che i russi hanno portato via dagli orfanotrofi. A renderlo noto è la vicepremier e ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati, Irina Vereshchuk, che parla di almeno 4.390 sottrazioni illegali e annuncia che l’Ucraina sta raccogliendo le prove da sottoporre alla Corte penale internazionale (Cpi).

Attacco con droni su Kiev
Resta intanto alta la tensione per le operazioni militari che nelle scorse ore si sono nuovamente avvicinate alla capitale, in un attacco che ha visto l’impiego di 15 droni kamikaze. Mentre il presidente Zelensky ha fatto visita alle truppe ucraine a Sumy, la battaglia continua a infuriare nell’est: la città di Avdiivka, nel Donetsk, «sta per essere cancellata dalla faccia della Terra» sotto l’intensificarsi dei bombardamenti russi, ha dichiarato Vitaliy Barabash, capo dell’amministrazione militare della città.

Stop alla condivisione di informazioni nucleari
Ancora non si intravede all’orizzonte una apertura diplomatica che faccia anche pensare a possibili colloqui. Le posizioni restano granitiche e in queste ore il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuleba, ricorda che «la pace ad ogni costo è un’illusione».

Intanto i rapporti tra Russia e Usa, se possibile, registrano un nuovo motivo di tensione: la Casa Bianca fa sapere che fornirà più a Mosca i dati sulle forze nucleari strategiche (dati che dovrebbero essere scambiati due volte all’anno in base al trattato New Start), visto che la Russia ha sospeso la sua partecipazione all’accordo.

Punti chiave

Meloni: a Zelensky ho confermato il nostro impegno

«Siamo con l’Ucraina. Ho confermato il nostro impegno e parlato dell’obiettivo di una pace giusta e duratura». Così la premier Giorgia Meloni, rispondendo a un tweet del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, con il quale nelle scorse ore ha avuto un colloquio telefonico.

Putin potrebbe visitare la Turchia alla fine di aprile

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha dichiarato che il suo omologo russo Vladimir Putin potrebbe visitare la Turchia il 27 aprile per l’inaugurazione della prima centrale nucleare del paese costruita dalla compagnia statale di energia nucleare russa Rosatom. «Putin potrebbe venire in Turchia il 27 aprile per la cerimonia di inaugurazione. Oppure potremmo partecipare alla cerimonia online», ha detto Erdogan in un commento televisivo all’emittente privata ATV.

Zelensky: nelle parole di Meloni la vera forza europea

«Ho parlato oggi con Giorgia Meloni. L’ho ringraziata per i suoi principi, per la sua determinazione, per la vera forza europea che si avverte nelle sue parole e nelle sue azioni in difesa della libertà». Così Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale. «Abbiamo discusso sia delle relazioni bilaterali che della situazione generale nella nostra difesa contro l’aggressione russa – ha ribadito – L’ho informata della situazione sul campo, dei nostri bisogni. Nei prossimi mesi potremo essere più attivi al fronte. E faremo di tutto per garantire che il sostegno dei nostri passi da parte del mondo sia il più efficace possibile».

Cleverly: Germania e Regno Unito insieme al fianco di Kiev

Regno Unito e Germania sono «ancora una volta fianco a fianco per difendere i valori europei», davanti all’invasione della Russia in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli esteri britannico James Cleverly in un’intervista a Welt. Clevery si è detto poi fiducioso sul fatto che l’Ucraina possa riconquistare tutti i territori occupati dai russi. «Non dobbiamo sottovalutare la capacità dell’Ucraina – ha detto il ministro britannico – Continueremo a sostenere gli ucraini fino a quando non riusciranno a riconquistare il loro Paese».

Russia: forze ucraine hanno bombardato la città di Melitopol

Le forze ucraine avrebbero bombardato la città ucraina di Melitopol, controllata dalla Russia, a sud della regione di Zaporizhzhia, e questa mattina i media russi hanno riferito che, di conseguenza, l’alimentazione elettrica della città era stata interrotta. Ivan Fedorov, sindaco in esilio di Melitopol, che è stata occupata dalle forze russe dal marzo dello scorso anno, ha dichiarato sull’app di messaggistica Telegram che in città si sono verificate diverse esplosioni. Secondo i media russi, i bombardamenti ucraini avrebbero danneggiato il sistema di alimentazione della città e interrotto l’elettricità in città e in alcuni villaggi vicini. Le stesse fonti hanno riferito che sarebbe stato distrutto anche un deposito di locomotive, senza che l’attacco abbia provocato vittime.

Spagna: sei carri armati Leopard arriveranno in Ucraina dopo Pasqua

La Spagna potrebbe consegnare sei carri armati Leopard A4 all’ucraina dopo Pasqua, il 9 aprile: lo riferisce oggi il quotidiano El Pais. Secondo il giornale, sei carri armati sono già stati riparati e sono stati testati durante esercitazioni di fuoco nel sud del Paese. I carri armati sarebbero stati inviati in Polonia dopo aver ricevuto la certificazione di combattimento e saranno poi trasportati a Kiev. Le fonti hanno sottolineato che sarebbe prevista la consegna di altri quattro carri armati a uno stabilimento nella città spagnola di Siviglia, ma le riparazioni potrebbero richiedere più tempo e rivelarsi più costose, poiché sono in condizioni peggiori rispetto ai sei carri armati già preparati.

Usa: colloquio Biden-Xi al momento appropriato

Joe Biden parlerà con il presidente cinese Xi Jinping al momento appropriato. Lo afferma il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby.

Governatore Crimea denuncia tentato raid di Kiev a Simferopoli

Il governatore della Crimea Sergei Aksyonov ha denunciato l’abbattimento di un drone ucraino di tipo Strizh contro una base aerea. Il consigliere Oleg Kryuchkov, ha pubblicato le immagini del sito in cui il drone si sarebbe schiantato, vicino a Simferopoli.

Media: Xi offre a Putin piano per bloccare YouTube in Russia

Il presidente russo Vladimir Putin ha concordato nei colloqui con Xi Jinping un progetto congiunto per bloccare Youtube in Russa. A sostenerlo è il portale russo Octagon – rilanciato da altri media – che cita fonti che hanno familiarità con la vicenda. Secondo le fonti, dopo la visita di Xi «è arrivato a Mosca un gruppo di 41 esperti cinesi di minacce informatiche» che «in un progetto congiunto con la parte russa, analizzeranno e prepareranno una roadmap tecnica per il blocco completo di YouTube». Parte della tecnologia, secondo Octagon, sarà fornita dall’Esercito popolare di liberazione cinese, mentre il resto si baserà sugli sviluppi russi e bielorussi. «Il blocco di YouTube secondo il programma sarà possibile nel quarto trimestre del 2023», riferisce Octagon.

Grossi (Aiea): colloqui per proteggere Zaporizhzhia

I colloqui tra Russia e Ucraina mediati dall’Aiea sulla centrale di Zaporizhzhia si stanno concentrando su un piano per una serie di «principi di base» per la protezione dell’impianto. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica), Rafael Grossi, dopo aver visitato la centrale: «L’idea è di accordarsi su alcuni principi, alcuni impegni, compreso quello di non attaccare l’impianto». Secondo Grossi, «una centrale nucleare non deve essere un obiettivo militare e non deve ospitare equipaggiamento o armi. Questo è l’accordo», ha dichiarato in conferenza stampa, aggiungendo di essere «ottimista», mentre cerca di mettere sul tavolo «proposte fattibili e realistiche che possano essere accettate» sia dall’Ucraina che dalla Russia.

Usa: 6mila mercenari Wagner a Bakhmut

Sono circa 6mila i mercenari del gruppo Wagner che combattono a Bakhmut. Il dato è stato fornito al Congresso dal capo degli Stati maggiori riuniti americano, generale Mark Milley. «Stanno conducendo operazioni di combattimento in questo momento soprattutto a Bakhmut. Probabilmente si tratta di circa 6mila mercenari veri e propri e forse di altre 20 o 30mila reclute, molte delle quali provengono dalle carceri – ha dichiarato Milley alla commissione per le Forze armate della Camera, insieme al segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin – E stanno subendo un’enorme quantità di perdite nell’area di Bakhmut. Gli ucraini stanno infliggendo morte e distruzione a questi uomini».

Palazzo Chigi: va perseguita una pace giusta

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Zelensky ha manifestato apprezzamento per la prossima Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina prevista per il 26 aprile, un’occasione importante per rafforzare i rapporti tra le imprese italiane e l’Ucraina. Dopo la visita del presidente Meloni a Kiev del 21 febbraio scorso e l’intervento nel Parlamento italiano del 21 marzo scorso alla vigilia del Consiglio europeo, il presidente ucraino ha espresso gratitudine all’Italia, ha ricordato la forte motivazione dell’esercito ucraino e espresso fiducia nella capacità di respingere gli attacchi della Russia a difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina, anche grazie all’assistenza degli Stati occidentali, compresa l’Italia. Meloni e Zelensky hanno parlato della necessità di perseguire una «pace giusta». Lo riferisce in una nota Palazzo Chigi.

Zelensky: colloquio fruttuoso con Meloni

Conversazione telefonica tra Volodymyr Zelensky e Giorgia Meloni. Ne dà notizia su Twitter lo stesso presidente ucraino, parlando di «un colloquio fruttuoso» con la presidente del Consiglio. «Abbiamo parlato delle nostre iniziative bilaterali e internazionali. La via per la pace in Ucraina è il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e l’attuazione della nostra formula di pace – scrive Zelensky – Grazie amici italiani per il vostro sostegno. Continuiamo a lavorare!». Il colloquio avviene a poco più di un mese dalla visita a Kiev di Meloni e in vista della conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma il 26 aprile.

I had a productive call with @GiorgiaMeloni. We discussed our bilateral & international initiatives. The path to peace in is the complete withdrawal of Russian troops from territory & our Peace Formula implementation. Thank you friends for your support. Let’s keep it up!

— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 29, 2023

Kiev: a Bakhmut parziale successo russo ma teniamo la città

Le truppe russe continuano a prendere d’assalto Bakhmut con «parziale successo», ma gli ucraini mantengono la città. Lo ha riferito lo stato maggiore ucraino in un aggiornamento su Facebook. «In direzione di Bakhmut, il nemico continua il suo assalto alla città di Bakhmut, con parziale successo. Tuttavia, i nostri difensori mantengono coraggiosamente la città, respingono numerosi attacchi nemici», si legge nell’aggiornamento.

Biden: il mondo sta invertendo la tendenza, le democrazie si rafforzano

«Grazie all’impegno dei leader riuniti qui oggi stiamo vedendo dagli indicatori reali che invertiamo la tendenza». Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, nel suo intervento al Summit of Democracy. «Bisogna proteggere la democrazia – aggiunge – è un compito che non è mai finito».

Zelensky: da tempo la Russia è in guerra con le democrazie

«La Russia è in guerra con tutti voi (Paesi democratici, ndr) da tempo», ha denunciato il presidente ucraino Volodymir Zelensky nel suo intervento al vertice virtuale delle democrazie, precisando che tale sforzo aggressivo di Mosca è avvenuto con il tentativo di manipolare le elezioni, con la corruzione, il cybercrime, cercando di innescare crisi energetiche. «Le democrazie devono essere in grado di agire senza fare compromessi. Dobbiamo sbarazzarci dall’illusione che compromessi con il male possano are qualcosa all libertà», ha sottolineato Zelensky. «La democrazia ha bisogno di una vittoria, ora», ha affermato.

Ria Novosti: “Su Ponte Crimea droni-radar fallirono, fermato colonnello russo”

Il capo del dipartimento marittimo della Guardia russa Sergei Volkov è stato arrestato per aver organizzato l’acquisto di droni difettosi e a prezzi gonfiati che avrebbero dovuto garantire la sicurezza del ponte Kerch, in Crimea, dove in ottobre un camion bomba ha fatto crollare una campata dell’unica via di collegamento diretta tra la penisola e la regione russa di Krasnodar. Lo riporta Ria Novosti. Il colonnello Volkov, secondo l’accusa, aveva acconsentito nel 2020 alla fornitura di sistemi con caratteristiche «degradate». Era stato inoltre avvertito che i droni acquistati avevano una funzionalità che non consentiva di rilevare piccoli velivoli senza pilota. A inaugurare l’autostrada nel 2020 fu il presidente russo Vladimir Putin in persona.

Berlino approva fondi da 12 mld per aiuti militari a Kiev

La Germania aumenta gli aiuti militari all’Ucraina. La commissione Bilancio del Bundestag ha dato oggi il via libera alla spesa richiesta dal ministero della Difesa e dal ministero degli Esteri, come riporta Ntv. La decisione comporta una spesa di 3,2 miliardi di euro nel 2023 e autorizzazioni al credito per gli anni dal 2024 al 2032 per 8,8 miliardi di euro. Secondo una lettera del ministero delle Finanze al Comitato Bilancio, il denaro è destinato ad attrezzature militari all’Ucraina, oltre che per la sostituzione del materiale militare che la Bundeswehr ha consegnato a Kiev dalle sue scorte.

Media Kiev: “Esplosione in Crimea vicino a base militare”

Un’esplosione si è verificata nella regione di Simferopoli, in Crimea, nei pressi di una base militare. Lo riportano i media ucraini postando a corredo alcuni video diffusi sui social media.

Ue al lavoro sull’undicesimo pacchetto di sanzioni a Mosca

I rappresentanti permanenti presso l’Ue hanno discusso oggi le possibili misure da includere nell’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per aver scatenato il conflitto in Ucraina. Lo fanno sapere fonti diplomatiche. Al momento però «è presto» per dire su cosa punteranno i 27, al di là della lotta all’evasione delle sanzioni approvate sinora. Per quanto riguarda la revisione al price cap imposto al petrolio russo, così come deciso in origine (sarebbe dovuta avvenire entro marzo), le fonti sottolineano come «non si sia raggiunto ancora un accordo in sede di G7». Sulla Bielorussia poi vige ancora lo stallo tra chi vorrebbe inasprire sanzioni imposte e chi invece è favorevole ad eccezioni umanitarie ed alimentari.

Michel (Ue): “Fornire a Kiev 1 milione di munizioni entro un anno”

«Il presidente Zelensky ha partecipato» in videocollegamento o in presenza «a tutte le riunioni del Consiglio europeo dall’inizio della guerra» compresa «quella della scorsa settimana» dove «ha messo in chiaro una cosa: per difendersi l’Ucraina ha bisogno di più armi e più munizioni». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo sull’ultimo vertice dei leader Ue. «Abbiamo confermato la decisione sulle munizioni concordata al Consiglio Ue Esteri agendo con rapidità», ha ricordato Michel. «Il nostro obiettivo è fornire un milione di munizioni entro i prossimi 12 mesi», ha concluso.

Bbc: “Le spie russe avvertirono Putin di rinviare l’invasione, gli 007 hanno avuto più successo dei militari”

Le agenzie di spionaggio russe hanno ottenuto un maggior grado di successo in Ucraina rispetto ai suoi militari, che hanno subito numerose battute d’arresto. E il capo dell’intelligence estera russa, l’Svr, disse al presidente Vladimir Putin che avevano bisogno di più tempo per prepararsi, chiedendo di ritardare l’invasione, ma la sua richiesta fu respinta. E’ quanto sostiene un rapporto del Royal United Services Institute (Rusi), di 39 pagine, che ha lo scopo di mettere in guardia i governi occidentali sulla portata delle operazioni segrete russe per sovvertire un Paese nel suo mirino. Nel rapporto si afferma che le agenzie di spionaggio russe iniziarono a prepararsi per l’invasione dell’Ucraina già nel giugno 2021 e che il Servizio di sicurezza federale (Fsb) ha rapidamente controllato le popolazioni nelle aree occupate dell’Ucraina. «I servizi speciali russi – sostiene il rapporto pubblicato dalla Bbc – sono riusciti a reclutare una vasta rete di agenti in Ucraina prima dell’invasione e gran parte dell’apparato di supporto è rimasto attivo dopo l’invasione». Almeno 800 funzionari ucraini sono stati cooptati per lavorare per l’Fsb, alcuni volontariamente, altri costretti. Tuttavia, secondo il rapporto, anche le spie hanno avuto i loro fallimenti. La loro valutazione originaria prima dell’invasione, data al presidente Putin, era che le forze russe sarebbero state accolte a braccia aperte e che il governo di Kiev sarebbe crollato rapidamente. «Ciò, com’è evidente, si è rivelato catastroficamente sbagliato per Mosca», afferma il rapporto.

Media: I russi bombardano villaggio in regione Kharkiv, tre feriti

L’esercito russo ha attaccato il villaggio di Podily nella regione di Kharkiv. Tre anziani sono stati feriti da schegge. Lo ha detto il governatore locale, Oleg Sinegubov su Telegram. Lo riporta Ukrainska Pravda. «Si tratta di tre pensionati di 70, 69 e 68 anni. Le condizioni di una donna sono gravi», ha spiegato.

Zelensky: “Un Paese europeo ci ha dato antiaerea non funzionante”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che una nazione europea ha inviato in Ucraina un sistema di difesa aerea che non ha funzionato. «Hanno dovuto cambiarlo ancora e ancora», ha detto il presidente in un’intervista all’Ap pubblicata sul sito web, senza tuttavia fare il nome del Paese. Zelensky ha espresso gratitudine per le forniture militari occidentali, ma ha affermato che alcune delle armi promesse non erano ancora state consegnate. «Abbiamo avuto grandi decisioni sui Patriots, ma non li abbiamo per davvero», ha detto, riferendosi al sistema di difesa aerea di fabbricazione statunitense. Il presidente ha poi ribadito la sua richiesta di caccia, sottolineando che «non abbiamo ancora nulla per quanto riguarda gli aerei da guerra moderni».

Kiev: “Presto droni con raggio di azione di 3mila km”

Le forze armate ucraine avranno presto a disposizione dei droni con un raggio di azione di 3mila km. Lo ha scritto su Twitter il segretario del Consiglio di sicurezza di Kiev, Oleksiy Danilov, postando una foto dell’aereo del pilota tedesco Matthias Rust, che atterrò nella Piazza Rossa di Mosca nel 1987.

Kiev, controffensiva con i Leopard prima dell’estate

L’esercito ucraino potrebbe lanciare una controffensiva prima dell’estate, le forze armate di Kiev attaccheranno in diverse direzioni usando al fronte anche i Leopard tedeschi: lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov in una intervista a Err, dopo che nelle scorse settimane era circolata l’ipotesi di un contrattacco a ridosso della primavera. Vedrete i Leopard “in contrattacco per decisione del nostro Stato maggiore”, ha affermato, aggiungendo che “la controffensiva è già stata pianificata in più direzioni. Dipende qual è il momento migliore, da come decideranno i comandanti”. (ANSA). LOG

Capo Wagner, a Bakhmut danneggiate anche nostre forze

Il fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin ha sostenuto che la battaglia per la citta’ orientale di Bakhmut ha “praticamente distrutto” l’esercito ucraino, ma ha ammesso che anche le sue forze sono state “gravemente danneggiate”. Tuttavia, gli uomini del gruppo mercenario russo vinceranno nella “piu’ grande svolta in questa guerra e in tutta la storia moderna”, ha assicurato.

Grossi, cerco accordo Mosca-Kiev su Zaporizhzhia

L’Aiea sta lavorando a un piano per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi. “Sto cercando di preparare e proporre misure realistiche che siano approvate da tutte le parti”, ha detto, citato dalle agenzie russe, durante una visita all’impianto controllato da Mosca. “Dobbiamo evitare la catastrofe. Sono ottimista e credo che questo sia possibile”.

Putin: sanzioni possono avere conseguenze negative nel medio termine

Vladimir Putin ha ammesso che le sanzioni internazionali contro Mosca per la sua offensiva in Ucraina “possono” avere conseguenze “negative” nel “medio termine” sull’economia nazionale, dopo aver comunque elogiato nei mesi scorsi l’adattamento della Russia a questa nuova situazione. “Le sanzioni imposte all’economia russa nel medio termine possono davvero avere un impatto negativo su di essa”, ha avvertito il presidente russo durante un incontro con il governo trasmesso in televisione.

Prigozhin: “A Bakhmut ucraini distrutti, ma noi conciati male”

«La battaglia per Bakhmut ha già praticamente distrutto l’esercito ucraino ma, sfortunatamente, ha conciato male la Wagner». Lo ha detto il fondatore della compagnia militare privata russa, Yevgeny Prigozhin, citato dalla Ria Novosti

Nato: Svezia convoca ambasciatore russo su minaccia ritorsioni

La Svezia ha annunciato di voler convocare l’ambasciatore russo a Stoccolma dopo che questi ha minacciato che il Paese nordico e la Finlandia sarebbero diventati «bersagli legittimi» di ritorsioni da parte di Mosca, anche «militari», una volta entrati nella Nato. «Il ministero degli Esteri convochera’ l’ambasciatore russo per denunciare chiaramente questo trasparente tentativo di influenza», ha dichiarato il capo della diplomazia svedese Tobias Billstrom in una dichiarazione scritta.

Cremlino: “Guerra ibrida con Occidente sarà lunga”

Mosca crede che una «guerra ibrida contro la Russia condotta da Paesi ostili durerà a lungo». Lo ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. «In questo caso, abbiamo bisogno di determinazione, lealtà verso noi stessi, determinazione e unità intorno al presidente», ha detto Peskov, sostenendo che il Cremlino vede «un consolidamento senza precedenti della società russa intorno al presidente».

Capo Wagner difende padre condannato per disegni della figlia

Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha scritto una lettera al procuratore della regione di Tula definendo «ingiusta» la sentenza a 2 anni di carcere per Alexei Moskalyov, residente nella regione. L’uomo, padre single russo, è stato condannato con l’accusa di aver criticato la guerra in Ucraina dopo che la figlia tredicenne aveva fatto a scuola disegni contro il conflitto. Prigozhin invita a rivedere la sentenza «soprattutto in considerazione del fatto che la figlia sarà costretta a crescere in un orfanatrofio». «Dopo il suo arresto», si legge nella lettera pubblicata sul suo canale Telegram, «la ragazza, cresciuta senza madre, è stata inviata in una struttura di Yefremov». «Vi chiediamo di verificare la legalità di questo verdetto», conclude Prigozhin, «nonché di ammettere a questo processo gli avvocati dela Lega dei veterani dei conflitti e delle guerre locali in modo che possano partecipare a difesa dell’imputato».

Ucraina: Mosca, “No a confronto fra potenze nucleari”

Nonostante “il comportamento provocatorio dell’Occidente nel contesto della crisi ucraina”, la Russia e’ convinta che si debba evitare un confronto militare tra potenze nucleari. Lo ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev. “Il comportamento provocatorio dell’Occidente nel contesto della crisi ucraina puo’ portare a conseguenze catastrofiche. E’ in contrasto con l’essenza della dichiarazione congiunta fatta dai leader delle cinque potenze nucleari il 3 gennaio 2022, che ha riaffermato l’inammissibilita’ di una guerra nucleare”, ha dichiarato Patrushev durante una riunione dei segretari del Consiglio di Sicurezza degli Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a New Delhi. “Da parte sua, la Russia rimane impegnata in questa dichiarazione e, in linea con il suo contenuto, e’ convinta della necessita’ di prevenire qualsiasi confronto nucleare tra Stati che possiedono armi nucleari”, ha detto Patrushev.

Mosca, “Usa si gingillano con idea tribunale contro Russia, lasciamo che si divertano”

Il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha deriso oggi l’annuncio degli Usa che intendono sostenere l’idea di creare un tribunale speciale per perseguire la Russia per il «crimine di aggressione», un’idea promossa dalla Ue. «Si sono gingillati con questa tsatskaya per lungo tempo», ha affermato Ryabkov, usando una parola russa che significa ‘giocattolo’ o ‘ninnolo’. «Lasciamo che si divertano», ha aggiunto Ryabkov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

Ucraina: Mosca, “50 i Paesi in conflitto contro Russia”

Sono circa 50 i Paesi che fanno parte della coalizione di Ramstein a partecipare attivamente al conflitto armato sostenendo l’Ucraina contro la Russia. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Nikolai Patrushev. “I militari ucraini vengono addestrati attivamente sul territorio dei Paesi della NATO. Circa 50 membri della cosiddetta coalizione di Ramstein sono coinvolti nel conflitto armato al fianco del regime di Kiev”, ha dichiarato Patrushev durante una riunione dei segretari del Consiglio di Sicurezza dei Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.

Pentagono: “Per gli F-16 è ancora presto”

Il capo del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha affermato che attualmente l’Ucraina ha più bisogno di difesa aerea, armi a lungo raggio e veicoli corazzati, e gli F16 “in questa fase della guerra” non aiuterebbero gli ucraini. “Ora il bisogno principale degli ucraini è la difesa aerea. Questa è un’esigenza fondamentale sul campo di battaglia. Hanno anche bisogno di armi a lungo raggio e veicoli blindati”, ha affermato il capo del Pentagono

Mosca testa missile balistico intercontinentale Yars

Nell’esercitazione su larga scala delle Forze missilistiche strategiche, avviata in Russia, saranno coinvolte la formazione missilistica di Omsk e la formazione missilistica di Novosibirsk, dotate di missili balistici intercontinentali Yars. Lo fa sapere il ministero della Difesa russa, come riporta la Tass. L’RS-24 Yars – una modifica del missile Topol-M – è il sistema missilistico strategico russo, scrive Tass, armato con un missile balistico intercontinentale a propellente solido. È stato sviluppato dall’Istituto di Tecnologia Termica di Mosca sotto la guida del membro dell’Accademia delle Scienze russa Yury Solomonov.

Media russi, “drone ucraino contro gasdotto a Belgorod”

Un gasdotto nella città russa di Belgorod è stato attaccato questa settimana da un drone lanciato dal territorio ucraino: lo rende noto su Telegram il sito d’informazione russo Baza, come riporta RBC-Ucraina. Non ci sono state vittime.

Cina: “In contatto con tutte le parti, no indicazioni su Xi a Kiev”

«La Cina, sulla questione dell’Ucraina, è in comunicazione con tutte le parti, compresa l’Ucraina» stessa. Così la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, ha commentato in un briefing l’invito rivolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al suo omologo cinese Xi Jinping. «Per quanto riguarda la questione specifica, non ho informazioni che potrei fornire», ha aggiunto Mao Ning.

Gb, continua battaglia per Bakhmut ancora contesa

In Ucraina continuano, secondo l’intelligence della Difesa britannica, i combattimenti nella citta’ di Bakhmut nel Donbass, «anche se gli assalti russi sono a un livello ridotto rispetto alle ultime settimane». E’ quanto si legge nell’analisi quotidiana diffusa da Londra. «Uno dei risultati principali delle recenti operazioni ucraine è stato probabilmente quello di respingere i combattenti russi del Gruppo Wagner dalla rotta 0506», una «piccola strada di campagna diventata una linea di rifornimento fondamentale per i difensori ucraini. In precedenza Wagner si trovava a poche centinaia di metri dal percorso», spiegano gli analisti militari del Regno Unito. «Il 26 marzo – ricorda ancora l’analisi – i media russi hanno affermato che Wagner ha preso il pieno controllo del complesso industriale Azom a nord del centro di Bakhmut». «Tuttavia, l’area rimane probabilmente contesa, come lo è stata negli ultimi quindici giorni. Con Wagner che ha ora confermato il rilascio di almeno 5.000 combattenti prigionieri, la carenza di personale sta probabilmente ostacolando gli sforzi offensivi russi nel settore».

Kiev: sono quasi 20.000 i bambini deportati in Russia. Solo 327 sono stati rimpatriati in Ucraina

Sono 19.514 i bambini ucraini deportati illegalmente in Russia: è quanto emerge dall’ultimo aggiornamento pubblicato dal Ministero della reintegrazione ucraino sul sito statale ‘Children of War’: lo riportano i media nazionali. A questo dato vanno aggiunti i 4.390 bambini orfani, con un solo genitore o privi di cure parentali che secondo lo stesso ministero – come annunciato ieri – si trovano nei territori occupati o in Russia. Ad oggi, solo 327 bambini sono stati rimpatriati in Ucraina. I bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte delle forze russe sono almeno 465: è quanto emerge dai dati forniti dalle Procure per i minorenni. Il bilancio dei bambini feriti è salito ad almeno 943.

Peskov ammise: «Le cose diventeranno molto più difficili. Ci vorrà molto, molto tempo»

Il portavoce di Putin Dmitry Peskov,già durante il cenone di capodanno con la partecipazione di alti funzionari, disse che la guerra si sarebbe trascinata a lungo. Due fonti ne hanno parlato contemporaneamente a The Guardian. Peskov disse: «Le cose diventeranno molto più difficili. Ci vorrà molto, molto tempo».

Bakhmut, l’esperto russo Svitan: russi esausti, lì non ci saranno più offensive

I russi nell’area di Bakhmut sono esausti. Secondo l’esperto militare Roman Svitan, lì non ci saranno più offensive

Ad Avdiivka, il 10° reggimento carri armati russo ha perso la maggior parte dei suoi tank

Cercando di accerchiare Avdiivka, il 10° reggimento carri armati russo ha perso la maggior parte dei suoi carri armati

Zelensky: se la Russia vincesse a Bakhmut sarebbe pericoloso, Putin si rivenderebbe la vittoria con l’Occidente e la Cina

Zelensky afferma che se la Russia conquisterà Bakhmut, Putin «venderà questa vittoria all’Occidente», oltre che alla Cina e all’Iran. Zelenskyy ha anche invitato il leader della Cina a visitare l’Ucraina. La Cina è da tempo allineata con la Russia e ha assunto una posizione di neutralità nella guerra. Se Bakhmut cadesse in mano alle forze russe, Putin «venderebbe questa vittoria all’Occidente, alla sua società, alla Cina, all’Iran. Se sentirà un po’ di sangue – penserà che siamo deboli – spingerà, spingerà, spingerà». Il leader ucraino ha parlato con l’AP a bordo di un treno che lo trasportava attraverso l’Ucraina, in città vicine ad alcuni dei combattimenti più feroci e in altre dove le forze del suo Paese hanno respinto con successo l’invasione russa.

Zelensky: «Se gli Stati Uniti smettono di aiutarci, non vinceremo»

In un’intervista all’AP, pubblicata poco fa, Zelenskiy ha dichiarato che «gli Stati Uniti capiscono davvero che se smettono di aiutarci, non vinceremo». Secondo AP, Zelenskiy è ben consapevole che il successo del suo Paese è stato in gran parte dovuto alle ondate di sostegno militare internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e dall’Europa occidentale. Ma alcuni negli Stati Uniti – tra cui il repubblicano Donald Trump, ex presidente americano e attuale candidato per il 2024 – si sono chiesti se Washington debba continuare a fornire all’Ucraina miliardi di dollari in aiuti militari.

Biden, pericolose parole Putin su armi in Bielorussia

L’annuncio di Vladimir Putin di voler dispiegare armi nucleari «tattiche» in Bielorussia è «pericoloso». Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, lo ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca: «Queste sono parole pericolose ed è preoccupante», ha insistito. Nei giorni scorsi Putin aveva dichiarato che Mosca avrebbe schierato armi nucleari «tattiche» sul territorio dell’alleato Bielorussia, che si trova alle porte dell’Unione Europea. L’annuncio è arrivato più di un anno dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, che confina sia con la Russia che con la Bielorussia e il cui esercito è finora riuscito a contrastare l’avanzata delle forze di Mosca.

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