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Guerra Russia-Ucraina, Scholz: “Parlo con Putin, no alla Nato nel conflitto”. Londra: “Addestramento militare nelle scuole russe”

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha attaccato l’esponente di FdI, Guido Crosetto, che ha paventato il rischio di un terzo conflitto mondiale. La replica: «Mi ostino a pensare che sia giusto aiutare una nazione aggredita senza alcuna ragione». Intanto, mentre il governo italiano ha annunciato l’intenzione di varare nei prossimo giorni il sesto invio di armi, il presidente ucraino Zelensky ha rinnovato la richiesta «di missili a lungo raggio, soprattutto per eliminare la possibilità per l’occupante di posizionare i suoi lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le città ucraine».

La Corea del Nord smentisce invio di armi al gruppo Wagner: “Provocazione Usa”

La Corea del Nord smentisce di aver inviato armi alla Russia per la guerra in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti l’hanno accusato di aver inviato razzi e missili al gruppo Wagner, designato organizzazione criminale trasnazionale, anche per i rapporti che avrebbe con Pyongyang. Un alto funzionario nordcoreano, attraverso i media statali, ha respinto le accuse, avvertendo che gli Stati Uniti andranno incontro a un “risultato davvero indesiderabile” se continueranno a diffondere le “voci autoprodotte”. “Cercare di infangare l’immagine della (Corea del Nord) fabbricando una cosa inesistente è una grave provocazione che non può essere permessa e che non può che scatenare una reazione”, ha minacciato Kwon Jong-gun, direttore generale del dipartimento per gli affari statunitensi. Che poi ha qualificato le accuse come “il folle tentativo di giustificare la sua offerta di armi all’Ucraina”, in un riferimento all’invio di 31 carri armati Abrams annunciato da Joe Biden.

Anche Unicredit e Raiffeisen tra le società sanzionate da Kiev. Due filiali degli istituti di credito figurano nel decreto del governo ucraino

Ci sono anche due filiali di banche europee tra le 182 società sanzionate dal governo di Kiev per bloccare i collegamenti di Mosca e Minsk con l’Ucraina: nel decreto pubblicato sul sito della presidenza ucraina figurano infatti le società Unicredit Leasing e Raiffeisen Leasing. La controllata Unicredit è la 115ma della lunga lista di società oggetto delle sanzioni, mentre la filiale della Raiffeisen è la 162ma. Per entrambe le società il decreto prevede un totale di 18 misure, tra cui il “blocco dei beni”, la “cessazione delle operazioni di trading”, il divieto di “ritiro dei capitali dall’Ucraina”, la “cessazione di accordi commerciali, progetti comuni e programmi industriali in alcuni settori, in particolare nel campo della sicurezza e della difesa” e “l’annullamento o la sospensione di licenze e altri permessi”

L’Ucraina è il paese più infestato di mine al mondo

Dopo anni di sanguinosi conflitti, il paesaggio ucraino sfregiato è pieno di mine antiuomo, che rappresentano una minaccia per i civili che persisterà a lungo dopo la fine della guerra. Con oltre il 40% territorio del Paese cosparso, secondo una stima, si ritiene che l’Ucraina sia ora il Paese più infestato al mondo di questi ordigni, scrive Sky News.

Militari ucraini in Gran Bretagna per l’addestramento all’uso dei tank Challenger 2

Equipaggi di carri armati ucraini sono arrivati in Gran Bretagna per iniziare l’addestramento all’uso dei tank Challenger 2 che verranno forniti da Londra. Lo rende noto su Twitter il ministero britannico della Difesa. “Gli equipaggi dei carri armati ucraini sono arrivati nel Regno Unito per iniziare l’addestramento per la loro continua lotta contro la Russia. Il Regno Unito fornirà i carri armati Challenger 2 all’Ucraina insieme alle nazioni partner globali, dimostrando la forza del supporto all’Ucraina a livello internazionale”. Così su Twitter il ministero della Difesa britannico.

Papa: “Impegno per la pace ancora più forte”

”Saluto con grande affetto i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma. Siete venuti nella carovana della pace, vi ringrazio per questa iniziativa tanto preziosa quest’anno. Pensando alla martoriata Ucraina il nostro impegno e la nostra preghiera per la pace devono essere ancora più forti. Preghiamo per il popolo ucraino così martoriato”, ha detto Papa Francesco dopo l’Angelus a piazza San Pietro. Il Pontefice ha poi dato la parola ad una ragazza dell’Azione Cattolica di Roma (Acr). ”Gridiamo forte la nostra voglia di pace – ha detto la ragazza, leggendo un messaggio accanto a Papa Francesco – Quest’anno il nostro desiderio di pace è ancora più forte. La guerra in Ucraina ci sta rendendo molto tristi, sentiamo molto questa guerra perché è vicina a noi ma in realtà ci sono tante altre guerre lontane di cui non si parla.La speranza è che il nostro grido di pace raggiunga tutti”.

Kiev impone sanzioni contro 182 società russe e bielorusse

L’Ucraina ha imposto sanzioni contro 182 società russe e bielorusse, oltre a tre individui, nell’ultima di una serie di misure adottate dal presidente Volodymyr Zelensky per bloccare i collegamenti di Mosca e Minsk con il suo Paese. Lo riporta il Guardian. “I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa”, ha detto Zelenskiy in un videomessaggio. Secondo l’elenco delle sanzioni pubblicato dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino, le società sanzionate si occupano principalmente di trasporto merci, leasing di veicoli e produzione chimica. La lista include il produttore ed esportatore russo di fertilizzanti potassici Uralkali, il produttore statale bielorusso di potassio Belaruskali, le Ferrovie bielorusse, nonché le russe VTB-Leasing e Gazprombank Leasing, entrambe attive nel leasing di trasporti. L’Ucraina ha sanzionato centinaia di persone e aziende russe e bielorusse dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno.

Iran: Kiev, “notte esplosiva” è inesorabile logica della guerra

Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha commentato quella che ha definito una “notte esplosiva” in Iran, dove e’ stato sventato un attacco con droni su una fabbrica di munizioni nel Nord. “La logica della guerra e’ inesorabile e assassina. E impone un conto pesante agli autori e ai complici”, ha scritto Podolyak su Twitter riferendosi al sostegno di Teheran alla guerra russo contro l’Ucraina

Kiev, respinto attacco vicino Blahodatne nel Donetsk

Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver respinto un attacco vicino a Blahodatne, nella regione orientale di Donetsk, dopo che il gruppo mercenario russo Wagner ha affermato di aver conquistato il villaggio. Le forze di Kiev “hanno respinto gli attacchi vicino a Blahodatne” e ad altri 13 insediamenti nella regione di Donetsk, ha riferito lo stato maggiore ucraino. In precedenza, il gruppo militare privato russo aveva affermato che le sue unita’ avevano preso del villaggio: “Blahodatne e’ sotto il nostro controllo”, ha dichiarato il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin

Summit Ue-Ucraina a Kiev il 3 febbraio

La prossima sarà la settimana del summit Ue-Ucraina che si terrà a Kiev il 3 febbraio. Il giorno prima il collegio dei commissari europei si svolgerà una riunione con il governo ucraino.

Cremlino: “Scholz? Putin è stato e rimane aperto ai contatti”

Una nuova conversazione telefonica tra Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è ancora stata inserita nell’agenda del presidente russo, ma Putin è aperto alla comunicazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. Scholz ha dichiarato in un’intervista a Tagesspiegel che intende continuare ad avere colloqui telefonici con Putin, “perché è necessario parlarsi”. “Finora non ci sono conversazioni concordate in programma. Putin è stato e rimane aperto ai contatti”, ha detto Peskov in risposta a una domanda se tale conversazione sia già pianificata e se il presidente russo, in generale, abbia desiderio o intenzione di parlare con il cancelliere tedesco

Energia, Venier :”Siamo davanti a trasformazione epocale. Unire sostenibilità finanziaria e sicurezza del sistema-Paese”

Il governo, insieme ad Eni, accelera sulle forniture energetiche dal Sud del mondo: “È la strada giusta, ma è anche l’unica percorribile, perché tiene insieme le esigenze di breve termine, per garantire approvvigionamenti continui al Paese, e quelle di lungo periodo, a cominciare dalla carbon neutrality”. lo dice in un colloquio con La Stampa Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. “Siamo davanti a una trasformazione epocale e stiamo accelerando, ma dobbiamo tenere insieme la sostenibilità finanziaria con la sicurezza del sistema-Paese e la carbon neutrality – aggiunge -. In uno scenario all’interno del quale il gas prima arrivava da Nord e da Est, mentre da qui in avanti arriverà da Sud e da Ovest”. Il collegamento dall’Algeria “c’è già, ma ora dobbiamo potenziare il corridoio verso Nord. In particolare – spiega Venier – dobbiamo lavorare sulla nuova linea Adriatica nel tratto che dall’Abruzzo sale verso l’Emilia Romagna”. Prima della crisi ucraina, “utilizzavamo l’attuale pipeline, il GaMe, per il 70, magari 80% della capacità della linea. Adesso siamo arrivati al 100%. Non abbiamo quasi più margini di manovra, per questo stiamo accelerando”. Nei prossimi 18 mesi, Snam metterà in funzione impianti per 10 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto, circa il 15% del consumo nazionale. Un passaggio intermedio che precederà il potenziamento della linea Adriatica “per mettere in sicurezza il Paese, prima di tutto, ma in futuro anche per i Paesi circostanti”. Quando la rete Adriatica sarà completata, la capacità di trasporto aumenterà del 20% rispetto a quella attuale: “Il sistema sarebbe più liquido con una maggior disponibilità e minori prezzi. Ma soprattutto – sottolinea -, i prezzi potrebbero essere più bassi rispetto ai vicini, con un vantaggio competitivo per le nostre imprese”

Romeo (Lega): “No alla prospettiva di una guerra infinita”

Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato afferma di trovare “assurdo, oltre che infondato, alimentare voci di crisi sulla politica estera – spiega in un’intervista ad Avvenire -. Se prendo la parola è perché siamo parte di un governo solido, che non può e non deve avere timore di una discussione e di una riflessione più ampia” sulla nuova fase del conflitto in Ucraina. Per Romeo, “è giusto aiutare l’Ucraina, non possiamo lasciarla sola. Se non l’avessimo aiutata sin dall’inizio, la Russia avrebbe invaso l’Ucraina e forse si sarebbe spinta oltre. Noi come Lega abbiamo votato tutti i decreti”, ricorda. La pace “non si farà deponendo le armi o arrendendosi all’aggressore. Allo stesso tempo la Lega è stato l’unico partito che fin dai primi giorni del conflitto ha chiesto di percorrere altrettanto convintamente la via della diplomazia per fermare l’escalation a cui purtroppo oggi stiamo assistendo”. Teniamo “una posizione atlantica e in difesa dei valori dell’Occidente, ma penso che non si possa accettare la prospettiva di una guerra infinita”. Per Romeo, “si sta facendo poco per intraprendere la strada dei negoziati e per fermare questa guerra prima che sia troppo tardi”. Secondo il capogruppo della Lega al Senato, “il governo dovrebbe mantenere una posizione di atlantismo ponderato e non di atlantismo assoluto”. E la presidente Meloni, “essendo una donna, può esprimere una sensibilità unica nel percorrere vie di pace. Lei può essere un punto di riferimento per l’intera Unione Europea”. L’Italia da sola non può fare nulla” ma “può avere un ruolo di guida, anche chiedendo aiuto alla diplomazia vaticana si può fare in modo che altri Paesi capiscano quanto sia importante intensificare i percorsi di pace, chiamando in causa l’Onu”. Romeo si augura infine che “che ci sia un confronto in maggioranza su questi temi per aprire una riflessione”

Crosetto: “Speravo Russia alleata dell’Occidente, avevo torto”

“Non ho mai avuto alcun pregiudizio contro la Russia. Anzi. Ero anche stato critico su alcuni approcci Nato che reputavo ingiustificati. Speravo potesse diventare alleata dell’Occidente. Avevo torto io. Perché poi ha deciso di provare ad annettere un’altra nazione”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un tweet.

Mosca: Scholz? Putin rimane aperto ai contatti, ma al momento nulla di concordato

«Finora non ci sono in programma delle conversazioni concordate. Putin è stato e rimane aperto ai contatti». Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – scrive Ria Novosti -. dopo l’intervista alla stampa tedesca del cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha annunciato che continuerà a cercare di porre fine alla guerra in Ucraina attraverso negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin

Gb: “Mosca evoca l’Urss con l’addestramento militare nelle scuole”

Secondo l’intelligence britannica, citata dal ministero della Difesa di Londra, la decisione di Mosca di introdurre l’addestramento militare di base nel curriculum della scuola secondaria sottolinea l’atmosfera sempre più militarizzata della Russia in tempo di guerra, oltre ad essere una evocazione dell’Unione Sovietica: una formazione simile era obbligatoria nelle scuole fino al 1993. Il ministero dell’Istruzione russo ha fornito nelle ultime settimane maggiori dettagli sul corso – denominato ‘Nozioni di base sulla sicurezza della vita’ – che verrà introdotto nelle scuole e sarà obbligatorio dal primo settembre prossimo, si legge nel rapporto.

Kiev, nella notte attacco russo a Kostiantynivka: 3 vittime

Un attacco russo ha ucciso sabato tre persone in un quartiere residenziale della città ucraina orientale di Kostiantynivka, ha detto il governatore regionale. Altre quattordici persone sono rimaste ferite nell’attacco, che ha danneggiato anche quattro condomini e un albergo. Secondo il ministero della Difesa ucraino, la Russia ha effettuato attacchi contro Konstantynivka con lanciarazzi multipli.

Scholz: proseguirò i negoziati con Putin

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz continuerà a cercare di porre fine alla guerra in Ucraina attraverso negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin: lo ha detto lo stesso Scholz in un’intervista alla stampa tedesca. «Parlerò di nuovo con Putin al telefono, perché è necessario parlarci. Spetta a Putin ritirare le truppe dall’Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite umane», ha detto Scholz sottolineando che finché la Russia continuerà la guerra con l’attuale livello di aggressività la situazione non cambierà. Il Cancelliere ha poi ricordato che le passate conversazioni telefoniche con Putin «non sono state di tono scortese», sottolineando però che il leader russo ha ripetutamente chiarito di voler «annettere con la forza parti del suo Paese vicino«: il che è «inaccettabile» ha affermato il Cancelliere.

Decretate nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia

L’Ucraina ha imposto nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia: nella lista, 182 società e tre individui. «I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa», ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Come ha riferito il consiglio di Sicurezza e Difesa di Kiev, le società sanzionate si occupano principalmente di trasporto di merci, noleggio di veicoli e produzione di prodotti chimici.

Pyongyang nega di aver fornito armi a Mosca

La Nord Corea ha negato le accuse di Washington secondo cui Pyongyang ha fornito missili al gruppo russo Wagner. «Cercare di offuscare l’immagine della (Corea del Nord) fabbricando una cosa che non esiste è una grave provocazione che non può mai essere consentita e che non può che innescare la sua reazione», ha affermato Kwon Jong Gun, direttore generale del dipartimento degli Affari statunitensi. Si tratta di «uno sciocco tentativo di giustificare l’offerta di armi all’Ucraina», ha aggiunto facendo riferimento alla promessa del presidente americano Joe Biden di inviare a Kiev carri armati Abrams.

Zelensky: abbiamo bisogno dei missili a lungo raggio

L’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per fermare il «terrore russo». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. Lo riferisce il ‘Kiev Independent’, sottolineando che i missili Himars attualmente utilizzati da Kiev hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate dai russi. «L’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio per impedire ai russi di posizionare i lanciamissili lontano dalla linea del fronte e con essi distruggere le nostre città – ha sottolineato – ha sottolineato Zelensky – non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all’Ucraina per proteggersi dall’aggressione russa. Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e altre armi simili».

Ucraina: “respinti 16 attacchi russi in Donetsk e Luhansk”

Le forze ucraine hanno respinto 16 assalti russi negli oblast di Donetsk e Luhansk. Lo riferisce il ‘Kyiv Independent’ che cita lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, secondo cui l’esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi vicino a Dibrova e Bilohorivka nell’oblast di Luhansk e Yampolivka, Verkhnokamianske, Rozdolivka, Sil, Blahodatne, Paraskoviivka, Bakhmut, Ivanivske, Klishchiivka, Novomykhailivka, Vodiane, Marnka, Pobieda, Vuhledar nell’oblast di Donetsk. Le forze ucraine hanno anche colpito due punti di controllo russi, due aree di concentrazione della difesa aerea, sei basi temporanee delle truppe di Mosca, un deposito di munizioni e un sistema di guerra elettronica. Lo Stato maggiore ha anche riferito che ieri l’esercito russo ha lanciato un missile, 32 attacchi aerei e oltre 65 attacchi MLRS contro l’Ucraina.

Ucraina: sanzioni a 182 aziende russe e bielorusse

L’Ucraina ha imposto sanzioni a 182 aziende russe e bielorusse, e a tre persone, nell’ultimo di una serie di passi del presidente Volodymyr Zelenskiy per bloccare i collegamenti di Mosca e Minsk con il suo paese. «I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa», ha detto Zelenskiy in un discorso video. Le società sanzionate si occupano principalmente nel trasporto di merci, leasing di veicoli e produzione prodotti chimici, secondo l’elenco pubblicato dal Consiglio di sicurezza e difesa dell’Ucraina. La black list include il produttore russo di fertilizzanti al potassio Uralkali, il produttore statale bielorusso di potassio Belaruskali, le ferrovie bielorusse e russe, VTB-Leasing e Gazprombank Leasing che si occupano entrambi di trasporti leasing. Dall’inizio dell’invasione russa diUcraina nel febbraio dello scorso anno, Kiev ha sanzionato centinaia di aziende e individui russi e bielorussi.

“Pressioni su Pentagono per F-16 a Kiev”

Un gruppo di dirigenti militari sta premendo silenziosamente sul Pentagono perché approvi l’invio di caccia F-16 all’Ucraina per aiutarla a difendersi dagli attacchi russi con missili e droni. Lo scrive Politico, ricordando che Kiev ha già sollecitato questa fornitura e che per ora l’amministrazione Biden non la esclude.

Zelensky: “Tre morti nell’attacco russo nel Donbass”

«Oggi, alle 9:15, l’esercito russo ha effettuato un attacco missilistico sulla nostra città di Konstantinovka nella regione di Donetsk» nel Donbass. «Il nemico ha usato missili S-300 e ha colpito un quartiere residenziale. Al momento la lista delle vittima conta 17 persone: 14 feriti e 3 morti». Ad affermarlo, nel corso del suo discorso serale, è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky secondo quanto riferisce Ukrinform. «Sarebbe possibile fermare questo terrore russo se potessimo fornire ai nostri militare la forza missilistica appropriata in modo che i terroristi non abbiano un senso di impunità. L’Ucraina ha bisogno di missili a lungo raggio, in particolare». «Grazie a tutti nel mondo – conclude –: politici, personaggi pubblici, giornalisti e gente comune che insistono con noi sul fatto che non ci possono essere tabù nella fornitura di armi per proteggersi dal terrorismo russo».

Fondatore Wagner: “Le nostre unità hanno preso Blagodatnoye”

Il villaggio di Blagodatnoye nella regione del Donetsk, vicino a Soledar, è sotto il controllo dei russi, in particolare della milizia Wagner. Lo ha annunciato stasera il fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin. «Nostre unità hanno preso Blagodatnoye. Blagodatnoye è sotto il nostro controllo», ha detto Prigozhin, citato dalla Tass. Il commento, comparso sul suo canale Telegram, è accompagnato da una registrazione audio delle parole del comandante dell’unità d’assalto, che, secondo Prigozhin, si trova alla periferia meridionale di Blagodatnoye.

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