guerra-russia-ucraina,-missili-colpiscono-un-condominio-a-kramatorsk,-2-morti-zelensky:-“puniremo-i-responsabili”.-kiev:-“mosca-prepara-maxi-escalation-per-il-24-febbraio”

Guerra Russia-Ucraina, missili colpiscono un condominio a Kramatorsk, 2 morti. Zelensky: “Puniremo i responsabili”. Kiev: “Mosca prepara maxi escalation per il 24 febbraio”

Il passato che ritorna sembra essere diventata la filosofia di vita nella Russia di Putin. Voltandosi indietro di qualche decennio, tornano nelle scuole russe l’insegnamento e l’addestramento militare. L’anticipazione viene dal ministero della Difesa britannico che ha intercettato le nuove direttive di Mosca denominate «Nozioni di base sulla sicurezza della vita». Questo il titolo del nuovo programma di studi che sarà introdotto e reso obbligatorio a partire dal prossimo primo settembre nelle scuole della Federazione e dove verranno insegnate tecniche di addestramento alle armi, per imparare a maneggiare non solo mitragliatrici della serie AK ma anche bombe a mano.

Intanto, le forze ucraine hanno respinto gli attacchi russi su una strada vicino alla città orientale di Bakhmut, impedendo a Mosca di ottenere il controllo di un’importante linea di rifornimento ucraina. E il presidente russo Vladimir Putin ha accolto il progetto per la creazione di centri di addestramento militare congiunti con la Bielorussia.

Ieri anche il presidente Mattarella è intervenuto sugli aiuti a Kiev. «Il sostegno politico, economico e militare all’Ucraina e le sanzioni alla Russia sono funzionali a far cessare la guerra, non ad alimentarla», ha detto il Capo dello Stato ricevendo al Quirinale Katalin Novák, presidente di Ungheria, in visita ufficiale in Italia.

Punti chiave

Zelensky: puniremo i responsabili del raid a Kramatorsk

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato che tutti i responsabili del bombardamento di Kramatorsk, a seguito del quale sono morte almeno due persone, saranno trovati e puniti. «Edificio residenziale, attacco missilistico. Persone pacifiche sono morte e sono sotto le macerie. Questa è la realtà quotidiana della vita nel nostro paese. Un paese al confine con il male assoluto. E cosa dobbiamo sconfiggere per ridurre a zero la probabilità del ripetersi di tali tragedie», ha scritto il presidente, citato da Ukrinform. «Sincere condoglianze ai parenti e agli amici delle vittime. E troveremo e puniremo sicuramente tutti i colpevoli. Non meritano la grazia» ha sottolineato Zelensky.

La Spagna invierà 20 blindati M113 all’Ucraina

La Spagna invierà 20 veicoli corazzati per trasporto truppe M113 in Ucraina. I mezzi partiranno già il 6 febbraio, ha detto il governo spagnolo. Il ministro della Difesa spagnolo, Margarita Robles, ha annunciato che «la Spagna fornirà all’Ucraina circa 20 veicoli corazzati M-113, noti come Transporte Oruga Acorazados, come parte degli aiuti militari per contrastare l’offensiva russa». Lo scrive Unian. Questa fornitura si va ad aggiungere ai 6 carri armati Leopard promessi da Madrid.

Kiev: raid russo colpisce condominio a Kramatorsk, 2 morti

Le truppe russe hanno bombardato in serata Kramatorsk nel Donetsk , in particolare hanno colpito un edificio residenziale, dove ci sarebbero due morti e sette feriti. Lo riferisce Ukirinform, citando il capo dell’amministratore regionale, Pavlo Kyrylenko. Il consiglio comunale della cittadina in un messaggio su Telegram ha aggiunto che un razzo ha colpito anche il cimitero.

Corruzione, Zelensky licenzia i capi delle dogane

Testo

«Oggi è stato un giorno importante per il nostro stato, sono stati affrontati coloro che anche in questo momento hanno cercato di indebolire l’Ucraina. Non permetteremo a nessuno di indebolire il nostro stato». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, citato da Ukrinform. «Grazie al governo dell’Ucraina per la pronta risposta del personale. In particolare, oggi sono stati licenziati i capi delle dogane. Sono state condotte decine di perquisizioni e altre azioni in varie regioni e contro varie persone nell’ambito di procedimenti penali aperti. Non voglio dare valutazioni politiche che possano essere utilizzate da queste persone nell’interesse della loro difesa. Ma vedo dalla reazione nella società che le persone sostengono le azioni delle forze dell’ordine. Quindi, il movimento verso la giustizia si fa sentire. E la giustizia sarà assicurata»

Trump: posso far finire la guerra in 24 ore

L’ex presidente Usa, Donald Trump, sostiene di essere in grado di mettere fine alla guerra in Ucraina in 24 ore. «Se fossi io il presidente», ha dichiarato in due messaggi video ottenuti dal Daily Mail, «la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta, mai in milioni di anni». «Ma anche ora», ha aggiunto, «se io fossi il presidente sarei in grado di negoziare la fine di questa orribile guerra nel giro di 24 ore».

Lituania-Estonia: rafforzare le sanzioni a Russia e Bielorussia

Al momento attuale, «risulta necessario rafforzare e garantire l’applicazione delle sanzioni alla Russia e alla Bielorussia quale atto di accusa per le responsabilità della guerra in Ucraina». Lo hanno affermato, al termine di un incontro bilaterale avvenuto oggi a Tallinn, il vice ministro degli Esteri lituano, Jovita Neliupšienė, e il vice segretario di Stato per gli Affari esteri estone, Kyllike Sillaste-Elling. Durante l’incontro, i due politici hanno discusso di cooperazione per il supporto all’Ucraina, della ricostruzione del Paese e del processo di integrazione dell’Ucraina nelle strutture dell’Unione Europea.

Erdogan, rischioso dare carri armati, non è soluzione

La fornitura di carri armati all’Ucraina non contribuisce alla risoluzione del conflitto e, al contrario, è rischiosa: lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti. «Non posso dire che l’invio di carri armati sia un elemento per la risoluzione del conflitto. E’ invece un affare rischioso, vantaggioso per i baroni delle armi», ha detto Erdogan in un’intervista a TRT

Russi preparano offensiva per anniversario del 24 febbraio. Il ministro della Difesa di Kiev: non sottovalutiamo il nemico

Per il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, i russi «tenteranno un’offensiva attorno al 24 febbraio», giorno in cui cade il primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Intervistato dall’emittente francese BFM-TV, Reznikov ha aggiunto: «non sottovalutiamo il nostro nemico», i russi «hanno già mobilitato 500.000 soldati. Ufficialmente ne hanno annunciati 300.000 ma quando vediamo le truppe ai confini, secondo le nostre valutazioni sono molti di più».

Kiev, attacco russo su Chernihiv, 3 morti e un ferito

L’esercito russo ha bombardato il villaggio di Yeline, nella regione ucraina di Chernihiv. «A seguito di una mina (120 mm) che ha colpito una casa privata, tre residenti locali sono stati uccisi. Uno è rimasto ferito ed è stato portato in una struttura medica». Lo afferma il comando operativo Nord, come riporta Unian.

Sanzioni Usa a 22 russi, tra loro anche il trafficante di armi Igor Zimenkov e il figlio

Nuove sanzioni Usa contro la macchina da guerra russa che ha scatenato il conflitto in Ucraina. Il Tesoro americano ha messo nella blacklist 22 persone accusate di appartenere ad un network a sostegno del settore della difesa russa, compreso il trafficante di armi Igor Zimenkov. Dalle loro basi in Russia e a Cipro, Zimenkov e suo figlio Jonatan rappresentano all’estero gli interessi delle organizzazioni della difesa di Mosca Rostec e Rosoboronexport, entrambe sotto sanzioni occidentali. I due uomini, secondo Washington, si appoggiano ad una rete di societa’ a Cipro, Singapore, Bielorussia, Bulgaria, Lettonia, Uzbekistan e Israele. Tra le accuse anche quelle di aver venduto armi ad un governo africano e degli elicotteri ad un paesi sudamericano, non identificato, nonché di aver acquistato equipaggiamenti ottici e a infrarossi per una società della difesa russa colpita dalle sanzioni.

Ministro della difesa a Parigi: firmata intesa per radar mg200

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha annunciato la firma di un memorandum con il suo omologo francese, Sebastien Lecornu, ed il gruppo Thales per la fornitura di radar Mg-200 a Kiev. «Questi equipaggiamenti ci aiuteranno a individuare droni e missili nemici, compresi quelli balistici. I nostri cieli saranno protetti dagli attacchi mortali della Russia», ha dichiarato Reznikov su Twitter.

Gran Bretagna: invio jet a Kiev “per ora” non è giusto approccio

L’invio di aerei da combattimento britannici in Ucraina non è un approccio corretto “per ora”. Lo ha detto il segretario alla Difesa britannico, Ben Wallace, come riporta il Guardian. «Per ora, non penso che sia l’approccio giusto… Ciò che si muoverà in questo conflitto quest’anno sarà la capacità degli ucraini di schierare blindati occidentali contro la Russia», ha spiegato Wallace.

Ucraina: mostra pacifista a San Pietroburgo, confiscate le opere

Una mostra a San Pietroburgo di dipinti pacifisti, realizzati dall’artista e veterana dei diritti umani Elena Osipova, e’ stata chiusa dalla polizia che ha anche confiscato tutte le opere. Lo riporta il sito Meduza. L’esposizione, organizzata nei locali del partito di opposizione Yabloko, era stata inaugurata solo ieri: si trattava di 19 manifesti contro la guerra realizzati da Osipova, 77 anni e attiva partecipante a proteste anti-governative, conosciuta anche come ‘la coscienza di San Pietroburgo’. Oggi, gli agenti hanno isolato i locali del partito spiegando di aver ricevuto un avvertimento sulla presenza di esplosivi e poi hanno sequestrato i manifesti. Al momento non sembra sia stato aperto un caso per un accusa specifica, ma le autorita’ sostengono di dover “analizzare i dipinti”. I membri del partito Yabloko hanno annunciato che intendono fare ricorso con la confisca delle opere. Pittrice ed ex insegnante d’arte, sopravvissuta all’assedio di Leningrado, Osipova partecipa alle manifestazioni a San Pietroburgo da 20 anni esibendo gli ormai celebri poster disegnati da lei. Era stata arrestata a marzo per aver manifestato contro l’invasione dell’Ucraina.

Ucraina: Kiev, attacco russo su Chernihiv, 3 morti e un ferito

L’esercito russo ha bombardato il villaggio di Yeline, nella regione ucraina di Chernihiv. «A seguito di una mina (120 mm) che ha colpito una casa privata, tre residenti locali sono stati uccisi. Uno è rimasto ferito ed è stato portato in una struttura medica». Lo afferma il comando operativo Nord, come riporta Unian

Ucraina, ministro della Difesa vede Macron: incontro “produttivo”

Il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, ha avuto una conversazione «franca e produttiva» con il presidente francese, Emmanuel Macron, in merito alle «urgenti esigenze operative di autodifesa» dell’Ucraina «dall’aggressore russo», come riferito su Twitter dallo stesso Reznikov che è in visita a Parigi. «La Francia sta dalla parte dell’Ucraina», ha scritto Reznikov su Twitter, ringraziando Macron e il Paese per la sua «leadership e il suo sostegno incrollabile».

I soldati di Kiev alla CNN: combattere contro Wagner è come un film di zombie

E’ come «un film di zombie». Così due soldati ucraini hanno raccontato alla Cnn i combattimenti contro una massa incessante di mercenari della Wagner. «Si arrampicano sui corpi dei loro compagni, sembra molto, molto probabile che abbiano preso delle droghe prima dell’attacco», raccontano. Un giorno «abbiamo combattuto dieci ore di seguito, non erano ondate, era senza interruzioni. Era come se non smettessero di arrivare», riferisce Andryi, uno dei due soldati, raccontando che dovevano cambiare in continuazione i fucili Ak-47, perché diventavano roventi. «Noi eravamo 20 e loro almeno 200», continua. I mercenari «formano dei gruppi, diciamo dieci uomini, avanzano di dieci metri e poi iniziano a scavare (una trincea) per mantenere la posizione», poi arriva un altro gruppo. «E’ così che, passo dopo passo, cercano di avanzare, perdendo nel frattempo moltissimi uomini», racconta ancora Andryi in quello che la Cnn descrive come «una esperienza surreale e spaventosa». «Il soldato alla mitragliatrice stava diventando matto» perché era sicuro di aver colpito gli avversari, ma quelli non cadevano. Solo dopo un po’, quando cominciavano a sanguinare, venivano giù, ha aggiunto.

Cavusoglu, la guerra finirà con un negoziato

«Crediamo che la guerra finirà grazie a dei negoziati». Lo ha detto oggi dalla capitale dell’Estonia Tallin, dove si trova in visita, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che ha rilanciato il ruolo di mediatore della Turchia pur sostenendo l’Ucraina nel conflitto. «Condanniamo questa guerra ovviamente e continuiamo a sostenere l’Ucraina. La Turchia sta moltiplicando gli sforzi. Crediamo che sia giusto soprattutto per l’Ucraina, la cui posizione è diversa perché è stata invasa. I nostri sforzi continuano», ha detto Cavusoglu.

Il governatore di Luhansk: i Russi allontanano i civili in vista dell’offensiva

Le forze russe stanno portando via i civili dalla linea del fronte nella regione di Luhansk in vista di una prossima offensiva. Lo afferma il governatore ucraino di questo oblast, Serhiy Haidai, aggiungendo che l’obiettivo è impedire ai residenti di fornire a Kiev informazioni sui movimenti delle truppe. «C’è un attivo trasferimento» di truppe russe nella regione, «stanno preparandosi per qualcosa sul fronte orientale a febbraio», ha detto ancora Haidai, citato da Sky News Uk.

Mosca avverte Israele: non fornite armi a Kiev

Mosca ha avvertito Israele a non inviare armi all’Ucraina dopo che il premier Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cnn ha riferito di stare valutando le richieste di Kiev e di essere pronto a mediare nel conflitto. «Tutti i Paesi che forniscono armi (all’Ucraina) dovrebbero sapere che considereremo queste armi legittimi obiettivi per le forze armate russe», ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.

Che cosa sono le Glsbd: hanno una gittata di 150 chilometri e costano 40mila dollari l’una

L’Ucraina riceverà dagli Usa le bombe Glsbd (Ground Launched Small Diameter Bomb), con una gittata di 150 chilometri. La decisione del presidente Usa Joe Biden è stata annunciata subito dopo il “no” all’invio dei jet F-16, deciso per non inasprire la tensione con Mosca. Sono armi prodotte da Boeing e Saab Group, modificando la GBU-39 Small Diameter Bomb (SDB) di Boeing con l’aggiunta di un motore a razzo. L’arma viene lanciata da sistemi missilistici terrestri, compreso l’Himars recentemente fornito all’Ucraina. Il vantaggio è quello di spostare rapidamente il lanciatore, che resta quindi difficile da colpire per il nemico, e allungare la gittata, costringendo i russi ad allontanare le retrovie (riserve, logistica e così via) dal fronte e ad allungare di conseguenza le linee di rifornimento, esponendole al fuoco ucraino. A differenza delle tradizionali armi di artiglieria, il Glsdb offre una copertura a 360 gradi per angoli di attacco alti e bassi, volando intorno al terreno per colpire bersagli sul retro delle montagne o tornando indietro verso un bersaglio dietro il veicolo di lancio. Il Glsdb ha una portata di 93 miglia (150 chilometri) o può colpire bersagli a 43 miglia (70 chilometri) dietro il veicolo di lancio. La consegna potrebbe essere rapida, attingendo alle riserve avanzate dalla guerra in Afghanistan. Ogni singola bomba-razzo costa 40.000 dollari.

Consigliere di Zelensky: trattative in atto per missili e caccia

«Ci sono già trattative per la fornitura di missili a più lungo raggio e aerei d’attacco». É quanto afferma il consigliere del capo dell’ufficio di presidenza ucraino Michailo Podolyak in un tweet. «Ogni fase della guerra richiede determinate armi», si legge nel tweet, «l’accumulo delle riserve della Russia nei territori occupati richiede misure specifiche dall’Ucraina e dai suoi partner. Esiste già una coalizione di carri armati (logistica, addestramento, rifornimenti)».

Usa pronti a invio Glsdb, missili con raggio da 150 km

I missili a più lungo raggio che gli Usa si preparano ad inviare a Kiev in un nuovo pacchetto di aiuti militari da 2 miliardi di dollari sono i Ground Launched Small Diameter Bombs (GLSDB), razzi a guida Gps prodotti da Boeing e Saab che possono colpire obiettivi a più di 150 km di distanza, ossia quasi il doppio rispetto alla portata di 80 km dei razzi lanciati dai sistemi HIMARS già forniti da Washington a Kiev la scorsa estate. Questo potrebbe significare che ogni centimetro dei territori ucraini occupati dai russi, a parte la Crimea, potrebbero essere presto nel raggio delle forze di Kiev, costringendo Mosca a spostare alcuni depositi di munizioni e carburante in Russia.

Kiev: Mosca prepara maxi escalation per il 24 febbraio

La Russia si sta preparando per una «massima escalation» della guerra, che probabilmente avverrà «nelle prossime due a tre settimane» con una offensiva simultanea su tre fronti: al nord, al sud e a est dell’Ucraina. Un attacco da far coincidere con il 24 febbraio, ovvero a un anno esatto dall’inizio delle ostilità. Lo ha detto Oleksy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, in una intervista a Sky News. «Non escludiamo alcun scenario», ha aggiunto Danilov avvertendo che le battaglie più sanguinose «devono ancora arrivare» e saranno nei prossimi mesi, in quello che sarà un momento «determinante» della guerra.

Zelensky: aumentare le sanzioni contro Mosca

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato la necessita’ di aumentare le sanzioni contro la Russia affermando che «lo Stato terrorista deve sentire il prezzo del terrore». «Ho sottolineato la necessità di aumentare le sanzioni contro la Russia e il nostro team ha evidenziato che lo Stato terrorista deve sentire il prezzo del terrore e che la sua capacità di continuare l’aggressione dovrebbe essere limitata», ha detto Zelensky in una conferenza stampa dopo l’incontro a Kiev con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen. Zelensky ha continuato a fare pressioni sulle imprese austriache affinché “intensifichino” la loro cooperazione con l’Ucraina e aiutino a ricostruire e modernizzare i sistemi energetici del paese, esortando le imprese a lasciare la Russia e stabilirsi in Ucraina.

Ue addestrerà altri 15mila soldati di Kiev, 30mila in tutto

L’Ue fornirà addestramento militare ad altri 15mila soldati ucraini, oltre ai 15mila già annunciati nello scorso novembre. Lo ha spiegato un alto funzionario Ue, in vista del summit Ue-Ucraina che si terrà dopodomani a Kiev. L’obiettivo di addestrare 15mila soldati ucraini comunicato un paio di mesi fa, ha detto, verrà raggiunto probabilmente “prima della fine del secondo trimestre” di quest’anno. Pertanto verrà annunciato “un nuovo obiettivo aggiuntivo di ulteriori 15mila soldati addestrati da vari Paesi europei nell’ambito della missione” EuMam Ukraine. Il numero di soldati ucraini addestrati nell’ambito della missione salirà così a “30mila”. Il raddoppio dell’obiettivo dovrebbe essere annunciato ufficialmente nel corso del summit Ue-Ucraina dopodomani

Cremlino, missili lungo raggio Usa aggraveranno escalation

Le nuove forniture americane all’Ucraina, compresi eventuali missili a lungo raggio, “non cambieranno gli eventi” sul terreno ma contribuiranno solo ad aggravare l’escalation Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.

Germania, vice cancelliere Habeck contrario a invio di caccia a Kiev: “Rischio guerra aperta”

Il vice cancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, si è detto contrario all’ipotesi che il suo Paese consegni aerei da combattimento all’Ucraina, sostenendo che una tale mossa sarebbe «probabilmente» un passo troppo avanti per gli alleati occidentali che soppesano il sostegno a Kiev per timore di essere trascinati in una guerra aperta. Lo riporta il Guardian. Habeck e’ stato uno dei primi esponenti del governo tedesco a voler sostenere l’Ucraina inviando i carri armati Leopard 2, fabbricati in Germania, e ha difeso questa decisione in un talk show ieri sera. Tuttavia, ha osservato il ministro, «c’è una differenza tra i carri armati e i caccia»

Corruzione, arrestato funzionario regionale a Odessa

Un funzionario dell’amministrazione regionale di Odessa è stato arrestato per corruzione. Secondo il media locale Dumskaya, che cita fonti dell’ufficio del procuratore, il funzionario è un dipendente del dipartimento per la politica agraria, l’alimentazione e le relazioni con la terra dell’amministrazione di Odessa: “Il funzionario è stato ammanettato da agenti dell’intelligence. Le azioni investigative sono attualmente”, scrive la testata. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato che la sua amministrazione si sta preparando a introdurre cambiamenti in vista dei colloqui tra Kiev e l’Unione Europea previsti per venerdì.

Inaugurato un monumento a Stalin a Volgograd

Un monumento a Stalin è stato inaugurato a Volgograd, la ex Stalingrado, presso il museo che ricorda la famosa battaglia della Seconda guerra mondiale. A Stalin è stato dedicato un busto, affiancato da altri due dedicati a Georghy Zhukov e Alexander Vasilevsky, generali delle truppe sovietiche durante la guerra ai nazisti. Lo riferisce Novaya Gazeta Europe

Corruzione, azzerata dirigenza dell’agenzia delle dogane in Ucraina

Le autorità ucraine hanno licenziato «l’intera dirigenza dell’agenzia delle dogane» del paese e hanno effettuato «perquisizioni nel servizio fiscale statale», anche in vista dei colloqui sulle riforme tra Kiev e l’Unione Europea di venerdì. La responsabile ad interim del servizio fiscale di Kiev, Oksana Datiy, è sospettata di operazioni illegali per un valore di oltre 15 miliardi di grivnie (oltre 375 milioni di euro). E’ quanto emerge da dichiarazioni del leader della maggioranza parlamentare, David Arakhamia, e notizie dei media nazionali.

Mosca: la continuazione del trattato New Start è «molto importante»

La continuazione del trattato New Start è «molto importante», ha detto Dmitry Peskov descrivendolo come l’unico che rimane «almeno ipoteticamente fattibile». Parlando con i giornalisti, il portavoce del Cremlino ha affermato che è necessario mantenere almeno qualche «accenno» di dialogo con Washington, «a prescindere da quanto sia triste la situazione attuale».

La Lituania: i paesi Ue caccino gli ambasciatori russi

Il ministro degli Esteri della Lituania Gabrielius Landsbergis sollecita i Paesi dell’Unione europea a espellere gli ambasciatori russi dato che, ha precisato, nella maggioranza dei casi le missioni russe «non sono istituzioni diplomatiche, ma di propaganda e nascondono crimini di guerra e promuovono un programma di genocidio». La Lituania ha espulso l’ambasciatore russo nella primavera dello scorso anno, in risposta alle atrocità commesse dai militari russi a Bucha. Il mese scorso, hanno fatto lo stesso l’Estonia e la Lettonia.

Ucraina, Netanyahu “disposto a mediare se me lo chiedono”. E considera aiuto a Kyiv

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di considerare la possibilitaà di fornire aiuti militari all’Ucraina e di essere disposto a fare da mediatore, in seguito alle richieste degli Stati Uniti di un coinvolgimento più attivo. Netanyahu non ha preso impegni precisi nei confronti dell’Ucraina e Israele mantiene una contatto con la Russia, che controlla i cieli della vicina Siria. In un’intervista alla CNN è stato chiesto a Netanyahu se il suo Paese potrebbe fornire assistenza all’Ucraina, per esempio con Iron Dome, la tecnologia sostenuta dagli Stati Uniti che difende Israele dagli attacchi aerei. «Lo sto certamente valutando», ha risposto il premier israeliano, che ha confermato il trasferimento di una scorta di artiglieria degli Stati Uniti, che si trovava in Israele, e ha definito le operazioni dello Stato ebraico contro l’Iran come parte di uno sforzo simile. «Gli Stati Uniti hanno appena preso un’enorme quantità di munizioni di Israele e l’hanno passata all’Ucraina – ha detto -. Israele, francamente, agisce anche in modi che non elencherò in questa sede contro le produzioni di armi dell’Iran che vengono utilizzate contro l’Ucraina». Netanyahu ha anche detto che gli è stato chiesto di mediare in via non ufficiale dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a febbraio, ma non ha proseguito perché all’epoca era all’opposizione. E ha aggiunto di essere disposto a mediare se le parti e gli Stati Uniti glielo chiedessero. «Sono stato abbastanza a lungo in giro per sapere che deve esserci il momento giusto e le circostanze giuste. Se si presenteranno, le prenderò certamente in considerazione», ha dichiarato.

Il Cremlino: i missili a lungo raggio Usa aggraveranno escalation

Le nuove forniture americane all’Ucraina, compresi eventuali missili a lungo raggio, «non cambieranno gli eventi» sul terreno ma contribuiranno solo ad aggravare l’escalation Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti. La Russia continuerà la sua offensiva a tutti i costi, ha detto Peskov. I rifornimenti di missili con una gittata di 150 chilometri porterebbero «a un inasprimento delle tensioni, a un aumento del livello di escalation. Lo vediamo, questo comporterebbe per noi ulteriori sforzi, ma non cambierà il corso degli eventi, lo speciale le operazioni militari continueranno», ha detto il portavoce del presidente russo

Zelensky: pianifichiamo riforme per una rapida adesione all’Ue

Il governo ucraino sta pianificando una serie di riforme per assicurare negoziati rapidi in vista di un’adesione all’Unione europea. Lo ha assicurato il presidente, Volodymyr Zelensky, in vista dei colloqui in programma venerdi’ con i funzionari Ue. «Ciò che è molto importante è che stiamo preparando nuove riforme in Ucraina», ha affermato. «Si tratta di riforme che sotto molti aspetti cambieranno le realtà sociali, legali e politiche rendendole più umane, più trasparenti e più efficaci»

Madrid invierà da 4 a 6 carri armati Leopard

La Spagna intende fornire all’Ucraina da quattro a sei Leopard 2A4: lo scrive oggi il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonti governative. Il numero finale dei carri armati di fabbricazione tedesca che Madrid invierà a Kiev dipenderà dallo stato dei 53 tank stoccati da un decennio presso il 41mo Raggruppamento di Supporto Logistico di Saragozza, sottolinea la testata. Sabato scorso la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, aveva assicurato che i carri armati Leopard che la Spagna invierà all’Ucraina arriveranno nel Paese “verso primavera”. Robles non aveva indicato quanti saranno inviati, ma aveva spiegato che i tank si trovano nella base di Saragozza e sono attualmente in disuso, quindi verranno revisionati e riparati in collaborazione con l’industria militare prima di essere consegnati.

Altro pacchetto di aiuti Usa all’Ucraina da oltre 2 mld

Gli Stati Uniti stanno preparando più di 2 miliardi di dollari di aiuti militari per l’Ucraina che dovrebbero includere per la prima volta razzi a lungo raggio, oltre ad altre munizioni e armi: lo riportano alcuni media citando la Reuters. Gli aiuti militari, secondo due dirigenti americani, dovrebbero essere annunciati già questa settimana. Si prevede inoltre che includano attrezzature di supporto per i sistemi di difesa aerea Patriot, munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin

Nyt: la Russia bypassa la stretta occidentale grazie a Paesi amici

L’economia russa sopravvive alle sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina grazie anche ad una serie di Paesi vicini e alleati che la riforniscono di tutto, dai generi alimentari agli smartphone, dalle lavatrici ai semiconduttori. E’ quanto emerge da una indagine del New York Times, che punta il dito contro ex repubbliche sovietiche come Bielorussia, Kazakhstan e Kirghizistan ma anche contro Paesi come la Cina e la Turchia. I dati indicano l’esplosione dell’export di varie merci da questi Paesi alla Russia, tanto che secondo alcuni analisti l’import di Mosca potrebbe essere tornato ai livelli pre guerra. Lunedì il Fondo monetario internazionale ha dichiarato di aspettarsi che l’economia russa cresca dello 0,3% quest’anno, un netto miglioramento rispetto alla precedente stima di una contrazione del 2,3%. Il Fmi ha anche affermato di aspettarsi che il volume delle esportazioni di greggio russo rimanga relativamente forte nonostante il price cap e che il commercio russo continui a essere reindirizzato verso paesi che non hanno imposto sanzioni. Questo spiegherebbe l’inattesa resilienza dell’economia russa.

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