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Guerra Russia-Ucraina, Kiev: “Non useremo armi a lungo raggio per colpire Mosca. La garanzia di Putin sulla non uccisione di Zelensky è finzione”

La Commissione europea sta mobilitando 10 milioni di euro per assistere i bambini orfani di guerra in Ucraina.
Intanto, la Cina sta fornendo a Mosca la tecnologia di cui l’esercito russo ha bisogno per il conflitto, nonostante le sanzioni internazionali e i controlli all’export. Lo riporta il Wall Street Journal sulla base di un’analisi dei dati doganali, dai quali emerge che aziende statali cinesi della difesa stanno spedendo attrezzature per la navigazione, tecnologia e componenti per jet da combattimento a società statali russe sanzionate.

E lo spettro del nucleare torna a far tremare l’Ucraina e il mondo, con il falco russo Dmitry Medvedev che evoca l’uso dell’atomica come risposta agli attacchi di Kiev alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa. Ma Kiev non si fa intimidire, e invita a «ignorare» Medvedev. Perché «la Crimea è Ucraina. Pertanto, le minacce di ‘attacchi di rappresaglia’ sono solo una conferma dell’intenzione di commettere omicidi di massa e un tentativo di spaventarci».

Kiev: “Esitazione occidentale sui caccia costerà vite”

L’esitazione dell’Occidente a inviare più caccia in Ucraina ”costerà vite”. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Kiev il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov. ”Sono sicuro che vinceremo questa guerra, sono sicuro che libereremo tutti i territori occupati”, ma la mancata consegna jet occidentali ”costerà atre vite”.

Il Papa affida alla Madonna la “martoriata Ucraina”

«Alla Madonna affidiamo anche la pace nel mondo, in particolare i numerosi Paesi che si trovano in guerra, come la martoriata Ucraina», ha detto il Papa in conclusione del suo viaggio in Africa.

Scholz: “Putin non ha minacciato né me, né la Germania. Russia unica responsabile della guerra”

“Putin non ha minacciato né me né la Germania. Durante le nostre conversazioni telefoniche, le nostre posizioni molto diverse sulla guerra in Ucraina sono molto chiare”. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una intervista a Bild am Sonntag, spiegando di aver detto al presidente Vladimir Putin “chiaramente che la Russia è l’unica responsabile della guerra. La Russia ha invaso il Paese confinante per impossessarsi di parti dell’Ucraina o del Paese”. “Non possiamo accettarlo, perché viola la pace europea. Per questo sosteniamo l’Ucraina dal punto di vista finanziario, umanitario e anche con le armi”, ha aggiunto.

Attesa offensiva russa entro febbraio

L’Ucraina si aspetta una possibile grande offensiva russa entro febbraio, ma Kiev ha le risorse per resistere anche se non tutte le ultime forniture militari di armi occidentali saranno arrivate in tempo. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov.

La situazione dell’elettricità a Odessa migliorerà entro venerdì prossimo

La situazione dell’elettricità a Odessa, dopo l’incidente di ieri in una centrale, potrebbe migliorare “entro venerdì prossimo”. Lo ha reso noto via telegram Ukrenergo. ” lavori di ripristino stanno procedendo il più rapidamente possibile”, viene spiegato.

Londra: “Armare l’Ucraina è l’unica via per la pace. Lieti che Germania e Usa si siano uniti a noi su invio dei tank”

Armare l’Ucraina in modo che possa difendersi dalla Russia è la via più rapida e “l’unica” per raggiungere la pace. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly in un articolo pubblicato sul Times of Malta e rilanciato dal Guardian. “Come tutti i governanti autoritari, Putin risponde solo alla forza dei suoi oppositori”, ha scritto Cleverly. “Lo scorso dicembre ha rifiutato il piano in 10 punti per la pace di Volodymyr Zelensky. Ecco perché il Regno Unito e gli amici dell’Ucraina stanno facendo tutto il possibile per portare l’Ucraina al successo sul campo di battaglia. Ed è per questo che sono lieto che la Germania e gli Stati Uniti si uniscano al Regno Unito nell’invio di carri armati agli ucraini. Dare agli ucraini gli strumenti di cui hanno bisogno per portare a termine il lavoro è la via più rapida, anzi l’unica, verso la pace”, ha sottolineato.

Kiev: “Non useremo armi a lungo raggio per colpire la Russia”

L’Ucraina non utilizzerà le armi a lungo raggio promesse dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo. Lo ha dichiarato il ministro della difesa di Kiev, Oleksii Reznikov. L riporta il Guardian. “Diciamo sempre ufficialmente ai nostri partner che non useremo armi fornite da partner stranieri per sparare sul territorio russo. Spariamo solo alle unità russe sul territorio ucraino temporaneamente occupato”, ha spiegato.

La Russia invia detenute al fronte a combattere

Le forze russe stanno reclutando donne detenute nelle colonie penali delle regioni occupate in Ucraina per combattere a favore di Mosca al fronte. Lo scrive l’esercito di Kiev in un rapporto di intelligence, spiegando che l’obiettivo è quello di ”sostituire le perdita” in battaglia. Per questo ”il nemico sta cercando di coinvolgere le donne detenute nelle ostilità”, si legge nel rapporto. ”Nel corso di una settimana gli occupanti hanno reclutato circa cinquanta persone dalla colonia femminile della città di Snizhne nella regione di Donetsk”, si legge nel documento, sottolineato che ”si sa che vengono mandate nel territorio della Federazione russa per l’addestramento”.

Podolyak: “Garanzia Putin su non uccisione di Zelensky è finzione”

“Una finzione”. Reagisce così Mikhaylo Podolyak, influente consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, all’intervista rilasciata da Naftali Bennett in cui l’ex premier israeliano ha raccontato che Putin gli aveva assicurato di non voler uccidere il leader di Kiev. Podolyak parla di “strame affermazioni di ex funzionari”. “L’invasione russa non riguarda ‘l’espansione della Nato’, le garanzie di sicurezza o le sanzioni. E’ il desiderio della Federazione Russa di distruggere l’Ucraina e uccidere gli ucraini”, spiega Podolyak.

Media, forze speciali di Kiev in Russia per operazioni segrete

Un gruppo di volontari delle forze speciali di Kiev si trova in Russia con l’obiettivo di compiere delle operazioni segrete. Lo riporta il Guardian che ha parlato con tre di loro: il 23enne Taras, il 21enne Vladyslav e il loro comandante, il 39enne Oleksiy. “Ne parliamo pubblicamente in modo che Putin e gli occupanti sappiano che è molto facile per i combattenti ucraini attraversare il confine russo”, hanno spiegato. Fra i loro compiti “rapimento di alti funzionari del Cremlino, distruzione di infrastrutture militari chiave e abbattimento di aerei nemici sul territorio russo

A Odessa 40% dei cittadini ancora senza elettricità

A Odessa, circa 280mila residenti della città, il 40%, sono ancora senza elettricità a causa dell’incidente avvenuto ieri in una centrale elettrica. Lo ha annunciato il primo ministro Denys Shmyhal su Telegram. “Nelle ore serali e notturne è stato possibile ripristinare la fornitura di luce a più di 200mila abbonati e infrastrutture critiche”, ha aggiunto.

Kharkiv, raid russo danneggia l’università

A seguito dell’attacco russo sulla città di Kharkiv l’università di economia Beketov è stata gravemente danneggiata. Lo riportano i media ucraini citando la procura regionale. I missili, due S-300, sono stati lanciati dalla regione di Belgorod nella Federazione Russa. Il bilancio del raid è di cinque feriti: una guardia giurata, un uomo di 58 anni, due donne di 54 anni e una donna di 83 anni. acp

Militari ucraini addestrati all’uso dei missili Samp-T

Una squadra di militari dell’aeronautica di Kiev ha ”lasciato l’Ucraina per iniziare l’addestramento all’uso del sistema di difesa aereo franco-italiano Samp-T”. Lo ha dichiarato il comandante dell’Aeronautica militare ucraina Mykola Oleshchuk citato dal quotidiano Kiev Independent. Si prevede che l’addestramento all’uso del sistema di difesa aereo a medio raggio venga completato in primavera, ha aggiunto Oleshchuk.

Agguato al mercenario Wagner fedelissimo di Prigozhin. Mangushev colpito a bruciapelo alla testa: “Un avvertimento”

Il mercenario russo Igor Mangushev, salito alla ribalta lo scorso anno per aver pubblicato un video in cui mostra il teschio di “un combattente di Azovstal”, è stato colpito a bruciapelo alla testa in un agguato nell’Ucraina orientale, letto da molti come un avvertimento per Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner. Lo riferiscono i media internazionali. Mangushev, capitano di un battaglione russo soprannominato Bereg, è stato ferito ieri sera con un colpo di pistola alla testa e trasportato in ospedale nella città di Stakhanov “in condizioni gravi, ma stazionarie”. Il suo amico e collega, Boris Rozhkin, ha pubblicato sul suo canale Telegram le foto di Mangushev disteso su un letto d’ospedale con la testa fasciata e coperta di sangue. Secondo i medici, l’uomo è stato colpito a bruciapelo. Rozhkin ha racconto che Mangushev è stato ferito a un posto di blocco a Stakhanov ma non ha fornito ulteriori dettagli. Al momento, le autorità russe della zona non hanno confermato l’incidente. Mangushev divenne uno dei volti più noti dell’invasione russa, affermando addirittura che lui e i suoi alleati avevano inventato la lettera ‘Z’ come simbolo per rappresentare il sostegno all’intervento militare di Mosca. Tuttavia, i veicoli militari e i carri armati russi con i contrassegni “Z” e “V” sono stati avvistati nelle aree di confine ben prima che Mangushev si rivolgesse ai social media per promuovere il simbolo.

Kiev accusa: “Nelle aree occupate i russi bruciano libri”

Nelle aree ucraine occupate, i russi stanno sequestrando libri ucraini e li bruciano: la denuncia arriva dalle forze armate ucraine. Un post sul sito web del Centro di Resistenza nazionale, un sito web gestito dalle forze speciali ucraine, sostiene che i libri vengono requisiti dalle biblioteche e dalle scuole locali. “A Rovenki, nella regione di Lugansk, ci sono stati enormi incendi di libri di letteratura ucraina nelle fornaci locali”.

Intelligence britannica: “Situazione a Bakhmut si complica per Kiev”

La situazione nella città di Bakhmut, nella regione del Donbass, “si sta complicando” per le truppe ucraine. Lo sottolinea l’intelligence britannica. “Le due principali vie di accesso alla città per gli ucraini sono sotto la diretta minaccia di fuoco da parte delle truppe russe – viene spiegato – inoltre i combattenti di Wagner, hanno catturato un’altra strada che collega Bakhmut con Siversk. Sebbene rimangano disponibili molte rotte di rifornimento alternative Bakhmut resta sempre più isolata”.

Tajani sull’emergenza alimentare: “Puntiamo a corridoi verdi dall’Ucraina all’Africa”

”Stiamo lavorando per affrontare l’emergenza alimentare nel continente africano puntando sui corridoi verdi che devono portare grano e frumento dall’Ucraina in Africa. La questione immigrazione si risolve non solo con azioni di contrasto a breve termine ma anche a medio e lungo termine”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’Auditorium di via della conciliazione a Roma. ”Anche questa grande questione alimentare dimostra che il governo italiano ha assunto una grande credibilità. Lavoriamo per dare risposte concrete ai cittadini”.

Borrell: “Ue non invierà truppe e non sarà parte del conflitto”

L’Unione europea non ha mai espresso l’intenzione di inviare militari in Ucraina e prendere parte al conflitto con la Russia. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, nel corso di una intervista al quotidiano spagnolo El Paìs. “Credo che l’Ucraina abbia bisogno di essere aiutata in ogni modo possibile”, ha detto Borrell, ricordando comunque che l’Unione europea ”non è un soggetto belligerante e continueremo d esserlo”. Borrell ha aggiunto che ”saremmo belligeranti se inviamo truppe, cosa che, ovviamente, non è all’ordine del giorno e non lo è mai stata”.

Arcivescovo di Kiev: “Oltre 500 luoghi di culto devastati”

“In quasi un anno” di guerra in Ucraina “oltre 500 edifici religiosi sono stati devastati. Lo rende noto l’arcivescovo maggiore di Kiev diffondendo le informazioni sulla distruzione degli edifici religiosi portata dalla guerra. “In questi giorni sono state rese pubbliche anche le nuove informazioni sul numero di edifici religiosi distrutti in Ucraina. In quasi un anno – fa sapere Shevchuk- oltre 500 edifici religiosi sono stati devastati. La maggior parte degli edifici di culto distrutti sono quelli della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca”. “La nostra chiesa ha perso 17 edifici, mentre la Chiesa cattolica romana ne ha perse 12. Il nemico sta cercando di distruggere tutto ciò che può offrire uno spazio vivibile, in particolare nei territori occupati”, fa sapere ancora Sviatoslav Shevchuk.

I media ucraini: Zelensky pronto a far dimettere ministro Difesa, al suo posto il capo dell’intellicence Budanov

Testo

Il Ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov sarà probabilmente sollevato dal suo incarico ministeriale la prossima settimana. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando fonti governative e militari. Il probabile sostituto di Reznikov potrebbe essere Kyrylo Budanov, capo dell’agenzia di intelligence militare ucraina. Reznikov avrebbe negato di essere a conoscenza di un imminente spostamento dal suo ruolo. A fine gennaio, il Ministero della Difesa è stato coinvolto in uno scandalo per corruzione che ha portato al licenziamento di diversi alti funzionari.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha revocato la cittadinanza a diversi politici filo russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha revocato la cittadinanza a diversi politici filo russi. «Oggi ho firmato alcuni documenti per andare avanti a proteggere e ripulire il nostro stato da chi sta dalla parte dell’aggressore», ha detto Zelensky nel suo discorso. Tra questi politici c’è anche l’ex ministro dell’Istruzione e della Scienza Dmytro Tabachnyk, l’ex primo ministro e capo dell’amministrazione Yanukovych Andriy Klyuyev e l’ex ministro degli Interni Vitaliy Zakharchenko, come riporta l’agenzia di stampa ucraina Rbc.

Cinque altri civili ucraini uccisi il 4 febbraio dalla Russia

Il 4 febbraio la Russia ha attaccato in 7 delle 25 regioni ucraine, Dnipropetrovsk, Donetsk, Luhansk, Kharkiv, Kherson, Mykolaiv e Zaporizhzhia. Almeno cinque civili sono stati uccisi e 12 feriti, riporta il Kyiv Independent.

Il capo del Gruppo Wagner: a Bakhmut ucraini non si ritirano. Sono in corso battaglie feroci per ogni strada

Il fondatore della compagnia di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha confermato su Telegram che nei quartieri settentrionali di Bakhmut (il nome in russo è Artemovsk) sono in corso battaglie feroci «per ogni strada». Lo riporta la Tass. «Sto chiarendo la situazione. Le forze armate ucraine non si stanno ritirando. Stanno combattendo fino all’ultimo fosso. Nei quartieri settentrionali di Bakmut si combatte ferocemente per ogni strada, ogni casa, ogni vano delle scale«, ha detto. «Certo, è bello che i media si augurino la ritirata degli ucraini, ma questo non sta accadendo né nei quartieri nord, né a sud, né a est», ha detto.

Missili sulle abitazioni a Kharkiv: feriti tre civili. Un incendio è scoppiato dopo le esplosioni

Un edificio residenziale nel centro della città di Kahrkiv è stato colpito. C’è stato un incendio. «Al momento, sappiamo di tre feriti: una donna di 54 anni e due uomini, di 51 e 55 anni», ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, citato dai media ucraini. «Le informazioni su eventuali feriti o vittime sono in fase di verifica. Tutti i servizi di emergenza stanno lavorando sul posto», ha detto Sinegubov aggiungendo che due missili hanno colpito la zona centrale della città dell’Ucraina orientale.

Scholz: “Putin non ha mai fatto minacce a me o alla Germania”

Il presidente russo Vladimir Putin «non ha mai fatto minacce a me o alla Germania». Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista a Bild am Sontag, in un riferimento alle affermazioni fatte dall’ex premier britannico Boris Johnson secondo cui il capo del Cremlino aveva minacciato in una telefonata di suonare il Regno Unito con un attacco missilistico

Ucraina: due missili russi su Kharkiv, colpito un condominio

Due missili russi sono caduti nel centro di Kharkiv, e uno ha colpito un palazzo residenziale. Lo ha riferito il sindaco della città orientale ucraina, Ihor Terekhov, precisando che è scoppiato «un incendio nell’edificio residenziale e una persona è rimasta ferita».

07 Gb: la città di Bakhmut è sempre più isolata

«Mentre restano disponibili per le forze ucraine molteplici rotte di rifornimento alternative attraverso il Paese, la città di Bakhmut è sempre più isolata». Lo scrive su Twitter l’intelligence del ministero della Difesa britannico, spiegando che «le due strade principali della città per i difensori ucraini – la M03 e la H32 – sono probabilmente ora entrambe minacciate dal fuoco diretto, a seguito dell’avanzata russa», «all’inizio della settimana, le forze paramilitari del gruppo Wagner molto probabilmente si sono impadronite di un percorso subordinato che collega Bakhmut alla città di Siversk».

Zelensky ammette le difficoltà a est

Nel suo discorso notturno, Volodymir Zelensky ha detto che la situazione in alcune direzioni del campo di battaglia a est si sta facendo difficile: «Ho dovuto spesso dire che la situazione al fronte è difficile, e sta diventando sempre più difficile, ed è di nuovo il momento. L’invasore sta impiegando sempre più forze per abbattere le nostre difese», ha detto Zelenskiy nel suo discorso video notturno. «È molto difficile ora a Bakhmut, Vuhledar, Lyman e in altre direzioni», ha spiegato. Le forze russe stanno cercando di chiudere sulla città di Bakhmut, e cercano anche di catturare la città mineraria di Vuhledar, a circa 120 km a sud-ovest di Bakhmut.

L’ex premier israeliano Naftali Bennett: Putin lo scorso marzo gli assicurò che non avrebbe ucciso Zelensky

L’ex premier israeliano Naftali Bennett ha affermato in un podcast che il presidente russo Vladimir Putin, durante un incontro lo scorso marzo, gli assicurò che non avrebbe ucciso il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. Tornando all’aereo, il presidente ucraino lo chiamò: «Sei sicuro? E io gli dissi, ‘si’, al 100%, non ti ucciderà»’, ha raccontato l’ex capo di governo dello Stato ebraico, il primo leader occidentale a incontrare Putin dopo l’invasione dell’Ucraina lo scorso febbraio. «Tutto quello che feci era in coordinamento con Usa, Germania e Francia», ha aggiunto Bennett che all’epoca era deciso a continuare ad «aiutare«, in virtù dell’«accesso a tutte le parti coinvolte».

Kiev: I russi stanno bombardando Kharkiv, missile sul centro

L’esercito russo questa mattina sta bombardando la città di Kharkiv e altre zone della regione, nell’Ucraina orientale, riferisce su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov. Un missile S-300 ha colpito il centro della città, «le informazioni su eventuali vittime e distruzioni sono ancora in fase di accertamento», ha aggiunto Sinegubov.

Esercito Kiev: pesanti combattimenti a Bakhmut, nel Donetsk

Pesanti combattimenti sono in corso a Bakhmut, nel Donetsk, gli attacchi delle truppe riguardano anche Avdi’vka, Lyman, Novopavliv, l’esercito ucraino ha respinto l’offensiva nemica vicino a nove insediamenti russi regione. Lo rende noto lo Stato maggiore dell’esercito di Kiev, citato dai media ucraini. «La Federazione Russa sta concentrando i suoi sforzi sulla conduzione di azioni offensive nelle direzioni Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Novopavliv», ha affermato lo Stato Maggiore.

Wall Street Journal: Russia importa da Cina sostegno militare

Equipaggiamento, tecnologie all’avanguardia e parti di aerei da caccia: Pechino sta aiutando in modo consistente Mosca nella guerra in Ucraina, aggirando le sanzioni internazionali. Lo scrive il Wall Street Journal sulla base di un’analisi di documenti doganali russi. Si tratta, per il resto, di beni che hanno uso duplice, militare e civile, che la Russia ha cominciato a importare dalla Cina fin dallo scorso anno, dopo l’invasione dell’Ucraina . Richiesto di un commento, il Cremlino si e’ limitato a rispondere, per bocca del portavoce Dmitry Peskov, in questo modo: «La Russia ha sufficienti potenzialità tecnologiche per provvedere alla propria sicurezza e portare avanti l’operazione speciale. Questo potenziale è costantemente aggiornato».

Il rappresentante del presidente Zelensky al parlamento ucraino: qualsiasi base militare in Russia è obiettivo

Il rappresentante del presidente Volodymyr Zelensky al parlamento ucraino, Fedir Venislavsky, dichiara in un’intervista al quotidiano tedesco Bild che tutte le installazioni militari in Russia da cui Mosca sta conducendo la sua guerra sono obiettivi militari legittimi per l’Ucraina. «La Russia – afferma Venislavsky – attacca le pacifiche città ucraine dal suo territorio, come anche dalla Bielorussia. I luoghi in cui la Russia immagazzina i suoi missili sono obiettivi militari legittimi? Certo, senza dubbio. E qualsiasi centro di comando nella capitale russa è un obiettivo militare forte», dice il funzionario di Kiev aggiungendo che spetta alla leadership militare ucraina decidere se suonare tali obiettivi. Proprio ieri il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha minacciato l’uso dell’atomica come risposta ad attacchi dell’Ucraina alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa

Zelensky: “Situazione sul terreno si complica per noi”

Colpita da nuovi bombardamenti russi, la situazione sul terreno ucraino si «complica ogni giorno di più» per le truppe di Kiev. «Il momento è difficile a Bakhmout, Vougledar, Lyman e in altre regioni», ha detto Volodymyr Zelensky nel suo quotidiano messaggio alla nazione. Era stata la Difesa ucraina, poco prima del messaggio, a entrare nel dettaglio, indicando che «il nemico si sta riorganizzando in alcune aree e concentrando i suoi principali sforzi nelle operazioni offensive a Kupyansk, Lyman, Bakhmout, Avdiivka e Novopavlivka». Nella regione di Donetsk, un “massiccio” fuoco di artiglieria ha colpito Avdiivka, sulla linea del fronte orientale, dopo che Kramatorsk, altro obiettivo russo, era stata colpita durante la notte da razzi. Nelle ultime 24 ore, nella sola provincia meridionale di Zaporijjia, i proiettili sono caduti su “infrastrutture civili” situate nei territori di 26 località. E le bombe sono cadute di nuovo su Kherson. Quanto a Bakhmout, è stato respinto «un attacco degli invasori», inseguiti dai soldati ucraini dopo che un pattugliamento aereo ne aveva svelato «l’intenzione di mettere a punto un assalto» contro la città.

Il Canada invia il primo carro armato Leopard 2

Il Canada ha inviato il primo dei carri armati Leopard 2 promessi all’Ucraina. Il mezzo è stato trasportato a bordo di un aereo militare, ha spiegato il ministro della Difesa Anita Anand. «Continueremo a fornire alle forze armate ucraine l’equipaggiamento di cui hanno bisogno per vincere», ha aggiunto il ministro. «Il sostegno all’Ucraina – ha aggiunto – è incrollabile».

Ucraina: Scholz, “accordo” Zelensky armi non colpiranno Russia

Le armi fornite dall’Occidente all’Ucraina non colpiranno il territorio russo: lo ha assicurato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ne ha riferito in una intervista a Bild am Sonntag. «Su questo punto c’è accordo», ha detto Scholz, rispondendo alle preoccupazioni sul prossimo impiego nel conflitto di carri armati Leopard e di missili a lungo raggio.
È stato il Pentagono ad annunciare che potrebbero essere inclusi nel nuovo pacchetto di aiuti militari missili in grado di colpire un obiettivo a 150 chilometri di distanza, e dunque dietro le linee del fronte russo. Quanto ai carri armati, ne arriveranno «tra 120 e 140» da diversi Paesi, tra cui 14 dalla Germania. «Insieme con i nostri alleati – ha spiegato Scholz – li forniamo all’Ucraina affinché possa difendersi, e con loro, a cominciare dagli Stati Uniti, abbiamo valutato attentamente ogni consegna di armi. E’ un approccio comune che evita un’escalation della guerra».

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