guerra-russia-ucraina,-attacco-con-droni:-esplosioni-a-kiev-arrivano-18-carri-armati-leopard-dalla-germania-e-i-primi-tank-britannici-challenger.-il-capo-dei-servizi-segreti-di-mosca-patrushev:-“la-russia-ha-le-armi-per-distruggere-anche-gli-usa”

Guerra Russia-Ucraina, attacco con droni: esplosioni a Kiev. Arrivano 18 carri armati Leopard dalla Germania e i primi tank britannici Challenger. Il capo dei servizi segreti di Mosca Patrushev: “La Russia ha le armi per distruggere anche gli Usa”

Fornendo armi a Kiev l’Occidente «ha oltrepassato tutte le linee rosse, persino quelle più scure». È il nuovo attacco lanciato da Vladimir Putin. Il leader del Cremlino, nel corso di un’intervista tv, ha detto di considerare i Paesi occidentali come «istigatori e mandanti» del conflitto in Ucraina con la Russia che è stata «costretta» a proteggere la popolazione della Crimea e del Donbass. Intanto non si placano le polemiche dopo l’annuncio del Cremlino di voler dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia. Kiev accusa Minsk di essere «ostaggio nucleare» di Mosca e chiede una riunione ad hoc del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Attraverso il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, l’Ucraina ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, esortando l’Occidente e la Cina a porre fine al «ricatto nucleare del Cremlino».

La Nato, dal canto suo, parla di una retorica nucleare russa che è «pericolosa e irresponsabile» mentre l’Ue si dice pronta a «rispondere con ulteriori sanzioni» davanti a quella che sarebbe «un’escalation irresponsabile e una minaccia alla sicurezza europea». Al momento però i piani di Vladimir Putin non si sarebbero ancora trasformati in realtà.

Sul campo, intanto, si continua a combattere e Bakhmut è ancora il teatro degli scontri più feroci. L’esercito ucraino sarebbe riuscito a stabilizzare la situazione nell’area della città, secondo il portavoce del gruppo orientale delle forze armate di Kiev, Sergey Cherevaty, ma fonti russe sostengono che il Gruppo Wagner abbia preso il «pieno controllo» dell’impianto metallurgico Azom, nel nord.

A Kramatorsk e Avdiivka, nella regione del Donetsk, le forze armate di Mosca hanno lanciato un attacco missilistico usando lanciarazzi multipli Grad, artiglieria e munizioni a grappolo. Più a sud, nella regione di Kherson, quattro civili sono rimasti gravemente feriti a seguito di detonazioni di ordigni. Ieri ne erano morti cinque dopo gli attacchi russi in otto regioni.

Punti chiave

Esplosioni sono state segnalate a Kiev dal sindaco Vitali Klitschko, citato dal Kiev Independent. Secondo il sindaco, le esplosioni sono state udite nei quartieri Sviatoshyn e Obolon della città. Un negozio è in fiamme a Sviatoshyn, ha scritto il sindaco . Le informazioni sono in fase di chiarimento per quanto riguarda le vittime. L’amministrazione militare dell’oblast di Kiev ha riferito che la difesa aerea era attiva nell’oblast di Kiev stasera. Le autorità hanno avvertito di un attacco di droni alle 21 or italiana. A partire dalla mezzanotte locale (le 23 in Italia), l’allarme antiaereo è in corso.

Kiev: ‘droni russi bombardano Nikopol, una persona ferita’

Droni russi hanno bombardato il distretto di Nikopol, ferendo un uomo. Lo riporta Ukrinform citando Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk. L’uomo ferito sarebbe un 51enne, ricoverato in ospedale in condizioni discrete. Durante l’attacco un istituto scolastico, una casa privata e un’auto sono stati danneggiati.

Wsj: Russia scambia armi informatiche con Iran per droni

La Russia sta aiutando l’Iran ad acquisire avanzate capacità di sorveglianza digitale mentre Teheran cerca una più profonda cooperazione sulla guerra informatica. Lo scrive il Wall Street Journal citando persone che hanno familiarità con la questione. Si aggiunge così un altro livello a una fiorente alleanza militare che gli Stati Uniti vedono come una minaccia. La potenziale collaborazione nella guerra informatica arriva dopo che l’Iran, secondo funzionari statunitensi e iraniani, ha venduto alla Russia droni da utilizzare in Ucraina, ha accettato di fornire missili a corto raggio a Mosca e ha spedito carri armati e proiettili di artiglieria sul campo di battaglia. Teheran sta cercando di ottenere l’aiuto informatico insieme a quelle che, secondo i funzionari statunitensi e iraniani, sono richieste di decine di elicotteri d’attacco e jet d’e’lite russi e di aiuti per il suo programma di missili a lungo raggio. Sia la Russia che l’Iran dispongono di sofisticate capacita’ informatiche e da tempo collaborano. Mosca ha a lungo resistito alla condivisione di capacità offensive digitali con l’Iran in passato, per paura che finissero per essere vendute in seguito sul dark web, scrive il giornale.

Zakharova, ‘reazione Ue su armi nucleari a Minsk è sconcertante’
La Nato ha introdotto queste missioni, atomiche anche in Italia

«La reazione inadeguata di un certo numero di capitali occidentali alle decisioni riguardanti lo sviluppo della nostra cooperazione con la Bielorussia nella sfera del nucleare militare non può che provocare sconcerto». Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Per Zakharova, questa reazione sarebbe eccessiva visto che «fatti indiscutibili indicano che sono stati i Paesi della Nato a introdurre il concetto delle cosiddette ‘missioni nucleari congiunte’ e continuano a seguirlo da molti decenni». Infatti, aggiunge la portavoce del ministero degli Esteri, «al centro di questo concetto ci sono le armi nucleari di proprietà statunitense dispiegate in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia». Zakharova ha concluso rivendicando «il diritto di adottare le misure aggiuntive necessarie per garantire la sicurezza della Russia e dei suoi alleati».

Ucraina: allarme aereo nella regione di Kiev

La sirena che indica un allarme aereo è da poco risuonata a Kiev. Dalle mappe interattive risulta che al momento l’allerta riguarda l’intero Oblast della capitale ucraina.

Zelensky in visita a Nikopol: ‘5 mila edifici distrutti’

Dopo aver visitato Zaporizhzhia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato anche nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, «uno dei territori costantemente bombardato dai russi». Lo ha scritto su Telegram lo stesso leader ucraino, aggiungendo di aver «discusso le conseguenze degli attacchi terroristici a Nikopol, Marhanets e altri insediamenti nella regione». Zelensky ha parlato del fatto che nel distretto «quasi 5.000 edifici sono stati distrutti, comprese le istituzioni mediche ed educative» e ha poi ringraziato «tutti coloro che lavorano per il ripristino e il ritorno alla vita normale per la nostra gente».

Kiev riceve i primi tank britannici Challenger

L’Ucraina ha ricevuto i suoi primi carri armati britannici Challenger. Lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, secondo quanto riportato dalla Cnn. «Oggi ho avuto l’onore di testare l’ultima aggiunta alle nostre unità corazzate», ha scritto Reznikov su Facebook, specificando di aver ricevuto Challenger dal Regno Unito, i veicoli militari Strykers e Cougars dagli Stati Uniti e i Marders dalla Germania. «Dopo aver ‘pilotato’ personalmente il Challenger, posso dire che il guidatore di una Rolls Royce non si troverà a suo agio come l’equipaggio di quest’opera di arte militare», ha scritto il ministro.

Zelensky: nessuna sicurezza a Zaporizhzhia senza ritiro russo

«Senza l’immediato ritiro delle truppe e del personale russo dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia e dai territori adiacenti, qualsiasi iniziativa per ripristinare la sicurezza nucleare è destinata al fallimento». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo su Telegram del suo incontro con il capo dell’Aiea Rafael Grossi. «Sono grato a Grossi per il suo sostegno nelle questioni relative alla garanzia della sicurezza degli impianti di energia nucleare in Ucraina», ha affermato, spiegando che, durante l’incontro, i due hanno discusso delle conseguenze degli attacchi russi sulla centrale idroelettrica di Dnipro.

Viceministro degli esteri inglese: i crimini di guerra individuati sono la punta dell’iceberg

La storia di altri conflitti ce lo ha insegnato, i crimini di guerra documentati in Ucraina «sono solo la punta dell’iceberg», quando il conflitto cesserà, vederemo la «realtà degli orrori» di quanto è accaduto. Lo ha detto il viceministro degli Esteri britannico, Lord Ahmad of Wimbledon, intervenuto oggi a Roma ad un evento organizzato dall’ambasciata britannica a Villa Wolkonsky per il 25esimo anniversario dello Statuto di Roma, con il quale è stata costituita la Corte Penale Internazionale (Cpi).

Scholz conferma: consegnati i Leopard 2

Le forze armate ucraine hanno ricevuto dalla Germania 18 moderni carri armati Leopard 2 per respingere l’attacco russo al loro Paese. Lo ha confermato il cancelliere Olaf Scholz durante una conferenza stampa con il primo ministro olandese Mark Rutte, confermando le indiscrezioni dei media tedeschi.

(afp)

Cartello per reclutare membri della Wagner su palazzo di Mosca

Un enorme annuncio è apparso su un edificio nel nord-est di Mosca per reclutare membri all’interno delle file del Gruppo Wagner. Come riportato dal Guardian, sul cartello era presente il logo della milizia e gli appelli ‘Unisciti alla squadra vincente!’ e ‘Insieme vinceremo’.

(reuters)

Usa: nessun movimento di armi nucleari tattiche russe

«Non abbiamo visto segni di movimenti di armi nucleari tattiche russe dopo l’ultimo annuncio di Vladimir Putin né abbiamo indicazioni che abbia presa una qualche decisione per usare armi nucleari in Ucraina»: lo ha ribadito in un briefing il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, confermando che gli Usa non hanno modificato la loro postura nucleare di deterrenza e che continuano a «monitorare molto da vicino» quanto succede in Russia.

Nato: parlamento ungherese ratifica adesione Finlandia

Il parlamento ungherese, la cui maggioranza e’ controllata dal premier nazionalista Viktor Orban, ha ratificato l’adesione della Finlandia alla Nato. Hanno votato a favore 182 deputati su 199. Rinviata invece la decisione circa l’adesione della Svezia all’Alleanza Atlantica.

Mosca avverte Armenia, conseguenze negative se aderisce a Cpi

La Russia ha avvertito l’Armenia che la sua adesione allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale avrà un impatto negativo sulle relazioni bilaterali. Lo ha riferito una fonte del ministero degli Esteri russo alla Tass. «I nostri colleghi armeni sono stati avvertiti che i loro possibili passi avranno conseguenze estremamente negative per le relazioni bilaterali con la Russia», ha detto la fonte. La scorsa settimana, la Corte costituzionale armena ha stabilito che gli obblighi della Cpi sono in linea con la Costituzione nazionale. Secondo alcuni media, tra cui Novaya Gazeta, sulla base di questa decisione anche in Armenia vi sarebbe l’obbligo legale di arrestare il presidente russo Vladimir Putin, oggetto di mandato di arresto della Cpi, se dovesse mettere piede nel Paese.

Zelensky vede a Kiev l’attore Orlando Bloom, ambasciatore Unicef

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato a Kiev l’attore britannico Orlando Bloom. Lo ha riferito il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. Bloom, che è ambasciatore di buona volontà dell’Unicef, è arrivato nella capitale ucraina nel fine settimana e ha visitato il sobborgo di Irpin. Durante l’incontro con Zelensky l’attore ha dichiarato di “essere rimasto colpito dal coraggio e dalla resistenza degli ucraini, che nonostante la guerra rimangono forti”, ha scritto Yermak. Bloom “sosterrà progetti per fornire assistenza umanitaria e ripristinare le infrastrutture, con l’obiettivo di garantire gli interessi dei bambini ucraini”, ha aggiunto Yermak.

Tornano gli equipaggi addestrati in Gb sui Challenger 2. In previsione di una offensiva di primavera contro i russi

Gli equipaggi ucraini addestrati nel Regno Unito per utilizzare i potenti carri armati britannici Challenger 2 sono tornati in patria dopo diverse settimane trascorse col personale dell’esercito di sua maestà. Ne dà notizia il ministero della Difesa di Londra che non ha però potuto dare indicazioni sull’attuale localizzazione dei 14 tank forniti a Kiev. Secondo i media del Regno comunque i carri saranno utilizzati nel corso di una offensiva di primavera dalle truppe ucraine conto quelle russe. Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha elogiato la “determinazione” dei militari di Kiev durante l’addestramento e affermato: “Ritornano in patria meglio equipaggiati, ma con non meno pericoli”. L’invio dei Challenger in Ucraina da parte di Londra è legata anche alla controversa fornitura di proiettili all’uranio impoverito che possono essere utilizzati sul cannone dei tank.

Spiegel, 18 panzer Leopard 2 tedeschi arrivati in Ucraina

Circa due mesi dopo la decisione del governo federale di Berlino, i 18 panzer Leopard 2 tedeschi sono arrivati in ucraina. Lo scrive der Spiegel. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva annunciato due settimane fa che 18 mezzi sarebbero stati a disposizione di Kiev entro fine mese. A febbraio, Pistorius aveva delineato il quadro della fornitura: i primi 20-25 Leopard 1A5 arriveranno in Ucraina entro l’estate, mentre fino ad altri 80 saranno consegnati entro l’anno. L’obiettivo è di arrivare ad oltre 100 mezzi nel primo o il secondo trimestre del 2024. In tal modo si potranno equipaggiare almeno tre battaglioni ucraini, che disporranno anche di munizioni e pezzi di ricambio. L’Ucraina riceverà anche i tank Leopard promessi da altri Paesi, che hanno acquistato i mezzi dalla Germania e che hanno ricevuto da Berlino il permesso per trasferire i carri alle forze armate di Kiev. Gli Stati Uniti, come è noto, forniranno carri Abrams. Washington avrebbe deciso di inviare una versione meno aggiornata dei tank, in quanto più rapidamente disponibile. La scelta degli Abrams M1-A1, invece dei più moderni M1-A2, permetterà l’invio dei tank già in autunno, riducendo tempi che rischiavano di durare un anno o più. La scelta degli Abrams M1-A2 avrebbe comportato la produzione di nuovi tank o l’aggiornamento della vecchia versione, oltre a tempi più lunghi di addestramento per l’uso del complesso sistema digitale di puntamento.

Il capo dell’Aiea in visita a Zaporizhzhia con Zelensky

Il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, è in visita nella regione di Zaporizhzhia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «La centrale idroelettrica del Dniepr è una parte essenziale del sistema che sostiene la sicurezza nucleare della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Zelensky mi ha mostrato i recenti danni subiti dalla diga» ha twittato lo stesso Grossi postando foto della visita.

Kiev, smantellata rete di spie russe nel Donetsk e Kharkiv

Il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha riferito di aver smantellato una rete di agenti del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), presumibilmente dando informazioni a Mosca sulle posizioni ucraine nell’est del Paese. Lo riporta il Kyiv Independent. Il gruppo era composto da otto residenti degli oblast di Donetsk e Kharkiv, tra cui un assistente di un membro filorusso del parlamento ucraino, secondo la Sbu. La rete di agenti era formata da due ufficiali dell’Fsb prima dell’inizio dell’invasione della Russia, ha scritto la Sbu, e ad ogni membro è stato assegnato uno pseudonimo. Dopo l’inizio della guerra, gli agenti avrebbero iniziato a raccogliere informazioni sulla posizione e sul movimento delle truppe ucraine e a trasmetterle alla Russia. Durante l’occupazione russa di Izium e Balakleia di Kharkiv Oblast, le spie avrebbero anche selezionato i candidati per lavorare nelle amministrazioni di occupazione locali, secondo l’indagine. La Sbu ha accusato quattro sospetti di tradimento commesso sotto legge marziale. Gli altri quattro si trovano in Russia.

Zelensky a Zaporizhzhia: “Grato ai nostri guerrieri”

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha visitato il fronte a Zaporizhzhia. «Sono onorato di essere qui oggi, accanto ai nostri militari. Sono grato a ciascuno dei nostri guerrieri per aver difeso l’Ucraina, la nostra sovranità, le nostre città e i nostri figli. Vinceremo sicuramente» ha affermato Zelensky.

Sito russo cita Fsb: “La conversazione degli oligarchi su Putin è autentica”

Sarebbe autentico l’audio della conversazione telefonica tra il produttore musicale russo Iosif Prigozhin e il miliardario ed ex senatore Farhad Akhmedov nel quale i due criticano pesantemente il presidente Vladimir Putin per la sua operazione militare in Ucraina. Lo afferma il sito dell’opposizione Vazhnie Istorii citando “una fonte” all’interno dei servizi di sicurezza (Fsb). Da parte sua Prigozhin, in un’intervista al sito Fontanka, dice di non ricordare la conversazione citata ma si dice convinto che l’audio fatto trapelare sia “una combinazione di frasi dette” da lui in diverse conversazioni e altre “generate” artificialmente. Il produttore sostiene che si tratti di qualcosa “fatto apposta per creare una spaccatura tra persone in vista”. “Sostengo il nostro presidente, lo rispetto personalmente”, aggiunge Prigozhin, che dice di appoggiare anche l’operazione in Ucraina perché Putin “non aveva altra scelta”. Quanto sta avvenendo in Ucraina, afferma ancora il produttore, “è chiaramente provocato dagli Stati Uniti” e Volodymyr Zelensky “è usato come uno strumento per combattere Putin e la Russia”. Richiesto di un commento sulla conversazione, il capo della milizia Wagner, Yevegny Prigozhin (che non è parente del produttore), ha detto che “è pieno diritto” di Iosif Prigozhin dire quello che vuole al telefono, “ma il fatto che abbia cominciato a scusarsi” mostra che “è un completo coglione”.

Fonti, Ue al momento non prevede una nuova missione Sophia

«Non c’è al momento nessun piano di riproporre la missione Sophia» fa sapere una fonte europea a proposito di possibili iniziative europee nel Mar Mediterraneo dopo l’impennata di partenze registrate dall’inizio dell’anno. «Gli stati membri sono naturalmente liberi di operare in autonomia, anche in coordinazione tra di loro» nota la fonte.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: “Mosca ha ancora molti amici in Occidente”

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che, nonostante l’intenzione di alcuni paesi di «cancellare la Russia, Mosca ha ancora molti amici in Occidente». Dopo aver avvertito su Telegram che «la lotta del suo Paese per mantenere il suo posto nel mondo è già iniziata», il capo della diplomazia russa ha sottolineato che «tutti i tentativi di ‘divide et impera’ sono destinati a fallire. Nonostante la campagna per abolire la Russia, continuiamo ad avere molti amici, anche in Occidente. Condividono i nostri valori tradizionali», ha affermato prima di sostenere che il Paese si sta difendendo da «un’aperta aggressione da parte dell’Occidente, guidata dai neonazisti ucraini».

Il capo di tutti i servizi russi Patrushev: la Russia ha le armi per distruggere anche gli Stati Uniti se la sua esistenza fosse minacciata

MOSCA. Il potente segretario del Consiglio di Sicurezza del Cremlino, Nikolai Patrushev, ha dichiarato che la Russia ha le armi per distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, se la sua esistenza è minacciata, secondo alcuni estratti di un’intervista pubblicata lunedì sul sito web del quotidiano RossiiskayaGazeta. Patrushev ha accusato Washington di sottovalutare la potenza nucleare di Mosca. I commenti dell’influente segretario del Consiglio di Sicurezza russo sono gli ultimi di un alto funzionario russo a sollevare lo spettro di una resa dei conti nucleare tra le due maggiori potenze nucleari del mondo, cosa che Mosca dice di voler evitare. «I politici americani, intrappolati dalla loro stessa propaganda, continuano a credere che, in caso di conflitto diretto con la Russia, gli Stati Uniti siano in grado di lanciare un attacco missilistico preventivo, dopo il quale la Russia non sarà più in grado di rispondere. È una stupidità miope e molto pericolosa», ha dichiarato lunedì Patrushev al quotidiano statale Rossiiskaya Gazeta. «La Russia è paziente e non intimidisce nessuno con il suo vantaggio militare. Ma ha armi moderne e uniche in grado di distruggere qualsiasi avversario, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza», ha detto. La Russia ha dichiarato che uno dei motivi per cui ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina, nel febbraio dello scorso anno, in quella che definisce la sua “operazione militare speciale”, è stato quello di contrastare la minaccia alla sicurezza percepita derivante dal riavvicinamento di Kiev all’alleanza di difesa della NATO guidata dagli Stati Uniti. Da allora, Mosca ha accusato l’Occidente, senza presentare prove pubbliche, di aver minacciato l’Occidente con il nucleare e ha parlato della sua disponibilità a usare le armi nucleari in circostanze estreme se l’esistenza stessa dello Stato russo fosse messa in pericolo. Sabato, il Presidente Vladimir Putin ha annunciato che la Russia avrebbe posizionato missili nucleari tattici nel suo stretto alleato, la Bielorussia, che confina sia con l’Ucraina che con la Russia, inviando un avvertimento alla NATO per il suo sostegno militare a Kiev e inasprendo lo stallo con l’Occidente.

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Evgheny Prigozhin commenta l’audio tra gli oligarchi (tra cui Iosif Prigozhin) che parlano male di Putin: penso che Iosif (Prigozhin) sia un completo s…

Evgheny Prigozhin, il capo di Wagner, commenta l’audio tra gli oligarchi (tra cui il suo omonimo Iosif Prigozhin) che parlano male di Puti: «Il fatto che Joseph abbia parlato al telefono è un suo pieno diritto. Se ora le conversazioni telefoniche sono vietate ai sensi dell’articolo sul “discredito delle forze armate”, allora puoi semplicemente iniziare una castrazione generale o qualche altra misura draconiana. Ma il fatto che dopo abbia iniziato a scusarsi, penso che sia un completo stronzo»

Il Cremlino: avanti con armi nucleari tattiche in Bielorussia indipendentemente dalla reazione dell’Occidente

La Russia procederà con i piani di dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia indipendentemente dalla reazione dell’Occidente. Lo fa sapere il Cremlino citato dall’agenzia statale Tass

L’ambasciatore di kyiv in Italia: armi nucleari? Prossimamente nostra risposta più dura

BARI. «Non possiamo escludere niente. Posso dire che noi ci stiamo preparando per dare una risposta adeguata. Spero che prossimamente noi saremo in grado di rispondere in modo più efficace, più duro«. Così l’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, ha risposto a chi gli chiedeva quanto fosse concreto il timore di una escalation militare dopo gli annunci di trasferimento di armi nucleari russe in Bielorussia. Melnyk stamani ha incontrato, nella prefettura di Bari, la prefetta Antonella Bellono, il presidente della Rergione Puglia, Michele Emiliano, e il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio.

Zelensky: un morto e feriti a Slovyansk, non perdoneremo. “La Russia tortura il popolo ucraino”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto su Telegram che a Slovyansk, nel Donetsk, un civile è morto e altri sono rimasti feriti in un bombardamento russo. «Un’altra giornata iniziata con il terrorismo della Federazione Russa. Lo Stato aggressore ha bombardato la nostra Slovyansk, purtroppo c’è un morto e diversi feriti. La rimozione delle macerie è in corso. Ma il nemico deve saperlo: l’Ucraina non perdonerà la tortura del nostro popolo, non perdonerà questi morti e queste ferite. Tutti i terroristi russi saranno sconfitti. Tutti coloro che sono coinvolti in questa aggressione saranno chiamati a risponderne», ha scritto su Telegram.

La Cina: armi nucleari in Bielorussia? Servono sforzi per pace

PECHINO. Nelle circostanze attuali, «tutte le parti dovrebbero concentrarsi sugli sforzi diplomatici per risolvere pacificamente la crisi ucraina e promuovere di concerto l’allentamento delle tensioni». Così la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha replicato a una domanda sulle armi nucleari tattiche russe che il presidente Vladimir Putin ha detto di voler dispiegare in Bielorussia. A gennaio 2022, i leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari (Usa, Cina, Russia, Gb e Francia) hanno rilasciato una dichiarazione, ha aggiunto Mao, «sottolineando che una guerra nucleare non può essere vinta o combattuta»

Zelensky: 1,5 milioni di adolescenti a rischio depressione. La guerra sta distruggendo l’infanzia dei bambini ucraini

«Circa 1,5 milioni di adolescenti ucraini rischiano la depressione, l’ansia e altri problemi psicologici»: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio alla nazione pubblicato ieri notte. «La guerra sta distruggendo l’infanzia dei bambini ucraini», ha affermato Zelensky sottolineando che «migliaia di scuole in Ucraina sono state danneggiate o completamente distrutte». Il presidente ucraino ha poi ricordato che «quasi 2,7 milioni di scolari sono costretti a studiare online o in un formato misto»

Kiev: attaccate Melitopol e Mariupol occupate dai russi. Colpita sede dell’amministrazione

Esplosioni questa mattina a Mariupol, nel Donetsk, e a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, città ucraine occupate dall’esercito russo. Lo riferiscono gli amministratori in esilio delle due città, citati da Rbc-Ukraine. Secondo il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov sono state colpite strutture dove si trova l’amministrazione russa, la quale ha dichiarato che a seguito del «bombardamento di artiglieria» a Melitopol un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate, 4 persone sono rimaste ferite. Un funzionario della regione occupata di Zaporozhzhia Vladimir Rogov ha pubblicato foto delle esplosioni

La Russia completerà le infrastrutture per le torpediniere Poseidon nel 2024

La Russia prevede di completare all’inizio del 2024 la costruzione delle infrastrutture costiere nell’Oceano Pacifico per l’attracco dei sottomarini nucleari che trasporteranno i super siluri Poseidon, secondo quanto riportato lunedì dall’agenzia di stampa TASS. La Russia ha dichiarato a gennaio di aver prodotto la prima serie di siluri Poseidon, quattro anni dopo che il presidente Vladimir Putin aveva annunciato questo tipo di arma nucleare strategica fondamentalmente nuova, confermando che avrebbe avuto una propria alimentazione nucleare. I dettagli confermati sul Poseidon sono pochi e di dominio pubblico, ma si tratta essenzialmente di un incrocio tra un siluro e un drone che può essere lanciato da un sottomarino nucleare. I siluri sono in fase di sviluppo per l’impiego sui sottomarini nucleari Belgorod e Khabarovsk, ha riferito la TASS. «I lavori per la costruzione delle infrastrutture costiere per la base di due sottomarini speciali in Kamchatka dovrebbero essere completati all’inizio del prossimo anno», ha dichiarato la TASS citando una fonte della difesa non identificata.

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Avdiivka in Ucraina diventa una città «post-apocalittica», la città chiude i battenti

KYIV. La Russia sta trasformando l’Ucraina di Avdiivka in «un luogo da film post-apocalittico», intensificando i bombardamenti e costringendo a chiudere quasi completamente la città di frontiera, ha detto domenica il massimo funzionario locale. Circa 2.000 civili sono rimasti ad Avdiivka, una città della regione di Donetsk a circa 90 chilometri (56 miglia) a sud-ovest della città assediata di Bakhmut, secondo i funzionari. La città aveva una popolazione precedente alla guerra di oltre 30.000 persone. «Mi dispiace dirlo, ma Avdiivka sta diventando sempre più simile a un luogo da film post-apocalittici», ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare della città Vitaliy Barabash sull’app di messaggistica Telegram. È iniziata l’evacuazione dei lavoratori dei servizi pubblici rimasti in città e la ricezione dei cellulari sarà presto interrotta, «perché ci sono informatori degli occupanti russi in città», ha aggiunto Barabash. Con le forze russe che hanno guadagnato gradualmente i fianchi di Avdiivka, la settimana scorsa l’esercito ucraino ha avvertito che la città potrebbe diventare una «seconda Bakhmut», dove i combattimenti intensi di mesi hanno trasformato la città in macerie. Domenica, i bombardamenti russi hanno preso di mira due grattacieli ad Avdiivka, che dista solo 10 km dalla periferia settentrionale della città di Donetsk, sotto il controllo di Mosca dal 2014. Una persona è rimasta ferita in numerosi attacchi aerei su Avdiivka sabato, secondo i militari ucraini. «Dovete andare, dovete fare le valigie, soprattutto con i vostri bambini», ha detto Barabash. La Russia ha negato di aver preso di mira i civili nella guerra che da 13 mesi conduce contro il suo vicino. La guerra, che non ha una fine in vista, ha visto migliaia di morti, milioni di sfollati e decine di città ucraine quasi o parzialmente spazzate via.

La Nato: «La retorica nucleare della Russia è pericolosa e irresponsabile»

La portavoce della NATO Oana Lungescu ha dichiarato domenica sera: «La retorica nucleare della Russia è pericolosa e irresponsabile». Lungescu aha affermato che «la NATO è vigile e sta monitorando attentamente la situazione. Non abbiamo visto alcun cambiamento nella posizione nucleare della Russia che ci porti a modificare la nostra. Il riferimento della Russia alla condivisione nucleare della NATO è totalmente fuorviante. Gli alleati della NATO agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha costantemente violato i suoi impegni in materia di controllo degli armamenti»

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