Un lampo di Paulo Dybala, neo campione del mondo con l’Argentina, condanna il Genoa di Gilardino all’eliminazione in Coppa Italia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 291ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Grifone estromesso dal «peggior torneo d’Europa» ma a testa alta. «Lo Special One ha ragione a esternare il suo malcontento per il regolamento iniquo. Il Genoa ha comunque onorato la competizione riprendendo da dove aveva lasciato con una prestazione di livello che lascia intravedere alcuni spunti interessanti: innanzitutto, abbiamo avuto la conferma sul fatto che il 3-5-2, sfoderato nel secondo tempo di Bari, sia un’alternativa di gioco. In secondo luogo, ho visto Massimo Coda rigenerato forse perché il campione è stato punto nell’orgoglio: ha lottato quasi da solo contro tre difensori forti e fisici, di più non poteva fare. Il migliore in campo è stato Vogliacco ma hanno giocato bene tutti i difendenti contro Abraham e Zaniolo, calciatore indisponente: il fuoriclasse è Dybala che decide la partita con una giocata delle sue».
Gilardino stava per sorprendere José Mourinho? «Sì, perché il suo Genoa (l’aggettivo possessivo non è casuale) ha costruito due palle che non sono state regalate dalla Roma: prima Yalcin e, nel finale, Aramu hanno sprecato a pochi metri. Gilardino si sta dimostrando un allenatore di buon senso tattico perché non stravolge o snatura il Grifo ma lo lavora con attenzione durante la settimana – è stato evidente il suo aiuto psicologico nei primi giorni a Pegli – e attraverso le sostituzioni. Lo spogliatoio lo segue perché credibile. Forse un nuovo metodista gli faciliterebbe la vita… La Roma, come la Juventus di Allegri, è una squadra abituata da Mourinho a vincere 1-0 senza impressionare dal punto di vista dell’espressione di gioco».
Martinez o Semper? «Il Genoa ha due buoni portieri ma tale dualismo tra i pali rossoblù può interessare soltanto noi giornalisti perché presumo che mister Gilardino lo abbia già risolto: il titolare è il croato, che personalmente mi ispira più fiducia. Reputo giusto valorizzare un giovane portiere di proprietà piuttosto che un altro fermo a Genova a titolo temporaneo. Ciononostante la prestazione di Josep Martinez all’Olimpico è stata superlativa in almeno due interventi difficili su Abraham e Dybala: stavolta, però, vale come un tempo, chi gioca in Coppa salta il campionato».
E il campionato torna lunedì (ore 18:45) con Genoa-Venezia. «Sarebbe stato bello approdare ai quarti di finale di Coppa Italia dopo tanti anni ma la gara più importante per il Grifone è quella contro gli arancioneroverdi. Servirà molta pazienza, gli uomini di Gilardino giocheranno conoscendo tutti i risultati di giornata: non faranno calcoli, se non quello di arrivare il prima possibile sopra la quota dei 70 punti. Il distacco da Reggina e Frosinone è ampiamente recuperabile nell’arco di un girone intero. Concludo con i miei complimenti ai 500 tifosi rossoblù che si sono recati in trasferta a Roma e vissuto una o più giornate all’insegna del divertimento: la migliore risposta ai gravi e inaccettabili accadimenti capitati sulla A1 ad Arezzo».
Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti
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