Il Genoa ci crede fino alla fine e dal Vigorito di Benevento porta a casa una vittoria pesante. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 292ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Quinta vittoria in sei partite: non è solo fortuna. «Solo i detrattori antepongono la buona sorte agli evidenti meriti di mister Gilardino. Il suo Genoa ha un gioco offensivo (al quale ben si concilia il titolo della nostra rubrica) che riesce a modulare nel corso della partita senza che gli episodi della stessa gliela facciano sfuggire di mano. Ottima la prima frazione di gara, la migliore della stagione sebbene sia mancato il colpo del raddoppio che proprio i rossoblù non hanno nelle corde; secondo tempo in flessione più per crescita del Benevento passato al doppio centravanti ma i cambi coraggiosi del tecnico genoano, su tutti Sturaro per Albert Gudmundsson, hanno fatto la differenza».
Con Gilardino segnano gli attaccanti: un caso? «Assolutamente no, e ben vengano le loro reti perché sono le più determinanti per raggiungere detti risultati. Il tecnico li sta ponendo in condizione di segnare senza trascurare i dettagli perché essi contribuiscono a costruire la mentalità vincente: una sponda, l’attacco sul primo palo, un movimento eseguito con i tempi giusti. Coda è il finalizzatore principe del Genoa che se sta bene diventa trascinatore: la sua trasformazione è da bomber puro, sente la porta senza bisogno di guardare dove sia Paleari. Puscas, invece, ha fatto un gol alla “Bonimba” con una sospensione aerea incredibile: mi è piaciuta la cattiveria impressa sulla palla. Bene anche Gudmundsson, la veste di mezz’ala gli permette di aggredire la profondità».
Aramu alla Strefezza? Può essere lui la spalla ideale per Coda? «Una buona similitudine nonostante siano due calciatori differenti: Aramu più tecnico e da “infilata”, Strefezza più goleador e creatore di spazi. Nell’attuale organico rossoblù Mattia è certamente il compagno di reparto che meglio si integra con le qualità da prima punta di Coda, anche perché Yalcin continua a non convincere: il mercato è aperto, attendiamo sviluppi per quanto riguarda il potenziale arrivo di Dragus dallo Standard Liegi, club di 777 Partners».
Sabato ultima sfida “marinara” contro il Pisa. «Gilardino ha tra le proprie mani più di un’opzione di gioco: il 3-5-2 funziona come anche il modulo che prevede la difesa a quattro. Sono curioso di rivedere in campo Matturro, giovane prospetto classe 2004 prelevato dal Defensor Sporting: ha origini lucane di Balvano. Il Genoa deve continuare a concedere poche conclusioni agli avversari e spingere sull’acceleratore perché il momento della stagione è a dir poco decisivo: la classifica sta assumendo una precisa fisionomia con una frattura tra tre club e le inseguitrici. Bani rientrerà dalla squalifica, fuori invece Sabelli che merita una lode per la generosità che dimostra in ogni partita».
Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti
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