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Diporto privato: AssoYacht presenta il nuovo e innovativo CCNL di settore

Il 2022 ha visto l’introduzione di una disciplina contrattuale rivolta esclusivamente al diporto privato che si stacca dalle logiche della contrattazione industriale e commerciale

Dopo un anno in cui il trend del comparto marittimo del diporto è cresciuto a doppia cifra, il 2022 ha visto l’introduzione di una disciplina contrattuale rivolta esclusivamente al diporto privato. Una disciplina che si stacca definitivamente dalle logiche della contrattazione industriale e commerciale, per affrontare più efficacemente tematiche e peculiarità che riguardano il settore.

Quelli che fino a ieri erano usi privi di riscontro normativo, si trovano ora inseriti all’interno di un sistema di norme contrattuali che consente agli armatori di avere la certezza della disciplina che regola i rapporti di lavoro marittimo e gli adempimenti connessi, valorizzando al massimo le peculiarità del servizio reso in ambito diportistico privato.

Ad esempio, per la prima volta vengono disciplinati elementi come la riservatezza della famiglia e degli ospiti a bordo e viene introdotta la paga unificata, mediante la quale è possibile determinare una retribuzione concordata con il marittimo, comprensiva degli elementi variabili della retribuzione. Vengono inoltre definiti ruoli, competenze e oneri dei soggetti che intervengono nella gestione dell’unità e previste forme di comunicazione digitale per la gestione del rapporto di lavoro.

Elemento di particolare importanza è proprio la paga unificata, che non solo contribuisce ad aumentare la certezza dei rapporti tra armatore e marittimi ma consente anche a questi ultimi di ricevere l’importo concordato anche nei mesi in cui non vi è navigazione o comunque in periodi di minore o diversa attività lavorativa. Il tutto sempre entro il limite della sommatoria contabile delle singole voci analitiche previste dal CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro) e dalla legge.

Anche grazie al contributo dell’associazione AssoYacht, l’assioma “diporto privato uguale lusso” dovrà essere allargato alla consapevolezza che, per uno sviluppo importante e duraturo del settore, non si potrà prescindere dalla tutela dell’ambiente, dallo sviluppo tecnologico e da un pieno riconoscimento del diporto come settore turistico.

“Sono due i grandi obiettivi – afferma Michael Tirrito, presidente di AssoYacht – che la nostra associazione si pone per il prossimo triennio 2023/2025. Il primo è riportare sotto la disciplina contrattuale italiana molti dei rapporti di lavoro che, su bandiera estera, decidono di applicare la normativa di altri Paesi pur avendo un collegamento forte con l’Italia. Per raggiungerlo sarà necessario, oltre ad una efficace operazione di sensibilizzazione, anche l’intervento delle istituzioni, al fine di ridurre l’impatto contributivo e fiscale sul lavoro marittimo in modo da rendere l’Italia effettivamente competitiva rispetto ad altri Paesi”.

“Il secondo – prosegue Tirrito – è far vivere il diporto e tutto il mondo dell’indotto, compresi i porti turistici, per 365 giorni l’anno. L’Italia è un vero e proprio pontile sul Mediterraneo e non è ammissibile lasciarsi sfuggire la possibilità di sfruttare al massimo questo vantaggio competitivo e di visibilità internazionale. Far vivere il mare, i porti turistici e le aziende dell’indotto per 365 giorni l’anno è il vero obiettivo per supportare e sviluppare il settore in modo sostenibile”.

AssoYacht è l’associazione sindacale datoriale che rappresenta la categoria degli armatori del diporto privato e commerciale e tutte le aziende dell’indotto che svolgono servizi connessi. Tra le finalità dell’associazione ci sono la tutela sindacale e la tutela degli interessi collettivi degli armatori e delle aziende dell’indotto, la valorizzazione della sicurezza e della formazione per gli operatori del mare, il supporto informativo circa gli aggiornamenti normativi del settore, la promozione di forme di coordinamento e collaborazione tra gli associati e l’impulso al mercato del lavoro e all’incontro tra domanda e offerta. Il CCNL Diporto Privato è stato sottoscritto a Roma il 1° dicembre 2022 e registrato al CNEL con il codice 1657.

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