Fumata bianca a Montecitorio per l’elezione di nove membri laici sui dieci previsti del CSM. Lo apprende l’ANSA a spoglio non ancora terminato. In nove hanno superato il quorum dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea (pari a 564 voti) per far scattare l’elezione. Ha mancato l’obiettivo Felice Giuffrè, per una settantina di voti. Servirà una nuova votazione, il 24 gennaio, per la copertura del decimo posto.
Il Parlamento doveva votare i dieci membri laici (avvocati o professori universitari) del Consiglio superiore della magistratura. Maggioranza e opposizioni sembravano aver raggiunto l’accordo sui nomi da eleggere, intesa necessaria per la fumata bianca alla luce del quorum elevato richiesto (i tre quinti dei parlamentari). Unico «giallo» di giornata i dubbi espressi dal Movimento 5 stelle e dal Pd a seguito della notizia che uno dei candidati di Fdi, Giuseppe Valentino, sarebbe indagato per rapporti con la ‘ndrangheta. il partito della premier ha dovuto correre ai ripari sostituendo la sua candidatura con quella dell’avvocato Felice Giuffrè. E proprio su Giuffrè, come detto, non si è trovata l’intesa.
Per Fratelli d’Italia i nomi sono quattro: Isabella Bertolini (avvocato penalista modenese, ex parlamentare di Forza Italia poi transitata anche dalla Lega), Daniela Bianchini (avvocato civilista di Roma, docente universitaria e membro del centro studi Livatino come il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano), Rosanna Natoli (avvocato siciliano, già candidata alle elezioni) e appunto l’avvocato Felice Giuffrè.
Per la Lega Fabio Pinelli (avvocato del foro padovano, già difensore di Luca Morisi, braccio destro di Salvini) e Claudia Eccher (avvocato di Bolzano, difensore di Salvini). Per Forza Italia Enrico Aimi (ex parlamentare, avvocato penalista). Per il Pd Roberto Romboli (costituzionalista pisano). Per il M5S Michele Papa (docente universitario fiorentino, amico di Conte) e, infine, per Azione-Italia viva Ernesto Carbone (avvocato ed ex deputato renziano, inviso ai 5stelle). Non condivide l’accordo il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che invece – pur senza chance – ha deciso di votare Tamar Pitch (docente universitaria e giurista femminista).
Il caso Valentino
Un anno e mezzo fa è emerso che è indagato per reati connessi alla ‘ndrangheta, in relazione a rapporti abituali con Paolo Romeo, ex parlamentare del Psdi ed esponente di spicco della cosiddetta “componente riservata” della ‘ndrangheta. Convocato nell’aprile 2021 come testimone nel processo “ghota” a Reggio Calabria dopo essere stato intercettato nell’inchiesta, Valentino era stato avvisato di potersi avvalere delle facoltà concesse agli indagati di reato connesso o collegato a quello principale, che è l’associazione mafiosa. Valentino è stato chiamato in causa dal pentito Seby Vecchio, ex poliziotto ed ex assessore e consigliere comunale di Alleanza Nazionale, a proposito di una presunta riunione a Roma, negli uffici del partito, convocata per ristabilire i rapporti dell’allora sindaco Giuseppe Scopelliti con i clan della ‘ndrangheta reggina più potenti: i De Stefano e i Condello. Nel processo, Valentino si era avvalso della facoltà di non rispondere.