Doveva essere l’anno della ripresa dopo due di pandemia legati al Covid, ma il 2022 è stato l’ennesimo degli “Anni Venti” da dimenticare. La guerra in Ucraina e le crisi connesse allo scoppio del conflitto, da quella economica a quella dei carburanti e dell’energia, hanno infatti tirato un brutto scherzo a tutti quanti, anche alle grandi aziende e i grandi produttori tecnologici, con un mercato che su tutti ha registrato un vero e proprio annus horribilis. Parliamo del mercato degli smartphone, che nel 2022 ha proseguito il suo trend di perdita andando addirittura a toccare livelli di crisi come quelli di dieci anni fa.
Mercato degli smartphone sempre più giù
Mai così giù, almeno per ora. Il mercato degli smartphone infatti, dopo il periodo negativo del Covid, nel 2022 ha toccato l’ennesimo momento nero del comparto. Gli ultimi anni, infatti, non sono stati eccellenti per il mercato dei telefoni di ultima generazione, con un calo iniziato dal lontano 2016 e mai capace di arrestarsi. Quasi sette anni fa, infatti, i livelli di vendite toccarono il picco massimo e da lì tutto andò velocemente in fumo.
I dati appena usciti certificano un fatto inedito, ovvero che non solo il 2022 è stato l’anno nero degli smartphone, ma che anche l’ultimo trimestre è stato da dimenticare. Le vendite globali (dati Canalys) sono scese infatti sotto la soglia degli 1,2 miliardi di pezzi, ma nel Q4 dello scorso anno, quello tradizionalmente più ricco perché comprende il periodo del Natale e le offerte del Black Friday e del Cyber Monday, ha avuto un vero tracollo rispetto al 2021 con un calo del 17%. Sull’intero 2022, invece, il calo è stato dell’11%, dati che per trovare un paragone devono andare indietro fino al 2013, anno in cui gli smartphone superarono i vecchi cellulari.
Le cause del tracollo? Dai problemi con i lockdown per il Covid in Cina, la guerra in Ucraina, l’inflazione e il rincaro di materie prime e la logistica. Ma anche e soprattutto i prezzi dei dispositivi sempre più alti, scarsa innovazione e potere d’acquisto diminuito. Un momento davvero nero, a eccezione di due grandi brand che nella crisi possono comunque sorridere. Parliamo di Apple e Samsung, che loro malgrado sono riusciti a chiudere “positivamente” l’anno. Per Apple (i cui migliori smartphone possono essere trovati qui) l’anno si è chiuso col primato nel Q4 e ha raggiunto la sua quota di mercato trimestrale più alta di sempre al 25%.
Dietro Apple c’è invece Samsung (qui i migliori cellulari del brand), che ha chiuso il Q4 al secondo posto con una quota di mercato del 20%, ma si è comunque confermato primo marchio guardando all’intero 2022. Al terzo posto invece Xiaomi, che ha mantenuto la posizione nonostante la sua quota sia scesa all’11% nel Q4, in gran parte a causa di difficoltà in India.
Allarme prezzi degli smartphone
Ma tutti ora si chiedono, ovviamente, che futuro aspetta il mercato dei cellulari. DI certo l’età dell’oro, quella della grandi vendite, sembra essere decisamente alle spalle. Le Xuan Chiew, analista di Canalys che ha messo a punto lo studio sul mercato, ha sottolineato che “i fornitori si avvicineranno al 2023 con cautela, dando priorità alla redditività e proteggendo la quota di mercato, tagliando i costi per adattarsi alla nuova realtà del mercato”.
Di certo bisognerà prestare attenzione ai costi di produzione e di vendita perché maggiori investimenti chiedono prezzi più alti al cliente finale. Paolo Pescatore, analista di PP Foresight, esperto in Tecnologia e digitale, ha quindi sottolineato che proprio i costi si stanno rivelando proibiti e “i prezzi stanno andando tutti nella direzione sbagliata, con i consumatori che sentono la pressione e tirano la cinghia”.