Questa notte, 2 febbraio, è scoppiato un grande incendio a Sebastopoli in Crimea, territorio occupato dai russi, e ha provocato la morte di otto persone. Due persone sono rimaste ferite. Le vittime – riferiscono i media ucraini – erano impegnate nella costruzione della nuova autostrada Tavrida, ovvero quella che unisce Crimea e Russia attraverso il ponte Kerch, nonché il nodo cruciale dal punto di vista politico e militare. A inaugurare l’autostrada nel 2020 fu in persona il presidente russo Vladimir Putin. A ottobre 2022, il ponte era già stato colpito da una potente esplosione che provocò il crollo di una parte della struttura dopo che un serbatoio di stoccaggio del carburante ha preso fuoco. Il Ministero delle situazioni di emergenza della Federazione Russa ha confermato quanto accaduto e ha dichiarato: «L’incendio nel modulo edilizio vicino a Sebastopoli è stato completamente estinto, l’analisi delle strutture è stata completata. A seguito dell’incendio, 8 persone sono morte, 2 sono rimaste ferite. Il rogo si è diffuso in un edificio residenziale a due piani su Neftyanaya Street ed è avvenuto intorno alle 2 del mattino».
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