di Redazione Spettacoli
Nel suo podcast «Il sottosopra», la giornalista riflette sul successo «gonfiato» della band romana. E parla di una «crisi» tra il frontman Damiano David e la bassista Victoria De Angelis
«Cosa è rimasto di sincero nei Maneskin?». È la domanda con cui Selvaggia Lucarelli, 48 anni, esordisce nell’ultimo episodio del suo podcast, «Il Sottosopra».
Dopo essersi espressa contro il «matrimonio» della band (in cui Damiano David, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi, i quattro componenti del gruppo, si sono giurati eterna fedeltà), definito una «cafonata», la giornalista ora è tornata a commentare la loro arrampicata verso il successo con un’analisi più approfondita.
«La sensazione — sostiene Lucarelli — è che siano cresciuti troppo in fretta. Una crescita così veloce come quella delle oche destinate al foie gras. Non più liberi di mangiare quello che vogliono, ma ingozzati in modo artificiale dal sistema per finire sulle nostre tavole».
Il trionfo all’Eurovision, trampolino di lancio di Damiano e compagni verso la notorietà al di fuori dei confini domestici, ha cambiato radicalmente la vita della band. A partire dall’addio nel 2021 a Marta Donà, storica manager del gruppo, con l’intento di…