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Corso Sardegna, ecco come cambia il progetto: “70 alberi in più e solo 20 parcheggi in meno” – Genova 24

Genova. Due file di parcheggi in linea per ciascuna carreggiata di corso Sardegna per un totale di 505 posti auto e 125 alberi di nuova piantumazione, a fronte di una situazione attuale che presenta 525 stalli di sosta (di cui 60 soppressi il mercoledì e il sabato in occasione del mercato rionale) e 55 alberi. Sono i numeri forniti dall’assessore Matteo Campora e dai tecnici del Comune durante la seconda commissione municipale in Bassa Valbisagno sul progetto degli assi di forza del trasporto pubblico destinato a rivoluzionare una delle principali arterie di Marassi e San Fruttuoso, oltre che la rete delle linee Amt.

Il nuovo assetto viario prevede sempre una doppia corsia centrale riservata ai mezzi pubblici con due file di alberi e siepi a delimitare l’asse protetto. Ma rispetto alla prima versione, che aveva scatenato timori e proteste per il saldo fortemente negativo della sosta, il disegno aggiornato prevede parcheggi sia ai margini della strada sia lungo le aiuole spartitraffico, mantenendo comunque la doppia corsia per i veicoli privati in entrambe le direzione.

Generico febbraio 2023

In questo modo verranno persi complessivamente solo 20 posti, mentre “nel progetto precedente sarebbero stati all’incirca dimezzati“, spiega l’architetto del Comune Agostino Macor. Anche se, precisa l’esperto di Tursi, “il conteggio si riferisce ai parcheggi tracciati e non a quelli abusivi, che sono piuttosto numerosi”. Altri 180 posti vengono offerti ai clienti delle attività commerciali nel silos del mercato, ma non risolvono il problema della sosta notturna, anche se Campora ha detto che sarà verificata la convenzione urbanistica coi gestori che prevedeva una quota per i residenti.

E gli alberi? Quelli attuali sono tutti da tagliare e sostituire perché interferiscono con gli assi del trasporto pubblico. Alla fine però, garantiscono l’assessore Campora e il suo staff, il saldo sarà positivo: 70 esemplari in più, piantati a distanza di 8 metri l’uno dall’altro, che faranno ombra anche nel tratto dalla chiesa di Santa Fede a piazza Giusti, dove oggi il centro della carreggiata è occupato dalle auto in sosta. Come anticipato nella precedente commissione la scelta è ricaduta sull’acero platanoide e l’altezza massima delle piante al momento della messa a dimora, come aveva chiarito nell’occasione l’architetto Macor, sarà di 4-5 metri.

A preoccupare i residenti è poi il destino del mercato rionale di via Tortosa: sono 35 i banchi che dovranno sloggiare da piazza Galileo Ferraris e dalla parte terminale di corso Sardegna, dove bisognerà fare spazio al capolinea dei bus da 18 metri in servizio sull’asse centrale (che arriverà fino a Campi) e alle linee collinari di Marassi e Quezzi che si attesteranno tutte nel nuovo hub di interscambio. “Non ci sarà alcun trasferimento del mercato – ha spiegato il responsabile di progetto Albero Bitossi -. I banchi potrebbero essere ricollocati in via Monticelli o via del Piano. Ci stiamo lavorando con la direzione Commercio”.

Altro tema emerso è quello delle piste ciclabili: nel nuovo progetto presentato in commissione non ve n’è traccia. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra le esigenze della sosta e di chi si vuole muovere in maniera sostenibile – ha detto Campora -. Ad esempio si potrà inserire una bike lane nel primo tratto da piazza Giusti a Santa Fede”. Al vaglio anche l’ipotesi di una circolazione promiscua di bici e bus sulle corsie gialle, ma l’assessore frena: “Occorre fare un passaggio coi sindacati perché in alcuni casi si possono creare situazioni di pericolo”. Così come è ancora in forse la possibilità di far transitare sugli assi di forza, che godranno di preferenziamento semaforico, anche taxi e mezzi di soccorso.

L’assessore alla Mobilità ha confermato che i lavori inizieranno dagli assi Levante e Ponente: per quanto riguarda la Bassa Valbisagno “ci vorrà almeno un anno prima di partire coi cantieri, anche perché ci sono difficoltà maggiori”. Progetto esecutivo e lavori sono stati affidati a gennaio al raggruppamento di imprese formato da Colas Rail, Icm e Leonardo che dovranno realizzare l’infrastruttura per i mezzi elettrici (compresi i semafori “intelligenti” concepiti per dare loro precedenza agli incroci) e le nuove fermate, oltre 300 lungo i 96 chilometri complessivi delle quattro linee. Nel frattempo saranno realizzate le nuove rimesse Staglieno e Gavette.

Ma i progetti della giunta Bucci sul trasporto pubblico in Valbisagno hanno surriscaldato nuovamente gli animi tra il pubblico in sala. Presenti diversi rappresentanti di comitati, associazioni e ambientalisti che hanno ribadito le critiche all’accoppiata assi di forza e Skymetro, rilanciando ancora una volta il tram come soluzione alternativa e contestando la mancanza di studi comparativi specifici. “Il progetto è finanziato e si farà, inutile perdere tempo – ha tagliato corto Campora -. I cittadini si sono espressi attraverso le elezioni e le elezioni sono la migliore forma di democrazia”. Affermazioni che hanno mandato su tutte le furie i consiglieri di opposizione.

Tra le perplessità legate agli assi di forza anche il taglio previsto dei bus collinari che costringerà gli utenti di linee come 37, 82 e 356 a scendere in piazza Galileo Ferraris e salire sui nuovi bus elettrici da 18 metri. “Ma diminuiranno i tempi di percorrenza”, ribattono Comune e Amt promettendo una relazione dettagliata sul punto. Timori anche per il nuovo assetto di piazza Galileo Ferraris, dove spesso ci sono bambini che giocano di fronte alla scuola Papa Giovanni XXIII: per Campora “sarà comunque più sicuro, oggi non ci sono gli autobus ma 120 macchine che girano”.

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