Si profila una centrale 118 unica per il Levante. Questo quello che emerge dalle intenzioni della giunta regionale e comuncate dall’assessore alla Sanità Angelo Gratarola in risposta a un’interrogazione di Claudio Muzio (capogruppo Forza Italia e membro della commissione Sanità).
La normativa nazionale impone la presenza di una Centrale ogni 600 mila abitanti. Quella del Tigullio risulta quindi fuori legge.
«Ho accolto positivamente − dice Muzio − quanto dichiarato quest’oggi da Gratarola con la sede baricentrica tra il Tigullio e La Spezia. Tale soluzione, che sarà formalizzata nel nuovo Piano sociosanitario regionale, è di gran lunga preferibile all’accorpamento della Centrale della Asl 4 con quella di Genova: quest’ultima andrebbe in tal caso a coprire un bacino d’utenza pari a oltre la metà della popolazione ligure. La Centrale unica del Levante potrà inoltre garantire sia la qualità del servizio per i cittadini del Tigullio sia le professionalità maturate in questi anni».
La Centrale unica del Levante ligure darebbe vita ad un polo con un bacino d’utenza di circa 350/400 mila persone che diventano quasi il doppio nei periodi di maggiore afflusso turistico, afferma Muzio. «Inoltre consentirebbe di avere sempre attivo personale con conoscenze e competenze relative sia al Tigullio che alla provincia della Spezia».
Il consigliere annuncia che «in sede di discussione del nuovo Piano sociosanitario regionale mi batterò affinché tale ipotesi diventi realtà, avendo cura di garantire la qualità del servizio e di tutelare le professionalità presenti. Come sede della nuova Centrale del Levante un’ipotesi praticabile potrebbe essere quella di Brugnato, che presenta caratteristiche adeguate non solo sul piano logistico».
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