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Cattiva digestione: ecco come riconoscerla e come combatterla con i giusti rimedi

Chi ne soffre sa bene cosa voglia dire: si sente una sensazione di pienezza anche solo dopo i primi bocconi e nei casi più gravi è accompagnata anche da dolore gastrico. Sono i chiari sintomi di una delle cause più comuni del dolore alla bocca dello stomaco, la cattiva digestione. Vediamo come si manifesta, da cosa è provocata e come combatterla.

Quando e come si manifesta una cattiva digestione

La cattiva digestione si manifesta in questi casi:

  • Quando si mangia in fretta e male;
  • Dopo pasti abbondanti;
  • Dopo aver assunto cibi molto piccanti, bevande gassate o alcoliche;
  • Quando si è sotto stress.

Riconoscerla è semplice perché i sintomi sono molto chiari, ovvero si avverte:

  • Nausea;
  • Gonfiore;
  • Continuo fastidio all’addome superiore;
  • Eruttazione eccessiva;
  • Alitosi;
  • Sonnolenza.

Ma quali sono le cause di questo malessere? Alcune le abbiamo già anticipate, ma vediamole meglio nel prossimo paragrafo.

Le 3 principali cause della cattiva digestione

Partiamo dal primo nemico della digestione: lo stress. Quando si è infatti sotto stress, soprattutto a livello emotivo, inconsciamente si tende a “scaricare” tutta l’ansia, il nervosismo e le altre emozioni proprio sullo stomaco. L’insorgenza di un disturbo digestivo però è anche legata all’obesità, all’assunzione eccessiva di specifici alimenti (come quelli speziati o piccanti o i fritti) o di alcool e bevande gassate. E poi c’è il fumo, che rallenta lo svuotamento gastrico causando per l’appunto quella fastidiosa sensazione di pesantezza da cattiva digestione.

Cosa fare per combatterla: con 5 rimedi efficaci

Che cosa si può fare allora per combattere la cattiva digestione? Per alcuni è solo una fase transitoria e piuttosto tollerabile ma per altri può essere un problema frequente a cui dover riporre rimedio al più presto. Per farlo basta solo:

  1. iniziare a adottare uno stile di vita più tranquillo (quindi controllare lo stress);
  2. dimagrire;
  3. smettere di fumare;
  4. non mangiare per un lungo periodo alimenti fritti, piccanti e non bere bevande gassate;
  5. bere tisane lenitive, digestive o calmanti che favoriscono la digestione e migliorano le funzionalità del sistema gastroenterico, specie dopo un pasto pesante.

Che cosa mangiare per evitare la cattiva digestione

Per evitare una cattiva digestione conviene perciò in primis mangiare alcuni alimenti ed eliminare altri. Sono indicati per la digestione gli alimenti che contengono i fermenti perché accelerano il metabolismo, per cui largo spazio ad alimenti come miso, kefir, tofu, yogurt, germogli, ma anche altri alleati della digestione come la liquirizia, la menta, i finocchi e lo zenzero. Vanno assolutamente evitati, invece, anche solo per qualche mese: i formaggi fermentati, i cibi grassi o fritti, il caffè, gli alcolici e le bibite ricche di anidride carbonica.

Le buone abitudini per favorire la buona digestione

Per favorire la digestione bisogna anche cominciare ad avere delle buone abitudini, quali:

  • masticare lentamente il cibo: molto spesso la frenesia lavorativa sottrae il tempo necessario e poi a pagarne le conseguenze è lo stomaco;
  • non saltare nessun pasto;
  • fare pasti spezzettati, cioè non mangiare troppo (specie prima di andare a dormire) ma fare 5 pasti (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena);
  • aspettare almeno 3 ore prima di mettersi a letto dopo aver cenato, in quanto la posizione sdraiata causa la risalita dei succhi gastrici;
  • non correre o fare altre attività intense dopo aver mangiato.

Con un pizzico di buona volontà sarà facile liberarsi e dire addio una volta per tutte alla cattiva digestione e iniziare ad apprezzare il piacere di mangiare sano, in modo moderato ed equilibrato. Non resta allora che darsi da fare e rimettersi in forma e a tavola (ma senza esagerare!) per digerire senza problemi e dormire sonni tranquilli.

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