cassoni-di-pra

Solidarietà ad Andrea Moizo anche dai Comitati del Ponente.

Dopo le parole del sindaco di Genova Marco Bucci che ha commentato un articolo del giornalista, definendone la comunicazione “di tipo terroristico”, è arrivata la solidarietà da parte dei comitati del Ponente uniti.

In un comunicato diffuso dai comitati si legge: “I comitati, da Sampierdarena a Voltri, esprimono massima solidarietà a chi viene attaccato mentre svolge il proprio lavoro. 

Articolo 11 – Libertà di espressione e d’informazione. 

Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. 

Con riferimento alle parole del sindaco di Genova, Marco Bucci, che, rifacendosi al lavoro d’inchiesta del giornalista Andrea Moizo, ha dichiarato che si tratta di una “comunicazione di tipo terroristico” e, in merito alle ipotesi circolate, “chi le ha fatte uscire ha fatto una carognata”, ci teniamo a sottolineare che il diritto di espressione e informazione è sancito dalla Costituzione Italiana, pertanto ringraziamo chi esercita -senza paura- questo diritto, permettendo a noi cittadini di conoscere quello che avviene nelle stanze del potere e non solo quanto gradito all’amministrazione cittadina, come stigmatizzato anche dall’Ordine dei Giornalisti della Liguria in un comunicato. 

Il dissenso, caro sindaco Bucci, è il sale della democrazia: viva la stampa libera e viva i cittadini informati e consapevoli”.

Intanto domani si parlerà del caso in Consiglio Comunale tramite un’espressione di sentimento presentata dal Capogruppo della lista rossoverde Filippo Bruzzone.

In mattinata anche l’Ordine dei Giornalisti della Liguria ha replicato al primo cittadino in merito alle dichiarazioni rilasciate in un’intervista al Secolo XIX sulla vicenda relativa ai cassoni a Pra’.

I giornalisti – si legge nella nota – non discriminano tra giusto e ingiusto, non sono giudici. I giornalisti raccontano di fatti, ma anche di progetti che ancora non sono fatti. E se non lo facessero non si sarebbero consumate tonnellate di carta per dare conto di progetti che promettevano strade, binari, stazioni, trafori,  gronde e perfino ospedali. Non in un altrove indefinito, ma qui, in Liguria. Non sono i giornalisti a giocare con promesse che integrano incubi. E per i turisti è spesso un incubo raggiungere le coste liguri, tra le più belle del mondo. Il sindaco di Genova Bucci  non ha però esitato a tacciare di ‘terrorismo’ un lavoro di inchiesta giornalistica del collega Andrea Moizo circa l’impatto di alcune idee progettuali relative alle aree portuali di Pra’ che la struttura commissariale per la ricostruzione del viadotto Polcevera, guidata dallo stesso Bucci, ha presentato all’Autorità portuale. 

I terroristi, sindaco Bucci, non si firmano con nome e cognome. Non si danno la pena di ricercare e documentare progetti che ora sono sulla carta ma domani possono avere impatti diversi sulla qualità della vita di migliaia di cittadini.

I giornalisti  devono assolvere ad un unico dovere: informare. Se il contenuto della loro informazione fa paura, scuote l’opinione pubblica è compito degli amministratori  rendere trasparenti  i processi decisionali. La strada dell’intimidazione – ‘informazione terroristica’, ha sibilato il sindaco Bucci commentando in un’intervista al Secolo XIX il lavoro di inchiesta di un collega– non conforta i cittadini, non aggiunge qualità ad alcun progetto.

Tuttavia, l’intimidazione può risultare utile. Sarà necessario continuare ad illuminare la questione: senza paure ed omissioni, senza pregiudizi. E’ il nostro mestiere, sindaco Bucci, lo facciamo, continueremo a farlo“. 

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *