La questione dei rincari dei carburanti ha avuto un nuovo aggiornamento.
Dopo l’impennata dei prezzi dovuta al mancato rinnovo del blocco delle accise, il governo aveva spostato la responsabilità sui benzinai che però non ci sono stati e avevano proclamato sciopero per il 25 e il 26 di gennaio.
Oggi pomeriggio dopo un dialogo serrato tra le parti lo sciopero è stato congelato, almeno per ora.
Nel frattempo come se la passano gli automobilisti genovesi? La redazione de La Voce di Genova ha girato un po’ di distributori per dare un quadro dei prezzi attuali e raccogliere i commenti dei gestori.
I prezzi riguardano il self service e oscillano sempre tra 1,84 e 1,82 euro per litro della benzina senza piombo, e 1,89 e 1,84 del diesel, con i prezzi più convenienti di Europam e Staroil e quelli più alti di Eni e Q8 e l’Ip che oscilla nel mezzo.
(La lista ovviamente non è esaustiva, i prezzi indicano prima il diesel e poi la benzina)
Europam via Invrea (Foce) 1,847/1,837
StarOil via Cecchi (Foce) 1,849/1,829
Ip via Invrea (Foce) 1,849/1,829
Ip via Barabino (Foce) 1,862/1,832
Eni via Brigate Partigiane (Foce) 1,862/1,832
Ip via Cantore (Sampierdarena) 1,867/1,839
Eni piazza Tommaseo (Foce) 1,892/1,842
Esso piazza Di Negro (Di Negro) 1,896/1,856
Eni via Cantore (Sampierdarena) 1,897/1,837
Q8 via V Maggio (Quarto) 1,899/1,837
A proposito della polemica sulle accise i benzinai preferiscono non commentare. Uno dei gestori però, molto pacatamente ci da il suo parere: “Io capisco anche, nessuno voleva reintrodurre le accise, forse non erano da levare prima se si trattava di una misura insostenibile. Però se è necessario reintrodurle bisogna sapersi prendere la responsabilità e non scaricarla sugli altri. Si è fatta propaganda elettorale e poi si è voluto trovare un capro espiatorio, dare la colpa a qualcuno mettendoci la faccia dei benzinai.- e aggiunge – Noi gestori non abbiamo molto margine sui prezzi… certo ci sono anche quelli disonesti, ma di base noi facciamo i prezzi come vengono stabiliti.”
“Chiedere di mettere un altro cartello è colpevolizzante, oltre che inutile – conclude – esisteva già un obbligo di questo genere, che peraltro comporta multe punitive molto elevate”.