di Ferruccio Pinotti
Lo scienziato 78enne con cattedra in America è accusato di alcuni plagi. I legali chiedono un milione di euro. Lui si difende: «Ho comprato le opere con i miei soldi, non con i fondi»
I suoi avvocati — supportati dalla pronuncia di un giudice — gli chiedono un milione di dollari per la parcella non pagata relativa alla causa (persa) col New York Times, sostenendo che, anziché opporre problemi di liquidità, il professore dovrebbe vendere qualche capolavoro della sua collezione privata di quadri del Rinascimento e del Barocco. Lui resiste e annuncia battaglia contro il suo stesso studio e contro la prestigiosa testata. Il caso riguarda un notissimo studioso italiano, il professor Carlo Croce, 78 anni, superstar dell’oncologia
genetica con cattedra in America, in causa con il
giornale americano che, a dispetto delle sue 1.100 pubblicazioni scientifiche, ha sollevato dubbi sulla correttezza del suo lavoro con un articolo Years of Ethics Charges, but Star Cancer Researcher Gets a Pass (8 marzo 2017) che a distanza di 6 anni dalla pubblicazione ha scatenato un putiferio legale (non ancora chiuso) attorno a un qualificato scienziato che fonti qualificate definiscono «studioso da Premio Nobel».
La vicenda è stata originata da un