Londra, 28 gen – Se Armani torna all’«antico» (anzi al Medioevo, secondo la vulgata woke), facendo sfilare un uomo e una donna, Burberry si fionda invece verso il futuro della gender neutrality. La nota casa di moda inglese, infatti, ha lanciato una campagna pubblicitaria in cui campeggiano due modelle «fluide» che si abbracciano. Una di loro è evidentemente un trans nato biologicamente donna, dato che sul petto sono ben visibili le cicatrici provocate da una mastectomia. La trovata «genericamente corretta», tuttavia, non è piaciuta affatto agli internauti anglofoni, che hanno subissato Burberry di critiche molto pesanti.
Burberry stroncata sui social
L’accusa rivolta alla nota maison inglese è semplice: aver cercato di rendere «glamour» una ragazza che si è fatta asportare due seni sani. In effetti, la mastectomia – cioè la rimozione delle mammelle – viene applicata in caso di cancro al seno, quindi in condizioni molto particolari e delicate. Nella fattispecie dei trans, invece, si tratta di vere e proprie automutilazioni. E così il profilo Instagram di Burberry è stato preso d’assalto da centinaia di utenti inferociti. «Non credo che le pubblicità dovrebbero normalizzare e rendere glamour le ragazze a cui viene rimosso un seno sano», ha ad esempio commentato un profilo piuttosto moderato. Ma altri ci sono andati giù pesante: «Forse è per questo che Burberry è vicino alla bancarotta?», è stato il commento al vetriolo di un utente. «È una cosa semplicemente stupida», gli ha fatto un altro.
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Nella maggior parte dei casi, comunque, gli utenti hanno invitato gli altri a non seguire più Burberry sui social, e pertanto a boicottare la casa di moda inglese: «Time to unfollow», è infatti tra i commenti più gettonati. «Sono contenta che la maggioranza delle reazioni sia negativa», ha infatti scritto soddisfatta una ragazza. Insomma, Burberry voleva risultare «inclusiva», e invece è stata letteralmente «esclusa» e censurata a furor di popolo. Il tempo dei deliri woke sta finalmente per finire?
Elena Sempione
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