È stata anticipata di un mese l’udienza in Cassazione che dovrà affrontare il caso di Alfredo Cospito. I Supremi giudici affronteranno il prossimo 7 marzo il ricorso presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma, che avare respinto un reclamo contro il carcere duro per quattro anni deciso per l’anarchico. In prima battuta, l’udienza era stata fissata per il 20 aprile. Dallo scorso ottobre, l’anarchico 56enne è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute sono via via peggiorate. Lo scorso 25 gennaio Cospito è stato anche vittima di un incidente in carcere, dopo essere scivolato nella doccia: «Ha perso molto sangue, è debole – ha raccontato il suo medico di fiducia, la dottoressa Angelica Milia – Ha difficoltà ad avere una normale termoregolazione corporea». Già prima della caduta, le condizioni di Cospito erano considerate allarmanti da parte del suo medico e del suo legale: «Ha le piastrine molto basse – aveva spiegato Milia – anche un piccolo taglio può provocare una forte emorragia, che, viste le sue condizioni generali di salute e il fatto che non si stia alimentando da cento giorni, può avere conseguenze gravissime».
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