Non un en-plein come nel trionfale weekend d’esordio in Australia ma una doppia vittoria nelle due gare principali anche in Indonesia per la Ducati ufficiale del campione del mondo Superbike Alvaro Bautista
Il successo di Toprak Razgatlioglu con la Yamaha nella Superpole Race della domenica mattina, che coincide con la caduta di Bautista nella gara meno importante e significativa ai fini della classifica del fine settimana di Mandalika, è l’unica nota stonata in un altro weekend trionfale per la Ducati in Superbike.
Altre due vittorie anche in Indonesia, il che significa un filotto di quattro successi: cinque se si considera anche la superpole di Philip Island che rendono quella della moto italiana e del campione del mondo spagnolo un vero e proprio monologo nel campionato Superbike.
Superbike, Ducati imbattibile
I presupposti fin dai primi test del venerdì ma, soprattutto, dalle qualifiche e dalla gara del sabato erano eccellenti. Al via di Gara #1, terzo in griglia Bautista si è immediatamente incollato a Ragzatlioglu per decidere il momento migliore nel quale sferrare il suo attacco. Al sesto giro lo spagnolo va al comando e saluta la compagnia chiudendo con cinque secondi di vantaggio sul turco. Peccato invece per Michael Ruben Rinaldi, caduto pesantemente alla prima curva e costretto anche a un controllo al centro medico che tuttavia ha immediatamente escluso complicazioni.
La replica in gara 2
Se la Superpole Race del mattino riserva l’unica delusione in sei corse per Alvaro Bautista, caduto quando era in terza posizione e in piena corsa per puntare alla bandiera a scacchi, gara #2 diventa un autentico monologo da parte della Ducati. Rinaldi si toglie la soddisfazione di andare al comando e gestire una leadership che dura per 14 giri e che resiste nonostante gli attacchi alle sue spalle, una bandiera rossa e una gara molto nervosa.
Poi, a quattro giri dalla fine, Alvaro Bautista – ancora una volta – prende in consegna la gara. Con un Rinaldi in difficoltà soprattutto a causa della gomma anteriore, lo spagnolo va al comando e fa il vuoto lasciando il compagno di squadra a vedersela con gli inseguitori. Rinaldi commette un errore, finisce lungo, e deve accontentarsi di una amara quarta posizione alle spalle di Razgatlioglu, che dopo la deludente prova di Philip Island marca la prima vittoria stagionale e due secondi posti e di un ottimo Vierge con la Honda. In classifica generale Bautista prende il volo con 112 punti, 47 di vantaggio su Razgatlioglu.
“Facile ma non troppo”
Bautista saluta le sue cinque vittorie nelle prime sei gare stagionali con soddisfazione… “anche se non è stata così facile come può essere sembrata. Con una temperatura così alta era molto importante gestire nel modo migliore le gomme, giro dopo giro. Nella prima parte della gara sono stato dietro a Toprak cercando di non stressare troppo la gomma anteriore. Poi ho capito di avere le potenzialità per superarlo e anche per staccare il gruppo degli inseguitori che era numeroso. Sono felice perché lo scorso anno abbiamo fatto molta fatica su questo circuito. E questo significa che abbiamo compiutp un passo avant significativo”.
La Superbike si sposta adesso in Olanda con la prova di Assen in programma il 22 aprile. Per Honda, Yamaha e BMW, molto lontane, ma anche per la Kawasaki dell’ex campione del mondo Jonathan Rea, molto deludente con un nono posto in gara #1 e un ritiro nella prova di domenica, sei settimane di tregua e di lavoro per colmare un gap che sembra già troppo ampio.