Prosegue l’inchiesta del naufragio di Cutro, in provincia di Crotone, avvenuto la scorsa settimana e che ha procurato morti, feriti, e dispersi. Le testimonianze dei migranti potrebbero essere acquisite in sede di incidente probatorio, che verrà chiesto dalla Procura della Repubblica di Crotone, potrebbero essere messe a confronto con la versione di tre dei quattro trafficanti che erano a bordo del barcone. In quelle ore, a quanto emerge, erano state diverse anche le telefonate giunte alla capitaneria di porto, ma l’imbarcazione era già andata distrutta.
Ancora oggi, dopo ben 7 giorni, si continuano a cercare i corpi: gli ultimi trovati in queste ore erano quelli di due bambini. I vigili del fuoco proseguono le ricerche in mare con attività di perlustrazione che andranno avanti ad oltranza, salvo diverse disposizioni della Prefettura, che coordina le ricerche alle quali partecipano unità della Guardia costiera. Del naufragio potrebbe occuparsi anche la Procura di Roma chiamata, da un esposto dei deputati Ilaria Cucchi e Nicola Fratoianni, a verificare se ci sono state responsabilità anche a livello ministeriale.