6 Mar 2023 10:44 – di Italpress
«Era già un’impresa senza la sconfitta di Roma, dopo ieri finiscono a mio avviso tutti i sogni di gareggiare nella prossima Champions. Purtroppo quella di ieri è una sconfitta che brucia, perché è stata immeritata: la Juve ha preso tre pali, ha giocato anche discretamente, la Roma non è stata così superiore da battere la Juve. Ma questo è il calcio, bisogna pensare già al futuro». Claudio Gentile, ex difensore della Juve e campione del mondo ’82, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, non ha dubbi: i bianconeri di Max Allegri non possono più aspirare ad un posto tra le prime quattro del campionato. Anche perché, con il -15 sul groppone, il momento resta complesso. «Sicuramente è un peso in più, è come se sei in mare e non sai dov’è la terra», spiega Gentile. «La politica della società ha avuto un po’ delle situazioni particolari, penso che questa penalizzazione abbia dato una mazzata all’ambiente juventino. Non sono fiducioso che verrà tolta, mi rassegno che questo sarà più o meno il finale di quest’anno per la Juve». Il Napoli di Spalletti domina ma guai ad accostarlo a quello di Maradona.
«Fare i paragoni col passato è molto difficile. Sicuramente è la squadra più forte di questo campionato, con tanti giocatori giovani che sono andati oltre le loro potenzialità. Ma non si può paragonare col Napoli di Maradona». Da ex ct della Nazionale under 21, con cui vinse un bronzo olimpico nel 2004, Gentile si schiera con Roberto Mancini: «Ha ragione, ci sono pochi giocatori italiani che giocano nelle squadre del nostro campionato: sette-otto undicesimi sono stranieri, come facciamo a far crescere dei giovani che potrebbero essere magari il futuro del calcio italiano? Ha pochi giocatori disponibili per costruire una Nazionale. Sono vicino a Mancini, capisco le sue difficoltà a creare una Nazionale con giocatori di certo livello». Spiegato che in giro non c’è un nuovo Gentile e che gli piacerebbe marcare Ibrahimovic, Gentile chiude con un auspicio su Di Maria: «Lo riconfermerei per quello che ha fatto vedere nel post Mondiale. È un ottimo giocatore che si prende anche delle responsabilità, ma bisognerà vedere anche la situazione societaria. Sarà una decisione che verrà presa a fine anno». (ITALPRESS).