La stagione MotoGP 2023 ancora non ha preso il via, ma alcuni contratti in scadenza sono già in bilico.
Stefan Bradl è collaudatore della Honda da sei anni, ha disputato la bellezza di 34 gare in cinque stagioni, soprattutto come sostituto di Marc Marquez dopo il suo grave infortunio rimediato a Jerez nel 2020. Nel 2022 ha guidato la RC213V in Argentina, altre sei volte dopo la quarta operazione al braccio di Marc, infine ha effettuato una wild card a Jerez.
L’obiettivo del tester tedesco è mettere a punto una moto competitiva per il prossimo campionato e assicura che HRC sta facendo di tutto per riuscire nel suo intento. Ma l’impresa non è facile come potrebbe sembrare. La casa dell’Ala dorata ha sicuramente gli strumenti per apportare le necessarie migliorie alla RC-V, ma serve un cambio di rotta abbastanza radicale a livello aziendale. Servono nuove figure di ingegneri e negli ultimi tempi si parla molto di un telaista proveniente dalla Suzuki per cercare di dare una sterzata a questo momento di crisi.
Stefan Bradl diviso tra Honda e KTM
Dal canto suo Stefan Bradl vuole proseguire con la sua collaborazione di collaudatore. “Stiamo facendo di tutto in HRC per avere di nuovo un pacchetto competitivo nel minor tempo possibile“, ha detto il pilota tedesco a Speedweek.com. Con l’azienda giapponese ha un contratto in scadenza alla fine del 2023 e sulle sue tracce ci sono anche altri costruttori, KTM in primis. Non solo ha un’età favorevole rispetto ai suoi colleghi tester, ma ha disputato molti Gran Premi che gli hanno consentito di poter spingere al limite come necessario.
L’intenzione è proseguire con la Honda e disputare ancora altri weekend di gara. Il nuovo format attira la sua attenzione e vorrebbe essere in pista quanto prima. “Ora ho un nuovo capotecnico, Ramon Aurin, nel test team. Qualcosa si sta muovendo. Lavorare con Marc e anche con Joan Mir ai test di Valencia è stato interessante – ha ammesso Stefan Bradl -. Mi piacerebbe fare questo lavoro ancora per qualche anno se si presentasse l’opportunità“.
KTM non nasconde di voler dare un restyling al suo test team, attualmente formato da Mika Kallio e Dani Pedrosa. Ma entrambi hanno un’età anagrafica che spinge a pensare a delle alternative. Per adesso Bradl incassa il corteggiamento austriaco e attende il tavolo delle trattative prima di prendere una decisione: “Vedremo cosa accadrà nei prossimi sei mesi. Se c’è interesse se ne può parlare al momento giusto. A questo punto non c’è altro da dire“.