di Ferruccio Pinotti

Il Procuratore aggiunto, responsabile della Dda di Firenze: «La riapertura dell’inchiesta in Vaticano va accolta con grande favore. Abbatino e Mancini collegavano il rapimento al recupero dei soldi della mafia nel circuito Ior-Ambrosiano»

È il magistrato che ha indagato più a fondo le pericolose connessioni tra lo Ior, il Banco Ambrosiano, Cosa Nostra e la banda della Magliana; il pm che ha avuto modo di intuire le relazioni pericolose che hanno dato origine alla cosiddetta «pista finanziaria» per il rapimento di Emanuela Orlandi. Ovvero il sequestro della cittadina vaticana finalizzato a recuperare, tramite un ricatto, l’ingente massa di capitali riciclati dalla mafia stessa nell’Ambrosiano di Roberto Calvi (con i circuiti offshore dello Ior e le società miste dell’Ambrosiano: come la Cisalpine Bank di Nassau ma anche grazie alla extraterritorialità della santa Sede che in quegli anni consentiva di recarsi in Vaticano anche con il denaro fisico). Per queste ragioni Luca Tescaroli, classe ‘65, oggi alla Procura di Firenze come Procuratore aggiunto incaricato di dirigere e coordinare la Dda (Direzione distrettuale antimafia), è particolarmente sensibile alla apertura delle indagini sul caso Orlandi da parte del Vaticano, tramite il suo…