21 Gen 2023 16:47 – di Leo Malaspina
Il siparietto è andato in scena due giorni fa, in Parlamento, nel corso delle votazioni a Camera unite per l’elezione dei membri laici del Csm. Come si vede dalle immagini in alto, il senatore Matteo Renzi, è stato autore di un piccolo show in aula innescato dalla domanda che il suo collega, Claudio Lotito, presidente della Lazio ed esponente di Forza Italia, su un misterioso anello nero indossato dall’ex premier sulla mano sinistra. La battuta – secondo quanto racconta il Corriere della Sera – sarebbe arrivata spontanea da parte di Lotito: “A’ Mattè, ma stai a passà sull’altra sponda?”, gli avrebbe chiesto scherzosamente. In quel momento, però, accanto a loro c’era Ivan Scalfarotto, esponente di Iv. “Guarda Claudio, che ‘l’altra sponda’ ce l’hai proprio qui davanti”, gli avrebbe detto Lotito, facendo riferimento al primo membro di un governo italiano a sposarsi con il suo compagno. Scalfarotto, a quanto pare, un po’ se la sarebbe presa, parlando di “battuta omofoba”. ““Ma sono un uomo di mondo, non mi sono scomposto, semmai ho notato un discreto imbarazzo da parte di Lotito che ha tentato di giustificarsi, scusandosi”, ha poi detto al Corriere.
L’anello nero di Renzi e il mistero di quel regalo…
Ma l’anello nero? Cos’è? Un simbolo politico, come ha ipotizzato qualcuno sui social, un occhiolino alla destra? Un monile ornamentale? Una fede matrimoniale originale? No, il mistero lo ha svelato lo stesso Renzi: “È un regalo di mia moglie Agnese. E’ una fede smart, che collegata allo smartphone registra tutti i parametri vitali”. L’ex premier avrebbe fatto una scommessa con la moglie, appunto: fare il triathlon prima dei 50 anni: 10 km di corsa, 40 in bicicletta e 1,5 a nuoto, con 2 anni di allenamenti davanti. La “fede smart” dovrebbe servirgli a monitorare il suo fisico nel corso degli allenamenti: “Quando sto bene oscillo tra 81-82 chili, ma quando sono fuori forma posso arrivare a 90. Posso mangiare troppo oppure niente, sono bulimico, come in politica”, ha raccontato Renzi in una recente intervista a Natalia Aspesi.