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Ikea Dirigera in prova. Come funziona il nuovo hub per la casa pronto per Matter

Ikea Dirigera in prova. Come funziona il nuovo hub per la casa pronto per Matter

Da qualche settimana è in vendita anche in Italia il nuovo hub Ikea Dirigera, nato per sostituire il vecchio ma ancora valido Trådfri. Lo abbiamo provato

di   – 11/01/2023 17:000

Il contributo dato da Ikea alla smarthome in questi anni è stato enorme: lampadine, prese, switch, diffusori, le soluzioni vendute nei grandi centri commerciali del marchio svedese a complemento degli arredi funzionano bene e costano relativamente poco.

Il centro della casa, per Ikea, è sempre stato l’hub zigbee Trådfri: economico e integrato con le varie piattaforme di automazione come Google Home, Alexa e Homekit, Trådfri ha permesso in questi anni di mettere in collegamento tra loro i diversi dispositivi venduti da Ikea. Trådfri non era perfetto, qualche instabilità software e poche funzionalità, ma soprattutto non era pronto per traghettare nel futuro la casa connessa firmata Ikea.

Lo scorso anno a dicembre è arrivato così Dirigera, la seconda generazione di hub smart Ikea. Lo abbiamo provato, anche se è bene premettere che Dirigera è al momento una sorta di “work in progress”. Funziona bene, è veloce ma mancano ancora due funzionalità, una delle quali fondamentale. Non c’è Matter, ovvero il supporto al linguaggio universale della smarthome ma soprattutto non è stato ancora abilitato il modulo wifi per la connessione alla rete: il Wi-fi viene usato solo per dialogare con i dispositivi connessi.

Questo vuol dire che è necessario usare un cavo di rete per collegare l’hub all’access point o al router, e questo in una casa grande può essere un limite perché alcuni dispositivi potrebbero trovarsi lontano dal punto in cui si posiziona Dirigera.

Una limitazione temporanea, perché nel corso del 2023 con un aggiornamento l’azienda dovrebbe sistemare le cose permettendo anche i collegamento via Wi-fi. Sempre quest’anno dovrebbe arrivare anche l’aggiornamento per Matter, che al momento non è fondamentale: chi compra Dirigera lo fa perché vuole sostituire il vecchio gateway aumentando le funzionalità, passando alla nuova app e per prepararsi al futuro. Il gateway infatti supporta Wi-fi, Zigbee ed è già pronto anche per Thread, quindi per la connettività mesh a basso consumo che adotta le stesse frequenze di Zigbee. Al momento attuale funziona tramite wi-fi e zigbee.

Collegare la presa all’hub è un gioco da ragazzi

Per molti, ma non per tutti

Dirigera costa 59.99 euro, più di quanto costava Trådfri ma non molto per un hub smart che supporta tutti gli standard. Sul retro oltre alla porta LAN c’è la porta Type C per l’alimentazione, mentre l’unica nota “viva” è il LED nella parte superiore.

Dirigera può essere visto come un upgrade di Trådfri, e il processo di passaggio dei prodotti associati al vecchio gateway è immediato e senza alcuna frizione: basta aprire l’app, aggiungere i prodotti e vengono aggiunti, ovviamente all’interno del nuovo ambiente Ikea Smart.

Purtroppo non esiste uno strumento che sposta automaticamente tutte le periferiche e allo stesso tempo non esiste nulla che migra eventuali scenari: bisogna perdere un po’ di tempo per riconfigurare tutto all’interno della nuova app.

C’è un punto che è fondamentale, e lo diciamo subito per chi vuole passare da Trådfri a Dirigera: Trådfri supportava lo zigbee binding, mentre Dirigera non lo supporta.

Cosa vuol dire? Che nel vecchio sistema gli interruttori erano accoppiati direttamente alle luci, usando proprio il binding: quando si premeva l’interruttore lui inviava il comando alla luce di accendersi e usando l’app, o i sistemi a comando vocale si agiva sull’interruttore che a sua volta azionava la luce. Se l’hub non funzionava, se non c’era collegamento a internet o se succedeva qualcosa le luci andavano lo stesso, come se ci fosse un filo invisibile tra interruttore e luce: il binding zigbee.

Questo con Dirigera non succede: nel nuovo sistema sia la lampadina sia l’interruttore sono connessi all’hub e se si spegne l’hub o ci sono problemi sulla rete la luce non funziona. Questo potrebbe essere un punto fondamentale per scegliere di restare con il vecchio hub.

La gestione delle luci con il vecchio hub era decisamente migliore

C’è anche un altro elemento: Dirigera non gestisce lo stato iniziale delle prese, ovvero on si può dire che una presa quando viene riavviata deve essere sempre accesa.

Se abbiamo una presa smart che usiamo per spegnere qualcosa, ma che solitamente teniamo accesa, nel caso andasse via la corrente non c’è la certezza che una volta riavviato l’hub la presa è accesa. Stessa cosa per le luci: Trådfri gestiva lo stato iniziale, Dirigera no. Detto questo l’esperienza con il nuovo hub è decisamente più appagante.

Applicazione velocissima, finalmente arrivano le stanze

Per l’utilizzo di Dirigera Ikea ha predisposta una applicazione totalmente nuova, disponibile sia per iOS che per Android. L’applicazione gestisce finalmente una suddivisione in stanze (non piani) e per ogni stanza è possibile associare i diversi accessori, anche a gruppi.

Le stanze possono essere gestite cambiando nome, colore e icona, pertanto si può anche associare alla stanza il nome del piano se lo si vuole. Dalla schermata principale si può interagire direttamente con gli accessori presenti in una stanza, senza dover necessariamente aprire la stanza stessa.

L’app è fatta davvero bene, e per ogni accessorio Ikea aggiunto c’è una guida a schermo completa che in pochi secondi porta a termine l’accoppiamento. Unica eccezione i diffusori Symfonisk, che possono essere integrati ma che richiedono anche l’app Sonos installata.

Ben fatte le animazioni, utile il feedback tattile per la maggior parte degli accessori. Le possibilità di personalizzazione sono minime, per ogni accessorio si possono regolare pochi parametri di base, ma la forza del sistema risiede proprio nella sua semplicità.

Il sistema in queste settimane di prova si è dimostrato anche stabilissimo, rapido nella risposta e senza latenza, ma soprattutto ha saputo far vedere una perfetta integrazione con i sistemi smart più noti come Alexa, Google Home e HomeKit.

Tutti i prodotti collegati al sistema vengono esposti automaticamente anche all’interno dell’app Casa di Apple, senza dover far nulla, pertanto una persona può scegliere di usare l’app Ikea o l’app Apple, nel caso in cui dovesse mettere insieme più sistemi e più gateway creando scenari condivisi.

L’uso di Alexa, o di Google Home o di HomeKit nel caso in cui si abbia anche una Apple TV a far da hub permette poi di usare il sistema da remoto, quando non si è in casa.

Ikea, al momento, non ha ancora lanciato una piattaforma cloud per gestire il sistema: funziona solo su rete locale, dentro le mura di casa.

Un prodotto per chi vuole facilità e immediatezza

La piattaforma Ikea con Dirigera interpreta ancora di più il ruolo di facilitatore della smart home. Se con il vecchio gateway l’accoppiamento dei dispositivi non era sempre immediato, e questo poteva scoraggiare quel tipico utente Ikea che non ha molta dimestichezza con la tecnologia, l’uso di Dirigera è quasi più semplice che il montaggio di una libreria Billy.

Siamo di fronte ad un prodotto che apre una nuova era per Ikea, e proprio per questo motivo crediamo che l’azienda abbia scelto un approccio più soft con meno funzioni iniziali ma anche meno bug e più stabilità. In questi due mesi di prova sono già stati rilasciati tantissimi aggiornamenti software, e c’è una roadmap dettagliata che prevede nel corso dell’anno diverse novità, primo di tutti i supporto a Matter e poi al cloud.

Ottima anche la facilità con cui si integra agli altri sistemi: per HomeKit tutto è automatico, per Alexa o HomeKit si deve impostare un indirizzo email e seguire due semplici passaggi. Dirigera costa 59.99 euro ed è già in vendita nei negozi.

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