Helmut Marko fa dietrofront dopo le accuse al team rivale. In Bahrain ha notato alcune cose che “non andavano” e non lo aveva nascosto.
La prima gara in Bahrain ha visto trionfare la Red Bull. Un dominio netto e incontrovertibile, con Verstappen e Perez che hanno siglato un’importante doppietta in questo primo appuntamento del Mondiale 2023.
La loro prestazione è stata talmente impeccabile e sorprendente per il distacco che hanno dato ai rivali che in pochi dubitano sulle loro chance di vittoria del titolo, tanto che George Russell si è sbilanciato affermando che le RB19 vinceranno tutti e 23 i Gran Premi in calendario quest’anno.
Ad oggi, considerati i problemi di Mercedes e Ferrari, sembra davvero possibile, ma bisognerà vedere se l’Aston Martin riuscirà a migliorarsi ancora dopo che a Sakhir ha fornito una grande prova sia con Alonso (terzo) che con Stroll (sesto) a “mezzo servizio” per via delle sue condizioni fisiche precarie.
In un solo anno, la scuderia di Gaydon è riuscita a passare dalla lotta a centro gruppo a quella per il podio e ciò ha inevitabilmente suscitato qualche reazione nel paddock.
Helmut Marko si rimangia le parole: “Erano osservazioni scherzose”
La somiglianza tra le due monoposto non è passata inosservata agli addetti ai lavori e Sergio Perez si era lasciato andare in un commento a metà tra il serio e il faceto: “Bello vedere tre piloti della Red Bull sul podio” aveva detto al termine del GP. Alle sue parole sono seguite quelle di Helmut Marko, anche lui della stessa idea del pilota.
“È vero che ciò che Fallows aveva in testa non poteva essere cancellato – ha detto –. Copiare il concetto aerodinamico non è vietato, ma si può copiare in modo così dettagliato senza avere la documentazione della nostra macchina?“. E ancora: “Abbiamo tre Red Bull sul podio, solo l’ultima con motore diverso” aveva dichiarato in un’intervista a Servus TV.
Tuttavia, dopo qualche giorno, il consigliere del team di Milton Keynes è tornato sulla faccenda facendo marcia indietro. “Con quelle parole non alludevo ad un passaggio di proprietà intellettuale, niente affatto. E non voleva nemmeno essere un’accusa” la smentita del manager austriaco. Poi rilancia: “Erano solo osservazioni scherzose, ma, a guardare le vetture, l’Aston Martin è quella più simile alla Red Bull“.
Dunque, un fondo di verità rimarrebbe, con l’Aston Martin che quindi assomiglierebbe non poco alla Red Bull di Max e Checo. Del resto, però, riprendendo le prime dichiarazioni di Marko, vale la pena ricordare che nel 2021 Dan Fallows, ex braccio destro di Adrian Newey, è passato nel team di Lawrence Stroll e, pertanto, questo trasferimento, insieme agli altri ingegneri che hanno fatto lo stesso percorso in quest’ultimo biennio, potrebbe aver influito in maniera determinante nelle prestazioni della AMR23.