Mosca annuncia la conquista di Soledar, ma Kiev smentisce. «La battaglia continua», ribadisce lo Stato maggiore dell’esercito ucraino in un post su Facebook. L’aggiornamento da Kiev arriva dopo che i russi hanno già più volte annunciato la presa della città nel Donetsk.
Secondo il ministero della Difesa russo, infatti, l’assalto finale alla città è stato compiuto «con successo dai volontari della Wagner».
Non si placa intanto lo scontro tra i mercenari e i vertici militari russi. Il capo del gruppo Wagner, Evgheny Prigozhin, attacca su Telegram l’esercito di Mosca in un altro segnale della forte rivalità con l’establishment della difesa.
Per quanto gli Stati Uniti siano «un serio avversario, al momento non sono quello principale», scrive Prighozin scagliandosi contro «la corruzione, la burocrazia e gli ufficiali che vogliono mantenere i loro incarichi, che rappresentano una maggiore minaccia per la Wagner». Il post appare proprio nel giorno in cui il ministero della difesa russo rivendica la conquista di Soledar. «Rubano in continuazione la vittoria alla Wagner», ha scritto ancora Prigozhin, riferendosi al ministero della Difesa di Mosca.
Secondo l‘intelligence ucraina, Mosca prevede di creare un esercito di 2 milioni di soldati, rispetto al precedente obiettivo di 1 milione e mezzo. Ucraina e Israele invece hanno trovato un accordo per il trasferimento di tecnologia di allerta su missili e droni, come riferito dall’ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Korniychuk. Dal canto suo, la Germania prenderà una decisione sull’invio di carri armati Leopard in Ucraina la prossima settimana.
Punti chiave
Intelligence britannica: “La Russia ha spostato le navi da guerra nel timore di un attacco”
La Russia ha spostato almeno dieci navi da guerra della Flotta del Mar Nero dalla base di Novorossiysk, nella regione di Krasnodar, nel timore di un attacco, ha reso noto il ministero della Difesa britannico nel consueto briefing di aggiornamento sulla situazione della guerra in Ucraina. “Considerato il tipo e il numero di navi che hanno lasciato il porto simultaneamente, si tratta di una attività di dispersione della flotta in risposta a una minaccia specifica a Novorossiysk che i russi avrebbero identificato”. Londra non ritiene probabile che lo sviluppo sia un segnale dei preparativi di attacchi con missili da crociera, o di un’operazione anfibia di assalto. “La Flotta del Mar Nero continua a dare la priorità alla protezione delle forze piuttosto che a una offensiva o anche a operazioni di pattugliamento”.
Medvedev attacca il premier giapponese dopo l’incontro con Biden: “Tradisce la memoria delle vittime di Hiroshima”
Dmitry Medvedev rivolge i suoi attacchi al veleno oggi, dopo l’incontro fra Fumio Kishida e Joe Biden, al premier giapponese che accusa di aver tradito la memoria di centinaia di migliaia di vittime delle bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki. La dichiarazione congiunta di Kishida e Biden, dopo il loro incontro alla Casa Bianca, in cui il Presidente americano ha confermato la sua intenzione di rafforzare gli aiuti militari a un Paese che ha rivoluzionato la sua strategia di difese e aumentato drasticamente le sue spese militari. Nella dichiarazione congiunta si sottolinea che il possibile uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina sarà considerato come un atto irredimibile e ostile contro l’umanità, parole che Medvedev dice di considerare come “una orribile vergogna”, e di non voler neanche commentare “la paranoia riguardo ai piani nucleari del nostro Stato”. (segue) “Pensateci un attimo. Il capo del governo giapponese nella sua umiliante estasi sottomessa dice sciocchezze sulla Russia, trsdendo la memoria di centinaia di migliaia di giapponesi bruciati nel fuoco nucleare di Hiroshima e Nagasaki. E A Kishida non importa nulla del fatto che gli Stati Uniti siano stati l’unico Paese a usare le armi nucleari. E che il suo stesso Paese ne sia stato la vittima”, ha scritto su Telegram il Vice Presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo. Kishida “è solo un servitore degli americani. E i servitori non possono avere coraggio, ma solo essere compatiti”.
Tre civili uccisi dai bombardamenti russi
Tre civili sono morti e altri nove sono rimasti feriti in Ucraina in seguito agli attacchi russi di ieri: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, come riporta Ukrinform. “Una persona è stata uccisa e altre tre sono state ferite nella regione di Donetsk, due persone sono state uccise e tre sono state ferite nella regione di Kharkiv, tre persone sono state ferite nella regione di Kherson”, ha scritto Tymoshenko citando i dati delle amministrazioni militari regionali. L’esercito russo ha colpito ieri un totale di 10 regioni ucraine
Zelensky vuole parlare all’Onu per l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy vuole visitare le Nazioni Unite per parlare ad una riunione di alto livello dell’Assemblea Generale dei 193 membri alla vigilia del primo anniversario dell’invasione del suo Paese da parte della Russia il 24 febbraio, se la situazione della sicurezza lo permetterà, ha detto venerdì un alto funzionario del Ministero degli Esteri. Il primo viceministro degli Esteri Emine Dzhaparova ha avvertito in un’intervista all’Associated Press che molti fattori devono essere al loro posto, citando in primo luogo la situazione militare sul terreno e l’avvertimento dei servizi segreti ucraini che la Russia sta pianificando “un’offensiva molto seria a febbraio”. Il nostro presidente vorrebbe venire, ha la volontà o l’intenzione di venire”, ha detto, “ma è ancora da vedere se ci sarà una situazione di sicurezza che gli permetterà di venire”. Se Zelenskyy dovesse venire alle Nazioni Unite, sarebbe solo il suo secondo viaggio fuori dall’Ucraina dopo l’invasione. Il 21 dicembre ha fatto una visita a sorpresa a Washington per incontrare i suoi più importanti sostenitori nella guerra contro la Russia: il presidente Joe Biden e i membri del Congresso, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha detto che “contro ogni previsione” l’Ucraina è ancora in piedi. L’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Sergiy Kyslytsya ha dichiarato che l’Assemblea Generale ha già programmato un dibattito ad alto livello sulla guerra per il 23 febbraio, che sarà seguito da una riunione ministeriale del Consiglio di Sicurezza il 24 febbraio. Dzhaparova ha dichiarato che l’Ucraina vorrebbe che l’Assemblea adottasse una delle due risoluzioni che Zelenskyy vuole far approvare alla vigilia dell’anniversario dell’invasione. Ha detto che l’Ucraina si sta consultando con i suoi partner sulle due misure, una che sosterrebbe la formula di pace in 10 punti del Presidente che include il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e il ritiro delle forze russe, e l’altra che sosterrebbe il ritiro delle forze russe.
Zelensky: “Gli scontri interni al fronte russo sono segnali del suo fallimento”
Gli scontri interni nel fronte russo riguardo a chi spetti il maggiore credito per “l’avanzata tattica” su Soledar, sono un “chiaro segno del fallimento del nemico”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky, sottolineando che “dopo 324 giorni di piena guerra, tutto è cambiato per la Russia: ed ora si attaccano alla gola tra di loro anche per attribuirsi un certo avanzamento tattico”. “Questo è un chiaro segno di fallimento per il nemico – aggiunge il presidente ucraino – ed è un nuovo incentivo a mettere pressione sull’occupante e infliggere grandi sconfitte”. Il ministero della Difesa russo ieri ha dichiarato di aver conquistato Soledar, mentre le forze ucraine affermano che i combattimenti sono ancora in corso. La battaglia per la cittadina orientale è diventata oggetto di scontro tra le milizie private di Wagner, i cui mercenari hanno compiuto gran parte dei combattimento, e il ministero della Difesa che rivendica il suo ruolo. “La difficile battaglia per il Donetsk continua – ha concluso Zelensky il suo discorso notturno – la battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per le altre città e villaggi dell’est del nostro Paese continua. Nonostante il nemico abbia concentrato il grosso delle sue forze in questa direzioni, i nostri combattenti stanno difendendo lo Stato”
Usa: “Conflitto in bilico fino a primavera”
La battaglia di Soledar “sicuramente è un successo significativo per i russi. Il primo dopo che hanno passato sei mesi da incubo, praticamente in un tritacarne. Per Mosca, quindi, è oggettivamente una buona notizia. Ma non è una svolta decisiva e neanche un’inversione di tendenza”, dichiara al Corriere il generale Usa Keith Kellogg, consigliere di Mike Pence e Donald Trump. “Nelle ultime settimane abbiamo visto sostanzialmente delle schermaglie. Andrà avanti così per il resto dell’inverno. Non vedo le condizioni per una spallata”. La guerra resterà in bilico fino alla primavera? “Credo proprio di sì. Sarà in quel momento che gli eserciti potranno ricevere i rinforzi necessari e potranno tornare a spostarsi sul terreno. Mi aspetto una doppia offensiva. Si lanceranno all’attacco sia i russi che gli ucraini. Ci potrebbe essere una grande battaglia”. Chi prevarrà? “È difficile dirlo. L’armata ucraina ora sembra molto sicura di sé, ma il Cremlino mobiliterà un numero ingente di soldati e di mezzi. Lo scontro potrebbe essere veramente furibondo”. Negoziati? “Sarà il campo di battaglia a determinare quali potranno essere i margini per una trattativa. Prima ci dovrà essere un chiaro vincitore. Poi si comincerà il negoziato”.
L’invasione russa dell’Ucraina e i motivi per cui il diesel costa più della benzina
Pur avendo accise più basse è ormai da tempo che il diesel in Italia costa più della benzina. Da quasi un anno, con l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il prezzo del gasolio ha superato quello della benzina e il 5 febbraio inizierà l’embargo Ue ai prodotti raffinati russi che rischia di aggravare la situazione. “La situazione è destinata a peggiorare nel futuro” spiega Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, “ovviamente speriamo tutti di no ma i presupposti non sono buoni. C’è preoccupazione perché se c’è stata una tale confusione per un aumento di 20 centesimi delle accise sui carburanti, c’è da immaginare cosa succederà quando i prezzi schizzeranno più in alto e per altre ragioni”
17 bombardieri russi in volo verso l’Ucraina
Diciassette bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95 e Tu-22 sono decollati dalla base di Olenigorsk, nella Russia nord-occidentale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione statale regionale di Mykolaiv, Vitaliy Kim. Lo riporta Unian. Alle 10:21 ora locale (le 9:21 in Italia) sono scattati allarmi aerei nelle regioni di Chernihiv, Cherkasy, Poltava, Sumy, Donetsk, Kiev, oltre che nella stessa capitale. Successivamente, allarmi sono stati dichiarati anche nelle regioni di Dnepropetrovsk e Kirovograd. Il capo del distretto militare regionale di Cherkasy ha annunciato un possibile massiccio attacco missilistico russo.
Nuove esplosioni nella capitale. Anche Zaporizhzhia sotto il fuoco russo
Almeno tre esplosioni sono state udite a Kiev: le autorità locali, riporta il Kyiv Independent, hanno riferito di un attacco missilistico russo alle infrastrutture critiche della capitale ucraina. L’entità dei danni è ancora sconosciuta e per il momento non si segnalano feriti o vittime. Secondo il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, esplosioni hanno colpito il quartiere di Dniprovskyi della capitale, situato sulla riva orientale del fiume Dnipro. Lo riportano i media ucraini, secondo cui è stata annunciata un’allerta aerea nella capitale e nell’intera regione. Frammenti di un razzo sono caduti nel distretto di Holosiyivskyi di Kiev, “in una zona non residenziale”, ha aggiunto il sindaco affermando che “non ci sono state vittime”. Le forze russe hanno attaccato di nuovo questa mattina anche la città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto il sindaco, Anatoly Kurtev, come riporta Rbc-Ucraina. “Al mattino, il nemico ha attaccato di nuovo Zaporizhzhia. Stiamo verificando le informazioni sulle esplosioni udite dai cittadini”, ha scritto Kurtev. I canali Telegram locali pubblicano in queste ore video in cui si sentono forti esplosioni. Sempre questa mattina, i russi hanno attaccato anche Kiev e la sua regione, oltre alla città di Kharkiv. Le truppe russe hanno attaccato questa mattina con lanciarazzi multipli pure la città di Ochakiv, nella regione di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Vitaliy Kim, come riporta Ukrinform. Gli attacchi sono avvenuti poco dopo le 6:00 ora locale (le 5:00 in Italia). “Le finestre dei condomini sono state danneggiate, un garage e due auto hanno preso fuoco. A seguito dell’impatto, è scoppiato un incendio in una infrastruttura civile. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime”, ha scritto Kim aggiungendo che questa mattina è stato danneggiato anche un edificio residenziale in un insediamento della comunità di Kutsurub.
Due missili S-300 colpiscono infrastrutture energetiche
Due missili S-300 hanno colpito questa mattina presto infrastrutture energetiche del distretto industriale di Kharkiv. Lo hanno reso noto il sindaco della città ucraina, Ihor Terekhov, e il capo della regione di Kharkiv, Oleh Synehubov che ha anche reso noto che potrebbero esservi, in conseguenza degli attacchi, dei black out elettrici nella città.
Bombardamento nel centro di Kiev, attaccate infrastrutture critiche
Le autorità ucraine hanno denunciato un bombardamento russo nel centro di Kiev, facendo suonare le sirene di allarme nella capitale e l’area circostante. Il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, ha riferito che si è verificato nel quartiere di Dnipro, sulla riva sinistra del fiume che divide la città. “Esplosioni nel distretto di Dnipro. Tutti i servizi si rechino sul posto, andate nei rifugi”, ha scritto sul suo account di Telegram. Il consigliere della presidenza ucraina, Kirilo Timoshenko, ha precisato che l’attacco è stato diretto, verso le 9.30 ora locale, contro “installazioni delle infrastrutture critiche”. “Stiamo appurando i dettagli” dell’attacco, ha scritto ancora su Telegram.
Tra diplomazia ed economia il ruolo del petrolio nel conflitto
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, dopo aver incontrato il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington, ha sottolineato l’importanza di resistere all’invasione russa, affermando che se un cambiamento unilaterale dello status quo rimanesse incontrastato, lo stesso accadrebbe altrove, anche in Asia – un apparente riferimento alla promessa della Cina di riunirsi a Taiwan, se necessario con la forza. La Russia sta diventando troppo dipendente dalle entrate petrolifere per sostenere il suo bilancio mentre aumenta le spese militari, hanno detto gli economisti, avvertendo che il governo potrebbe essere costretto ad aumentare le tasse se i prezzi del greggio non dovessero soddisfare le aspettative quest’anno. Uno stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin ha suggerito di confiscare proprietà e beni dei russi che screditano le forze armate e si oppongono alla guerra in Ucraina. Almeno quattro superpetroliere di proprietà cinese stanno trasportando il greggio russo degli Urali in Cina, secondo fonti commerciali e dati di tracciamento, mentre Mosca cerca navi per le esportazioni dopo che un tetto ai prezzi del petrolio del G7 ha limitato l’uso di servizi cargo e assicurazioni occidentali.
La Bielorussia potrebbe entrare nel conflitto
La Russia ha usato la Bielorussia come trampolino di lancio per invadere l’Ucraina a febbraio, ma la zona di confine è ora pesantemente intasata dalle acque, rendendo improbabile un attacco imminente da lì. La Bielorussia potrebbe entrare nel conflitto, ha dichiarato un funzionario del ministero degli Esteri russo.
All’Ucraina carri armati Leopard da Finlandia e Polonia
La Finlandia si è unita alla Polonia affermando di poter inviare all’Ucraina carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, nell’ambito di una coalizione occidentale apparentemente in via di costituzione per la loro fornitura. La Francia spera di consegnare all’Ucraina i carri armati leggeri da combattimento “AMX 10-RC” entro due mesi, ha dichiarato il ministro delle forze armate Sebastien Lecornu.
Mosca e Kiev si contendono il controllo di Soledar
La Russia ha detto che le sue forze hanno preso il controllo di Soledar, nell’Ucraina orientale, in quello che sarebbe stato un successo per Mosca dopo mesi di rovesci sul campo di battaglia, ma Kiev ha detto che le sue truppe stavano ancora combattendo nella città Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha ribattuto che le forze ucraine hanno continuato a combattere a Soledar, una piccola città di estrazione del sale, e in altre città della regione di Donetsk. La Cnn ha riferito che i reporter fuori da Soledar hanno sentito colpi di mortaio e razzi ieri pomeriggio e hanno visto le forze ucraine trasferire le truppe in quello che sembrava essere un ritiro organizzato. Il leader dei mercenari ultranazionalisti Yevgeny Prigozhin, il cui gruppo Wagner comprende prigionieri a cui è stata promessa la grazia per il servizio prestato, si è lamentato dopo che l’esercito russo si è preso il merito di Soledar senza menzionare i suoi combattenti.
Oggi Gazprom spedirà 35,4 mcm di gas in Europa attraverso l’Ucraina
La russa Gazprom ha dichiarato che oggi spedirà 35,4 milioni di metri cubi (mcm) di gas in Europa attraverso l’Ucraina, in linea con gli analoghi livelli registrati nel gennaio 2023, ma circa il 15% in meno rispetto alle spedizioni giornaliere degli ultimi mesi del 2022.
Bombe russe su Nikopol nella notte. Il Governatore: non ci sono vittime
Le forze russe hanno colpito due volte con l’artiglieria pesante, la notte scorsa, il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. «Il distretto è stato colpito due volte con l’artiglieria pesante. Come la notte precedente, la comunità di Marhanets è stata sottoposta al fuoco nemico, che ha sparato circa 15 proiettili«, ha scritto Reznichenko. Non si segnalano feriti o vittime.
Zaporizhzhia sotto il fuoco russo. Lo afferma il sindaco della città
Le forze russe hanno attaccato di nuovo questa mattina la città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto il sindaco, Anatoly Kurtev, come riporta Rbc-Ucraina. «Al mattino, il nemico ha attaccato di nuovo Zaporizhzhia. Stiamo verificando le informazioni sulle esplosioni udite dai cittadini», ha scritto Kurtev. I canali Telegram locali pubblicano in queste ore video in cui si sentono forti esplosioni. Sempre questa mattina, i russi hanno attaccato anche Kiev e la sua regione, oltre alla città di Kharkiv.
Zelensky vuole parlare alle Nazioni Unite il 24 febbraio, anniversario dell’invasione
Un alto funzionario del ministero degli Esteri ucraino afferma che il presidente Volodymyr Zelenskyy vuole parlare alle Nazioni Unite a una riunione dell’Assemblea generale di 193 membri alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa del suo paese il 24 febbraio se le condizioni di sicurezza lo permetteranno. Tra le preoccupazioni l’avvertimento dei servizi segreti ucraini secondo cui la Russia sta pianificando «un’offensiva molto seria a febbraio».
Missili S-300 russi su Kharkiv. Il sindaco: colpite infrastrutture
Le forze russe hanno colpito questa mattina la città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, con due missili S-300: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Ihor Terekhov, come riporta il Kyiv Independent. L’attacco è stato «diretto verso le infrastrutture», ha sottolineato il sindaco senza fornire ulteriori dettagli sugli obiettivi colpiti. Non ci sono ancora notizie sui danni, né su eventuali feriti o vittime.
Nebenzya: “Negoziato solo senza più minacce a Mosca”
La guerra in Ucraina terminerà «solo quando non ci sarà più una minaccia per la Russia dal territorio ucraino e non ci sarà alcuna discriminazione per la popolazione di lingua russa nel Paese»: lo ha detto in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina, il rappresentante permanente della Federazione Russa al Palazzo di Vetro, Vasily Nebenzya. «Sarà possibile completare l’operazione militare speciale solo quando non ci sarà più una minaccia per la Russia dal territorio dell’Ucraina e non ci sarà alcuna discriminazione per la popolazione di lingua russa». Il diplomatico ha aggiunto che, a queste condizioni, il governo di Mosca è pronto al negoziato, «in caso contrario, tutti i compiti fissati saranno raggiunti con mezzi militari. Finora, né il regime di Kiev né i suoi alleati occidentali hanno tratto le conclusioni necessarie da uqello che sta accadendo in Ucraina». Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
Sentite forti esplosioni a Melitopol occupata dai russi
Forti esplosioni sono state sentite nelle prime ore del mattino a Melitopol, città occupata dai russi, nell’Oblast’ di Zaporizhzhia. Secondo i media ucraini, il sindaco, Ivan Fedorov, ha comunicato le esplosioni su Telegram. Il mese scorso, il 12 dicembre, era esploso un ponte vicino a Melitopol, utilizzato dalle truppe di Mosca per il trasporto di attrezzature militari.
Kiev chiede all’Onu di aumentare le sanzioni contro Mosca e rilancia il piano di pace in dieci punti di Zelensky
«Credo sia nostra responsabilità condivisa riportare la pace e la giustizia». Lo ha detto la vice ministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. «La formula di pace in 10 punti del presidente Zelensky sarebbe in grado di riportare la pace, è molto semplice e basata sulla Carta delle Nazioni Unite», ha aggiunto, sottolineando che «dobbiamo essere uniti nell’aumentare la pressione sulla Russia per distruggere la sua macchina da guerra e dobbiamo rafforzare le sanzioni contro Mosca».
Udite esplosioni a Kiev: un incendio è divampato in una infrastruttura critica
Esplosioni sono state udite questa mattina anche nella regione di Kiev, oltre che nella capitale ucraina: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksiy Kuleba, sottolineando che un incendio è divampato in una infrastruttura critica. lo riporta il sito del settimanale Zerkalo Nedeli. «Regione di Kiev. Intorno alle 6 del mattino (le 5:00 in Italia) si sono sentite delle esplosioni. Abbiamo un incendio in una delle infrastrutture critiche», ha detto Kuleba senza indicare il luogo delle esplosioni. Secondo le prime informazioni, non si segnalano feriti o vittime.
Economia russa appesa al petrolio, Mosca si affida a superpetroliere cinesi
Secondo gli economisti russi Mosca è troppo dipendente dalle entrate petrolifere per sostenere il proprio bilancio mentre aumenta le spese militari e si aspettano che il governo aumenti le tasse. Quattro superpetroliere di proprietà cinese stanno spedendo greggio degli Urali russi in Cina, secondo fonti commerciali e dati di tracciamento, mentre Mosca cerca navi per l’esportazione dopo che un price cap del G7 sul petrolio ha limitato l’uso di servizi di carico e di assicurazioni occidentali.
Massiccia esplosione in un edificio apparentemente occupato dalle truppe russe a Soledar
Un nuovo video dalla città ucraina orientale di Soledar mostra una massiccia esplosione in un edificio che sembra essere un rifugio per le truppe russe. Il video mostra tra una dozzina e una ventina di soldati che camminano lungo un binario ferroviario prima di svoltare lungo una strada alla periferia nord della città. Dopo aver raggiunto un edificio con un caratteristico tetto verde, l’esplosione distrugge l’edificio, con detriti che volano verso l’alto. Il video è stato geolocalizzato dalla CNN. Una versione più lunga è stata postata da un soldato nella zona, nome in codice Madiar, comandante di un’unità di ricognizione aerea ucraina.
Zelensky: continua dura battaglia per Soledar
«Continua la dura battaglia per la regione di Donetsk, continua la battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per altre città e villaggi nell’est del nostro paese». Questo il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, poche ore dopo l’annuncio di Mosca della conquista «completa» della cittadina ucraina di Soledar, smentita da Kiev. «Sebbene il nemico abbia concentrato le sue forze più grandi in questa direzione, le nostre truppe – le Forze Armate dell’Ucraina, tutte le forze di difesa e di sicurezza – stanno difendendo lo stato. Ringrazio ogni soldato, sergente, ufficiale di brigate e altre unità dell’esercito che stanno svolgendo coraggiosamente e fermamente i loro compiti», ha commentato Zelensky. «Ringrazio – ha poi continuato – i combattenti dell’unità Kraken per le loro azioni decisive per distruggere il nemico vicino a Soledar. Grazie ai soldati della Legione Internazionale dell’Intelligence Difesa del Ministero della Difesa e all’unita’ Sciamana, che stanno coraggiosamente difendendo Bakhmut». Per il presidente ucraino, i russi «si stanno già rosicchiando tra di loro su chi dovrebbe essere accreditato qualche avanzamento tattico. È un chiaro segnale di fallimento per il nemico. Ed è un altro incentivo per tutti noi a fare più pressione sull’occupante e a infliggere perdite più pesanti al nemico».
Austin elogia Italia per continua assistenza a sicurezza Kiev
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd J. Austin ha parlato oggi al telefono con il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, «per discutere i solidi contributi dell’Italia alla sicurezza del fianco orientale della Nato e per elogiare l’Italia per la sua continua assistenza alla sicurezza per aiutare l’Ucraina a difendersi dall’ingiusta e immotivata invasione della Russia». Lo riferisce in una nota il responsabile stampa del Pentagono Pat Ryder. «I due ministri – aggiunge – continueranno queste discussioni la prossima settimana, insieme ad altri membri del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, presso la base aerea di Ramstein in Germania».