«I russi preparano una grande offensiva tra gli oblast di Lugansk e Kharkhiv», riferiscono a La Stampa fonti militari ucraine sul terreno. «Forse in questi giorni, forse oggi, forse in due settimane, ancora non è chiaro, ma occorre stare molto attenti», perché si tratta di un attacco su scala ampia e forte magnitudo. La notizia giunge mentre il Pentagono annuncia un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina da 2 miliardi di dollari contenete anche missili di precisione a lungo raggio. Sul fronte europeo, Ursula Von der Leyen annuncia nuovi aiuti per 450 milioni e il decimo pacchetto di sanzioni contro Mosca da 10 miliardi.
Intanto, un enorme incendio è scoppiato in un centro commerciale di Kherson dopo l’attacco di artiglieria della Russia. Non ci sono ancora informazioni sulle vittime. Sette adolescenti tra i 14 e 17 anni sono stati feriti da schegge per l’esplosione di una mina antiuomo antiuomo a Izium, a sud-est di Kharkiv: lo riferisce lo il governatore dell’oblast Oleh Syniehubov.
Ieri, il bilaterale di Giorgia Meloni a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz. «Sostenere gli ucraini è – ha detto la premier – è l’unico modo per portare la pace e lo faremo finché sarà necessario. Sarò a Kiev prima del 24 febbraio». Il ministro della Difesa Guido Crosetto e il ministro delle Forze armate francesi Sébastien Lecornu hanno deciso la consegna in primavera del sistema per intercettare e abbattere droni, missili e aerei russi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede armi a lungo raggio e aggiunge: «Voglio venire a Bruxelles ma sono ancora troppi rischi a lasciare il Paese».
Punti chiave
Wall Street Journal: “La Cina aiuta la Russia in Ucraina, fornisce tecnologia”
La Cina sta fornendo a Mosca la tecnologia di cui l’esercito russo ha bisogno per la guerra in Ucraina nonostante le sanzioni internazionali e i controlli all’export. Lo riporta il Wall Street Journal sulla base di un’analisi dei dati doganali, dai quali emerge che aziende statali cinesi della difesa stanno spedendo attrezzature per la navigazione, tecnologia e componenti per jet da combattimento a società statali russe sanzionate.
Kiev: ignorate Medvedev, liberiamo la Crimea con ogni mezzo
«La legge internazionale parla chiaro. L’Ucraina può liberare i suoi territori utilizzando qualsiasi strumento. La Crimea è Ucraina. Pertanto, le minacce da parte dei funzionari russi con «attacchi di rappresaglia» sono solo una conferma dell’intenzione di commettere omicidi di massa e un tentativo di spaventare nello stile tradizionale russo. Ignorate sempre Medvedev». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, dopo le parole del funzionario russo secondo cui Mosca «può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati».
Scambio di prigioneri Mosca-Kiev: liberati 116 ucraini
Diverse dozzine di prigionieri di guerra russi e ucraini sono tornati a casa dopo uno scambio di prigionieri. In particolare, secondo quanto dichiarato dal Capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Andriy Yermak in un post su Telegram, 116 ucraini sono stati liberati. I prigionieri di guerra rilasciati includono appartenenti alle truppe che hanno resistito a Mariupol durante i mesi dell’assedio di Mosca, così come guerriglieri della regione di Kherson e cecchini catturati durante le battaglie in corso per la città orientale di Bakhmut. I funzionari della difesa russa, nel frattempo, hanno annunciato che 63 soldati russi sono tornati dall’Ucraina in seguito allo scambio, compresi alcuni prigionieri di «categoria speciale», il cui rilascio è stato ottenuto grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti.
Quirinale, Riccardo: “Con ‘Dima’ uniti contro le atrocità della guerra in Ucraina”
Riccardo Yanovskyy, sedici anni, nato a Latina da una famiglia di origine ucraina, è stato profondamente segnato dallo scoppio della guerra. Grande è sempre stata la sua preoccupazione per le sorti di parenti e conoscenti rimasti nella città d’origine, Chernihiv. Riccardo si è impegnato nella solidarietà e nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Qualche mese fa è arrivato a Latina Dimitrii, ‘Dima’ per i compagni: ha solo 15 anni ed è fuggito dalla distruzione di Chernihiv, la stessa città da cui proviene la famiglia di Riccardo. I due ragazzi si sono incontrati a scuola e Riccardo si è messo subito a disposizione di Dima per facilitarne l’inserimento in classe e nel gruppo dei coetanei. È stato un supporto fondamentale per compagni e insegnanti, prestandosi continuamente al ruolo di traduttore dall’ucraino all’italiano.
Banca d’Italia: “La crisi ucraina richiede una svolta nella politica monetaria”
”La svolta nell’orientamento della politica monetaria avviata dal dicembre 2021 è stata indispensabile”. Lo afferma il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, intervenendo all’Assiom Forex. ”Il Consiglio aveva risposto con misure straordinariamente espansive sia alle pressioni deflazionistiche dovute alla crisi finanziaria globale e a quella dei debiti sovrani dell’area dell’euro, sia ai rischi connessi con la pandemia. Con il venir meno di questi fattori, il ritorno a valori più equilibrati dei tassi ufficiali e della liquidità era inevitabile”. ”Dalla fine del 2021 i rincari dell’energia, in precedenza graduali, si sono accentuati e protratti nel tempo a causa dell’invasione russa dell’Ucraina; si è quindi reso necessario accelerare la normalizzazione della politica monetaria, ma essa non era certo inattesa’
Usa, soldi sequestrati a oligarca russo vanno a Kiev
Il ministro della Giustizia Merrick Garland ha autorizzato il trasferimento all’Ucraina di soldi sequestrati all’oligarca russo Konstantin Malofeyev. Lo hanno riferito i media americani, precisando che l’iniziativa è stata annunciata da Garland al procuratore generale ucraino Andriy Kostin durante un incontro a Washington. “Ho autorizzato il primo trasferimento in assoluto all’Ucraina di beni russi confiscati”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Usa. Il denaro andrà al dipartimento di Stato “per sostenere il popolo ucraino” ha aggiunto. Kostin ha accolto con favore l’iniziativa, che frutterà 5,4 milioni di dollari di beni confiscati da destinare alla “ricostruzione dell’Ucraina”.
Incidente a sottostazione elettrica, black out a Odessa
Un incidente “significativo” a una sottostazione elettrica ad alta tensione, danneggiata di recente da attacchi russi, ha portato a interruzioni d’emergenza a Odessa. Come ha riferito il premier ucraino Denys Shmyhal, “la situazione e’ complessa, l’entita’ dell’incidente e’ significativa, e’ impossibile ripristinare rapidamente l’alimentazione elettrica, in particolare alle infrastrutture critiche”.
Zelensky giura di difendere la “fortezza” Bakhmut
Gli ucraini combatteranno “finché potremo” per difendere la città “fortezza” di Bakhmut, ha promesso il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ieri ha ospitato i leader dell’Unione Europea per discutere di ulteriori sanzioni contro la Russia e delle prospettive di adesione di Kiev all’UE.
Mosca: “Ue continua a sostenere il regima neonazista di Kiev”
L’Unione europea “continua a sostenere sconsideratamente il regime neonazista a Kiev”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’indomani del vertice tra Unione Europea e Ucraina che si è svolto a Kiev alla presenza del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Il vertice Ue-Ucraina a Kiev ha confermato che per indebolire la Russia e servire le aspirazioni egemoniche degli Stati Uniti e della Nato, Bruxelles continua a sostenere sconsideratamente il regime neonazista a Kiev”, ha affermato Zakharova, citata dall’agenzia Tass. La portavoce ha poi sottolineato che “tutti i partecipanti” al vertice Ue-Ucraina resteranno “molto delusi” dal momento che “gli obiettivi dell’operazione militare speciale della Federazione Russa saranno raggiunti”.
Putin rafforza la presenza militare a Mariupol
Le truppe russe intorno alla città di Mariupol hanno ricevuto rinforzi, con l’arrivo di 10-15 mila soldati. Lo ha riferito Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco, precisando che al momento in totale ci sono circa 30 mila militari russi schierati nei villaggi del distretto
L’esperto: “Nuove bombe ‘intelligenti’ massimizzeranno i danni contro i russi”
“L’impiego di bombe intelligenti di tipo Glsdb (un acronimo che significa: bombe di piccolo diametro lanciate da terra) ridurrà di molto l’estensione delle aree sicure per le truppe e la logistica dei russi”. Lo sostiene l’esperto di geopolitica David Rossi, secondo cui, a causa di questi dispositivi, inclusi nel prossimo pacchetto di aiuti Usa a Kiev, “Mosca avrà sempre meno – e all’interno dell’Ucraina occupata non ne avrà affatto – ‘santuari’ dove sentirsi ‘intoccabile’. Come ha affermato l’ex comandante generale dell’esercito americano in Europa, Ben Hodges – ricorda Rossi – ‘per i russi la vita sta per iniziare a diventare molto scomoda: per la marina, l’aeronautica ma anche per gli addetti alle munizioni in Crimea, lungo il ‘ponte di terra’ e per le squadre di riparazione sul ponte di Kerch’. Come era stato per gli Himars durante l’estate, le bombe Glsdb possono cambiare le regole del gioco in Ucraina”. “Secondo gli esperti militari – afferma Rossi – le forze ucraine possono utilizzare le Glsdb prodotte congiuntamente da Saab AB, il colosso svedese dell’aerospazio e della difesa, e dall’americana Boeing, senza un’ampia riqualificazione o modifica del loro Himars. Le Glsdb sono un’arma ‘fresca’, non residuati della guerra fredda: i loro test sono cominciati meno di dieci anni fa. Fino ad adesso non avevano avuto il loro ‘battesimo’ in combattimento, né erano mai state ‘esportate’ dagli americani. Hanno una gittata via via cresciuta nei collaudi fino a oltre 150 chilometri: sono in grado di colpire anche bersagli in movimento via terra e in navigazione. La portata è di particolare interesse per l’Ucraina poiché la Russia ha spostato importanti strutture fuori dal raggio d’azione dei razzi Himars o Mlrs attualmente forniti. Insomma, non sono i missili tattici terra-terra Atacms ma fanno davvero molto comodo”. “La loro devastante potenza – spiega l’esperto – metterà in croce la logistica dei russi ben oltre i cento chilometri dalla linea del fronte che sono essenziali per rifornire le truppe, sostituire e spostare i feriti e garantire un continuo approvvigionamento. In vista della probabile offensiva delle truppe russe sul fronte orientale, l’impiego delle Glsdb sarà tatticamente determinante: allo stesso tempo, il fatto stesso di dare profondità alla distruzione dei comandi e delle basi nelle aree occupate dai russi in Crimea e nel Donbass dovrebbe aiutare in vista della controffensiva ucraina che è attesa non prima di aprile e per la quale i carri armati occidentali saranno già schierati”. “Un altro vantaggio, forse quello meno evidente ma con potenziali ricadute strategiche, sarà quello di massimizzare le perdite delle forze russe: già nelle scorse settimane secondo più fonti, il Cremlino ha perso – fra morti e feriti gravi – quasi mille uomini al giorno solo sul fronte meridionale, per una offensiva di grande impatto mediatico ma priva di avanzamenti sul terreno. Non ci vuole molto a capire che quando saranno schierati massicciamente entro i 150 chilometri dal fronte i riservisti mobilitati in autunno, questi potrebbero essere falciati a migliaia al giorno da queste bombe precise – e non a caso definite ‘intelligenti’ – nel raggiungere il bersaglio”
Russia-Cina, Pechino: “Pronti a nuovi progressi nelle relazioni”
La Cina si dice pronta a lavorare per nuovi progressi nelle relazioni con la Russia nel 2023. L’impegno di Pechino e’ stato formulato dal vice ministro degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu, dopo l’incontro con le controparti russe, tra cui il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. “La fiducia reciproca tra i due Paesi ha continuato ad approfondirsi, la cooperazione in vari campi è costantemente avanzata, e la cooperazione internazionale si è rafforzata”, ha dichiarato l’alto funzionario di Pechino, citato in una nota del ministero degli Esteri cinese, in occasione una visita in Russia in cui si è parlato della cooperazione bilaterale e multilaterale e di “questioni internazionali e regionali di interesse comune”, senza un riferimento diretto alla guerra in Ucraina. La Cina, ha aggiunto il vice ministro degli Esteri cinese, “è disposta a lavorare con la Russia per attuare seriamente l’importante consenso raggiunto dai due capi di Stato e promuovere nuovi progressi nelle relazioni bilaterali nel nuovo anno”.
Conferenza di Monaco sulla sicurezza, presenti 40 capi di Stato e di governo
Circa 40 capi di Stato e di governo, 90 ministri e diversi capi di organizzazioni internazionali hanno confermato la loro partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che si terrà dal 17 al 19 febbraio presso il Bayerischer Hof Hotel. Tra i leader che saranno presenti, come hanno reso noto gli organizzatori, ci saranno il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Non è certa invece la partecipazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz e della vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, ma l’anno scorso entrambi erano presenti a Monaco. All’evento, il primo che si tiene dall’invasione russa dell’Ucraina, prenderanno parte anche il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba e quello della Difesa, Oleksii Reznikov. Nessun invito è stato inoltrato al governo russo, mentre ci saranno diversi esponenti dell’opposizione come l’ex oligarca Mikhail Khodorkovsky, il campione di scacchi Garry Kasparov, il premio Nobel per la Pace Dmitry Muratov e la moglie del dissidente Alexei Navalny, Yulia Navalnaya. “Non c’è alcun segno di cedimento da parte del governo russo. Siamo troppo imbarazzati per offrire a questi criminali di guerra al Cremlino un palco per la loro propaganda alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco”, ha commentato il direttore della Conferenza, Christoph Heusgen, spiegando che non ci sarà spazio neanche per esponenti del governo iraniano. “Non vogliamo neanche offrire un forum a un regime che viola i diritti umani fondamentali in modo così radicale. Ma ovviamente vogliamo dare spazio qui ai membri dell’opposizione iraniana”, ha affermato.
Von der Leyen, nuove sanzioni a Mosca entro il 24 febbraio. Verso nuovo pacchetto a un anno dall’inizio della guerra
Il price cap sui prodotti petroliferi russi “è stato concordato con i nostri partner del G7 e eroderà ulteriormente le risorse di Putin per fare la guerra. Entro il 24 febbraio, a esattamente un anno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, miriamo a mettere in atto il decimo pacchetto di sanzioni”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo l’ok ai massimali di prezzo sui derivati del petrolio russo. “Stiamo facendo pagare a Putin la sua atroce guerra. La Russia sta pagando un prezzo pesante, le nostre sanzioni stanno erodendo la sua economia, facendola arretrare di una generazione”, aggiunge.
Ok Ue-G7 al price cap sui derivati del petrolio russo. Via libera all’accordo, sarà in vigore da domani
L’Unione europea e il G7 hanno adottato in via definitiva l’accordo sul price cap per i prodotti petroliferi raffinati russi trasportati via mare verso i Paesi terzi. L’intesa, licenziata nella serata di ieri dagli ambasciatori dei Ventisette, prevede una soglia di 100 dollari al barile per i prodotti raffinati di alta qualità, come il diesel, e di 45 per i prodotti di bassa fascia, come la nafta. La misura entrerà in vigore domani. Il cap si aggiunge a quello già approvato sul petrolio russo (fissato a 60 dollari al barile), in vigore dal dicembre 2022.
Medvedev: “Tutto brucerà se arriveranno altri tank occidentali”
“Tutta l’Ucraina che rimane sotto il governo di Kiev brucerà” se nel Paese arriveranno altri carri armati occidentali. Lo ha dichiarato l’ex presidente russo e oggi vice presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, sostenendo che la fornitura di armi avanzate dagli Stati Uniti all’Ucraina non farà che innescare ulteriori rappresaglie da parte di Mosca. In un’intervista rilasciata alla giornalista russa Nadana Fridrikhson, Medvedev ha quindi risposto alla domanda se l’uso di armi a lungo raggio possa costringere Mosca a negoziare con Kiev. “Il risultato sarà esattamente l’opposto”, ha replicato
Conte: “In piazza contro escalation militare”
“Sta per ricorrere l’anniversario del primo anno di guerra. Torneremo in piazza con tutte le forze sociali, civiche e politiche che condividono la necessità di una svolta, per un’alternativa all’escalation militare. Se ci sarà anche il Pd sarà cosa buona e giusta”, afferma Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
Il Portogallo invierà carri armati Leopard 2 a Kiev
Il Portogallo invierà carri armati Leopard 2 in Ucraina, ha detto oggi il primo ministro Antonio Costa spiegando di essere in trattative con la Germania per ottenere le parti necessarie per la riparazione dei tank al momento in disuso nelle forze armate portoghesi. Il premier non ha specificato quanti ne saranno inviati. “Stiamo attualmente lavorando per poter dare alcuni dei nostri carri armati”, ha detto Costa all’agenzia di stampa Lusa durante un viaggio nella Repubblica Centrafricana, come riporta il Guardian. “So quanti carri armati saranno inviati in Ucraina ma sarà annunciato al momento opportuno”. L’ammiraglio António Silva Ribeiro, capo delle forze armate portoghesi, ha dichiarato il mese scorso che il Portogallo aveva 37 carri armati Leopard 2, ma è stato ampiamente riportato dai media locali che la maggior parte sono inutilizzabili.
Quirinale, Maria Grazia, i ragazzi ucraini a lezione di italiano
Maria Grazia Fragale, diciassette anni, di Serrastretta, in provincia di Catanzaro, organizza attività in parrocchia cercando, attraverso la recitazione, il canto, la musica e i giochi, di trasmettere ai bambini alcuni valori fondamentali, primo tra tutti quello della convivenza pacifica e della solidarietà. Maria Grazia si è distinta per generosità e spirito di accoglienza anche nei confronti di una ragazza ucraina, che ha affiancato a scuola e aiutato, con grande discrezione, facilitandone l’inserimento all’interno della classe. Non ha fatto mancare il proprio aiuto per l’apprendimento della lingua italiana ad altri rifugiati ucraini, ospiti temporaneamente nel nostro Paese.
Cina: “Con la Russia fiducia reciproca sempre più profonda”
La fiducia politica reciproca con la Russia ha continuato ad approfondirsi dopo che il vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu ha visitato il Paese in settimana incontrando anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. La Cina, si legge in una nota della diplomazia di Pechino, “è disposta a lavorare con la Russia per attuare la loro partnership strategica e promuovere ulteriori progressi nelle loro relazioni”. Valutazioni che ricorrono a un anno esatto dalla dichiarazione della “amicizia senza limiti” firmata dai presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin a Pechino nel loro incontro del 4 febbraio 2022. Il vice ministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu ha anche incontrato i vice ministri degli Esteri russi Andrey Rudenko e Sergey Vershinin durante la sua visita del 2-3 febbraio, durante i quali ha scambiato opinioni sulla cooperazione bilaterale e multilaterale, nonché su questioni internazionali e regionali di interesse comune. La nota del ministero degli Esteri cinese è arrivata sulla scia dell’acuirsi della tensione tra Pechino e Washington dopo la rilevazione sui cieli americani del pallone aerostatico cinese: il Pentagono lo ha descritto come un pallone spia mentre la Cina lo ha riconosciuto come suo, precisando però che si trattava di “un dirigibile utilizzato per scopi meteorologici civili e per altri scopi scientifici”. La vicenda ha poi portato al rinvio della visita al Pechino del segretario di Stato americano Antony Blinken che avrebbe tenersi nel fine settimana. La dichiarazione di Pechino sulla visita di Ma non ha fatto menzioni alla guerra scatenata contro l’Ucraina dalla Russia e dell’ipotesi di viaggio a Mosca di Xi in primavera, come detto nei giorni scorsi dal ministero degli Esteri russo. Lavrov, per altro verso, ha affermato giovedì che le relazioni di Mosca con Pechino non hanno limiti e, pur non essendo un’alleanza militare formale, sono di natura molto più ampia.
Il governo ucraino ringrazia Crosetto e Le Cornu per sistemi Samp-t Reznikov: “Ci aiuteranno a salvare migliaia di vite”
“Sono molto grato ai miei colleghi Sebastien Lecornu e Guido Crosetto che hanno deciso di consegnare i sistemi di difesa aerea Samp-t alle Forze armate ucraine. Ci aiuteranno a salvare migliaia di vite dagli attacchi terroristici russi. Passo dopo passo, chiuderemo il cielo sull’Ucraina”, ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in un tweet.
Ue mobilita 10 milioni di euro per orfani di guerra ucraini. Bruxelles al lavoro su strategia di sostegno all’infanzia
La Commissione europea sta mobilitando 10 milioni di euro per assistere i bambini orfani di guerra in Ucraina. Lo rende noto Gert Jan Koopman, direttore generale delle politiche di vicinato dell’esecutivo comunitario, a seguito dell’impegno annunciato giovedì scorso da Ursula von der Leyen nel suo incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. “Come parte di questo pacchetto, utilizzeremo il nostro strumento di gemellaggio: i dipendenti pubblici degli Stati membri lavoreranno con le autorità ucraine per progettare una strategia di assistenza all’infanzia moderna”, spiega.
Kiev, rilasciati dalla Russia 116 prigionieri di guerra. Restituiti i corpi di due volontari stranieri uccisi
Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak ha reso noto che 116 prigionieri di guerra sono stati rilasciati dalla Russia: del gruppo fanno parte militari che hanno combattuto a Mariupol, partigiani di Kherson, soldati di Bakhmut. Lo riporta Rbc-Ucraina. Restituiti anche i corpi dei volontari stranieri morti Christopher Matthew Perry e Andrew Tobias Matthew. In precedenza il ministero della Difesa russo aveva fatto sapere che 63 prigionieri di guerra russi sono stati rilasciati dall’Ucraina, con la mediazione degli Emirati arabi.
Medvedev: “Useremo nucleare se Kiev attacca regioni russe. Se lancia missili balistici, in caso di pericolo per la Russia”
La risposta di Mosca agli attacchi di Kiev alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa “profonda” sarà dura e convincente: “Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull’avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l’esistenza dello Stato è in pericolo”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un’intervista ripresa dalla Tass. (
Quirinale, il russo Alexander accoglie l’ucraino Saha e diventano amici inseparabili
Alexander Bani, dieci anni, di Città di Castello, in provincia di Perugia, di madre russa, frequenta la scuola primaria. Il suo Istituto, come tanti altri in Italia, ha spalancato le proprie porte a bambini e ragazzi in fuga dalla guerra scoppiata in Ucraina. Tra di loro Sasha, arrivato in Italia con la mamma e il fratellino di due anni, dopo aver abbandonato in fretta la cittadina ucraina in cui viveva, bombardata dai missili russi. Sasha il primo giorno di scuola nel nostro Paese trova ad accoglierlo, insieme ad altri bambini, Alexander, che si improvvisa mediatore culturale per favorire l’inserimento del nuovo amico e compagno di banco. I due bambini diventano subito inseparabili, condividendo molti interessi. L’accoglienza così spontanea di Alexander permette così a Sasha di ritrovare in breve tempo quel senso di normalità che le difficoltà e i traumi conseguenti alla fuga dal suo Paese avevano compromesso
Liberati 63 militari russi. Mosca: “Negoziato complesso”
Al termine di un “complesso processo di negoziato”, sono stati liberati 63 militari russi che erano prigionieri in Ucraina. Lo fa sapere il ministero russo della Difesa precisando che il gruppo comprende anche alcuni soldati appartenenti a “categoria sensibile” e che la loro liberazione e’ avvenuta con uno scambio, reso possibile dalla mediazione della leadership ucraina. I militari, ha spiegato il ministero russo, sono stati liberati grazie alla mediazione della leadership degli Emirati arabi uniti. “Come risultato del complesso processo di negoziazione, 63 militari delle Forze armate russe sono stati restituiti dal territorio dell’Ucraina controllato dal regime di Kiev”, si legge nel comunicato. “Tutti i militari si trovano attualmente nel territorio della Federazione Russa. Stanno ricevendo la necessaria assistenza psicologica e medica e hanno avuto la possibilita’ di contattare le loro famiglie”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo.
Usa sequestrano fondi a oligarca russo Malofeyev
Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha annunciato il primo trasferimento di fondi russi confiscati per aiutare l’Ucraina, riferisce la Cnn. “Annuncio oggi che ho autorizzato il primo trasferimento in assoluto all’Ucraina di fondi russi sequestrati”, ha dichiarato Garland, sottolineando che i beni confiscati sono il risultato dell’incriminazione dell’oligarca Konstantin Malofeyev avvenuta in aprile. Il denaro andrà al Dipartimento di Stato “per sostenere il popolo ucraino”, ha affermato. Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin, a Washington da Garland, ha accolto con soddisfazione il trasferimento di “5,4 milioni di dollari” per “ricostruire l’Ucraina”. “Tutti gli ucraini, in un modo o nell’altro, hanno sofferto per questa guerra. Dobbiamo garantire che il popolo ucraino riceva un risarcimento per gli enormi danni subiti”, ha scritto su Twitter. Il miliardario russo Konstantin Malofeyev è considerato una delle principali fonti di finanziamento dei separatisti filorussi nell’ Ucraina orientale. Secondo Washington, è stato incriminato per aver “tentato di eludere le sanzioni utilizzando dei complici per acquisire e gestire in modo occulto dei media in tutta Europa”
Kiev: “Colpite basi temporanee russe”
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito di aver colpito basi temporanee delle truppe russe almeno otto volte e ha anche preso di mira un punto di controllo. Le forze ucraine hanno abbattuto quattro droni di tipo Orlan-10 e hanno colpito il sistema di lanciafiamme pesante russo TOS-1, si legge in un comunicato. Nell’ultimo giorno, l’esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi vicino a nove insediamenti, tra cui Hrekivka, Nevske, Kreminna e Dibrova nell’oblast di Luhansk, nonché Verkniokamianske, Krasna Hora, Paraskoviivka, Bakhmut e Ivanivske nell’oblast di Donetsk. Lo stato maggiore ha anche riferito che l’esercito russo ha lanciato tre missili, 20 attacchi aerei e oltre 90 attacchi con lanciarazzi multipli contro l’Ucraina, prendendo di mira le infrastrutture civili nelle regioni di Kharkiv e Mykolaiv, provocando vittime
Missile su ambulanza a Bakhmut, così è morto medico Usa. Pete Reed, 34 anni, stava evacuando civili e curando i feriti
“Stava evacuando i civili e curando i feriti quando la sua ambulanza è stata colpita dal fuoco russo a Bakhmut. È morto facendo ciò che gli dava la vita e ciò che amava, e salvando un membro del suo team con il proprio corpo”, ha reso noto su Instagram la moglie di Pete Reed, 34 anni, medico Usa volontario ucciso da un missile a poche settimane dal suo arrivo nella città orientale al centro di feroci combattimenti. La notizia della morte è stata data ieri dalla Global Response Medicine, l’organizzazione che aveva fondato, ma non c’erano ancora dettagli. Reed aveva guidato team medici a Mosul, in Iraq, curando oltre 10.000 pazienti. Nel bombardamento in cui è rimasto ucciso Reed, sono state ferite altre cinque persone, ha riferito il Kyiv independent. Il medico volontario era arrivato in Ucraina nella seconda settimana di gennaio, accolto da un post di benvenuto dell’ad di Global Outreach Doctors, Andrew Lustig, che aveva descritto nei dettagli le esperienze di Reed. Di Bordentown, New Jersey, era un ex fuciliere del Corpo dei Marines Usa che ha prestato servizio a Helmand, in Afghanistan, come riporta il Guardian. Dopo aver lasciato i Marines, alla fine del 2015, durante la “guerra contro lo Stato Islamico”, Reed aveva iniziato le operazioni di formazione medica nel nord dell’Iraq. Dove successivamente aveva guidato squadre mediche con le forze peshmerga curde e a fianco delle forze speciali irachene durante la battaglia di Mosul. Il volontario statunitense ha poi co-fondato e ricoperto il ruolo di presidente di Global Response Management, una Ong medica internazionale guidata da veterani che fornisce cure di emergenza in prima linea. Con la Grm, Reed ha partecipato a operazioni di emergenza in Iraq, Yemen, Siria e Polonia. Secondo Lustig, Reed considerava la fondazione della ong come il “risultato più orgoglioso della sua vita”. Il fratello, Chandler Reed ha dichiarato a Fox News: “Era un pazzo buono. Si metteva sempre altruisticamente in pericolo per aiutare gli altri”.
Allarme aereo in tutte le regioni, previsto attacco
Allarme aereo in tutte le regioni dell’Ucraina: secondo quanto riferisca la stampa di Kiev, e’ stata rilevata la minaccia di un attacco missilistico di massa da parte della Russia. L’allarme e’ stato lanciato a partire dalle 9 locali (le nostre 8) e si e’ rapidamente esteso a tutto il Paese.
Intelligence britannica: “L’esercito russo integra formalmente le aree occupate”
La riorganizzazione dell’esercito russo, che ieri ha annunciato l’integrazione formale delle aree occupate dell’Ucraina nel suo distretto militare meridionale con sede a Rostov-on-Don, rispecchia l’aspirazione di “integrare il territorio appena occupato in una posizione strategica a lungo termine”. E’ quanto sottolinea nella sua analisi quotidiana l’intelligence della Difesa del Regno Unito. “Il 3 febbraio 2023, l’agenzia di stampa statale russa TASS ha riferito che le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk e le regioni di Zaporizhzhia e Kherson sono state poste sotto il comando a tre stelle con sede a Rostov-on-Don”. “Cio’ fa seguito all’annuncio di gennaio del ministro della Difesa Sergei Shoigu, secondo cui l’espansione militare includera’ la creazione di “raggruppamenti di forze autosufficienti” in Ucraina. La mossa evidenzia che le forze armate russe probabilmente aspirano a integrare il territorio appena occupato in una posizione strategica a lungo termine. “Tuttavia – conclude l’analisi britannica – e’ improbabile che abbia un impatto immediato sulla campagna: attualmente la Russia schiera forze provenienti da tutti i distretti militari russi, comandate da un quartier generale schierato ad hoc”. (
Mosca invia 30 mila soldati a Mariupol per attaccare Vugledar e Zaporizhzhia
Nell’ultima settimana sono arrivati a Mariupol tra i 10 e i 15 mila militari russi, portando a 30mila il numero totale dei soldati della Federazione nella città sudorientale ucraina occupata. Lo riferisce il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, citato da Unian. “Ci sono circa 30.000 occupanti, concentrati a Mariupol e nel distretto”. Per queste truppe la priorità sembra essere l’attacco a Vugledar e Zaporizhzhia, ha detto
Continua l’offensiva russa in Donbass
Le forze di occupazione russe continuano le operazioni offensive nelle direzioni Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv”, in Donbass, “e subiscono pesanti perdite”. Lo fa sapere lo Stato maggiore dell’esercito dell’Ucraina, stando a quanto riporta Ukrinform. “Nell’ultimo giorno, il nemico ha lanciato 20 attacchi aerei e 3 attacchi missilistici, in particolare sulle infrastrutture civili delle regioni di Kharkiv e Mykolaiv. Ci sono vittime tra la popolazione civile. Permane la minaccia di attacchi aerei e missilistici russi su tutto il territorio dell’Ucraina”, ha aggiunto lo Stato maggiore
Berlino: “Processare vertici politici e militari russi”
La Germania ha raccolto prove di crimini di guerra in Ucraina: lo ha detto il procuratore generale Peter Frank al quotidiano Welt am Sonntag, aggiungendo di vedere la necessità di un processo a livello internazionale. “Attualmente, ci stiamo concentrando sulle uccisioni di massa a Bucha o sugli attacchi contro le infrastrutture civili ucraine”, ha dichiarato Frank, aggiungendo che finora i procuratori dispongono di prove “a tre cifre”. Alla domanda su chi dovrebbe essere processato, Frank ha risposto: i leader della Russia e coloro che attuano le decisioni al più alto livello militare dovrebbero essere chiamati a rispondere
Sì di Washington al price cap del G7 ai derivati del petrolio russo
“Mi congratulo con la coalizione del price cap del G7 per aver stabilito congiuntamente dei limiti al prezzo dei prodotti petroliferi russi raffinati trasportati via mare”. Lo sottolinea il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, in una nota. E spiega: “L’accordo odierno si basa sul tetto massimo per le esportazioni di greggio russo che abbiamo fissato a dicembre e contribuisce a far avanzare i nostri obiettivi di limitare il principale generatore di entrate della Russia nel finanziare la sua guerra illegale, promuovendo al contempo a stabilita’ dei mercati energetici globali”
Ex ministro degli Esteri russo: “Putin non vuole un suicidio nucleare”
“Putin non vuole commettere un suicidio nucleare, ma sogna di intimidire con successo e umiliare l’occidente, diversamente dai suoi predecessori sovietici. Questo è il suo obiettivo strategico, non solo la conquista dell’Ucraina, che sarebbe il primo passo verso la grandezza”. A scriverlo su Twitter è Andrei Kozyrev, ex ministro degli Esteri russo nel 1990-96 con Boris Eltsin, residente da anni negli Stati Uniti. In una lunga serie di tweet, Kozyrev spiega come Putin sappia benissimo che “dopo la crisi di Cuba, il Cremlino ha abbandonato la dottrina illusoria di una possibile vittoria in una guerra nucleare”. “Ha ereditato la realtà di una mutua e assicurata distruzione in caso di conflitto nucleare. Questo non è cambiato. Così, scatenare una guerra nucleare è suicida, minacciarla no”, argomenta Kozyrev.
Usa: “Lo stop a una guerra non provocata può arrivare solo da Mosca”
Solo la Russia può mettere fine a questa guerra non provocata. Finché non lo farà, noi resteremo al fianco dell’Ucraina, per tutto il tempo che sarà necessario”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, commentando l’annuncio dato oggi di nuovi pacchetti di aiuti destinati agli ucraini. Gli Usa invieranno sistemi di difesa aerea e contro i droni, oltre a veicoli blindati di fanteria, missili anticarro Javelini, munizioni e razzi convenzionali a lungo raggio. “Gli Stati Uniti – ha aggiunto – continuano a spingere il mondo a sostenere l’Ucraina. Abbiamo visto un’incredibile solidarietà da parte dei nostri alleati e partner. Il nostro plauso va a più di cinquanta Paesi che si sono uniti per sostenere l’Ucraina a difendere la propria sovranità e l’integrità territoriale”
Vertice Gb per una risposta comune contro la partecipazione alle Olimpiadi di atleti russi e bielorussi
Il governo britannico organizzerà per venerdì prossimo un meeting virtuale di ministri dello Sport per una risposta comune contro la possibile partecipazione alle Olimpiadi di atleti russi e bielorussi. La decisione arriva mentre il Comitato olimpico internazionale sta valutando una loro possibile partecipazione, malgrado la guerra in Ucraina. “Voglio essere chiara, questa posizione del Cio è fuori dalla realtà della guerra.. condanneremo con forza ogni azione che permetterà al presidente Putin di legittimare la sua guerra illegale in Ucraina, una posizione che il Cio aveva in precedenza condiviso”, ha detto la ministra britannica della Cultura, Michelle Donelan. A quanto riferisce l’agenzia stampa Press Association, alla riunione parteciperanno ministro di paesi che hanno già approvato dichiarazioni comuni su questo tema. Lo scorso luglio, sono stati 34 paesi oltre alla Gran Bretagna, a firmare una dichiarazione congiunta ad un simile incontro
Volontario Usa ucciso a Bakhmut, era veterano marina 33 anni, aveva fondato un’organizzazione per gli aiuti ai civili
Un volontario americano, Pete Reed, è stato ucciso ieri a Bakhmut, nell’Ucraina orientale. Lo ha annunciato la Global Response Medicine, l’organizzazione umanitaria che aveva fondato. Trentatre anni, veterano della marina Usa, Reed “è rimasto ucciso mentre prestava aiuto” con un’altra organizzazione la Global Outreach Doctors, si legge in un post su Instagram. Ha anche guidato i team medici durante la battaglia per Mosul, in Iraq, curando oltre 10.000 pazienti. “Pete ha vissuto una vita al servizio degli altri, prima come marine decorato e poi nel settore degli aiuti umanitari”, ha sottolineato la sua organizzazione. Un portavoce del dipartimento di Stato americano ha confermato “la morte di un cittadino statunitense in Ucraina” aggiungendo di essere in contatto con la famiglia per fornire tutta l’assistenza necessaria.
Sanremo, Fuortes: “Zelensky? Escludere guerra sarebbe forzatura”
“È evidente che Sanremo, soprattutto lo scorso anno, sia riuscito a parlare a tutto il Paese. Il miracolo è stato quello di una vera e propria rinascita e molti dei meriti sono di Amadeus che è riuscito a compiere scelte musicali giuste e ad allargare enormemente l’interesse attorno al festival anche toccando temi sociali, politici e culturali rilevanti”, afferma a Repubblica l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, . Il messaggio di Zelensky? “La guerra in Ucraina ha avuto un’importanza così grande nelle nostre vite dell’ultimo anno che la forzatura sarebbe escluderla. La direzione del festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento”, ha aggiunto. Alla domanda su che cosa ha imparato la Rai da questi due anni di Sanremo, Fuortes ha risposto: “Credo che quella magia sia molto legata al festival, se ne estrai una parte non è detto che si ottengano gli stessi risultati. Ma il nostro tentativo è uscire dall’idea sacrale dei canali: le nuove direzioni di genere consentono più flessibilità”.
La NATO appoggia le accuse degli Stati Uniti a Mosca sul trattato sulle armi
Gli alleati della NATO hanno appoggiato le denunce degli Stati Uniti secondo cui la Russia starebbe violando il trattato di controllo delle armi nucleari New START e hanno chiesto a Mosca di tornare a rispettarlo. “Gli alleati della NATO concordano sul fatto che il Trattato New START contribuisce alla stabilità internazionale limitando le forze nucleari strategiche russe e statunitensi”, ha dichiarato il Consiglio Nord Atlantico, organo politico della NATO, in un comunicato. “Pertanto, notiamo con preoccupazione che la Russia non ha rispettato gli obblighi giuridicamente vincolanti previsti dal Nuovo Trattato START”. La dichiarazione della NATO è arrivata tre giorni dopo che anche il Dipartimento di Stato americano ha accusato la Russia di aver violato il trattato. La NATO ha affermato che la Russia non ha facilitato le ispezioni statunitensi sul suo territorio dall’agosto dello scorso anno. La dichiarazione della NATO afferma che questo “mina la capacità degli Stati Uniti di verificare adeguatamente il rispetto dei limiti centrali del Trattato da parte della Russia”. In seguito alle accuse del Dipartimento di Stato, mercoledì la Russia ha affermato di voler preservare il trattato. “Consideriamo la continuazione di questo trattato molto importante”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ad agosto Mosca ha sospeso la cooperazione con le ispezioni previste dal trattato, dando la colpa alle restrizioni di viaggio imposte da Washington e dai suoi alleati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma ha anche affermato di essere ancora impegnata a rispettare le disposizioni del trattato. Il New START è entrato in vigore nel 2011 ed è stato esteso nel 2021 per altri cinque anni. Il trattato limita il numero di testate nucleari strategiche che gli Stati Uniti e la Russia possono schierare e il dispiegamento di missili terrestri e sottomarini e di bombardieri per trasportarli. La dichiarazione della NATO afferma che: “Chiediamo alla Russia di adempiere agli obblighi previsti dal Trattato facilitando le ispezioni del New START sul territorio russo e tornando a partecipare all’organo di attuazione del Trattato, la BCC (Commissione Consultiva Bilaterale)”.
Il Canada impone nuove sanzioni alla Russia, Mosca annuncia ritorsioni
Il Canada ha imposto vsanzioni a 38 persone e 16 entità che, a suo dire, sono “complici nella diffusione della disinformazione e della propaganda russa”, suscitando una rapida promessa di ritorsione da parte di Mosca. Tra le persone e le entità prese di mira figurano il gruppo mediatico di proprietà russa MIA Rossiya Segodnya e il cantante NikolaiBaskov, che si è esibito in un concerto a favore della guerra a Mosca, ha dichiarato il Ministero degli Esteri in un comunicato. “La guerra del presidente Vladimir Putin in Ucraina si basa su bugie e inganni. Le operazioni di disinformazione russe hanno arruolato celebrità e cosiddette organizzazioni giornalistiche per fare eco ai discorsi del Cremlino e tentare di giustificare le atrocità che si stanno verificando in Ucraina”. Il Canada, uno dei più accesi sostenitori internazionali dell’Ucraina, ha imposto sanzioni a quasi 4.000 persone e personalità di Russia, Ucraina e Bielorussia dal 2014. Oleg Stepanov, ambasciatore russo in Canada, ha dichiarato che Mosca reagirà alle sanzioni in modo reciproco. “Risponderemo a ogni azione ostile delle attuali autorità canadesi, che consideriamo con rammarico”, ha dichiarato all’agenzia di stampa russa.
Wsj, 13 aziende turche hanno esportato beni alla Russia. “Violate sanzioni imposte dagli Usa”
Almeno 13 aziende turche hanno esportato in Russia beni americani per almeno 18,5 milioni di dollari a 10 società russe sanzionate dagli Stati Uniti per il loro ruolo nella guerra contro l’Ucraina. Lo rivela il Wall Street Journal da Istanbul precisando che si tratta di plastica, articoli di gomma e veicoli oltre ad altri 15 milioni di generatori elettrici e altri prodotti made in Usa. Tra le società russe sanzionate che hanno ricevuto importazioni dalla Turchia c’erano una sussidiaria della Russian Tactical Missiles Corp. – che produce armi per la marina russa – e Promtekhnologiya, che è stata colpita dalle sanzioni per aver fabbricato fucili per le forze armate russe
Il procuratore generale tedesco: “La Germania ha prove di crimini di guerra in Ucraina a tre cifre”
La Germania ha raccolto prove di crimini di guerra in Ucraina, ha detto il procuratore generale del Paese, aggiungendo di vedere la necessità di un processo giudiziario a livello internazionale. “Attualmente, ad esempio, ci stiamo concentrando sulle uccisioni di massa a Bucha o sugli attacchi contro le infrastrutture civili ucraine”, ha dichiarato Peter Frank al quotidiano Welt am Sonntag. Finora, i procuratori dispongono di prove “a tre cifre”, ha aggiunto, senza approfondire. L’Ucraina e i suoi alleati occidentali hanno accusato le forze russe di aver commesso atrocità a Bucha, una città satellite di Kiev, subito dopo l’invasione dello scorso febbraio. Mosca ha negato l’accusa. La Russia ha anche preso di mira infrastrutture chiave in Ucraina, ma nega di aver deliberatamente preso di mira i civili. La Germania ha iniziato a raccogliere prove nel marzo 2022 per perseguire eventuali crimini di guerra, anche intervistando i rifugiati ucraini e valutando le informazioni disponibili pubblicamente, ha dichiarato Franks, aggiungendo che i procuratori tedeschi non stavano ancora indagando su individui specifici. “Ci stiamo preparando per un eventuale successivo caso giudiziario, sia con noi in Germania, sia con i nostri partner stranieri, sia davanti a un tribunale internazionale”, ha aggiunto. Alla domanda su chi dovrebbe essere processato, Frank ha risposto che i leader dello Stato russo e coloro che attuano le decisioni ai più alti livelli militari dovrebbero essere chiamati a rispondere. L’Ucraina sta spingendo per la creazione di un tribunale speciale per perseguire i leader militari e politici russi che ritiene responsabili dell’inizio della guerra. La Corte penale internazionale ha avviato una propria indagine su presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra pochi giorni dopo l’invasione di Mosca del 24 febbraio, ma non ha la giurisdizione per perseguire l’aggressione in Ucraina. Il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen, in visita a Kiev, ha dichiarato giovedì che un centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione in Ucraina dovrebbe sorgere all’Aia.
Kharkiv, 7 adolescenti feriti da una mina antiuomo
Sette adolescenti di età compresa tra 14 e 17 anni sono stati feriti da schegge per l’esplosione di una mina antiuomo antiuomo PFM a Izium, a sud-est di Kharkiv, secondo quanto ha riferito il governatore dell’oblast di Kharkiv Oleh Syniehubov. «Uno degli adolescenti l’ha raccolta da terra e l’ha gettata accanto agli altri. La mina è esplosa», ha detto Syniehubov, aggiungendo che cinque adolescenti sono stati ricoverati in ospedale secondo il Kyiv Independent.
In fiamme un centro commerciale bombardato a Kherson
Brucia il centro commerciale Epicentr K di Kherson dopo l’attacco di artiglieria della Russia: lo riferisce il servizio stampa della compagnia. Non ci sono ancora informazioni sulle vittime. Ieri, i bombardamenti russi hanno distrutto un asilo a Zolota Balka, nel sud dell’oblast di Kherson, secondo l’amministrazione militare regionale citata dal Kyiv Independent. Le forze russe hanno iniziato a bombardare indiscriminatamente le aree liberate dell’oblast di Kherson dopo il ritiro.