Genova. “È il solito gioco della destra genovese: non ascolta il territorio, spende male i soldi dei contribuenti e se ne infischia delle istanze ambientali. È un copione logoro, ma noi non ci arrendiamo. Nel caso del cantiere della gronda, c’è l’aggravante del progetto ormai vecchio di quasi 30 anni, pensato per una Genova completamente diversa da quella odierna. Uno scenario che oggi presuppone una spesa di 5 miliardi di euro (e basteranno?), oltre che tempi di realizzazione di circa 10-11 anni, come affermato dalla stessa Aspi. È nota la nostra contrarietà al progetto, soprattutto per la parte di ponente, dove verranno scavati oltre 10 milioni di metri cubi di terra, della quale la gran parte amiantifera”.
Lo ricorda il portavoce del M5s Genova Fabio Ceraudo, che oggi ha portato in aula una mozione per impegnare il sindaco e la Giunta a intraprendere un percorso in sinergia con Autostrade per l’Italia, i Municipi coinvolti e tutti i soggetti interessati alla realizzazione della Gronda.
“Quello della gronda, è un progetto vetusto nei contenuti e nei numeri e racchiude uno stravolgimento ambientale inutile nel contesto attuale”, aggiunge il portavoce del municipio Centro Est Stefano Giordano.
“La mozione nasce dalla necessità di vederci chiaro, ma la destra non intende fare chiarezza sui cantieri che opereranno nelle nostre delegazioni. Bocciando la nostra mozione, ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che sull’impatto del progetto preferisce tenere le bocche cucite”, conclude Ceraudo.